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  1.  

    Prendo spunto dalle parole di Antonella
    "Io non sono credente, ma di educazione cattolica di cui condivido tanti valori"
    nel post su Giovanni per iniziare una nuova, libera discussione su questo forum.

    Io sono cattolico, ed anche se critico la Chiesa in alcuni aspetti, me ne sento parte come generata da Dio, con i suoi sbagli umani al pari di qualsiasi altra istituzione.
    Ma a prescindere dalla Chiesa e dagli uomini, credo nel Vangelo, nella Parola di Dio ed è per me una luce, un faro, una guida per ogni mio passo.
    Ed avendo fatto 25 anni di piccoli passi con l'Associazione, penso che non sia stata una cosa sbagliata.

    In questo post, che spero possa avere un seguito, vorrei condividere con chi legge i valori ed i principi del Vangelo, non solo con chi crede, ma anche con chi non crede, ognuno nel rispetto dell'altro.
    Sicuramente principi che possano aiutare, come hanno aiutato me, a vedere le cose da un altro punto di vista. Principi che ho sempre cercato di insegnare ai miei ragazzi in affidamento, e devo dire che i risultati si vedono, non certo per merito mio, ma per merito del Signore e della validità di quanto insegnato nel Vangelo.
    Non vorrei che questo post diventasse una discussione o una polemica sulla Chiesa, sul credere o non credere ... nelle mie intenzioni più semplicemente vorrei commentare giorno per giorno i principi, i valori, gli aspetti positivi insegnati nel Vangelo e magari vederli, quando possibile, fosse anche a livello personale, come un aiuto ad insegnare qualcosa ai nostri ragazzi.
    Un lavoro che ogni settimana faccio con i miei "bimbi" da tanti anni e che ha portato più volte a disinnescare tensioni, aprire al dialogo, creare un clima più disteso e gioioso.

  2.  

    Addì 18 Ottobre 2011

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi

    Luca 10,1-9

  3.  

    Ieri parlavamo su questo forum delle difficoltà che incontriamo con le leggi, con i servizi sociali ... ma aggiungiamone anche altre come l'indifferenza della gente quando non è osteggiamento, il razzismo, il menefreghismo verso l'affido.
    Proprio ieri un amico mi ha telefonato per dirmi che ha deciso di chiudere la comunità (dove vive con la moglie e 7 bambini in affido) perché le promesse dei vari comuni non sono state rispettate e non ha i soldi per andare avanti.
    Le parole del Vangelo di oggi vengono a confortarci.
    Non scoraggiamoci davanti alle difficoltà, il lavoro è tanto e la strada in salita, il mondo pieno di lupi famelici ... e siamo in pochi a fare affidamento.
    Ma questa è la nostra strada, la strada che abbiamo scelto di perseguire, ognuno mosso dalle proprie motivazioni.
    Le parole di oggi sono una carezza che il Signore fa ad ognuno di noi, credente o meno.
    Buona Giornata Amici Cari.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    Io non sono praticante, e non leggo ilVangelo da anni e anni, ma mi piacerebbe molto leggere i tuoi commenti e ..magari..pensare a..riavvicinarmi..perciò..grazie ti leggerò molto volentieri.

  4.  

    Grazie Lauri, so che oltre che leggermi metterai anche il tuo commento quando ne avrai voglia e sarà un arricchimento per tutti

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    Buongiorno, anch'io "pratico" poco e leggo poco il vangelo però quando ho l'occasione di leggere o sentire qualche brano o frase cerco sempre di trovare il collegamento con la mia vita e spesso lo trovo. Qualche volta trovo anche delle risposte o dei consigli utili nei momenti di difficoltà. Ma la frase della messe e degli operai Riccardo è il vangelo di oggi? O l'hai scelto a caso perchè attinente con quello che si stava discutendo?

  5.  

    E' il Vangelo di oggi ... ed io ci leggo una risposta dall'Alto ai nostri interrogativi.
    Qualcuno lo chiama caso e rispetto queste idee, ma la mia vita è fatta di mille casi arrivati al momento giuto ed opportuno, come quando dovevamo pagare 8000 euro e non li avevamo ... apro il conto corrente e vedo che un signore aveva da pochi minuti fatto una donazione di 8.000 euro.
    Oppure quando ci è arrivata in eredità una casa a Scandicci (FI) ed appena venduta il proprietario della casa vicino alla nostra in campagna ha messo la medesima in vendita ... al prezzo di vendita della nostra.

  6.  

