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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime2 Dec 2008
     

    Vi segnalo un interessante articolo che è stato pubblicato sul quotidiano online Stato Oggi.

    « CRISI: AMATO, CAUSA PRINCIPALE E’ IDOLATRIA PER INNOVAZIONICAMERA:GOVERNO PONE QUESTIONE FIDUCIA SU DL SPESA SANITARIA »
    AFFIDO FAMILIARE: IN VENETO 4 MLN EURO RISPARMIATI
    (AGI) - Roma, 1 dic. - L’affidamento temporaneo riduce i costi per le Regioni e migliora la qualita’ della vita di quei minori che, temporaneamente, non possono contare sulla propria famiglia di origine. “Nella regione Veneto, con l’affidamento temporaneo, abbiamo risparmiato 4 milioni di euro che invece avremmo speso inserimento i minori nelle Comunita’”, ha dichiarato Francesco Gallo, dirigente Regione Veneto - Coordinamento tecnico interregionale, presentando alla stampa il progetto ‘Affidamento familiare e’ solidarieta’ sociale’, patrocinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Sono 13.000, ad oggi, le famiglie che si sono rese disponibili per accogliere nella propria casa i minori, un numero destinato a crescere grazie al progetto, “che prevede la mappatura dei servizi per l’affido, uno schema per individuare facilmente il Servizio Affido piu’ vicino al proprio luogo di residenza - ha spiegato Adriana Ciampa, Dirigente Ufficio Minori Ministero del Welfare - Il cittadino che vorra’ dare disponibilita’ all’affido potra’ consultare la mappatura via web, sul sito www.minori.it”, ha concluso Ciampa.(AGI)

    Cli/Rm

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime2 Dec 2008
     

    Per una volta, gli interessi politico-economici, vanno a braccetto con gli interessi sociali. Tutti sappiamo bene quanto sia preferibile che un bimbo sia accudito da una famiglia vera anzichè da una comunità di qualsiasi genere. Non tutti immaginano che differenza ci possa essere nella gestione della Pubblica Amministrazione. I sindaci di tutti i Comuni Italiani, sanno bene di cosa si tratta essendo loro i diretti responsabili specialmente per gli aspetti economici. Un bimbo in affido, può anche non costare nulla! E' sufficiente che il comune si disimpegni totalmente dalle proprie responsabilità e nessuno riuscirà mai a fare niente. Nella realtà, nella maggior parte dei casi, qualche centinaio di Euro di contributo alle famiglie affidatarie vengono riconosciuti (2-300€ mensili di media). Cosa ben diversa se, il bimbo viene collocato in struttura di qualsiasi genere. In questo caso, l'impegno per il Comune può facilmente superare le 3000€ mensili; avete capito bene, parliamo del 1000% di differenza media.
    A supporto di quanto detto, basterebbe osservare la gran quantità di progetti formativi in atto sull'affido, patrocinati dai Comuni, dagli Ambiti Territoriali, dalle Province e dalle Regioni di tutto lo stivale. Molti di questi, sono stati anche segnalati in questo forum.

    Per me la cosa è positiva visto che unisce l'utile al dilettevole però, visto che tutti noi conosciamo molto bene anche i grossi difetti di tutta la macchina Pubblica che gestisce il mondo dell'affido, mi piacerebbe che gente come il sopra citato Sig. Francesco Gallo, dirigente Regione Veneto, ci dicesse cosa ne faranno dei 4 milioni di Euro risparmiati. Visto che la soluzione dei loro problemi economici l'hanno trovata grazie al "volontariato" di noi cittadini comuni, non sarebbe affatto male se almeno una parte di quei soldi, venisse destinata a migliorare i servizi sociali posti a sostegno del mondo dell'affido magari, aumentando l'annosa carenza di personale specializzato nei consultori o, incrementando i progetti per sostenere il recupero delle famiglie d'origine, oggi quasi totalmente dimenticate.

    Purtroppo, nella realtà, credo che saranno spesi per ben altre "onorevoli" iniziative, quali ad esempio, il decreto salva banche...

    Grazie Jamin ma non riesco a decidere se gioire o meno di queste notizie! Suonano un pochino come delle prese in giro, non pare anche a te?:face-plain:

    Ciao, Sandro.

