Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime26 Nov 2008
     

    Articolo pubblicato su Vita il 24 novembre 2008.

    Polemiche sui single
    Di Benedetta Verrini
    Giovanardi e Mussolini si sono scontrati sull'annuncio di una proposta di legge della Mussolini

    Botta e risposta al vertice sulle adozioni ai single tra Carlo Giovanardi, presidente della Commissione Adozioni Internazionali e Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia. Al centro della discussione l’annuncio della Mussolini, proprio nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata sull’infanzia di venerdì scorso, di una prossima proposta di legge che apra la possibilità di adottare ai single. ''Entro fine novembre -ha annunciato Mussolini- presentero' una Pdl sulle adozioni per ridurre i tempi e che consentira' l'adozione, cosi' come accade gia' per l'affido, anche i single''.

    La presidente l’ha anche illustrata, indicando tre ragioni fondamentali: ''Innanzitutto rendere possibile un'adozione responsabile da parte di persone che sono benestanti e possono adottare bambini piu' grandi, togliendoli cosi' dagli istituti''. Altro punto, ha proseguito Mussolini, e' la previsione ''dell'ascolto e del consenso dei minori, anche sotto i 14 anni, che ora non e' consentito''.

    Infine una bella bordata anche al sistema degli enti regolato dalla Cai: ''La riduzione di tutti i tempi e la trasparenza massima per quanto riguarda le adozioni internazionali, rivedendo tutti gli enti autorizzati: sono 74. Sono troppi, alcuni -ha sottolineato- fanno solo un'adozione l'anno. Questo non deve essere consentito''.

    Pronta e decisamente secca la risposta del sottosegretario alla famiglia Giovanardi, che presiede la Cai e il sistema delle adozioni internazionali:
    "Il Governo è contrario alla proposta di legge annunciata dall'onorevole Alessandra Mussolini per estendere ai single la possibilità di adottare".
    "Nel nostro Paese – ha proseguito Giovanardi - sono migliaia le coppie regolarmente sposate, già ritenute idonee ad adottare, che non riescono a realizzare il loro progetto in tempi ragionevolmente brevi perchè il numero dei bambini 'adottabili', in Italia o nei Paesi stranieri, è di gran lunga inferiore rispetto alle richieste".
    "In pratica – ha concluso Giovanardi - l'idea dell'onorevole Mussolini, a parte le insuperabili obiezioni di molti paesi stranieri che giustamente pretendono una famiglia regolare per i loro bambini, si tradurrebbe in un inutile allungamento della fila o, peggio ancora, in una maggiore disperazione per tutte quelle coppie sposate che si vedessero scavalcate da coppie di fatto o da single".

  1.  

    Il fatto che l'ascolto di bambini sotto i 14 anni non sia consentito è un'emerita stupidaggine.
    Il giudice dei minori può, se lo ritiene opportuno, ascoltare qualsiasi minore. Spesso non vengono ascoltati perché c'è l'idea che se sono piccoli possano essere indotti a dire cose diverse da quelle che sono i loro reali desideri ed essere più facilmente manipolati. Alto motivo è dato dal fatto che un'audizione in tribunale, seppur informale, provoca sempre un certo disagio al bambino, cose che, se possibile, si cerca di evitare. Infine, altro motivo, è dato dal fatto che i giudici non vogliono che un bambino pensi che il suo destino, e quindi si possa colpevolizzare, dipenda dalle cose che è riuscito o meno a dire al giudice.

    Affido o adozione ai single. Ogni caso andrebbe valutato. Ci sono situazioni in cui sarebbe cosa buona, ma credo che nella maggior parte dei casi non sia il caso di dare un bambino che ha tanto sofferto ad una persona sola, caricarla di un bagaglio di sofferenze che già difficilmente una coppia riesce a sopportare.
    I tanti insuccessi di adozioni e affidamenti sono cosa ben nota. Se l'affido o l'adozione venisse dato ad un single, aumenterebbero i casi di abbandono con gravi conseguenze per i minori.

    Molti obiettano "meglio in casa con un single, piuttosto che in istituto".
    Detta in questi termini, l'affermazione mi trova concorde, ma è anche vero che la possibilità di fallimento è elevata e mi chiedo: meglio un ennesimo abbandono o meglio in "istituto" dove la parola "istituto" va rivista. Le Regioni si sono quasi tutte adeguate alla normativa, stabilendo dei parametri per il funzionamento delle case famiglia (non istituti). Il tutto dipende semmai da come vengono gestite le strutture.