    A volte mi son trovata a fare o a dire delle cose e alla fine mi sono chiesta, ma sono stata io a …?
    Non so dire se la mia fede è tanta o poca, ma so che quando mi sento piena di forza, rincuorata, amata, forte, felice, non è per merito mio, ma perché Qualcuno lassù ha operato o sta operando per mezzo di qualcun altro. Il suo volere si manifesta anche attraverso le persone a noi vicine, o persone che incontriamo o anche attraverso alcune situazioni della vita che ci coinvolgono, che ci prendono così alla sprovvista e ci portano a scegliere strade che da soli non avremmo mai percorso.
    Noi comuni mortali nella nostra fragilità di uomini siamo portati a sbagliare, a scoraggiarci, ad avere paura… (a me è capitato e capita tante volte), penso sia normale. Ma è in questi momenti che dovremmo imparare a fidarci di Dio e a lasciarci andare (anche se non è facile) perché senza di Lui siamo nulla e ci sentiamo persi.
    “La messe è molta ma gli operai sono pochi … “. Se ognuno nel suo piccolo riuscisse a coinvolgere chi è incredulo ( e forse non per suo volere), chi non sa (perché mai nessuno gli ha insegnato o trasmesso), chi è indifferente ( perché dalla vita ha preso solo schiaffi e calci ) … forse un cambiamento potrebbe esserci e potrebbe tradursi in un piccolo miracolo quotidiano.
    Me stessa è la prima alla quale lo dico.
    Buona giornata a tutti! :face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    potrei identificarmi come uno di quei operai, e vedere tutti quei bimbi che ancora aspettano di vedere rispettati i loro elementari diritti,come la messe da cogliere!
    Sò che ho colto almeno una parte di quella messe, il mio Gius, e che non ho mai cercato fino in fondo il perchè di questa scelta, si bè..le solite superficiali, le ho raccontate, ma più passa il tempo, e più mi sembra di sentirmi la mia mamma (morta 2 anni prima che arrivasse Gius da noi), e spessissimo, le chiedo di dirmi come le sembra il mio comportamento verso questo ragazzo, la prego spesso di vegliarlo da lassù,e credo possa farlo, perchè penso che lei sia vicina a Qualcunoo qualcosa di Immenso! sarà un ragionamento paranoico?

  7.  

    Credo Lauri sia un ragionamento di Fede.
    I più grandi credenti che conosco, sono gli atei.
    Sono sempre in cerca di un perché, ma se il perché lo cercano, significa che dentro di loro sanno che un perché esiste.
    Chi cercherebbe qualcosa o qualcuno con la certezza che non esiste?

  8.  

    Buongiorno,

    questa finestra è proprio dono del Signore.. così come la pace che regna nel mio cuore in questa settimana e che è solo merito del Signore. Sì perchè se penso al buio che avevo negli occhi fino a 15 giorni fa.. ho avuto una piccola ricaduta..ma..in realtà mi ero allontanata...da Dio. Vi sembrerà un discorso difficile ma in realtà soffrendo di sindrome bipolare (ormai curata e dichiarata grazie al farmaco ed al percorso di analisi compiuto, guarita) mi aveva preoccupato il mio continuo parlare con Dio e drasticamento ho detto: basta parlare da sola! Un silenzio nella mia anima.. una solitudine senza pari... e non solo andava tutto storto! Poi..2 domenica fa..il desiderio di tornare in chiesa..la comunione..le lacrime agli occhi come solo Lui sa farmi sentire..e da li. . il sorriso. E perciò ..a distanza di pochi giorni è tornato il sole e non solo..Riccardo mi dà notizia della pubblicazione del libro e dell'incontro in cui finalmente potrò abbracciarli tutti domani a Civitavecchia e, l'avv.to che mi comunica oggi che posso riscuotere il primo decreto ingiuntivo fatto nei confronti del padre dei miei figli.. pochi soldi ma importantissimi ..una risposta al Geova che non ha niente a che vedere con il mio Gesù!! Scusate, non so se questo mio scritto è attinente alla discussione aperta da Riccardo .. ma sono così felice che sentivo il bisogno di condividere la preghiera del mio ringraziamento a Dio..

  9.  

    P.S.: il riferimento a Geova è fatto perchè il padre dei miei figli è testimone di Geova ed in sede di tribunale chiesi a Dio di far sentire quanto Lui fosse determinante nelle cose terrene... feci un fioretto.. ed oggi Lui mi ha dato risposta..:face-smile:

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    Vi ricordate il film, per chi l'ha visto Avatar, sapete cosa mi è rimasto impresso?. Non gli effetti speciali ma una frase. Tutti gli abitanti sono legati ognuno tra loro e loro insieme a tutta la natura da un'unico filo. Non è cosi' solo in Avatar ma è cosi' anche da noi. Siamo tutti legati: le sofferenze di qualcuno portano sofferenza anche a noi e viceversa. Del vangelo due frasi, secondo me, racchiudono il senso di tutto il creato. AMA IL PROSSIMO TU COME TE STESSO e CHIUNQUE TOCCI UNO DI LORO TOCCHERA' ME. Parole semplice per concetti semplici ma per noi trooopppoo difficili da mettere in pratica. Qualcuno, almeno, come noi, ci prova e questo mi rende orgogliosa di far parte dell'elite esclusiva; quella delle brave persone che tentano di fare il meglio :face-smile:

  10.  

    Io non mi sento bravo Single.
    Vedo attorno a me centinaia di ragazzi che hanno bisogno di aiuto.
    Se accendo la tv ne vedo migliaia.
    E ne aiuto 10? Mi sembra di non fare niente.
    Ho sete di crescere, non per manie di grandezza, ma per poter aiutare, magari a cascata, tanti e tanti altri bimbi, magari cambiando la legge e un po' di cultura.
    Nulla si puo' fare da soli e ci vuole l'unione di tanti, anche di chi la pensa diversamente da noi, anche chi agisce diversamente da noi, ma legati da uno scopo comune: migliorare la vita di tanti ragazzi e delle loro famiglie, per quanto cio' sia possibile.
    Non mi sento solo dinanzi a questa lotta impari, sento forte la mano di Dio, non come l'unto del Signore, ma come uno dei tanti soldati del Suo esercito, magari uno di quelli che sono sentinelle, sentinelle di Dio come amava ripetere Diego Coletti, nostro Vescovo di prima, indicando coloro, cattolici e non cattolici, che sono in prima linea per l'aiuto di chi soffre.