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      CommentAuthorcassandra
    • CommentTime2 Dec 2008
     

    Pensate quanto stà risparmiando il comune che ha dato in affido le mie bimbe visto che non intendono sborsare un centesimo.
    Poverini non hanno disponibilità !!!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime2 Dec 2008
     

    Mi incuriosice Cassandra il tuo discorso. Non intendono sborsare un centesimo vuol dire che lo sapevate già dall'inizio o che un bel giorno vi dicono :da oggi non possiamo più pagare...oppure peggio ancora non dicono proprio niente e non pagano. E magari vi hanno anche chiesto se volete ancora tenere le bimbe...è assurdo!

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      CommentAuthorcassandra
    • CommentTime3 Dec 2008
     

    Brava, ci sei andata molto vicina; inizialmente nessuno ci ha informati della possibilità di avere un contributo.
    Quando l'abbiamo saputo abbiamo fatto la nostra bella domandina e la loro risposta è stata che non c'erano fondi nè per le medicine, necessarie ad A. ma non mutuabili, nè per la retta della scuola materna, in cui abbiamo dovuto iscriverle, tanto meno per altro.
    Telefonicamente ci hanno fatto anche intendere che ci conveniva stare buoni perchè altrimenti le bambine avrebbero potuto tornare dalla madre.
    Peccato che in questi due anni lei non ha migliorato la sua condizione e che il nostro è un affido sine die proprio perchè sapevano già che la situazione sarebbe rimasta invariata.
    Ultimamente abbiamo inviato una raccomandata all'ambito territoriale (ci è stato detto che la competenza ora non è più del singolo comune) in cui chiedevamo una risposta entro 15 giorni ,trascorsi i quali ci saremmo rivolti al legale.
    Nei prossimi giorni andremo dal legale.
    Per il momento mi fermo qui, i miei angioletti si sono svegliati.
    Alla prossima.

  1.  

    Comunque Cassandra, ricorda al Sig. Sindaco, del comune di residenza della bimbe, che Lui è il tutore delle stesse, e che non può fregarsene, e che trovi i fondi per le medicine, per l"asilo, equanto serve!! ciao

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime3 Dec 2008
     

    " ci hanno fatto anche intendere che ci conveniva stare buoni perchè altrimenti le bambine avrebbero potuto tornare dalla madre" io rimango basita, non ho più parole ....

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      CommentAuthorcassandra
    • CommentTime3 Dec 2008
     

    Nessuno si meravigli, non c'è fine al peggio.
    Ci sono cose che non racconto per tutelare la privaci delle bambine ma c'è da rimanere basiti.
    Ciao

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime4 Dec 2008
     

    Beh Sandro, una presa di giro, non saprei...Diciamo che sarebbe giusto destinare parte di questa cifra risparmiata in favore dei bambini. Magari promuovendo proprio l'affido. Perché ancora c'è troppa disinformazione, troppa.
    Quello che mi ha colpito però è questo, che l'azione fatta dal singolo ricade a pioggia come un beneficio per tutta la società. Se tutti si facesse qualcosa per gli altri quanti soldi sarebbero risparmiati, quanto potrebbe migliorare la vita di ognuno ?

  2.  

    Ben fai Cassandra a rivolgerti ad un legale.
    La legge 28 marzo 2001, n. 149 - articolo 5 comma 4 parla chiaro: Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, intervengono con misure di sostegno e di aiuto economico in favore della famiglia affidataria.

    I comuni o chi per loro non possono esimersi dal pagamento di una retta.
    I ricatti che ti hanno fatto sono all'ordine del giorno, ma spesso sono bluff perchè il motivo "mancanza di fondi da parte dei comuni" non è motivo per far terminare l'affido.
    Possono inventarsi storie del tipo "la famiglia è migliorata" quando questo non sia vero ... ma il tribunale non sta a guardare e ben conosce le dinamiche di cui si sta trattando.
    Quando scrivete al comune, mandate sempre in copia anche al tribunale dei minori ... fa sempre un certo effetto sui comuni e comunque è una lettera che va a finire nella pratica dei minori ... quindi se un comune richiede un rientro in famiglia di origine ... il tribunale valuta tutto, anche la tua lettera e la tua opposizione alle richiesta dei servizi sociali.
    Nell'eventualità di una battaglia, fossi in voi scriverei ogni sei mesi una breve cronistoria di come stia andando bene il percorso delle bimbe. Nessuno vi risponderà, ma tali affermazioni potrebbero farvi comodo un domani se i servizi dovessero dire qualche stupidaggine in sede di loro relazione.