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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime15 Oct 2011
     

    Buongiorno, sai io non mi sento di dire cosa dovrebbero fare gli altri, perchè so di essere una persona fortunata e ringrazio il Signore ogni giorno, di avere la salute, un marito accanto, dei figli con tanta gioia di vivere e di avere spazio nelle nostre vite per accogliere un bambino. Non tutti lo possono fare o non sanno se lo possono fare..o non conoscono...o non gli interessa. Gli altri?.... vorrei che capissero soprattutto e soltanto quanto questi bambini danno a noi e di quanto poco hanno bisogno. Si prendono poco per restituire molto di più...Tutto qua! Poi gli altri facciano quello che vogliono
    Buon fine settimana!:face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime15 Oct 2011
     

    Cris, non voglio dire cosa devono o non devono fare gli altri..anche se penso che...gli altri..siamo anche noi" ma sopratutto in un momento come questo, credo fermamente, che si debba prendere visione di quel che ci circonda, e senza voler fare comizi politici, dire quel che si pensa, e agire di conseguenza, e ribadisco quel che ho sempre pensato, meno parole, meno lamentele, più gesti concreti, che non debbono essere per forza gesti eclatanti!! però concedimi, se uno mi dice: che brava che hai preso un bambino" io mi ci incaz.. perchè di bravi cosi..possono essercene molti di più, e come sempre..purtroppo..o per fortuna..detesto le frasi di circostanza, e protendo decisamente verso prese di posizione! Ma questo non significa che sia un bene eh!!!
    mi sento anche io fortunata, nonostante abbia preso come tutti, le mie belle legnate da questa bella vita, e la mia fortuna è stata immensa il giorno in cui è entrato Gius nella nostra vita, questo non mi esime dal pensare che il mondo è vasto, e che si potrebbe e dovrebbe fare molto di più, non è una critica, non è un voler..pensare ai fatti altrui, viviamo in una società, mi viene spontaneo dare un ..occhio al mondo che mi circonda..e dire cosa mi sembra!! tutto qui..

  1.  

    Sai Cris come i nostri ragazzi chiamano me e Roberta: babbo e mamma
    Nessuno lo ha mai imposto loro, alcuni lo hanno fatto da subito, altri dopo anche un anno, altri ancora non ci chiamano perché magari qualcuno ha detto loro di non farlo.
    Ma i ragazzi, i loro sentimenti ... sono un fiume in piena, una necessità costante ed è importante per loro sentirsi liberi, nei limiti del possibile. E così sono liberi di chiamarci come vogliono ... e pian piano anche i servizi sociali che anni indietro rifiutarono di confermare un affido (poi confermato comunque dal tribunale) perché questo bimbo di 3 anni ci chiamava papà e mamma ... avendo visto dai 7 mesi in poi solo noi.
    Lascialo parlare, lascialo esprimersi, ma stai comunque in campana e osserva i cambiamenti facendone tesoro.
    La strada è quella giusta.
    Grande Cris, orgoglioso di te e dei tuoi :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime16 Oct 2011
     

    :face-smile:

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime18 Oct 2011
     

    Vi racconto questa mia esperienza buffa con la princi. Lei non mi chiama mamma ma tata diminutivo di patata. Un giorno siamo in un negozio di scarpe, lei guarde le sue io le mie e sento "mamma MAMMAAAA" la commessa mi sia avvicina e mi dice "sua figlia la sta chiamando" alzo la testa e vedo la princi che ride si avvicina e mi sussurra " brava brava non ti girare fai finta di niente" e poi scoppia a ridere dicendo " sei troppo la mia patata" siamo uscite dal negozio con le lacrime dalle risate; la commessa ci ha preso per due pazze. Non mi chiama quasi mai mamma se non quando fa la bimba piccola ma davanti a tutti guai se non dico "lei è mia figlia" se oso dire "lei è la mia bimba" mi risponde male " ah sono solo la tua bimba non tua figlia, è cosi' che mi vuoi bene ecc......" E' strano ma rispetto il suo modo e i suoi tempi. Buona settimana a tutti

  2.  

