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Qualche giorno fa, sulla base della proposta di legge per allargare l'adozione ai single, sono stato intervistato dalla trasmissione Agorà, in onda la mattina dalle 9:00 alle 11:00 su Rai Tre.
Potete vedere il video della trasmissione per la paret relativa al mio intervento alla pagina
Per vedere la trasmissione completa potete trovarla alla pagina
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-715b9186-c7c1-42c3-8fda-058fea5ede71.html
Mi farebbero piacere i vostri commenti in merito alla possibilità di adottare da parte dei single
Ciao Riccardo.
Grazie per gli spunti.
Ho visto la trasmissione forse qualche giorno dopo che andò in onda.
Premetto che non riesco, di base ad avere un opinione netta. A pelle mi verrebbe da dire, scusa se mi ripeto, che il "niente" che può dare un single, per qualcuno potrebbe essere tanto.
Però mi piacerebbe capire alcuni punti, che credo siano importanti per farsi un opinione.
Scusatemi, non ho il tempo di rivedere il video e magari scriverò qualcosa di poco corretto.
Ricordo che rimasi un po' sconcertata dall'affermazione del ministro "non ci sono abbastanza bambini adottabili" o una cosa del genere.
Mi chiesi subito se intanto fosse la verità, (visto che ormai in qualsiasi dibattito non ci sono mai dei dati oggettivi ma si riesce a dire tutto e il contrario di tutto), e infatti, pre chiarezza, c'era anche dietro un bello schermo con il numero credo di 163 milioni.
Riccardo è possibile che con quella affermazione si intendesse una cosa del tipo "non ci sono abbastanza bambini adottabili sani e abbastanza piccoli"?
Se così fosse, daccordo, questi bambini, come tutti i bambini, hanno diritto al "meglio" per loro possibile, lasciamo la precedenza alle coppie.
Per i bimbi, ahime, di serie B quali sono le possibilità?
Possono essere solo adottati o per loro c'è anche la possibilità dell'affido?
E se si prendesse in affido un bimbo anche adottabile: quali possibilità ci saranno per lui allo scadere dei due anni?
Mhhh non credo di aver dato un gran contributo visto che, rileggendo, vedo solo punti interrogativi...
Vabé spero in qualcuno più preparato che dia qualche risposta e aiuti a chiarire.
Scappo!
Un saluto e a presto,
Rossana
Buondì Ric,
premetto che non sono ancora riuscita a vedere il filmato purtroppo ma lo farò presto
Ma veniamo al tema della discussione, e a questo proposito riporto la mia opinione già espressa un altro contesto.
Ci tengo a sottolineare una cosa. Ho sempre criticato l’impossibilità di adozione ai single perché credo che un bambino possa ricevere amore anche da una sola persona, e continuo ad esserne convinta. Quante madri o padri crescono figli senza la presenza dell’altro? Pertanto, d’istinto potrei essere favorevole a questa proposta di legge, ma nei fatti non lo sono, non lo sono perchè ritengo che ci siano ben altre priorità da risolvere, perchè prima di pensare ad estendere l’adozione ai single sarebbe meglio che il nostro Governo pensi a come risolvere i problemi di quei migliaia di bambini (nel nostro paese) costretti a vivere in istituto perché le lungaggini burocratiche (e a volte anche il disinteresse o la leggerezza degli assistenti sociali purtroppo) tardano o rinviano oltremisura l’emissione di decreti di adottabilità (ma anche di affido).
E intanto ci sono migliaia di coppie in lista d’attesa per l’adozione (non bastano già questi? dobbiamo allungare la lista pure con i single???), gli istituti sono pieni, i ragazzi crescono lì (perché nella famiglia d’origine difficilmente tornano), gli assistenti sociali a fine mese si mettono in tasca ugualmente il loro stipendio....e poi sento parlare di cercare “il bene del bambino”
Baci a tutti voi
credo anch'io che l'adozione a single non costituisca un problema..siamo in una società così stramba che spesso i padri fanno le madri e viceversa,spesso sono i nonni che fanno i genitori,spesso sono degli insegnanti maschi o femmine che siano (la scuola italiana è femmina...)..la proverbiale dolcezza della mamma e fermazza del padre sono ormai stravolti....non voglio dire che tutto ciò sia giusto ma non mi sottilizzarei..piuttosto del "nulla affettivo" preferisco una mamma,un papà,un nonno,un fratello ecc ecc...quanto al numero di bimbi adottabili o da affido,è veramente assurdo non sapere ancora a chi rivolgersi...nell'immaginario sonotantissimi..nella realtà rivolgendosi ai servizi delle proprie unità sanitarie ,i casi "bisognosi" paiono una rarità...
vi lascio a presto
Innanzitutto grazie per questo tuo intervento cara Rosanna, arricchisce tutti.
