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      CommentAuthorStaff
    • CommentTime17 Dec 2002 modificato
     

    Argomento: avvocati ?

    Inviato da: doc

    Data/ora: 07/05/02 12.43.31


    Ciao a tutti. Esitono, a vostra conoscenza, avvocati (esperti in questioni minorili) che possano supportare una madre nelle vicende che la vedono coinvolta per non perdere il proprio figlio, nei confronti del TM e dei servizi ?

    In particolare, se ve ne sono in sardegna o anche nella zona di Milano (e soprattutto ... quanto costano ?).

    Grazie


    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Catia

    Data/ora: 07/05/02 17.44.09


    Forse non è questo il sito adatto a dare informazioni di questo tipo...




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: doc

    Data/ora: 07/05/02 17.51.12


    Grazie per la risposta, catia, ma allora quale sarebbe il "sito" adatto ? Hai qualche idea in proposito ? Evidentemente sì; avanti, allora ...




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 07/05/02 22.38.45


    Eh, no, cara Catia, non si fa come i bambini birichini che lanciano il sasso e poi nascondono la mano. Tu hai scritto, in risposta al mio primo messaggio " ... Forse non è questo il sito adatto a dare informazioni di questo tipo... "ed io ho riposto (in sintesi) " bene, allora dammi tu qualche idea.."ma SEI SCOMPARSA. Perchè ? E' facile esprimere opinioni negative, ma non è meglio essere costruttivi ? E poi, chi sei tu per decidere che cosa possa o non possa essere presentato nel Forum ? Infatti io leggo nel

    "REGOLAMENTO DEL FORUM: Il Forum SOS-AFFIDO è un forum di discussione dedicato ad

    argomenti inerenti, in maniera categorica, i seguenti temi: .. - Rapporti con i Servizi Sociali in materia riguardante i minori ... Rapporti con i Tribunali Minori in materia di affidamento ..." Ah, ma allora è così, il punto di vista deve essere solo di coloro che hanno un bambino in affido, o che desiderano averne; se invece una madre in grosse difficoltà rischia di vedere cancellato il legame con il proprio figlio per l'ostinazione dei servizi sociali, lasciamo che si arrangi, che si arrabatti tra la ricerca di una casa per sè e per il suo bambino, di un lavoro stabile e dignitoso, tra colloqui, visite, terapie e quant'altro. Facile e sbrigativo, no ? Ma allora perchè trovo scritto quanto segue "da: Cos’è l’affidamento familiare? FAQ SOS AFFIDO Le domande frequenti sull'affidamento dei minori in Italia - .. Possiamo dire, dunque, che l'affidamento consiste in una sorta di "adozione allargata": gli affidatari, infatti, devono prendersi cura non solo del minore ma di tutto il suo nucleo familiare, affinché possa superare il momento di temporanea difficoltà" Già, belle parole, proprio belle... Aspetto una risposta, da Catia in primis e magari da qualcun'altro. Chiunque voglia dirmi come io possa ottenere una risposta al mio primo post avrà la mia gratitudine. Ciao.




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Flora

    Data/ora: 08/05/02 8.22.48


    Ciao,mi dispiace sentirti così arrabbiata ma

    credimil'affido famigliare riguarda sia il bambino che la famiglia d'origine.Vanno aiutati tutti e due a compiere un percorso a volte lungo e difficile.Quello che posso dirti in base alla mia esperienza che la famiglia affidataria deve agevolare questi rapporti e non contrastarli.Ragione per cui la parola adozione non riguarda l'affido,ci sono casi in cui la famiglia d'origine dopo anni e anni di sostegno non fa un passo avanti,intanto il bambino cresce e ha bisogno di certezze maggiori riguardo il nucleo famigliare,sopratutto ha bisogno di stabilità.In alcuni di questi casi si attua l'adozione con l'ex Art.44 dove si mantengono i rapporti con la famiglia d'origine.Questo riguarda la mia esperienza,posso dirti che ho avuto e ho ancora una pazienza infinita con i genitori naturali e credimi a volte è quasi impossibile!Ma non bisogna perdere di vista l'obiettivo dell'affido che è SEMPRE la felicità e la serenità del bambino e non l'adozione.Per il tuo caso occorre che tu ti rivolga ad un centro,noi nella nostra città abbiamo Unione Donne,o uno simile dove c'è un avvocato che aiuta gratuitamente le madri che hanno problemi legati al Tribunale dei minori.Se trovi niente di tutto questo ti conviene fare una serie ti telefonate ad avvocati della tua città e trovarne uno abbastanza economico che si prenda il caso a cuore e possa veramente aiutarti.Scusa se mi sono dilungata,ma anche se sono una mamma sia affidataria che adottiva spero sempre le situazioni riguardanti i bambini si risolvano nel migliore dei modi,sopratutto con meno sofferenza possibile!Ti auguro con tutto il cuore di trovare la pace e la serenità che occorre per aiutare il tuo bambino. Ciao,un grosso abbraccio!.