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    Riccardo,
    un po' mi conosci. lo sai che dico quello che penso. E se dico bravo fidati è perchè lo sei. Se dico brave a tutte queste persone è perchè lo sono. Hai ragione c'è molto da fare, tanto troppo, e noi, giustamente, siamo sentinelle di Dio, non possiamo fare i miracoli ma possiamo aiutarci a essere migliori e ad essere PIU' BRAVI e perche' no, pecco di presunzione, magari aiutare altre persone ad essere anche loro piu' bravi.:face-devil-grin:

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    E' da poco che ho capito veramente cosa significa leggere ed ascoltare la parola di Dio, da piccola l'ho sempre vissuta un pò come una forzatura, non da parte dei miei, che non frequentano la chiesa e dicono di non credere, ma da parte della società, della chiesa, mi piaceva il catechismo ma c'era qualcosa che non mi sconfinferava del tutto. Dopo la cresima ho mollato (ma avevo già mollato prima perchè comunque fui "costretta" a cambiare parrocchi e questo non aiutò...), come tanti ragazzi a quell'età, e la mia vita per anni è andata avanti così, con la consapevolezza che esisteva un Dio che ci aveva messi al mondo ma con tanti punti interrogativi..... e poi trovarsi a vivere senza soffermarsi sulle cose perchè magari non c'è tempo o non c'è voglia....
    sto diventando troppo prolissa e poi non si capisce dove voglio arrivare....
    da diversi anni è iniziato il mio cammino di riavvicinamento a Gesù, al vangelo, a Dio, e ci sono stati dei momenti fondamentali per me per capire che Lui è al nostro fianco per aiutarci ed indicarci la via, bisogna solo lasciarci guidare, abbandonarci a Lui; questo cammino è avvenuto un passo per volta, piano piano, ed ancora continua, il sacerdote che mi confessò dopo anni che non lo avevo fatto mi disse "sai quando finirà questo cammino?....Mai", perchè comunque ogni giorno se vogliamo possiamo fare dei piccoli passi verso di Lui.
    Devo dire la verità, non leggo molto spesso il vangelo da sola, mi piace molto invece farlo insieme ad altre persone, per ascoltare i loro commenti, mi stimola a riflettere, per cui grazie Riccardo di questa ennesima bellissima idea!!

  11.  

    Grazie a te Camelis.
    Carlo Carretto, il laico fondatore della comunità di Spello in Umbria, in un suo libro scrive che se alla fine della vita potremo dire di aver fatto quello che il Signore ci chiede sarà già un grande risultato.
    Questo per dare ragione al sacerdote confessore di Camelis, che il nostro cammino verso Dio non finirà mai-
    Buonanotte Amici, grazie di aver risposto così numerosi a questo post. E' stato bello :face-angel:

  12.  

    Addì 19 Ottobre 2011

    Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
    Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
    Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
    Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
    Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
    In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
    Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,
    il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
    Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;
    quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più

    Luca 12,39-48

  13.  

    Affidato ... una delle ultime paroline in fondo al brano.
    Non dobbiamo pensare a quello che fanno gli altri o a quello che non fanno.
    A noi è richiesto di rispondere di ciò che (o di colui) che ci viene affidato.
    Il Signore ha fiducia in ognuno di noi e ci dona la possibilità di fare qualcosa, non tradiamo la Sua fiducia.
    Non lo chiede a noi soltanto, lo chiede a tutti e tutti dobbiamo rispondere. Tutti siamo chiamati a percorrere una strada, sia essa a favore degli anziani, o dei senzatetto o dei bambini con famiglie problematiche.
    Non possiamo voltarGli le spalle e dire no. Prima o poi davanti a Dio ci andremo tutti, ricchi e poveracci, santi e diavoli, belli e brutti, ed in quel momento il Signore ci chiederà conto della nostra vita.
    Quando sarà? per qualcuno oggi, per qualcuno domani, per qualcuno fra qualche anno. Non ci è dato di saperlo.
    Siamo chiamati e dobbiamo rispondere si, anche per il nostro stesso bene, per la nostra vita futura.
    Non possiamo dire "aspetta" ... "poi lo farò".
    C'è bisogno ora, c'è bisogno oggi ... è oggi che il Signore ci chiama, è oggi che dobbiamo rispondere "eccomi Signore, io ci sono"
    Oggi stesso rimboccatevi le maniche e cominciate il vostro percorso verso l'affido o verso il tossicodipendente o incontro all'alcolista o al carcerato ... ma non statevene in poltrona, che Dio chiama voi. Ognuno di voi.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    Voltare le spalle al dolore..al bisogno degli altri..sembra ormai lo sport preferito di molti, partendo dall"alto..dai Signori del Potere..e la cosa grave è che, nel momento più duro, l"indifferenza raggiunge il culmine, siamo tutti a difendere il nostro orticello, e abbiamo paura, paura di aprire anche solo uno spiraglio "agli altri"!
    Stamattina Riccardo, il tuo scritto mi porta a riflettere su quanto "mi è stato affidato" e tornando indietro negli anni, devo dire ..tanto..la salute, il benessere, tutto ciò che è servito fino ad oggi alla mia famiglia, lo abbiamo avuto, mi sono state affidate le vite dei miei figli.. il dono dell"intelligenza, della forza.. e poi Gius, il dolore fatto bambino!! Lui ci ha impedito di "starcene in poltrona" lui ci ha proiettato in un mondo ..diverso.. dove l"impatto può essere il disgusto..ma che poi porta a conoscenze di noi stessi inimmaginabili..Con Gius non è mai stato possibili dirci..aspettiamo..lui non aveva tempo!!
    Chissà, chi ci ha portato verso lui, la presunzione ci farebbe dire..noi..da soli.. ma forse non è cosi..forse era il momento di andare verso gli altri in modo concreto..forse è stata una..chiamata verso qualcuno che non fosse "NOI"
    Una cosa posso, possiamo dire con certezza, oggi a distanza di anni, diciamo con certezza, che siamo immensamente più ricchi..che la strada fatta con Gius, se pur a tratti difficilissima, ci ha portato arricchimento , ci ha obbligato ad aprire gli occhi, a sentirci a volte umili servitori, e non arroganti padroni!!
    Da molto non meditavo sù questo..grazie!