Affermazione Ministro Giovanardi non ci sono abbastanza bambini adottabili
E' realtà, in quanto I 163 milioni si riferisce ad un numero stimato di bambini in tutto il mondo rimasti orfani e che dovrebbero andare in adozione, non di quelli adottabili dove per "adottabili" si intende che i tribunali abbiano sentenziato la loro possibilità di adozione nell'ultimo grado di giudizio. Mi spiego facendo l'esempio italiano (con il quale si capisce facilmente il motivo per cui in Italia vi sono pochi bambini "piccoli" da adottare). Se il tribunale dei minori di *** emette un decreto di adottabilità per un minore, questo non lo si può automaticamente adottare, in quanto i genitori possono fare (e quasi sempre lo fanno) ricorso in corte d'appello e se perdono in Cassazione ... quindi si parla di tempi molto lunghi ... ed intanto il bambino cresce e se anche, alla fine del terzo grado di giudizio, venisse promulgata dalla cassazione una sentenza di adottabilità, probabilmente nessuno lo vorrebbe più perché grande e certamente con maggiori problematiche da dover affrontare.
Questa purtroppo è la grande piaga ... nessuno vuole i bambini grandi.
La televisione dice ciò che gli fa comodo, ma tacita alcuni aspetti. Diciamo che il dato di 163 milioni possa essere esatto, non ho motivo di dubitarne, avranno le loro fonti, ma
1) non si dice quante siano le famiglie disponibili all'adozione in tutto il mondo,
2) sopratutto non si dice di che età siano i ragazzi
3) di questi 163 milioni quanti hanno la possibilità reale (non l'esigenza) di essere adottati? Quanti cioè hanno il decreto di adottabilità nell'ultimo grado di giudizio nel loro paese?
Da qui la triste considerazione che molte sono le famiglie disponibili all'adozione, ma ben poche quelle disponibili a prendere un bambino che non sia più tanto piccolo.
Dall'esempio fatto prima sulla legislazione italiana va da se, e noi se abbiamo esperienza diretta per molte situazioni, che ci sono in Italia molti bimbi che potrebbero essere adottati, ma essendo grandi le famiglie non li vogliono.
A furor di popolo hanno detto "dateli ai single se le coppie non li vogliono", ma nemmeno i single sono disponibili all'adozione dei ragazzini più grandi. Il perché di tale affermazione risiede nel fatto che oggi la legge italiana permette ai single di adottare. Tale possibilità è insita nella legge sull'affidamento e sull'adozione dei minori: l'affido non prevede limiti di età da parte dell'affidatario, ed anche i single possono prendere un bambino in affidamento. Dall'affido poi si può passare all'adozione in casi particolari ed in casi speciali, quindi anche il single, in quei casi, può diventare genitore adottivo. E quali sono quei casi? Quelli di bambini con problemi fisici (che nessuno vuole), quelli di bambini grandi (che nessuno vuole), quelli che sono stati mandati via da precedenti adozioni (che nessuno vuole).
Da considerare infine che molti paesi non danno bambini in adozione ai single. Inoltre, e secondo me a giusta ragione, preferiscono che i bambini vengano aiutati sul posto. Pensate quanto costa ad una famiglia un'adozione internazionale .. 30/40 mila euro ... quei soldi non sarebbero spesi meglio per costruire un avvenire per più di un bambino? I bambini presi in adozione internazionale non sono quasi mai pienamente felici perché idealizzano la loro terra natia, bramano di ritornarvi e se no vi riescono vivono una grande frustrazione per tutta la vita, oppure restano delusi, se riescono ad andarvi, dalla realtà delle cose (la loro speranza è sempre quella di ritrovare i loro genitori veri, cosa quasi sempre impossibile, e laddove li trovino non si vedono buttare le braccia al collo).
L'adozione internazionale è spesso l'imposizione di una bella favola a dei bambini, i quali hanno tutto il diritto di credervi, che spesso si rivela come una realtà talvolta dura, magari con il finale non troppo lieto, come l'abbandono del bimbo e la rinuncia all'adozione (percentuali altissime)
Scadere dei due anni ... è un limite all'affidamento consensuale (fra le altre cose rinnovabile con ricorso al tribunale dei minori), ma non a quello giudiziale che non ha limiti. Unico limite dell'affidamento imposto dal tribunale è che cessino le cause che lo hanno fatto nascere, ovvero che la situazione della famiglia di origine diventi una situazione accettabile per far crescere un bambino.
Carissima Soleluna,
sulle lungaggini burocratiche e su una lista già fin troppo lunga sono d'accordo con te in pieno.
Sul bene del bambino ugualmente aggiungendo ... si pensa a tutelare i single, ma chi tutela il bambino? Cosa è meglio per un bimbo? Una coppia o un single? Penso che su questo ci si possa dire tutti d'accordo nel fatto che la coppia sia il luogo migliore per un piccolo per crescere.
Che un single sia adatto, facendo il paragone ai tanti genitori soli che allevano i propri figli, non sono proprio d'accordo.
primo c'è da dire che un single che allevi il proprio figlio non sempre è solo, l'altro genitore può non essere presente in casa, ma comunque c'è e spesso le decisioni più importanti vengono prese insieme, spesso se uno dei due non può tenerlo interviene l'altro, ma il punto fondamentale è che con il proprio figlio c'è un legame di sangue, una conoscenza del bambino sin dai primi vagiti, una conoscenza delle problematiche ... un bambino che arriva in adozione ha già vissuto i suoi drammi e se grande è già formato ... ed un single pensate ce la possa fare a gestirlo? Vi assicuro che nonostante io e Roberta si abbiano alle spalle quasi 25 anni di esperienza con bambini difficili, anni nei quali abbiamo accudito circa 500 ragazzi, non riusciremmo da soli a gestirne uno.