    Flora



    Risposta: Una precisazione

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 08/05/02 8.28.01


    Per non creare incomprensioni e' giusto che sappiate che doc non e' la mamma, ma parla per lei e cerca di tutelarla.

    Con questo non mi schiero dalla sua parte, lui sa come la penso.




    Risposta: Una precisazione

    Inviato da: doc

    Data/ora: 08/05/02 18.22.34


    Grazie, Riccardo, per la precisazione (e per la tua sincerità, soprattutto), ma io non mollo ed aspetto sempre consigli da qualche amico del Forum.




    Risposta: Una precisazione

    Inviato da: Flora

    Data/ora: 09/05/02 7.44.09


    Ciao Riccardo,scusami per il mio intervento,volevo poter dare alcune indicazioni credendo che "doc"fosse la mamma.

    Al di là di tutto questo ho conosciuto in questi centri persone in grado di aiutare alcune mamme in difficoltà tenendo conto del parere del Tribunale dei Minori e dei Servizi Sociali.Comunque come tu sai io vivo in Liguria,un pò distante da Milano o dalla Sardegna.

    Condivido con te che Dio anche quando ci sembra impossibile è vicino a questi bambini.Io mi auguro sempre che soffrano il meno possibile.

    Ciao,a presto.Flora




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 08/05/02 19.32.40


    Grazie, Flora (e scusa se ho causato un fraintendimento sulla mia persona). Ma in quale città o in quale regione vivi (se vuoi dirmelo...)? Magari la tua zona è vicina a quella della persona che desidero aiutare ... Unione Donne ? Buona idea, ma dove vado a cercarla ? c'è qualche sito Internet ? Ti ringrazio e ciao.




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Manuel

    Data/ora: 08/05/02 18.57.50


    Ciao doc

    Ritengo che in questo forum si possa parlare di ogni problematica inerente ai minori, se questo può aiutare, ma sempre nei modi e termini corretti.

    Nelle tue righe, ho colto una punta di stizza e di collera, questo non aiuta ad un sereno colloquio.

    Non conosco il tuo caso. Ognuno di noi parla delle proprie esperienze, per poter meglio apprendere la problematica e gli eventuali comportamenti. Sicuramente l'affido non è un capriccio di qualche servizio sociale, di qualche tribunale dei minori, o di qualche coppia insoddisfatta che non sa cosa fare.

    E' un impegno con noi stessi e con quello che ognuno di noi ha nel cuore, e molte volte dobbiamo sopperire e fare i conti con i danni che hanno provvocato le famiglie naturali ai propri figli.


    ...... gli affidatari devono prendersi cura non solo dei minori ma di tutto il suo nucleo familiare......


    Questa frase, da l'impressione che come adulti vogliamo evitare le nostre responsabilità.

    Per concludere, ti posso consigliare di rivolgerti direttamente al TM; ai servizi sociali, e anche all'Associazione per la tutela del cittadino.




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 08/05/02 19.15.40


    Grazie, Manuel, per la tua risposta serena. Il mio post non voleva essere stizzito nè collerico, era semplicemente una notazione (un po' polemica, invero) per far capire che avevo bisogno di aiuto per una persona che conosco.

    Non mi sembrava giusto che qualcuno volesse abortire la mia richiesta, senza dare valide alternative. Se io dovessi dire "no" a qualcuno, gli spiegherei anche il perchè. Tutto qui. Grazie per il tuo contributo (e per quant'altro vorrai dirmi).




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Maddalena

    Data/ora: 09/05/02 11.54.01


    Discussione interessante.

    Non dimentichiamoci però che, nel caso in cui si parli di una madre (di una famiglia) a cui viene “tolto” un figlio…un motivo grave e (purtroppo) vero c’è sempre.

    Non conosco il caso di questa signora, ma conosco decine di casi di bambini per cui è stato difficile rimediare ad errori tremendi fatti nel passato, non solo causati dalla difficilissima situazione familiare ma anche dalle lentezze dei servizi sociali.