    Bellissima cosa Single :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime20 Oct 2011
     

    Come vi ho già raccontato, F. si sta dando molto da fare con lo studio. Ho avuto solo un breve incontro con un professore, che mi ha dato un riscontro positivo per quanto riguarda l'atteggiamento e l'impegno che lui dimostra e abbiamo rimandato discorsi più approfonditi in occasione dei prossimi colloqui che ho già fissato nelle prime settimane di novembre con quasi tutti i proff. Il bimbo studia molto a casa, tutti i pomeriggi una media di 3, 4 ore; ieri sera ha finito alle otto e e ciò nonostante non riesce a fare sempre tutto; non gli rimane tempo per fare niente altro...il suo unico svago è il calcio, che è la sua passione ...fa due allenamenti la settimana più la partita il sabato. Quando ha gli allenamenti inizia prestissimo i compiti di casa e se non finisce, li fa quando ritorna. Non si lamenta mai e fa sempre tutto per benino, ci tiene molto ad essere ordinato....non sempre però i risultati sono positivi. Ma lui è contento perchè “la maestra” gli ha detto che è stato bravo e anche noi a casa continuiamo a esternargli la nostra soddisfazione.
    Io praticamente sto li con lui per tutto il tempo, perchè spesso non capisce quello che legge, non sa ripetere, mentre se io gli spiego le cose con parole semplici...poi lui capisce e ripete. Se gli spiego come deve fare gli esercizi li fa...è come se a scuola non apprendesse, mentre a casa con il nostro aiuto si. Ora a me piace aiutarlo e ciò mi da molta soddisfazione, perchè i risultati si vedono però sta diventando un po' pesante, non per il lavoro in se ma per il fatto che a volte devo trascurare altre cose tipo uscire con i miei figli per commissioni o preparare una cena decente (spesso cucina mio marito). Quando proprio devo uscire lo aiutano un po' i ragazzi, se possono, perche anche loro hanno le loro attività o devono studiare.
    Mi chiedo se il bimbo possa reggere un ritmo del genere, anche se è molto energico e difficilmente da segni di stanchezza e se potrebbe essere negativo il fatto che io sia così presente nell'assisterlo nello studio.. L'assistente sociale dice che dobbiamo fare quello che riusciamo e che la cosa fondamentale è che lui abbia trovato una famiglia che si occupa di lui...i risultati scolastici sono secondari! Aveva accennato anche alla possibilità di un sostegno scolastico, ma poi il discorso è stato rimandato
    Voi che ne pensate?

  3.  

    L'assistente sociale ha ragione.
    Il percorso scolastico è importante, ma non è la vita. La vita è fatta dalla famiglia, dall'affetto.
    Nei tanti ragazzi che abbiamo avuto quello che descrivi è un segno comune.
    Il non apprendere a scuola è indicatore che la sua testa, il suo cuore sono rivolti altrove.
    I bambini sono istintivi ed anche se spesso sono attori e molto spesso riescono a nasconderci quello che provano (e noi ci caschiamo perché ci fa piacere che le cose siano come appaiono) hanno degli indicatori che, se letti nel modo giusto, sono come richieste incoscie di aiuto.

    A scuola non apprende perché molto probabilmente distratto, distratto dalla sua situazione. Dentro sè cerca di capire, ma non comprende la situazione, non capisce quale sia il suo futuro, non sa perché non sta più con la sua mamma e non sa se è stata lei a mandarlo via e/o perché non lo riprende con sè.
    La sua gioia apparente nasconde una tristezza infinita.