E' stato detto meglio un single o meglio istituto? A prescindere che gli istituti per legge non esistono, ma ammettendo che le comunità familiari spesso hanno il sapore degli istituti, purtroppo penso che nella maggior parte dei casi i bambini, i ragazzi possano essere aiutati se in campo ci sono delle professionalità. Un bimbo violento (e la maggior part di quelli che hanno avuto problemi lo sono o lo diventano) è difficilmente gestibile da una coppia, figuriamoci da un single . Purtroppo quello che manca è l'affetto ... la nostra esperienza ci dice che situazioni come la nostra andrebbero esportate, ma non per farmi bello, ma perché credo in quello che abbiamo costruito: una famiglia con un papà, una mamma, una nonna, tanti zii ... ma affiancati da una certa professionalità: educatore e psicologa.
Ritengo però che una coppia possa prendere in casa anche un bambino difficile, gli aiuti ed i supporti sono forniti, o dovrebbero esserlo, dai servizi sociali, ma per un single sarei addirittura per modificare la legge per non dar loro nemmeno l'affidamento, cosa che nella pratica già avviene perché son pochissimi i casi di affido ai single ... casi particolari, ma sono mosche bianche
Il contributo lo hai dato eccome cara Rosanna ... hai sollevato molti punti permettendo di fatto una discussione.
Grazie e buona giornata,
Riccardo
Ciao a tutti, è vero che la società si sta evolvendo, i ruoli genitoriali spesso si stravolgono, ma di questi tempi sembra quasi venga messo in dubbio il ruolo della famiglia intesa nel senso classico. Scusate , pur essendo giovane io sono un po' all'antica ,e ci credo ancora. Credo che la situazione ideale per un bambino sia la presenza di una mamma e un papà, che siano un uomo e una donna. Certo che dove uno dei due viene a mancare, o dove il padre non c'è mai stato , anche un solo genitore può avere le risorse necessarie per far crescere il bambino. Inoltre, come dice Riccardo nell'intervista, il percorso dell'adozione così come quello dell'affido,è un percorso diverso e più difficile dove servono maggiori risorse. Quindi sono contraria all'adozione ai single...sarei invece d'accordo a delle misure che rendessero più snelle e meno costose le pratiche burocratiche e che dessero la possibilià a tutti i bambini che ne hanno bisogno, di avere una famiglia e a tutte la coppie che vogliono adottare o prendere in affido un bambino e che sono idonee a farlo , di poterlo fare.
ho letto velocemente tutti i commenti che sono stati fatti, non ho visto il video ma cercherò di guardarlo stasera...
volevo però dare però la mia opinione alla domanda posta da Riccardo riguardo l'adozione/affidamento ai single.
questa domanda me la sono posta diverse volte, ed essendo io una persona assolutamente tollerante e senza pregiudizi ho sempre sostenuto che chiunque avesse avuto amore da dare ad un bimbo poteva adottarlo o prenderlo in affidamento... quindi le coppie sposate, conviventi, single e omosessuali...
con il tempo e soprattutto diventando mamma ho invece cambiato idea a riguardo..... è vero che tutti noi abbiamo il dirittto di avere un bambino ma prima del nostro diritto di essere genitori c'è il diritto di ogni bambino, il diritto di avere due genitori... una mamma e un papà.
non è questione di giusto o sbagliato E' UN DIRITTO di tutti i bambini.... e da questo diritto bisogna partire!
è solo vedere la situazione da un altro punto di vista senza togliere nessuna importanza ai diritti di ciascuno di noi.
poi certo che piuttosto di lasciare un bimbo in un istituto preferisco venga affidato/adottato a un single ma se si può scegliere credo che il bambino abbia il diritto di avere una mamma ed un papà.
non so se questo mio pensiero tocchi la sensibilità di qualcuno, se è così mi spiace ma sono arrivata a questo pensiero dopo molte riflessioni.
un sorriso a tutti
tiziana
Brava Tizzi ... prima del nostro diritto, viene quello dei Bambini ... bravissima!!!
Stasera venerdì 4 marzo alle 19:15 intervista in Radio con Tiziana Rocca http://www.radioies.it/ e potrete ascoltarci in diretta da internet.
mah, all'ultimo incontro fra gli affidatari qui a Milano eravamo in 3 fra cui 2 single. Io e un'altra persona di altissimo livello sociale che ha rinunciato ad una vita di quotidiani "happy hours" con gli amici per l'affido di un bimbo molto difficile. Per le nostre operatrici (ass sociale psicologa) è cosa del tutto normale e anzi si rammaricano di non avere richieste di single uomini. Per inciso i bimbi in affido di cui si parlava erano tutti devastati da situazioni contingenti al vivere con una coppia (liti, separazioni violente e altro).
Lo segnalo solo per allargare il campo delle informazioni.
Giustissimo e ne facciamo tesoro.
Sono certo che dove ci sia un buon supporto, alcuni vuoti possano essere in parte colmati.
Mi porti l'esempio di Milano che è all'avanguardia in questo campo e che investe parecchio nel sociale.
Ma non tutte le realtà sono come il capoluogo lombardo o come Lombardia, Piemonte e Veneto che, con le opportune eccezioni, sono fra i migliori in questo campo.