    Spesso, e a volte a torto, i servizi attendono fino all’inverosimile per attivarsi, per tentare di recuperare ogni residua capacità genitoriale dei genitori naturali, dimenticando che per un bambino maltrattato o presunto tale anche solo 1 anno è una vita intera. Emblematici sono i casi (e ne avevo già accennato in un precedente posting) di INTERE GENERAZIONI seguite, evidentemente senza grossissimo successo, dai servizi: che non fosse stato il caso di interrompere prima il giro di giostra?

    Allora.

    Ogni caso è a sé, unico e irripetibile.

    Ma non perdiamo mai di vista il bambino. Essere genitori naturali non è una licenza speciale che permettere di TENERE i figli, in qualsiasi condizione essi vivano.

    E allora mi scappa da chiedere: cosa ha fatto questa mamma per evitare che i suoi figli fossero allontanati? I servizi non avranno certo dato disposizioni coatte da un momento all’altro, così, a crudo, senza tentare di salvare capre e cavoli, no? Ovviamente a questo punto qualcuno potrebbe dire che non sono certo io, dalla piccolezza del mio posting, a sindacare sull’adeguatezza delle madri in questione.

    Ma a questo punto arriva il bello: siamo tutti concordi sulla centralità del bambino e sul recupero della famiglia d’origine, nella maggior dimensione dei casi possibili. Anzi, il sito, molti di noi, tutti quelli che stanno leggendo in questo momento si fanno promotori di ciò, vero?

    Bene.

    Allora ditemi voi se sarà il nominativo di un legale, sintomo di già avvenuta frattura, e non invece il DOVEROSO consiglio di riprendere i fili della questione, a salvare una situazione di questo tipo.




    Risposta: avvocati ; Intervento del moderatore ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 09/05/02 18.09.37


    Grazie, amici, di tutte le vostre risposte che sono competenti e ponderate, ma ... la

    situazione di questa mamma (e di riflesso la mia) sono così complesse (almeno

    per me) che le vostre argomentazioni le sfiorano soltanto. Per farvi capire meglio,

    dovrei spiegare tutti i dettagli che conosco, entrando nei particolari di quanto sta

    succedendo e a chi. Per questo, prima di avventurarmi in una simile impresa, mi

    chiedo se Riccardo, che conosce la situazione, sarebbe d'accordo, in qualità di

    moderatore del forum. Se sì, i miei post sarebbero compresi meglio, se no, varrebbe

    la pena di chiudere i threads, perchè i post non sarebbero centrati sul vero problema.

    Attendo dunque un parere di Riccardo (ed intanto mi chiedo se si possono tediare

    gli amici del forum con problematiche personali ...) . Ciao.




    Risposta: avvocati ; Intervento del moderatore ?

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 09/05/02 18.19.11


    Ritengo giusto ed opportuno che tu chiarisca i fatti, stando bene attento a non dire luoghi e nomi che possano in qualche modo ricondurre al bambino o alla sua famiglia o ai servizi sociali coinvolti




    Risposta: avvocati ?

    Inviato da: Manuel

    Data/ora: 09/05/02 18.45.01


    Sicuramente per quello che mi riguarda non mi stai tediando, e ti posso assicurare che parlarne, come ha consigliato Riccardo, è il modo migliore per aiutarti ad affrontare meglio il problema.




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 09/05/02 23.29.52


    Ci ho messo un po', ma ne è valsa la pena…

    Scusate la lunghezza ma i dettagli sono necessari. Vi sarò grato se avrete la buona volontà di leggere tutto.