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    BUONGIORNO
    Io invece ci penso sempre che il Signore ogni giorno , ogni mattino mi sveglia e mi chiama e mi dice "su dai che anche oggi hai il tuo pezzettino di strada ed io sarò li con te". Un po' come dice Carmela nel suo bellissimo post di ieri, io mi fido e mi lascio guidare da lui, dal mio cuore, dal mio istinto, e il fatto di dire "eccomi" mi fa stare bene...scusate ma l'idea del giudizio universale non mi sfiora ....forse perchè so che sto facendo quanto è nelle mie possibilità e quando sbaglio cerco di rimediare e di chiedere perdono, siamo tutti umani con i nostri pregi e i nostri difetti.

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    E' un pò come nei rapporti terreni di amicizia ed amore, nel senso che più si dà, più ci si apre all'altro, più si dà fiducia e più si pretende che l'altro ti capisca e non ti deluda, questo è un pò quello che penso che succeda spesso tra gli uomini. La differenza penso che stia nel fatto che in realtà quello che Dio ci esorta a fare tramite le scritture non lo fa perchè "ci rimane male", lo fa per noi perchè sa che solo impegnandoci per il bene degli altri si raggiunge la vera felicità, la completezza, la sensazione di pace interiore che ti fa vivere senza altri bisogni. Tutto quello che ci viene "consigliato" da Dio, è per il nostro bene, non bisogna aver paura del Suo giudizio ma ascoltare la Sua voce, purtroppo il problema è che molte persone non sono in ascolto, e non sono felici.
    Mi ricordo che ogni tanto veniva a trovarci la zia suora (una sorella di mia nonna), arrivava con questo sorriso bellissimo, era in pace, e ricordo quante volte a tutta la famiglia diceva "vorrei tanto che voi capiste quanto è bello vivere con Dio" e lo diceva in una maniera così intensa che solo ora capisco, era molto dispiaciuta perchè lei era così felice e magari avrebbe voluto che anche la sua famiglia fosse altrettanto; io la ascoltavo ma non riuscivo a recepire il messaggio fino in fondo, forse non era ancora il mio tempo....

    Buona giornata a tutti

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    Ci sono giorni in cui ho la certezza di cosa a cui il Signore mi sta chiamando. Da molti anni a questa parte ho un pensiero in testa, un desiderio che nel corso degli anni si è riproposto più volte ma mi sono sempre ritrovata, mio malgrado, a dire NO. Però il desiderio c’era e le opportunità per avvicinarmi non hanno mai smesso di presentarmisi innanzi fino a che, un bel giorno, ho deciso di cogliere quel “segno” e da li via via ne ho colti altri che ora mi hanno portato ad un soffio dal mio desiderio iniziale. Ma sebbene “sento” fortemente che queste opportunità sono state di fatto volute da Qualcuno che non ha mai smesso di chiamarmi dall’altro lato mi capita spesso di avere un dubbio e di chiedermi: ma davvero il Signore mi sta chiamando e io sto rispondendo alla sua chiamata o semplicemente sto inseguendo i miei desideri? Cosa mi sta chiedendo il Signore?

    Grazie Riccardo per questa sezione che hai aperto.
    Anch’io, come camelis non leggo mai il Vangelo da sola perché tante cose faccio molta fatica ad interpretarle, ma mi piace molto ascoltare la Parola quando qualcuno mi aiuta a capirne il significato profondo

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    e dopo aver scritto il post sopra, un minuto fa leggo questa frase ..... *_*

    "Figlio, lascia che io faccia con te quello che voglio: io so quello che ti è necessario. Tu hai pensieri umani e i tuoi sentimenti seguono spesso suggestioni umane" (Imitazione di Cristo)

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    SOLELUNA bella domanda la tua...che tu rivolgi a te stessa
    Anche a me personalmente succede di confondere i miei desideri con ciò che invece può essere la chiamata a fare qualcosa di più grande. Ma in realtà quale è la differenza, quando anche i nostri desideri seguono la stessa strada? Quando il nostro sogno è di aiutare gli altri o anche solo di sentirci realizzati o di essere persone migliori?
    Io piuttosto quando nel mio passato mi sono ritrovata a dire No, anche se a malincuore , mi sono accorta dopo che c'era in serbo qualche altra cosa più giusta e più adatta al momento, quindi in quel caso penso di aver detto No al desiderio di avere tutto e subito.
    E quando ho detto SI era sempre, o quasi, la strada giusta. In questi casi ha agito quel qualcuno che sta sopra di noi, o come io preferisco dire il mio angelo

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime19 Oct 2011
     

    Buongiorno a tutti voi,
    premettono che sono una lettrice di prim'ordine e consiglio questo libro "VANGELI PER GUARIRE" dovrebbe essere edizioni Paoline e/o mondadori (sono in ufficio e non ho il libro sotto mano) di Jodorowsky. L'ho trovato interessante e con molti spunti di riflessione, certi passi da rileggere con attenzione perchè un po' difficili.