Purtroppo le altre regioni, o meglio gli altri comuni poco investono sull'affido ed ancor meno sugli incontri con gli affidatari.
Capisci che se uno è lasciato solo, single o coppia, deve trovare le risorse per risolvere i problemi al suo interno, e la coppia è pertanto avvantaggiata.
Condivido il fatto che ciascun bimbo abbia il DIRITTO ad avere il meglio!
Ma faccio ancora fatica a dirmi contraria all'adozione ai single.
Perché non viviamo in un mondo ideale! Il meglio non è sempre possibile, anzi, a volte, il meglio ideale, cioé, come dice Perlanima, una coppia, può essere anche peggio!
Potrebbe essere che non tutte le strutture siano all'altezza, e allora in quei casi, forse un bambino potrebbe dirci che lui preferirebbe "addirittura" un single.
Già.. peccato non poter avere le opinioni degli interessati.
Riccardo, dicevi che non esistono più istituti.. mi piacerebbe avere un chiarimento su quali sono le tipologie di strutture ora in Italia, quale sia la loro organizzazione e quanti bambini può ospitarne ciascuna.. mi aiuterebbe ancora di più a capire se, sempre in linea generale, possono essere meglio o peggio di altre soluzioni.
Certo una legge deve cercare di coprire i casi più generali possibili, e allora ecco che dovrebbe prediligere le coppie, oppure delegare caso per caso agli assistenti sociali, ma anche qui, dalle vostre discussioni, mi sembra di capire che spesso il lavoro degli assistenti sociali sia lontano dall'essere buono.
L'unico punto che mi porta a dire che forse non serve l'adozione ai single è il fatto che all'adozione possano, teoricamente, arrivare attraverso l'affido.
In realtà questa è una cosa che non penso solo per single...
Io ho iniziato a pensare all'affido dopo aver sentito, per caso, il racconto della vita di un signore, mancato da poco, che all'affido aveva dedicato la sua vita.
Lui cercava di sensibilizzare la gente dicendo di preferire l'affido proprio perché puoi avere il bimbo "prima" risparmiandogli di vivere "nell'attesa" quegli anni in cui la legge deve ancora decidere se è adottabile o meno.
Fra l'altro, diceva, non è che solo perché adotti un bimbo questo diventa veramente tuo. E portava come esempio il caso di una madre naturale che si ripresenta dopo tot anni, o del bambino che diventato adulto torna a cercarla.
Insomma, un affido potrebbe poi trasformarsi in adozione risparmiando però ad un bimbo anni di attesa.
Se a questo si aggiunge che, sempre teoricamente, nell'affido dovrebbe essere maggiore il supporto degli assistenti sociali...
Ecco mi sembra di aver fatto pubblicità all'affido nel posto in cui meno serviva .
In realtà è stato solo un modo per chiarirmi le idee.
Un saluto a tutti.
Rossana....ti spiegherà meglio e più dettagliatamente Riccardo la differenza tra Istituto, casa famiglia e comunità famigliare. Mi soffermo solo sul tuo cercare di capire se le Istituzioni possano essere meglio o peggio di altre soluzioni. Chiaro che la mia non vuole essere una verità assoluta, ma solo una personale opinione data dalle esperienze che ho vissuto. Frequento una casa accoglienza (Istituto) come volontaria da diversi mesi e allo stesso modo conosco bene (perché ho avuto spesso modo di frequentarli) la realtà di Riccardo e la sua grande famiglia Zizzi che si può invece definire “casa famiglia”....e una differenza c’è. E la più grande differenza tra Istituti e tutto il resto (casa famiglia, comunità famigliare o famiglia affidataria) mancanza delle 2 persone di riferimento, i (chiamiamoli così) pilastri educativi. Negli istituti manca questo e i bambini sono in balia di un susseguirsi di educatori e volontari che a turno li seguono e li accudiscono....Ripeto, questo per quello che posso vedere dalla mia esperienza
Daniela
Le opinioni degli interessati le si possono avere. I bambini le danno: le danno a scuola nei disegni quando viene chiesto loro di disegnare la loro famiglia ideale, quella che vorrebbero ... ed è sempre con un papà ed una mamma. Preferire un single ad una comunità è facile dirlo ... ma ci sono comunità che come dice Soleluna non hanno figure di riferimento e dove per quei bimbi sarebbe meglio il single ... ma i single non li vogliono.
Trovami un single che sia dispostoa prendere un ragazzo di 13 anni che abbia passato 9 case famiglia e due adozioni fallite, oppure un bambino di 10 anni rifiutato dalla famiglia adottiva e marchiato da loro con il siglillo di "scemo", oppure ... oppure tanti altri casi che sono quelli che sono nelle case famiglia o nelle comunità perché le famiglie non li vogliono.
Di questi esempi ti posso far dare anche testimonianza diretta ... avrebbero preferito si il single alla comunità dove erano, ma nessuno li voleva e alla fine sono arrivati da noi.