    Personaggi ed interpreti

    · Un bambino oggi di 8 anni

    · Sua madre

    · I Servizi ed il TM

    · L'istituto

    · Una famiglia

    · … ed io


    Il bambino e sua madre vengono intercettati dai servizi due anni fa. La madre ha grossissimi problemi di autonomia, è molto dipendente dagli altri (specialmente uomini) ma oltemodo impulsiva ed istintiva, non sa trovare un lavoro stabile, non ha un'abitazione e quindi si appoggia in tutto e per tutto ad un tizio che due anni fa la pianta, stufo, in mezzo ad una strada. Inevitabile, viste le circostanze di non autosufficienza, l'intercettamento ed il ricovero del bambino in un istituto della mia città, che frequento per motivi professionali e di volontariato. La madre può vederlo solo al sabato, così mi chiedono se posso portarlo fuori la domenica. Mi presento alla stessa, le parlo di questa possibilità e lei non obbietta, anzi, è contenta per il figlio. Questo bel rapporto dura pochi mesi perché il TM dopo una delle tante relazioni periodiche, decide di inviare madre e figlio in una comunità per madri e bambini, affinchè lei possa stare con il bambino ed al contempo prepararsi una reale autonomia personale. L'esperienza non è felice; lei non tollera le regole della comunità e la fanno andare via, tenendo il bambino fino al termine della scuola (ha adesso 7 anni). I servizi vorrebbero quindi collocarlo in un'altra struttura ma l'istituto della mia città si fa avanti e propone con veemenza il ritorno del bambino presso di sé; il TM acconsente e i servizi si scornano … Si ristabilisce subito il legame del bambino con me e ricominciamo a trascorrere tempo insieme, arriva l'estate ed andiamo anche al mare per qualche giorno. Ma c'è un problema che sorge a settembre: i servizi pensavano che io fossi una "famiglia canonica" (perché l'istituto non glielo ha detto? O perché non mi hanno contattato ?) e quando la madre, in uno dei suoi colloqui riferisce che io (COLPO DI SCENA) sono maschio, adulto e non sposato (nella fattispecie, single, e da qui un altro thread sul forum) … apriti cielo, le sue uscite con me sono bloccate in modo definitivo (siamo molto affiatati ed io ci soffro, lui anche e si chiede il perché di questa proibizione). Mi consola il fatto che la madre, dopo una perizia che scongiura il decreto di adottabilità, si accompagna ad un bravuomo (troppo) ed ottiene dal TM il permesso di portare con sé il bambino nei week-end. Però il lupo perde il pelo ma non il vizio e la madre riesce a stancare anche quest'ultimo partner che … la molla in mezzo alla strada, senza casa né lavoro (siamo a pasqua). Lei disperata pianta il bambino in istituto e fugge lontano, in una località dove vive tutt'ora presso il padrino del bambino. Questi è sconvolto, non può più vedere sua madre, non può più uscire con me. Allora io mi faccio avanti e chiedo di parlare con i servizi per offrirmi, questa volta "alla luce del sole", come suo supporto. Negativo. Sia l'istituto (adesso !) che i servizi ritengono che il bambino abbia bisogno di una famiglia vera, ed in questi giorni (parlo di adesso) si sta preparando la relazione per il TM su questa ennesima trovata della madre. La quale ha un fortissimo legame affettivo con il bambino (e ne è ricambiata) ma non sa gestire le situazioni critiche e crolla. Lei teme fortemente di perdere il bambino ma, credo, sarà quasi inevitabile una soluzione di affido eterofamiliare; la qual cosa terrorizza la madre che mi ha proposto di essere io stesso affidatario del bambino: mi conosce, si fida di me e sa che il bambino mi vuole bene. E qui entra in gioco sicuramente un po' il mio egoismo (in effetti voglio un gran bene al piccolo) perché accetto la sua proposta con entusiasmo, andando così a scontrarmi, duramente, con l'istituto che non condivide questa ipotesi, tanto da far iniziare a frequentare al bambino una famiglia con tanto di padre, madre ed un figlio (adottato in tenera età). Questo non garba per niente alla madre naturale che, in mancanza di un decreto ufficiale, si sente disarmata ed inerme, mentre sta cercando di ricostruirsi un'esistenza (ma sarà vero, questa volta ?). Il bambino intanto frequenta questa famiglia, ma forse il mio affetto per lui non me lo fa sembrare molto soddisfatto: ogni volta che mi vede mi chiede " … hai parlato con i servizi così posso venire da te ?..", quando parla con l'istituto dice che va tutto bene, con la famiglia. Insomma, per me è una situazione pesante, tanto più che i servizi non mi hanno ancora concesso un colloquio nonostante ripetute richieste (ma vi sembra giusto ?). Per chiudere, e mi scuso per la prolissità del testo, la richiesta per un avvocato si basava sul fatto che la madre (oggi lontana) potesse sostenere le sue ragioni aiutata da una persona competente ed abile con le procedure dei TM, ove spesso i poveri cristi si perdono, senza conoscere i propri diritti (e doveri..), tra relazioni, decreti, sentenze, giudici tutelari, camere di consiglio e così via. Grazie per l'attenzione ed i vostri commenti (spero …tanti !) Doc.




    Risposta: la storia ... finita ? ... e per finire ...