  14.  

    Soleluna ... confondere i sogni con la Volontà di Dio non è una cosa negativa.
    Penso capiti a tutti ... dire "il Signore mi parla, vuole questo da me" e poi scoprire che questo suo desideri in realtà è il mio.
    Ma faccio una domanda. Da dove arrivano i desideri? I sogni?
    Arrivano da Dio, dal carattere che Lui ci ha dato, dalle esperienze che ci ha fatto fare, dai genitori che ci ha donato ... i nostri desideri altro non sono che la luce riflessa dei Suoi per noi.
    Quindi coincidono e inseguire i nostri buoni sogni, specie quando sono a favore degli altri, è certamente fare la Volontà di Dio.

  15.  

    Addì 20 ottobre 2011

    Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
    C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
    Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
    D'ora innanzi in una casa di cinque persone
    si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera»

    Luca 12,49-53

  16.  

    Quando sento le persone che dicono "non credo in Dio perché se ci fosse impedirebbe le guerre, la nascita di bambini con handicap, i terremoti, le stragi ... "
    penso che guardino Dio come un mago il cui ruolo sia quello di farci stare bene.
    Non è così.
    La nostra vita non è l'Eden. Il Signore vuole dividere l'erba cattiva da quella buona, metterci alla prova, darci l'opportunità di arrivare al matrimonio con la veste bianca e pulita dai nostri peccati.
    Ciò che accade è spesso frutto della nostra volontà nell'ottica della libertà che il Signore ci ha donato.
    In altri casi è una messa alla prova per vedere come ci comportiamo
    E' l'ottica con la quale dobbiamo guardare la vita che deve essere cambiata: la vita è un momento di cammino a volte piacevole, a volte stancante, a volte doloroso ... ma un cammino che dura pochissimo ... 70/80/90 anni all'interno di una vita che dura da sempre e per l'eternità.
    Quando vedo le lotte tra affidatari e servizi, quando è palese la diversa motivazione che ci spinge ... penso a questo brano del Vangelo: divisione tra fratelli, tra persone che dovrebbero camminare nella stessa direzione ... e me ne dolgo. Ma capisco anche che da questa strada stretta dobbiamo passarci. Questa è la nostra strada. Spesso difficile, spesso in salita, talvolta dolorosa ... ma è la strada dell'affidamento.
    Chi ce lo fa fare? Ci sentiamo spesso ripetere ... per me la risposta è: il Signore, il dolore di questi bambini, la possibilità di poterli aiutare.

    Mio padre voleva che facessi il commercialista, ed ho lavorato al suo fianco per 5 anni. Non ammetteva il volontariato come scelta di vita. Il volontariato per lui era un optional.
    Quante liti in 18 anni!!! Ma poi la pace e la ricerca del dialogo continuo con sempre meno intemperanza fin quando appena compiuti 80 anni, alle soglie del suo ritorno al Padre, l'abbraccio liberatorio in occasione di una festa e l'accettazione da parte sua del mio cammino.
    Questa è la mia speranza. Mai mollare. Non tirarsi indietro, nemmeno con il proprio padre, davanti ai propri principi, davanti alla possibilità di aiutare qualcuno. Ma nel cuore serbare sempre la speranza, e lì puntare, di un rappacificamento, di una distensione dei rapporti.
    La gavetta è stata dura, ma ringrazio Dio per quelle liti e per la pace ... mi hanno dato forza nelle mie idee, forza nel sapere che se la cosa è buona prima o poi viene riconosciuta, forza nella speranza di una rappacificazione cui tendere.

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime20 Oct 2011
     

    Secondo me,forse sbaglio, il vero inferno è qui. Sono qui le prove piu' dure, il cammino piu' difficile. Questa vita terrena che non riusciamo a capire nonostante Dio ci abbia fornito di tutti gli optionals, ma siamo troppo piccoli ancora per saperli usare tutti e correttamente. Stiamo imparando. La ns visione di questo aldiquà è limitata e anche noi ci sentiamo limitati. I ns limiti li mettiamo noi, con le ns ansie le ns paure e nostri non si puo' fare. E su questo confine il diavolo opera. E' come quando GEsù và nel deserto per essere tentato. Il diavolo gli offre i beni terrestri nudi e crudi ma è GEsu' e sà che puo' avere di piu' e di piu' prezioso; non si ferma davanti al limite ma lo supera e si dona al mondo conoscendo tutte le conseguenze. Gesu' ci ha lasciato in eredità un patrimonio enorme che vale la vita eterna sapeva, come dice Riccardo, che nel suo nome ci saremmo divisi, ma , sono convinta, che nel suo nome ci riuniremo tutti.

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime20 Oct 2011
     

    ah! Riccardo continua a scrivere. PEr me la mattina prima d'iniziare la giornata leggere questi passi mi fa star meglio. Inizio la giornata con il piede giusto.
    GRazie e buona giornata a tutti

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime20 Oct 2011
     

    Mi sono ritrovata anche io a pensare dove fosse Dio, davanti alla sofferenza, soprattutto quella dei bambini, a chiedermi perchè....oggi, pur rimanendo affranta accetto, un perchè anche alla sofferenza c'è nel disegno di Dio, accetto e cerco di fare la mia parte , nel mio piccolo, per dare sostegno magari a chi ha bisogno, e penso che ognuno nel suo piccolo potrebbe farlo, basta anche un sorriso....
    Mi viene a mente un ragazzo senegalese che mi passa sempre a trovare alla parafarmacia dove lavoro, è forte perchè lo vedi sempre allegro, eppure comunque di problemi ne avrà..perchè anche loro non fanno una vita facile, lontani dalla famiglia e in un Paese che non è che possa offrire molto, ha sempre quel sorriso sulle labbra che ti mette allegria e questo secondo me è importante, portare il sorriso ovunque si vada perchè fa bene agli altri riceverlo, ed è già qualcosa che hai fatto per l'altro.....