Ed obiettivamente posso dirti che se un single li avesse presi avrebbe avuto qualche problemino perché avevano tanto bisogno di un supporto sia del "papà" che della "mamma"
Il male minore non è qualcosa che si può calcolare, ma si deve tenere presente che se si rischia di dare un bambino ad un single e poi non va bene e deve ritornare in comunità, cosa che avviene spesso anche con le famiglie affidatarie, il trauma è talmente forte che si maledice il giorno in cui si è fatto quel passo, perché se il lavoro con lui era difficile, dopo un secondo abbandono diventa veramente cosa assai ardua, creando situazioni di forte scompenso anche con gli altri bambini della comunità.
Istituti per legge non esistono (ospitavano anche 25/30 bambini). La legge è regionale e ogni regione ha adottato le sue regole, ma più o meno sono tutte abbastanza uniformi. La legge toscana parla di comunità familiari di, al massimo, 10 bambini + 2 dove 2 sono i bimbi che si possono prendere in pronta accoglienza per le emergenze. Le case famiglia possono essere anche più piccole, ma mai più grandi.
Hai fatto pubblicità all'affido, invece, nel posto dove maggirmente serve ... perché in molti (si vede dalle statistiche del sito) ci leggono e spesso mi hanno telefonato persone che, dopo aver letto i nostri interventi, hanno deciso di tentare la strada dell'affido.
Grazie a tutti voi per questi vostri preziosi contributi.
Essere di opinioni diverse arricchisce se ognuno di noi resta in ascolto dell'altro, rispettoso delle idee altrui se dette in modo garbato.
Buona Giornata
Scusate,
al volo perché sono di corsissima.
CI tenevo però a scusarmi se sono stata poco garbata.
Riccardo, in altri tempi non mi sarei mai sognata di scrivere in questo forum perché ho solo "pensieri e dubbi" su questi argomenti.
Se scrivo è solo perché forse quelli che sono, o erano, i miei dubbi, potrebbero essere anche di altri e perché in passato tramite i dubbi di altri ho trovato tante risposte.
Mi dispiace ancora se ho usato parole poco rispettose.
Un saluto a tutti e a prestissimo perché ho tante altre domande pronte .
Non mi sembra affatto che tu sia stata poco garbata
Nemmeno a me Rossana.
A volte anche io paio sgarbato ... ma sono solo veloce e scrivo i pensieri come arrivano ... ho poco tempo.
Sono solo formalismi, andiamo oltre, l'importante sono i pensieri, le discussioni, l'arricchimento reciproco.
Ben vengano i dubbi, tuoi e di altri ... dai dubbi nascono le riflessioni e da qui le risposte.
Buona giornata
Beh, meglio così!
E comunque meglio delle scuse in più che in meno!
Dal tuo commento precedente traspare la sofferenza nel decidere della vita di questi bambini.
Mi è subito venuto da pensare come, a fianco alle "maledizioni" per gli affidi andati male, ci saranno anche dei gran rimpianti nel decidere invece di non dare un bimbo in affido.
Grazie davvero per questi arricchimenti.
Eh si Rossana, a volte decidere sui bimbi non è facile.
Sono molto critico verso i servizi sociali, ma spesso sono obbligati a fare quello che la politica comunale impone loro.
Il non dare bambini in affidamento è molto spesso una scelta dei comuni legata alla politica (danno di immagine) e ai soldi (che a volte i comuni non hanno e a volte non vogliono spendere per cose, come l'affidamento, che non sono viste dagli elettori) ... e purtroppo rimpianti non ne hanno.
A volte i comuni fanno anche peggio ... sono spesso loro a creare situazioni di disagio, come ad esempio quando sfrattano famiglie con bambini perché queste non possono pagare gli affitti delle case popolari ... creano così situazioni tali da avere bambini per la strada o nei campi nomadi (ormai frequentati anche da molti italiani) e poi non fanno nulla per aiutarli, tantomeno ricorrono all'affido le cui cause hanno contribuito a creare.
Mille leggi sono da cambiare ... ma quella sull'affido sarebbe la prima ... ma non c'è interesse a farlo.
Tutti i politici pensano ad oggi ... ed oggi i bambini non votano.
Quando domani saranno drogati o malviventi ... quel politico sarà altrove e nessuno, politicamente parlando, gli attribuirà questa colpa.
La legge sull"affido và cambiata, ci sono incongruenze folli,si parla di affido che debba durare 2 anni..e conosco decine di affidi che durano..per sempre, lasciando in un limbo i bambini, che intanto crescono, si fanno addolescenti, cercano certezze che non arrivano.
Che la legge vada cambiata non ci sono dubbi, ma non perché "si parla di affido che debba durare 2 anni..e conosco decine di affidi che durano..per sempre"
Non è un'incongruenza ... gli affidi CONSENSUALI devono durare due anni, ma possono poi passare ad essere affidi GIUDIZIALI
Un affido consensuale nasce solitamente da una proposta da parte dei servizi sociali alla famiglia di origine nel caso ci siano dei problemi.
E' come un affido soft, tranquillo ... ma serve per valutare le capacità di una famiglia a migliorarsi, ad imparare ad accudire il figlio ... viene dato un termine di due anni, ed ogni 6 mesi c'è l'obbligo di fare una relazione al giudice tutelare.
Al termine di questo periodo viene fatta una valutazione dai servizi se è il caso di mandare avanti l'affido oppure no. Questa valutazione viene fatta tenendo conto della situazione familiare: se le condizioni che hanno generato l'affido sono venute meno e la situazione è migliorata, il bambino può tornare a casa, altrimenti no.