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 09/05/02 23.44.27


    Mi chiedo, tante volte, se sia così sconvolgente e scandaloso per tante persone lì fuori, che un adulto maschio e non sposato possa voler bene ad un bambino che ha bisogno solo di essere amato ed aiutato a crescere serenamente, da una persona che non teme e della quale si fida e che mai gli porterà via (anche psichicamente) la mamma, fino a quando questa sarà in grado di riprenderlo con sè.

    A meno che chi di dovere abbia già condannato "a morte" quella donna come madre, ed allora sia quello che Dio vuole ... Ciao




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ?

    Inviato da: Riccardo Ripoli

    Data/ora: 10/05/02 7.29.26


    Ti ringrazio Doc di aver spiegato a tutti la tua situazione, onde evitare di girare attorno ad un filo d'erba.

    Per avermela tu correttamente raccontata in anticipo, sapevo gia' la storia di questo bambino e per questo posso risponderti con velocita', essendomi fatto un'idea con calma.

    E' difficile giudicare quale sia la situazione ideale per questo bambino sentendo le tue parole. Non ci si puo' mai fare veramente un'idea senza aver sentito le opinioni di tutte le parti coinvolte. Bisognerebbe quindi sentire cosa dice l'istituto, la madre, i servzi sociali ... ma mi rendo conto che sia impossibile allo stato attuale.


    Mi permetto di fare alcune considerazioni.

    1) L'opinione dell'Istituto di non fare uscire il bambino con te. Se l'Istituto ha cambiato idea, mi piacerebbe saperne il motivo. Loro hanno il peso della situazioine perche' vivono quotidianamente con il bambino e forse e' emerso un qualche disagio, magari facendolo anche parlare con qualche psicologo. Magari non e' niente contro di te, ma potrebbe essere (tiro a indovinare) la ricerca di una figura che gli faccia da mamma, la serenita' di un focolare domestico come hanno tutti i bambini suoi amici di scuola. Essere giocosi e divertenti con i bambini va bene per agganciarli, va bene per passare qualche ora spensierata con loro, ma alla lunga c'e' bisogno di dialogo e di tanto tempo.

    2) Quando parlavi di aver passato qualche giorno d'estate con il bambino non sei stato chiarissimo perche' a me avevi detto che c'era con voi anche la madre, presupponendo una critica forte da parte dei servizi sociali proprio per questo motivo (tu stesso dici che il suo problema sono proprio gli uomini). Critica che condivido. Non si possono creare commistioni con i genitori dei bambini (tipo andarci in vacanza ... il bambino potrebbe idealmente preferire te nella speranza che tu diventi il suo papa' perche' ti sposi con la mamma ... nel tempo molti bambini mi hanno chiesto, ma perche' non sposi la mia mamma, cosi' stiamo tutti insieme?), quando poi questo accade tra una mamma ed un single maschio, e' facile vederci (anche se sono sicuro che non ci sia) qualcosa che non va. Potresti essere visto dai servizi e dal Tribunale come l'ennesimo uomo della madre, solo un po' piu' furbo e piu' scaltro degli altri.

    3) Ritengo, come gia' ti avevo detto a suo tempo che reputo l'inserimento di un bambino in una famiglia migliore che non presso un single ed i motivi sono molteplici. Il primo e' la presenza costante di una persona che gli faccia da mamma. Tu per primo dici che la madre se ne e' andata piu' volte e trascura il bambino. Un papa' ha un valore importantissimo, ma una mamma ne ha molto di piu'. Dalla mia storia personale sai che se cosi' non fosse stato per me, adesso non saremmo qui a parlare. Non per nulla nelle istanze di separazione e divorzio, il 95 per cento dei casi si risolve con l'affidamento alle mamme dei bambini.

    4) Ultima argomentazione. Dal caso come lo hai tu descritto, sembra che siano stati fatti dei tentaivi per l'affidamento, ma la strada che sembra doversi percorrere sia quella della possibile futura adottabilita', stante l'incapacita' da parte della madre di occuparsi del bambino. Non e' un caso che la famiglia coinvolta abbia gia' un figlio in adozione. Ci sono infatti di solito delle remore a dare in affido un bambino a chi abbia gia' un figlio adottivo, in quanto il primo un giorno se ne dovrebbe andare, mentre l'altro rimarrebbe, ingenererebbe nel ragazzo in affidamento una sorte di abbandono. Inoltre, nei casi in cui cio' accada, e' difficilissimo che si scelga una famiglia con figlio adottivo di eta' inferiore dell'affidato, per non ingenerare gelosie ulteriori. Se queste scelte sono state fatte, credo che siano nell'interesse del bambino e non contro di te e le vedo utili e giuste.