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime20 Oct 2011
     

    In questi giorni, in particolar modo..quella "strada stretta" come dici Riccardo..sembra voglia stringersi ancora di più..viene veramente da gridare. perchèè questa guerra, questi scontri, quando dovremmo andare nella stessa direzione..quella del bene dei bambini! non diamo forse già abbastanza noi famiglie affid.?? non siamo forse già abbastanza criticate, attaccate?? ..Ma poi..poi..arriva il sorriso, la consapevolezza che queste "guerre" hanno un senso..un fine..che ci sia la mano di Gesù, in questa accettazione, che ci sia un cammino verso conoscenze per ora sconosciute..non lo sò..ma a volte questa forza..mi chiedo da dove arrivi! Grazie

  17.  

    Anche a me, a volte, è capitato di sentir dire "dov'era Dio quando è successo che...". Ma alcune situazioni siamo noi uomini a crearle con il nostro modo di fare, di reagire. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza pertanto liberi di scegliere. Ma spesso si associa alla parola libertà il significato più comodo per noi , "fare ciò che si vuole". Ma è fare la volontà di Dio che ci rende liberi e ci dona serenità nell'anima. E' vero Dio ci mette alla prova e innanzi diverse strade da poter percorrere sta a noi però capire e riuscire a decifrare quale cammino fare, se con Lui o senza e contro di Lui.
    "Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione".
    E' una frase molto forte.
    Non è Gesù che porta la divisione, ma chi è contro di Lui e genera lotte o attacca chi invece Lo accoglie nella sua vita.
    Anche a me è capitato (a parte liti fra comuni mortali) di causare una lotta, ma con me stessa, tra i principi in cui credo e cerco di vivere e la mia fragilità di essere umano.

  18.  

    Addì 21 ottobre 2011

    Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade.
    E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade.
    Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
    E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
    Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione.
    Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

    Luca 12,54-59

  19.  

    Ieri e oggi scirocco fortissimo :face-angel:
    Mi piace vedere i segni del Signore.
    Ogni cosa può essere un segnale, ma per poterlo leggere dobbiamo mettercio all'ascolto di Dio.
    Carlo Carretto diceva "fate deserto intorno a voi perché nella confusione non sentirete parlare Dio"
    Ed ancora
    Ecco, il Signore passò.
    Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore,
    ma il Signore non era nel vento.
    Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
    Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
    Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
    Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna.
    Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?»...
    Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi...».
    (1 Libro Re 19,11-13)

    Saper leggere i segni di Dio vuol dire prima di tutto accettare ciò che accade come Volontà di Dio, anche e sopratutto le cose che a noi sembrano brutte.
    Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro" (Matteo 10:29)
    Quando morì la mia mamma la sofferenza era tanta, ma non c'era disperazione. Il giorno del suo funerale dissi "Signore grazie. So che questa è la Tua volontà e se un giorno vorrai farmi capire il perché di questa morta, ne sarò felice, altrimenti accetterò lo stesso la Tua volontà".
    Dopo 9 mesi, il tempo di gestazione di un bambino, nacque l'Associazione Amici della Zizzi in maniera del tutto casuale, non voluta ... anzi avevo in mente altre strade, ma il Signore facendomi incontrare le persone giuste mi ha arginato con amore e tenerezza. come un Padre.
    Dico semrpe che nel giorno in cui è morta la mia mamma il Signore ha concepito l'Associazione.
    Leggere i segni, anche i più piccoli, è diventata per me un'abitudine attraverso la quale incanalo la mia vita.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    Ma, come è possibile accettare che la volontà di Dio, sia far ammalare in modo grave tuo figlio?? una malattia cattiva, che lo costringe a dolorose trasfusioni, che lo obbliga a ricoveri.. cure pesanti..Riccardo, quando ci è successo..tanti anni fà, io mi sono girata dall"altra parte, non ho più voluto dialogare con questo dio, che ci ha spezzato..non potevo sentirmi dire. è la volntà di Dio..non potevo!! dopo la morte della mia mamma, non sò perchè, ho cominciato a sentire meno rabbia, ho affidato mio figlio al suo spirito, l"ho pregata di portare il mio messaggio a Dio, e ho dovuto fermarmi a pensare..ma allora penso che ci sia questo Dio..ancora oggi, sono ..cosi..lo prego...e a volte lo sento..ma non mi è ancora..entrato dentro, sono ancora un pò arrabiata con lui..ma tirando le somme. ora dopo tanti, tanti anni..devo dire che questo calvario, mi ha resa migliore, più forte di sicuro, più combattiva, certamente, ma anche tanto più "buona" buona nell"ascoltare gli altri, non buona scema..E avendo toccato, tanto dolore, e quando il dolore tocca i bimbi, è atroce!! ecco credo che questo vissuto, mi abbia poi nel tempo, portata verso Matti, verso questo mondo dell"affido, dove le chiacchiere servono poco, i giudizi, non hanno senso, dove si deve accogliere, curare, amare all"ennesima potenza..forse..forse..la mia "redenzione" è cominciata con matti!!!