Vedi Lauri, non è solo questione che i bambini cerchino certezze che on arrivano, a volte è che tali certezze purtroppo mancano.
Le famiglie di origine che a volte non si mettono in gioco e le famiglie affidatarie che mancano son il problema dei bimbi, non l'affido che dura 1 o 5 anni.
Considera che i comuni non amano fare affidamento e se ci sono le condizioni, sono ben felici di rimandare il bimbo a casa.
Accetto e condivido quanto dici, ma non funziona sempre cosi, parlo del mio affido, parito subito come affido giudiziario, famiglia straconosciuta dai serv. soc, fratelli in affido fino alla maggiore età..dunque..speranze di un recupero della famiglia..praticamente nulle..eppure sono passati quasi 7 anni, e l"ffido si rinnova ogni due anni, senza che nessuno prenda una decisione.Quando parlo di certezze, intendo la richiesta di stabilità che il mio ragazzino chiede ormai a gran voce, e per stabilità, per esempio, intendo il disagio che lui sente, di avere un nome diverso, intendo la sua richiesta forte di sentirsi ormai della nostra famiglia, anche sulla carta, non solo nel cuore. da bambino si è fatto adolescente, e nulla è cambiato nella sua famiglia, anzi..non vede più nessuno da 2 anni, tranne un fratello raramente.
Che speranze possono esserci di un rientro, lo dicono anche i serv. nessuno!
E allora? che futuro? metà e metà?? per sempre? anoi stà bene, ma a lui, no!
E' sempre il solito problema, le leggi ci sono, ma poi è una giungla.
Anche se l'affido è consensuale voi potete rivolgervi al tribunale dei minori.
Facendo una relazione, spiegando le cose come stanno potreste anche chiedere ed ottenere l'adozione.
Tanti commenti tutte coppie, forse neanche affidatari, io che vi seguo da un po' dico la mia da Single e affidataria. Il mio percorso è stato velocissimo e persino rinnovato perche'.... i veri assistenti sociali badano alla sostanza ed io ero in grado da sola di aiutare crescere un minore a dirla tutta a differenza di tanti il mio affido è tranquillo sereno sono in buoni rapporti con gli assistenti (che vedo e sento di rado). Sono la pubblicità vivente dell'affido ben riuscito e sono un esempio per tanti conoscenti (single soprattutto) che con la mia esperienza stanno prendendo in considerazione l'idea di aiutare un bimbo a crescere in modo sano. Vorrei ricordare che questi bimbi una mamma e un papa' li hanno io sono la TATA non la mamma ne tanto meno il papà.......
Posso chiederti che tipo di affido è? diurno? poche ore' sabato e domenica la bimba torna a casa dai suoi? perchè allora, definirti"TATA" ha un senso!! se ti ritrovi invece a crescere unbambino per anni, giorno e notte, ti assicuro che, pur condividendo appieno il tuo pensiero"NON sono io sua madre" mi viene molto difficile anche sentirmi solo TATA.
sono affidataria a tempo pieno tutti i giorni sabato e domenica compresi tutte le notti. La parte piu' bella è il suo sognare il domani assieme a me, le scuole medie e poi le superiori e quando farà la patente se le insegnero' io a guidare ecc... con me ha scoperto la mia religione ed ha scelto di essere battezzata (con l'autorizzazione di mamma e papà che non sono cristiani) Mi ha aperto il suo mondo, quello prima di me quello di mamma e di papà dove simona non c'era. E con la sua calma con il suo tempo ha smesso di chiamarmi per nome e mi ha affibiato il nomignolo di tata. Sono in contatto con la sua famiglia e devo essere sincera, soprattutto il suo papà si fida molto del mio giudizio e mi lascia spesso carta bianca. Parliamo della sua mamma e del suo papà e del fatto che loro le hanno dato la vita io tutto il resto e che quindi non c'è competizione. Tata mi piace è mio tutto mio questo ruolo. forse è egoista ma non divido con nessuno un nomignolo mamma naturale, mamma affidataria ecc.. qui c'è mamma e tata io sono io e la mia princi e la mia princi.
Il tuo discorso era bellissimo ... ma alla fine "la mia princi"
Non è tua. E' un errore che fanno in tanti.
Magari traviso io e te ne chiedo scusa.
Ritengo che tu sia una tata perfetta, ritengo che così come lo hai raccontato il tuo affidamento sia perfetto ed una vera pubblicità all'affido, ma purtroppo di situazioni idilliache come questa ne ho viste ben poche.
Genitori che ci sono, che si fidano, che ti lasciano carta bianca ... credimi, dopo 500 ragazzi che abbiamo avuto in 25 anni ... situazioni così ce ne sono poche.
E' vero quando dici che ogni caso va preso a sè. Anche io on sono contrario all'affidamento ai single a prioiri, in certi casi, come in questo probabilmente, è magari giusto. Magari la figura del padre in questo caso è presente e utile nel cuore della bimba.