    5) Il fatto che non ti dicano nulla e' dovuto, secondo me, a diversi fattori. Innanzitutto alla possibile adozione che prevede la massima riservatezza. Secondo, dalla tua enfasi che potrebbe far trapelare un tuo interesse personale, non in linea con l'affidamento. Terzo, perche' per loro non sei una parte in campo.

    6) Conosco i servizi che si occupano del caso per averci lavorato (non nello specifico, ma a livello zonale) e so che sono tra i migliori ed i piu' seri d'Italia.

    7) Un Consiglio che mi permetto di darti per il bene del Bambino e' di lasciar perdere e pregare per lui che trovi finalmete un buon cuscino ove appoggiare la sua testina fino all'arrivo dell'eta' in cui sara' in grado di camminare da solo.




    Risposta: Bravissimo

    Inviato da: maddalena

    Data/ora: 10/05/02 9.05.26

    Bravo, Riccardo.

    Equilibrato, sereno, giusto.


    Risposta: avvocati: la storia ... finita ? replica a Riccardo

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 10/05/02 9.06.36


    E' vero, non è facile stabilire la soluzione migliore e sicuramente io non ho a disposizione tutti gli elementi necessari, quindi anche per voi può non essere facile dare un'opinione, ma quello che ho scritto è così come io l'ho vissuto ed altro non posso (per ora) aggiungere.

    E vado a replicare alle tue considerazioni ...

    1 - L'istituto non sapeva (o faceva finta di non sapere ? - ma a me pare strano-) che i servizi avrebbero preferito per il bambino un supporto esterno rappresentato da una famiglia, fino a quando si sarebbe potuto definire per lui un progetto. Probabilmente non esistevano allora famiglie disponibili, così mi hanno permesso di portarlo con me. Quando poi è successo il casino si settembre, l'istituto si è irrigidito e, temendo di perdere il bambino, ha deciso di adeguarsi alle richieste dei servizi (questo lo so per certo). Quanto all'essere giocosi per poche ore ... mi ritengo un po' denigrato noi non ci conosciamo ancora bene, ma ti assicuro che so che cosa comporti farsi carico di un bambino.

    2 - facciamo chiarezza: la vacanza l'ho trascorsa solo con il bambino, non vi era altra possibilità, nè l'avrei ricercata, non sono così stupido.

    3 - qui potremmo discutere per anni. Non sono psicologo quindi non posso sparare sentenze, potrebbe farlo la psicologa del bambino che anche ieri ha avuto un colloquio solo con lui. Io credo che dipenda anche dal progetto che si vuole definire e dal peso che si vuole dare alla possibilità di recupero della figura di sua madre ed al suo timore di perdere il bambino.

    4 - non sono mai stati fatti tentativi di affidamento precedenti. La famiglia che ora il bambino frequenta è stata trovata dall'istituto all'interno delle famiglie dei bambini che frequantano la loro scuola interna, non so con quale criterio; il bambino che vive da adottato in questa famiglia è maggiore di un anno rispetto al "nostro", il quale, a 8 anni, credo non sopporterebbe il distacco definitivo dalla figura della madre naturale (e viceversa)

    5 - se non sono parte in casua per loro, dovrebbero considerare che lo sono stato per il bambino, e per diverso tempo. Non vorrei che questi si sentisse abbandonato anche da me (non sa ancora perchè non può uscire con me dopo 7 mesi !) e per questo volevo incontrarmi con l'equipe, per chiarire questi argomenti.

    6 - conosco e rispetto la tua opinione ed io voglio solo il suo bene, per questo vorrei solo che fosse fatta chiarezza nei miei confronti, prima di rinunciare a tutto. Io sono stato un pezzettino della sua vita (e lui della mia) e questo è importante, per tutti e due.

    Grazie per la risposta

    Doc




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ? replica a Riccardo

    Inviato da: Antonietta

    Data/ora: 14/05/02 20.19.35


    Sono single come te ed ho vissuto una esperienza diversa dalla tua ( mi hanno affidato la bambina con cognizione di causa ) , ma per certi versi simile. Ho avuto in affido una bambina; per tre la prendevo la sera; poi si è trasferita a casa mia a tempo pieno. Il tutto per oltre nove mesi.