    Il tuo, il vostro essere presente è per lui da un lato una sicurezza, un posto ove posare il capo dopo una mattinata e forse una notte di pensieri e di nuvole all'orizzonte. Ma due cose mi permetto di consigliarti.
    La prima è non essere sempre presente. Quando ti chiama, o quando ha bisogno di te ... a volte lascia che si arrangi da solo. Non è bene togliergli tutte le castagne dal fuoco. La scuola è bene aiutarlo, ma è anche bene che lui impari a gestirsi da solo.
    La seconda affronta l'argomento che lui non ha il coraggio di affrontare. Sai perché sei qui? La tua mamma ti vuole bene, ma questo per lei è un momento difficile e nel grande amore che prova per te ha chiesto aiuto a noi, attraverso l'assistente sociale, per farti stare bene in un moemto in cui in casa i sarebbero stati dei problemi.
    Forse non servirà la prima volta, deve fidarsi di te prima di pararti ed aprirsi completamente, ma certamente sarà utile perché qualcuno gli parla del problema.
    Pensa ... quando muore una persona cara, vengono tutti a dirti "poverino" "condoglianze" "mi spiace" ... danno la mano e poi se ne vanno. Non per cattiveria, ma perché non sanno cosa dire, cosa fare, come comportarsi ... allora è meglio fare grandi sorrisi, grandi pacche sulle spalle ... e poi andarsene. Ma in quel momento la persona che soffre avrebbe bisogno di un sostegno, di qualcuno che stia lì ad ascoltarti, di qualcuno che ti sproni a farlo anche se tu in quel momento non vuoi. E' un po' come avere il mal di pancia ... finchè non si butta fuori quello che abbiamo dentro, non si sta meglio, ma una volta espulso l'interno, il mal di pancia passa come per incanto ... e fatto la prima volta poi si sa che si starà bene e si rifa nel momento in cui si ha il mal di pancia.
    Il bimbo ha bisogno di avere da noi adulti gli strumenti necessari per buttare fuori quello che cova dentro. Qualcuno che gli faccia passare la paura di parlare, qualcuno che capisca cosa lui prova nel cuore senza che lui debba dirlo.

    Una psicologa amica che ti venga in casa sarebbe un ottimo aiuto per voi e per lui. In mancanza di questo fallo disegnare tanto ... disegnando il bimbo si rilassa, pensa ad altro e guardando il foglio e non il suo interlocutore è più propenso a parlare, ad aprirsi. Il disegno poi è indicatore dello stato d'animo. I colori, la casa fatta in un certo modo, le figure genitoriali, il sole o la notte ... tutti segni che un occhio esperto può leggere. Una serie di disegni portati ad una psicologa possono farti dare un minimo di parere a distanza per consigliarti quale strada seguire con il bambino.

    Altra cosa importante è riuscire ad entrare in "amicizia" con la sua mamma, specialmente davanti a lui. Lo tranquillizza e acquista fiducia in voi.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime21 Oct 2011 modificato
     