Ma in molti casi, in casi di famiglie distrutte, padri pedofili, madri che vendono i figli ai propri compagni o amici, adozion fallite e quindi nessuno alle spalle di questi ragazzi, situazioni in cui lo scontro è all'ordine del giorno ... e la maggior parte degli affidi è così ... necessita di due figure genitoriali ... chiamali come vuoi, anche tato e tata, ma pur sempre punti di riferimento per i ragazzi. Non basta essere bravi, rasentare la perfezione. Una donna può dare il parere di una donna, ed un uomo quello di un uomo. Dargli soltanto una visione vuol dire mandarlo per strada con una scarpa sola, bella pulita, nuova ... ma una sola.
Dici anche che il rapporto con gli assistenti sociali è buono, ma dici che vedi di rado ... allora a mio avviso non è buono, perché un buon rapporto implica una stretta collaborazione, ma anche qui mi piacerebbe capire meglio, perché da parole scritte non è possibile capire bene.
ciao riccado e a tutti voi buon giorno, cerchero' di raccontare un po' di piu'.
ho imparato, con dolore, ad accettare il mio mondo e le mie debolezze, i miei limiti e solo dopo un percorso su me stessa mi sono avvicinata all'affido. Ritenevo di dover essere forte io, piu' matura per poter aiutare. Un po' come un bagnino se non sà nuotare a poco serve. Ho accettato il non essere madre, per ragioni fisiche e questa consapevolezza mi ha aperto un sacco di altre porte ( non a caso si dice chiudi una porta e si apre un portone).Quando ho smesso di autocommiserarmi ho visto il mondo ed il mio io è diventato piccolo e insignificante. Non mi bastavo piu' la mia vita era solo cose (scarpe, vestiti, aperitivi ecc... insomma una Milano da bere) Consapevole di non poter cambiare tutto il mondo ho deciso di cambiare una virgola e sulla base del mio essere sono andata dai servizi sociali. Secca, dura come è il mio carattere. Mi hanno guardato come se fossi un alieno. Senza giri di parole ho parlato agli psicologi e a loro di me e.... mi hanno proposto loro l'affido di principessa che abita nella mia stessa città e che era presso un istituto. Per il suo bene avevano gia' deciso all'affido perchè li stava male. L'ho conosciuta siamo andati al cinema a passeggio a fare shopping e abbiamo parlato. All'inizio solo io senza tabu' senza pregiudizi. Le ho parlato di me dei miei dolori e delle mie gioie della mia famiglia del mio gatto (poi è arrivato anche il cane) parlavo a ruota libera e quando facevo domande e lei non rispondeva ricominciavo il racconto. Mi sembra, oggi, di averle raccontato, una favola, piena di misteri e di scoperte (in realtà era solo la mia vita) e un giorno subito dopo l'affido definitivo mi ha detto:" ho un dolore al petto sono triste perche' ho fatto del male alla mamma e al papà" E li sedute sul letto abbiamo parlato fino all'alba e..... ha cominciato a condividere con me il suo zaino pieno di dolore. Oggi il grosso è fatto abbiamo instaurato un rapporto basato sulla fiducia dove io non sono l'eroe che la salva ma semplicemente un essere umano col quale condividere. Non ho la bacchetta magica non tutto si risolvere subito e lei sta imparando piano piano a fidarsi prima ancora di me di se stessa. Perchè la mia princi? Semplicemente perchè non è mia figlia ( questa frase la DEVONO dire la sua mamma e il suo papà ) Princi perchè è una principessa mia perche' vive con me nel ns castello. Gli assistenti sociali, ecco l'altro tema. Avevano una bimba che non parlava oggi hanno una bimba che dice loro sto' bene basta psicologo. Forse sanno sulla base delle loro relazioni e quelle dello psicologo sanno che princi ha iniziato a percorrere la giusta strada e visto che hanno risorse limitatissime le usano per altri casi piu' difficili. Se ho bisogno ci sono sempre ma lavorano molto sulla famiglia d'origine cercano di farli crescere, hanno con loro incontri frequenti. Insomma ci provano a mettere tutto in ordine. Sono consapevole che princi non è temporanea, pultroppo la sua famiglia ci prova ma non riesce e cade spesso, un passo avanti due indietro. Princi è al sicuro, questo è importante. Nulla deve compromettere la sua crescita intellettuale psitica, fisica ed emotiva lei deve come è giusto diventare grande come TUTTI gli altri deve avere le stesse opportunità ed io sono qui a garantirle. Ecco la tata Simona, che non è un superoe ma è la sua tata ( lei sottolinea sua spesso) che arriva dove mamma e papà non riescono. Questo ruolo credetemi è meraviglioso pieno di amore talmente colmo che ti senti quasi soffocare.
Grande Single.
Grazie dell'esauriente spiegazione che mi ha fatto capire molto meglio.