    E' stata parte della mia vita ed io parte della sua.

    Ma, certe volte, quando si crea conflitto , qualsiasi sia il motivo e di chiunque sia la colpa , è meglio rinunciare.

    Non è una rinuncia alla lotta, nè mancanza di coraggio e tanto meno di amore per il bambino.

    E' il modo per cercare il male minore per il bambino stesso, sperando che le alternative siano più proficue.




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ? Grazie, Antonietta

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 15/05/02 6.15.15


    Ciao; la questione è che qui il conflitto non riguarda il rapporto tra me, il bambino o

    la madre, ma il fatto che, in una situazione in cui il piccolo ha di nuovo perso

    il riferimento della figura materna lo si voglia privare della persona che può rappresentare

    per lui un'ancora affettiva, che gli permetta di sentirsi meno angosciato; ma soprattutto che

    non gli venga motivato, questo distacco: chi ne sa più di me, mi dice che così lui si sentirà

    abbandonato anche da me, procurandosi un'altra bella lacerazione del suo piccolo cuore.

    Questa, è l'ultima cosa che desidero.




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ?

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 15/05/02 15.18.53


    Grazie, Aurora. Le tue parole sono una bella flebo di fiducia in un momento abbastanza

    triste. Ma purtroppo esistono i preconcetti e le prese di posizione che

    non si basano sulla conoscenza delle persone ma su idee che non tengono conto dei

    fatti. Questo muro di pregiudizi potrebbe essere abbattuto solo dalla dimostrazione

    che il bambino starebbe bene con me così come lo è stato in passato. Ma la cosa

    non mi è (per ora) possibile. Ma non rinuncio, non ancora ...

    Ciao




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ? Aurora, Aurora ...

    Inviato da: Maria

    Data/ora: 15/05/02 23.06.11


    Io penso che togliere un bambino alle persone che ama sia un male,certo,spesso bisogna scegliere il male minore e soprattutto quello che sarà un bene forse non a breve termine ma a lunga scadenza. Credo che se il bambino pensa che mantenendo il rapporto con doc (che mi sembra una persona di grande valore e sensibilità) potrà tornare con la mamma è logico che chiederà di stare con lui.Se gli si da la speranza di tornare con la mamma è altrettanto logico che non si troverà bene con la nuova famiglia perchè non darà a se stesso la possibilità di creare un legame con questa aprendo il proprio cuore,lasciandosi andare al desiderio naturale di avere una famiglia regolare e accogliente.Non solo,se ammettesse di star bene con loro si sentirebbe un traditore nei confronti della mamma.Allora io vorrei ribadire cose che sono state già dette:un bambino non viene tolto alla mamma per cose da poco,purtroppo al contrario troppo spesso non si riescono a togliere i bambini da famiglie terribili.La politica del recupero del rapporto con la madre naturale a volte è deleteria,sarebbe ben meglio rompere il legame molto prima.Il bambino soffrirà a interrompere il rapporto con la mamma? questo è inevitabile ma quel dolore può essere un dolore "buono",cioè,un bimbo che ha amato sarà in grado di ripristinare un rapporto d'amore con un'altra famiglia perchè l'ha già sperimentato.Questo dolore l aiuterà a conservare la stima di sè,perchè non può ignorare le proprie radici,ma al tempo stesso lo spingerà a cercare in un'altra mamma l'affetto di cui sente la mancanza.Ritengo che il fatto che la famiglia prescelta abbia un figlio di un anno superiore e sia idonea all'adozione possa rivelare l'intento di rendere stabile questo legame.Io sento la buona fede,l'affetto e l'attaccamento ma un uomo solo non è una famiglia e questo non è un pregiudizio.Se la cosa più importante è sempre il superiore interesse del bambino,mi sembrerebbe giusto ritirarsi in buon ordine e aiutare il piccolo facendogli capire che proprio in nome del nostro affetto lo lasciamo andare,che quella sarà la cosa migliore per lui,che ha diritto ad una famiglia che gli restituisca un'immagine di stabilità,che un fratello sarà per lui un alleato prezioso che avendo vissuto un abbandono gli farà capire che c'è davvero la possibilità di ricominciare e di essere felici di nuovo e che si lasci amare senza paura di far del male a nessuno.Forse sarò tradizionalista ma un papà non è uguale ad una mamma e due genitori non sono uguali a uno solo,nè un'intera famiglia è uguale ad un single.Io credo che lo sbaglio ci sia stato,però all'inizio di tutto ,quando non era stato previsto che il rapporto con un uomo solo avrebbe creato dei problemi più avanti e sarebbe stato vantaggioso fare una scelta più idonea evitanto lo strappo di uno e dell'altro. MARIA




    Risposta: avvocati: la storia ... finita ? Aspetta solo un po', Maria ...