    Cris, leggendoti, ripercorro la stessa strada fatta da noi con Gius, e condivido ogni parola detta da Riccardo, per i compiti, ritengo esageratissimo un tempo di 4 ore!! i bambini hanno bisogno anche di gioco, svago, perciò valuta un pò se effettivamente sono troppi i compiti assegnati, o se è lento lui, il fatto che lo aiuti cosi tanto, può rallentarlo, perchè tanto sà che ci sei, se invece sono veramente cosi tanti, parlane con gli insegnanti, dici che sembra non capisca quel che legge! sicuri sicuri che non ci sia magari un problema di dislessia?? ( è successo a un mio nipote, 3 anni d"inferno, e nessuno che capiva!!!leggeva leggeva, e non recepiva una mazza..) ma può essere veramente solo come dice Ric. la sua testa è impegnata a cercare di capire il suo stato!! comunuqe io ti dico come feci a suo tempo, si stabilisce un tempo massimo in cui fare i compiti, perchè dopo si fà altro..perciò un ora per gli scritti..pausa merenda, calcio, giochi tv..quel che piace, poi 40 minuti lettura delle varie materie..da noi ha funzionato, poi man mano che si fà autosufficiente..valuta da solo..ma mai permettere che stia 4 ore sui libri, dopo 5 di scuola!! non è nemmeno salutare a questa età!! Scusa, mi viene in mente, non è che per lui, "essere bravo" è l"unico modo che ha per avere la vostra e altrui approvazione?? ha paura magari che nonb lo voliate nemmeno voi, cosi cerca disperatamente di avere i vostri consensi!! (immagina che stress, poverino)
    Il chiedergli: sai perchè sei con noi, cosa ne pensi, è un passo che ho fatto anche io, dopo qualche mese, la risposta mi ghiacciò il sangue: sono qui perchè mia madre non mi vuole" renditi conto del dolore rabbioso che covava dentro!! una madre che Non mi vuole, è devastante..impossibile da reggere, eppure..andava avanti!! come sanno giostrarsi!!! è stato un alvoro lungo..cercare di fargli caèpire che non era proprio cosi..che certe malattie cambiano l e persone, ancira oggi, giuro, non sò quanto creda che sua madre è malata, ( onestamente non lo sappiamo nemmeno noi) sò che in lui bruciano ancora le cattiverie subite, la fame patita..ma oggi le sà gestire meglio, forse è vicino al..perdono..di sicuro la rabbia feroce non c"è più..stà finendo di fare pace con loro e con sè..ma ilo cammino è stato durissimo..e siamo ancora in viaggio...spero di esserti stata di aiuto..non volevo "sputare sentenze..come si dice..coraggio.. ciao

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    Oggi ho chiamato la sua psicologa che lo segue da anni, e mi ha detto che dai test che ha fatto non risultano problemi di nessun genere, anzi che è nella media come capacità cognitive. E'... ed era anche alle elementari molto lento e ha accumulato un po' di lacune (dato che non si impegnava per niente) Poi mi ha anche detto che lei si è fatta l'idea di un bambino sincero, e che da il massimo quando si trova davanti delle persone che gli dedicano la loro attenzione. Così si è dimostrato anche in altre relazioni che ha avuto in passato (altra famiglia da cui andava a mangiare, centro diurno, amicizie varie) pertanto secondo lei il suo comportamento con noi rispecchia quello che lui è...a volte anche con la sua mamma. Anche io lo osservo e non riesco a vedere che lui reciti una parte, vedo che si sforza per essere bravo, quello si, ma non c'è niente di male, quando anche gli viene ripetuto che non si pretende la perfezione.
    Comunque qualche parola in più con lui, come dice Riccardo, la faremo .
    Grazie per i vs consigli

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    LAURI, se gli mettessi lo stop ai compiti dopo due ore, farebbe si e no due materie...ieri ne aveva cinque di materie e non ha fatto comunque in tempo a farli tutti. Aumenterebbero le sue lacune e dovrei fargli tutti i giorni giustificazioni mettendolo nella situazione di sentirsi inferiore agli altri. La psicologa mi ha consigliato di farlo lavorare, perchè ne ha bisogno , per lo meno finchè non da segni di stanchezza evidente. Anche per me è un assurdo, studia più lui dei miei due figli alle superiori messi insieme, ma purtroppo è così. La sua lentezza dipende dalla sua difficoltà di concentrazione, non da capricci o perchè non ne ha voglia, non è colpa sua....ma o molli o tieni duro...e probabilmente lui è abituato a tenere duro!:face-monkey:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime21 Oct 2011
     

    Bè, se ritenete che cosi vada bene, ognuno poi è..stampato..a modo suo! giustamente