Grazie per aver recuperato questa Principessa
Grazie per essere di esempio per l'affido
buongiorno Riccardo e a tutti voi,
domenica porto la princi al mare dai miei genitori (che lei non chiama nonni ma amorevolmente GLI ANZIANI). Rimarra' 15 giorni e so gia' che mi mancherà tantissimo. Pultroppo io devo lavorare e in città per quanto ci sia io, lei si annoia... quindi mare. E poi è stata promossa anche se con qualche difficoltà in seconda media quindi un premio in piu' lo merita. Volevo condividere un pensiero. L'affido da' la possibilità alla princi di imparare i limiti dei suoi genitori, di vederne i pregi (pultroppo pochi ma teniamoli cari) e i difetti. L'adozione non sarebbe stata una buona soluzione avrebbe sofferto del senso sia d'abbandono che di colpa. Vedendo i suoi genitori col tempo sta imparando ad amarli nel modo giusto ed è uscita con una frase...... " Se chiedo di chiamarmi anche ...... (il mio congnome) dici che i miei s'arrabbiano? Forse no perchè tengo tutte e due." Le ho spiegato che ogni cosa ha comunque un suo tempo e ho rimandato la discussione eventualmente a tempi piu' maturi. Certo che un po' mi ha spaventato per certi versi è piu' avanti di me. Che fare??????
Bella domanda
E' difficile dare una risposta.
Di solito improvviso quando mi fanno domande particolari ... ma non saprei dirti dove attingo le risposte ... ma credo sia nella quotidianità.
Ogni ragazzo ha bisogno di risposte personalizzate a seconda del momento, a seconda del rapporto instaurato con lui/lei, a seconda del rapporto con i genitori e di come lo vive.
A volte hanno bisogno di sicurezze ... magari potresti dirle "certo che potrai, ma non adesso" e non è una bugia perché a 18 anni potrà scegliere ... potrà chiedere anche prima l'adozione in casi speciali se ce ne fossero le condizioni ... ovvero un'adozione ove potrebbe continuare a vedere i genitori.
Il fatto di essere più avanti di te è perché usa la fantasia ed i sogni ... noi adulti abbiamo il brutto ruolo di richiamare alla realtà i bimbi che stanno sognando ... ma a volte è anche bello sognare con loro.
G. 7 anni l'altro giorno mi chiese "dov'eri, non ti trovavo"
ed io "sulla luna"
"Sulla luna???!!!"
"Si, non mi hai visto? Ti salutavo da lassù"
"Ah si, è vero, ti ho visto. Anche io voglio andare sulla luna"
"oh, ma è così semplice! Pensa intensamente di esserci e se la luna ti vuole con sè, in men che non si dica ti troverai a camminare sul suolo lunare. Quando vai chiamami che magari ci troviamo lì a fare due chiacchiere"
Quello che voglio dire è che ogni età ha le sue fantasie. Assecondarle non è reato e non è brutto. E' complicità e crea rapporto. Ma è anche vero, ed è questo ciò che più importa, che ognuno di noi, genitor naturale, adottivo o affidatario sa istintivamente come creare rapporto con la creatura che ha sotto l'ala ... e quindi voglio dirti ... che ogni cosa che le dirai andrà bene perché tutto si può sempre rimettere in discussione e quel che conta non sono le parole, ma il tono che usi.
buongiorno.
anche Gulli, chiede spesso di avere lo stesso nostro cognome, lui ormai è grandicello, e gli pesa molto la faccenda di non essere..della famiglia col nome..come dice lui!per lui, credo sia un desiderio di appartenenza, di certezze, il suo rapporto con la famiglia bio, è praticamente quasi inesistente,e questo ha il suo peso, nel desiderio di "essere" di qualcuno certamente, e anche sulle..carte..come chiede..ogni Santa volta che ce lo chiede, io rispondo, non possiamo deciderlo noi, lo sò che per tè è..complicato cosi..ma per ora..è cosi.. Non saprei che altro dirgli..si riaprirebbe la lunga storia degli affidi che durano per sempre, ma che sono appunto affidi.. e dell"incertezza che questo crea nei ragazzi in crescita, e..
grazie Riccardo e Lauri confrontarmi con tutti voi è molto molto istruttivo e mi ha fatto notare che anche la princi soffre della non appartenenza. Lei non è italiana ma figlia di rifugiati politici e li che scatta la sua insofferenza perchè per sua natura lei non è cittadina di nessuno stato. una situazione kafkiana che vorremmo risolvere soprattutto prima del 14simo anno di età (vedasi problema dei documenti). Qui la giurisprudenza fa acqua da tutte le parti anzi una bella cascata. Non puo' avere la cittadinanza perchè non è figlia di italiani e non è nata in italia (anche se è arrivata qui a 6 mesi), non puo' essere cittadina russa perchè i genitori sono rifugiati politici (entrati in comunità europea senza documenti) e quindi come le dico io è cittadina del mondo intero (ironico in realtà perchè lei ovunque vada è ospite) Sta studiando la storia d'Italia e l'inno le vuole fortemente essere Italiana c'è modo che senza adozione e "balle"varie diventi cittadina italiana?
dopo quasi 3 settimane di mare con "gli anziani" la princi domani torna e non vedo l'ora di abbracciarla e di sentire la sua vocina da peppia. Mi è mancata tantissimo ma sapevo che era il meglio per lei: mare spiaggia bagni riposo. Abbiamo due settimane di città e poi Toscana colline piscina passeggiate grigliate. Corri tempo corri che voglio rivedere la mia bellissima e abbronzatissima princi.
Dolce Single!!!
Toscana? Perché non fate un salto da noi un giorno?
Mi farebbe tanto piacere conoscervi e farvi conoscere i miei ragazzi.
Non mi connetto molto in questi giorni ... se l'idea ti alletta chiamami al 347.184.185.0
Buona Giornata
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