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    Lauri, quello che ti è capitato. la sofferenza che avete provato, purtroppo sono una delle cose peggiori che possano capitare ad una madre e in una famiglia. La sofferenza di un figlio difficilmente si riesce ad accettare, eppure è possibile...Se la vediamo in una prospettiva più ampia, la morte così come la malattia, sono parte della vita. Si nasce, si vive, poco o tanto, in salute o in malattia e si muore. Il destino è uguale per tutti...ma non finisce qui! Tu hai fatto un cammino col tuo Matti che ti ha portato fino qui, così come Riccardo dopo la morte della sua mamma, così come è successo a me quando un giorno mi sono fatta delle domande importanti per la mia "crescita personale" ma tutti , prima o dopo, siamo passati o passeremo attraverso la sofferenza. Fa parte della vita Un abbraccio e grazie di ESSERCI!:face-smile:

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    Scusate ma io il vangelo di oggi non l'ho proprio capito.. qualcuno me lo può spiegare per favore?:face-smile:

  20.  

    Credevo di averlo fatto, almeno come mia interpretazione.
    Vedi il post successivo al Vangelo

  21.  

    Addì 22 ottobre 2011

    «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
    Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
    Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime
    e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai»

    Luca 13,1-9

  22.  

    Saper aspettare. Così come Dio aspetta che noi ci pentiamo, con la pazienza e l'amore di un padre, anche noi dobbiamo aspettare che i genitori naturali dei ragazzi in affidamento accettino la nostra presenza, cambino rapporto con i propri figli, imparino a fare i genitori.
    Aspettare non significa alzare gli occhi al cielo ed attendere la manma. Significa zappare il terreno attorno, concimarlo.
    Spesso gli affidamenti falliscono perché non si ha la pazienza di attendere e di sopportare, ma senoi rinunciamo è come tagliare un albero che un domani potrà portare molto frutto.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime22 Oct 2011
     

    Questo passo, sembra proprio scritto per noi genitori affid. Quanto abbiamo zappato e concimato quella terra!! quanto la abbiamo bagnata con lacrime di rabbia, di dolore, a volte anche di gioia!!
    La pazienza di attendere che un albero faccia frutti, è bellissima immagine da rapportare alla tenace pazienza che portiamo, nell"attesa del primo piccolissimo germoglio, che porterà poi al frutto maturo.. e forse in questo tempo di attesa, una mano Santa ci viene data da Qualcuno..forse!!!

  23.  

    Addì 23 ottobre 2011

    Un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:
    «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
    Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
    Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
    E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
    Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

    Matteo 22,34-40

  24.  

    Amerai il prossimo tuo come te stesso

    E' forse l'insegnamento più difficile che ci poteva esser dato.
    Oserei dire che bisognerebbe amare gli altri più di sè stessi.

    Facile? Tutt'altro. Sicuramente necessario, se non per fare la Volontà di Dio, per avere una vita felice senza odiare nessuno, perdonando gli altri, amando chi incontriamo, accogliendo chi bussa alla nostra porta, aiutando i genitori naturali a capire, prendendosi magari anche le loro partacce.
    Io sono un tipo che non mi tiro indietro davanti ad una discussione. Negli anni ho imparato molto la diplomazia, ma se c'è da litigare e sono con le spalle al muro, non mi tiro indietro ... ma mi passa subito, perdono l'altro e da lui cerco il perdono.
    Con i genitori naturali vedo in loro gelosia, angoscia, paura, immaturità. Anche quando fanno delle cose cattive, non mi riesce di vederli cattivi, ma solo persone che da piccoli non sono stati aiutati ... ed è facile amarli perché così deboli, così fragili anche se vogliono sembrare diversi.
    E' facile per me perchè il Signore mi ha dato tanto, mi ha perdonato così tante volte che il minimo che io possa fare sia quello di comportarmi con gli altri come Dio si comporta con me.

  25.  

    “L’albero che non dà frutti dopo tre anni” mi fa pensare a quei ragazzi che oggi vengono etichettati come “buoni a nulla” solo perché all’apparenza dimostrano di essere duri o si vestono in un certo modo… A volte anche a scuola alcuni ragazzi sono giudicati come “inutili”, “alberi che non danno e non potranno mai dare frutto”, senza speranza di poter fare progressi e come coloro che non combineranno mai nulla di positivo nella loro vita. Ma prima di … ci si è soffermati a capire se quei ragazzi non danno risultati a scuola perché forse non motivati o stimolati abbastanza? o perché il non riuscire in alcune materie dipende solo dal fatto che non hanno avuto le basi giuste e il non riuscirci li fa sentire a disagio di fronte agli altri e pertanto si arrendono? o semplicemente leggono alcuni comportamenti degli adulti come ingiustizie nei loro confronti e preferenze verso altri in particolare? o anche solo per timidezza o mancanza di volontà? Ho incontrato alcuni ragazzi che o a scuola o per strada o anche a casa venivano giudicati come “gioventù bruciata”, ma che invece avevano grandi capacità e avevano bisogno solo di qualcuno che li portasse a scoprirle e concimasse intorno a loro per valorizzare ciò che di buono avevano dentro.
    “Zappare e Concimare non deve essere facile e voi genitori affidatari ne sapete qualcosa, ma non vi arrendete. E’ un grande esempio e insegnamento che trasmettete.
    “e vedremo se porterà frutto per l’avvenire ..” . Aspettare e dare un’altra possibilità e un’altra ancora prima di togliere quell’albero ci viene chiesto ogni qualvolta capita sulla nostra strada qualcuno che è stato abbandonato a se stesso.
    Si deve imparare a leggere e a decifrare i segni attraverso non i nostri occhi, ma attraverso i Suoi. I nostri a volte sono ciechi. Solo la sua luce può farci vedere con trasparenza e nel profondo delle cose.
    “Amare il prossimo come se stessi”.
    A volte mi sono chiesta “ E se il bimbo o il ragazzo, o l’amico o chi soffre e al quale offriamo il nostro aiuto.. o qualsiasi altra persona non sente il nostro amore, non si sente comunque amato? Cosa significa?
    E’ l’amore senza Dio che si affievolisce e sgretola tutto ciò che si costruisce pensando di fare la cosa giusta.
    L’amore con Dio ci dà forza, ci fa rialzare anche quando siamo stanchi e arresi, ci fa perdonare e guardare oltre la disperazione, e ci fa sperare che l’altro sperimenti il miracolo dell’amore che sia nell’immediato o nel tempo.
    Scusate se ho fatto tutto un miscuglio. E’ solo il mio pensiero che mi è venuto leggendo e riflettendo su alcune cose.
    Buona Domenica! :face-smile:

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime23 Oct 2011
     

    No, non è per niente facile seguire veramente questo comandamento, perchè ovviamente dovresti applicarlo sempre ed a volte incontri delle persone che magari non ti piacciono per niente e non è semplice vedere in loro l'altro da amare, certo sta proprio lì il lavoro da fare anche su sè stessi e cioè vedere in l'altro una persona bisognosa di aiuto, una persona che si comporta in maniera cattiva magari ha solo bisogno di aiuto per poter imparare a fidarsi delle persone ed imparare ad amare, se noi chiudiamo il nostro cuore di fronte a una persona del genere non lo aiutiamo a far uscire magari qualcosa di buono, se cerchiamo di capire i motivi del suo modo di essere e siamo lì magari a stimolarlo allora può darsi che qualche frutto questo lo porti....

  26.  

    Addì 24 ottobre 2011

    Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
    C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
    Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,
    e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
    Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
    Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
    E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
    Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute

    Luca 13,10-17

  27.  

    Due gli spunti di riflessione in questo Vangelo.

    "Era curva a non poteva drizzarsi in nessun modo"
    Noi peccatori siamo curvi sotto il peso dei nostri peccati, guardiamo in basso verso le cose materiali, cerchiamo in terra la felicità ... e non riusciamo a rialzarci.
    Quante volte abbiamo giudicato le persone che si sono macchiate dei crimini più orrendi: pedofilia, matricidio, genocidio ... Siamo incapaci di perdonare, vorremmo metterli alla gogna, in prigione e buttare via la chiave ...
    Ma Dio è lì, pronto a rialzarci dai nostri peccati, anche da quelli più gravi e imperdonabili dall'uomo.
    E' un messaggio di speranza. Non c'è peccato tanto grande che Dio non possa perdonare, basta volerlo, basta chiedere perdono al Signore e pentirsi veramente.
    Per me non ci sono persone che non possono essere perdonate. Non giudico il peccatore, ma semmai il peccato, amando il peccatore.
    A questo modo molti affidamenti sono andatri sul giusto cammino. Vedere certi atti perpetrati da alcuni genitori mi faceva ribollire il sangue, ma pian piano ho capito che sono solo ex bambini che nessuno ha mai aiutato.

    "Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato"
    Il formalismo. A volte si guarda ad una forma e non alla sostanza. Si guarda a come uno è vestito e non a cosa ha dentro il cuore ... perché è più facile. Facile criticare, facile giudicare, facile tenere lontano perché diverso.
    A quello che diceva Carmela aggiungerei che spesso i ragazzi non sono capiti e non si cerca di capirli, anzi, si tengono lontani ancor prima di conoscerli (come il caso di Giovanni che nessuna scuola voleva).
    Entrare in un ambiente, farsi conoscere, farsi accettare è oggi una delle cose più difficili che esistono. Ve lo dico con l'esperienza di aver bussato per 25 anni a tante porte per l'Associazione ... Comune, Chiesa, Stato ... tutte porte chiuse per principio. Avessi trovato una sola porta disposta ad aprirsi per ascoltare, per conoscere. Siamo dovuti passare dalle fessure, dialogare cone le singole persone, farsi conoscere con i fatti ... e dopo 23 anni qualche porta istituzionale si è aperta ... ma c'è ancora tanta diffidenza.
    Una volta un carabiniere di alto grado mi disse "fate un bel lavoro, ma chissà quanti soldi vi mettete in tasca".
    Ho provato in mille modi a fargli capire che per me, per noi è una scelta di vita, ma nella sua mentalità era impossibile che qualcuno facesse qualcosa per gli altri senza un tornaconto monteraio, senza capire che di tornaconti ce ne sono, ma nessuno di questi è monetario. La gioia di vedere un bimbo crecere, un bimbo scartato vederlo amare e avere dei principi, trovare persone che paragonano i nostri ragazzi a quelli cosiddetti senza problemi familiari e che vedono nei primi valori ormai persi.
    Che bello sarebbe se si andasse oltre i formalismi.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime24 Oct 2011
     

    Andare oltre i formalismi..questo si, è un lavoro da compiere su noi stessi, per poterci arrivare, il formalismo, paralizza.. ci inchioda a immagini preconfezionate..
    Per l"accettazione di certe situazioni, per il riuscire a capire e ..perdonare certi genitori, ..per quanto mi riguarda, sono ancora in cammino, a volte mi sembra di..esserci..nella testa ci riesco a dire..povera gente..ma non nel cuore, non ancora..Ma ecco questi spunti di riflessione..possono dare nuovi impulsi.