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime24 Oct 2011
     

    Crist il tuo princi mi ricorda la mia princi che rischiava la bocciattura. Anch'io mi sono rifatta le elementari con le e anche tutta la prima media. Posso raccontarti i passi che ho fatto io. Piano piano ho lasciato alla princi la responsabilità di una materia. Quella era solo sua io non ne' volevo sapere (all'inizio era disegno musica ecc.. materie insomma "facili"). Si impegnava tanto perchè era come una gara ( "ho preso benissimo da sola") poi e toccata la volta di qualche verifica e li all'inizio l'abisso poi piano piano è scattato in lei l'orgoglio e quando ha preso il primo 6 meno meno meno in matematica ma tutta da sola sembrava che avesse vinto il nobel e sinceramente io con lei. Piccolo suggerimento... Buona serata

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime10 Nov 2011
     

    Siamo a due mesi e mezzo dall'inizio del nostro affido che procede tranquillamente. Si sono ridotti un po' i tempi di studio a casa, o meglio in alcuni giorni ci si può permettere di fare altre cose.
    Dai primi colloqui ho avuto il piacere di notare che i proff sono molto più interessati al suo star bene a scuola che ai voti....c'è molta collaborazione e ciò mi fa rallegrare del fatto che ci sono molte brave persone che lavorano nella scuola...con alcuni abbiamo concordato insieme alcune strategie per fare un lavoro "personalizzato" e finalizzato a recuperare il tempo perduto. E' stato ipotizzato anche un aiuto concreto a casa, visto che per lui il lavoro a casa è molto importante per mettere un pò di ordine nella sua confusione totale.
    Sono molto ottimista, vedo che il suo impegno viene premiato, ci sono già i primi miglioramenti in alcune materie....mentre in altre deve praticamente ancora iniziare a capirne qualcosa, ma va bene così.
    Per il resto lo vedo quasi sempre allegro, anche se a volte è con la testa fra le nuvole. Spero che piano piano si apra un po'...è sempre molto ermetico...noi tentiamo piano piano di stimolarlo in questo senso, ma penso che i suoi tempi saranno un po' lunghi (e poi non è facile nemmeno per noi, perchè quando lo stuzzichiamo lui spesso si chiude ancora di più)
    Abbiamo cercato di rendere la mamma un po' più partecipe di quello che lui fa, se non altro per far vedere che la consideriamo...non ci sono state particolari reazioni da parte sua, anche se penso che ne sia contenta

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime10 Nov 2011
     

    ciao Cris, allora..tutto nella "norma"perchè lui si apra..ci vuole tanto..tanto tempo..poi magari, nel momento più..strano..in un giorno qualunque..lui se ne esce con parole che ti spiazzano, che ti gelano, ti racconto una cosa, che mi rimarrà dentro finchè vivo, erano pasati circa2 anni, dall"arrivo di Gius,ormai ben ambientato, sereno, molto attaccato a mè, a volte mi raccontava dei suoi vecchi compagni di scuola, della sua vicina di casa che gli dava la banana, cose cosi, un pomeriggio, ricordo era l"imbrunire, eravamo soli io e lui, su divano, io leggevo, lui studiava, e..:mamma, finalmente posso pensare a vivere come un bambino normale, non credere che sono cattivo se non voglio vederli (genitori) ma sai quanto male mi hanno fatto? e quanta fame avevo' e tanta paura..adesso sono felice, e poi..si è rimesso a leggere il suo libro!! e cosi ha fatto molte altre volte, all"improvviso, arriva a raccontare..e poi, riprende quel che stava facendo!
    chi lo sà perchè! poi se provo a riprendere il discorso, per un pò mi segue, parla chiarisce..ma solo per un pò..
    Bravi a tentare di rendere partecipe la madre..poi quanto segua..

  4.  

    Un plauso alla scuola.
    Spesso i professori sono poco pazienti con gli scolari che non li seguono e non cercano magari di capirne le motivazioni pensando alla loro felicità.
    Servizi buoni, scuola buona ... meglio così Cris.

    Lo stimolo della madre è cosa buona, sopratutto che il bimbo percepisca questa "amicizia" tra voi e la mamma. Quanto poi le importi o quanto dimostri è cosa secondaria.