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 16/05/02 0.06.44


    Cara Maria, la tua risposta mi ha colpito profondamente: è umana, ma al contempo

    "tecnica" e rivela che di questi argomenti sei piuttosto esperta (cosa che non posso

    dire di me, che mi faccio probailmente muovere solo dal sentimento). Bene, la accetto

    e ne farò tesoro, te lo garantisco. Nel frattempo, siccome le cose stanno evolvendo,

    chiedo a te ed agli amici del forum un po' di pazienza: continuate a scrivere i vostri

    pareri, perchè non sentirmi solo in questo frangente mi fa soltanto bene. Non appena

    tutta la questione sarà definita ne farò partecipi tutti. Grazie ancora.




    Risposta: Per Aurora

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 21/05/02 1.40.23


    Ciao, Aurora, Sarebbe possibile contattarti per e-mail ?





    Risposta: Per Aurora

    Inviato da: Aurora

    Data/ora: 22/05/02 15.23.55


    caro doc il mio indirizzo e-mail te lo dò se ci incontriamo nella chat,oppure se incontro Riccardo lo dò a lui.Sono ancora alle prime armi col computer e mi spaventa il fatto che tutti possono leggere il mio indirizzo ,perchè mio marito ha messo il suo nome e cognome,non so forse è possibile cambiarlo.




    Risposta: Per Aurora

    Inviato da: Doc

    Data/ora: 22/05/02 16.39.48


    Cara Auroa, ciao. Capisco la tua riservatezza.Sappi comunque che esistono diversi web-mail servers, cioè dei siti web che consentono di crearsi un "account" cioè un servizio di e-mail personale, che si può usufruire se non si vuole utilizzare quello proprio, ufficiale.

    Io me ne sono creato da poco uno su <!-- BBCode auto-link start --><a href="http://www.ziplip.com" target="_blank">http://www.ziplip.com</a><!-- BBCode auto-link end --> (che mi ha consigliato un mio amico informatico), dove, per registrarsi, basta inserire dati anche di fantasia.

    Lì, il mio indirizzo di posta è: <!-- BBcode auto-mailto start --><a href="mailto:affi_doc@ziplip.com">affi_doc@ziplip.com</a><!-- BBCode auto-mailto end --> ( suggestivo, vero ? e vale per tutti quelli che vogliono contattarmi). Se vuoi, scrivimi lì, oppure dai il tuo a Riccardo, anche se so che in questo periodo è molto occupato. Lui ha anche il mio indirizzo ufficiale.

    D'altra parte, incontrarci sulla chat può non essere semplice, perchè magari abbiamo orari di collegamento diversi. Io mi collego spesso,mattino presto e sera sul tardi, in questo periodo, per verificare le risposte sul forum (anche se non sono frequenti ...).

    Scegli tu la soluzione che preferisci.

    Da parte mia, controllerò spesso la mia posta su ziplip.

    Ciao e grazie per la tua disponibilità.

    Doc


    Risposta: importanza dei genitori

    Inviato da: Antonio

    Data/ora: 10/05/02 10.52.05


    Non voglio entrare nel merito della questione: ma, una sola parola su una frase di Riccardo, che assolutamente non condivido, quando egli dice "un papa' ha un valore importantissimo, ma una mamma ne ha molto di piu'"

    L'importanza (se di importanza e' il caso di parlare) e' e deve essere totalmente alla pari tra una mamma ed il papa'. Certo, l'una e l'altro hanno compiti univoci nei confronti dei figli, ma alle volte anche mansioni (e non importanza) diverse nei confronti dei figli, mansioni volte all'amore dei figli stessi e che non devono percio' far pendere l'ago della bilancia piu' da una parte e meno dall'altra. E se poi uno dei due genitori si dovesse comportare in modo non corretto nei confronti dei figli, questo sarebbe tutt'altro discorso, che non cambierebbe affatto la sostanza di quando vado scrivendo.

    Ed anche: se un figlio e' lui a prediligere piu' la mamma che il babbo, e viceversa, questo e' un suo persnale problema (giusto o non giusto: e cio' giudichera' il Signore), problema che in questa sede non credo sia il caso di trattare!