    Proposta: perché non unire le forze? Se le case famiglia mancano di affetto e "personalizzazione", se alcuni minori hanno bisogno di contenimento che solo certe comunità sanno loro dare, se i single sono così ben disposti ad accudire un bambino, un ragazzo ... perché non fare in modo che queste due realtà si incontrino e collaborino. Una sorta di percorso di avvicinamento a lungo termine, una sorta di accompagnamento verso la vita, dove ognuno mette in campo le proprie capacità e disponibilità.

    Perché stare sempre a litigare se una cosa è bianca o nera? La politica dovrebbe servire a dialogare al fine di trovare soluzioni comuni, fare dei tentativi per migliorare la vita dei cittadini.
    I cittadini sono stufi di vedere sempre i politici bisticciare, polemizzare, litigare su questioni che non trovano mai una soluzione e dove sono le fasce più deboli poi a subire.
    Quindi perché Mussolini e Giovanardi non vi mettete ad un tavolo a parlare, a dialogare e a trovare percorsi alternativi, ascoltando chi magari conosce la realtà delle cose meglio di voi per averla vissuta.

    Un'ultima precisazione già più volte ripetuta. Le famiglie ritenute idonee all'adozione che aspettano da anni inutilmente un bambino da adottare sono tantissime ... ma il motivo principale è perché si vogliono adottare bambini piccoli o piccolissimi e nessuno vuole quelli che hanno già avuto problemi. I bambini che sono in istituto non ci sono per loro libera scelta, ma perché nessuno li vuole ... nemmeno i single, infatti ricordiamoci che se l'adozione non è possibile ad un single (anche se ci sono casi speciali in cui è fattibile), l'affidamento è invece possibile anche ad un single ... ma i bambini continuano a stare nelle strutture perché nessuno, né single, né coppia li vuole perché "troppo grandi", "troppo problematici", "troppo brutti", "troppo .... ".
    Il vero problema è educare le persone, far loro capire come sia bello aiutare un bambino, un ragazzo e non sempre focalizzare lo scopo su sé stessi, sui propri desideri. Insegnare alla gente ad amare il prossimo, ad accettarlo per quello che è, questa è la vera sfida e la soluzione a tanti problemi.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime16 Dec 2008
     

    Personalmente non sono assolutamente contraria al fatto che i single possano fare domanda di affido e di adozione....penso sia competenza dei servizi prima e dei magistrati poi valutare le disponibilità ed eventualmente fare gli abbinamenti più giusti.

    D'altronde Riccardo, io non ti conosco personalmente, ma mi pare che i ragazzini a te affidati stiano bene e siano felici e tu sei single no?

    c.

  2.  

    Sono single parlando da un punto di vista di certificato, ma se vedi sul sito la nostra storia, Roberta è da sempre accanto a me. Abbiamo iniziato quando lei aveva 17 anni ed io 21 ... e ad oggi siamo sempre insieme per accudire i nostri ragazzi.
    Il rapporto che c'è fra me e lei non credo interessi questo forum, quello che è evidente a tutti, specie, cosa più importante, ai bambini è che io rappresento il papà e Roberta la mamma e questo fa di noi, a detta di chiunque ci conosca, una famiglia a tutti gli effetti.

    Rispetto la tua opinione e confermo che sono i giudici a decidere sull'eventuale affido ad un single, ma seppur conosco molte famiglie affidatarie, non mi sembra di conoscere single affidatari (parlando di affido residenziale e non saltuario).

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime16 Dec 2008
     

    Dice Riccardo:

    "Sono single parlando da un punto di vista di certificato"

    ...per la legge è questo che conta....:face-smile:

    La proposta di legge ed il relativo dibattito infatti si rivolge proprio a coloro che hanno questo stato civile.

  3.  

    ok ... allora io mi riferisco a chi veramente è single e non ha nessuno accanto ... e sono tanti.
    La legge dovrà tenere conto della differenza tra ciò che risulta e ciò che è in concreto.

    Per i bimbi ... è questo che conta, che ci siano un papà ed una mamma.

    Comunque quando viene dato un bambino in affido nessuno ti chiede il certificato ... preme loro di sapere quale sia la tua situazione effettiva.
    Non mi avrebbero dato nemmeno un bimbo in affido se accanto a me non avessero visto la presenza costante, amorevole, continuativa di Roberta.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Io non credo che un "contratto" modifichi la relazione tra genitori e figli. Per un bambino, ciò che conta è avere un padre ed una madre con i quali confrontarsi e costruire la propria identità!
    Ed ecco il mio pensiero sull'argomento: non credo che ci sia fondamentalmente nulla di sbagliato ad aprire anche ai single ma, guardando la questione dalla parte del bambino, quest'ultimo credo che abbia diritto ad avere ciò che di meglio sia possibile offrirgli che, per me, significa offrirgli una mamma ed un papà. Ingarbugliata la mia considerazione ma spero di aver reso l'idea. L'affido o l'adozione ai single, mi restituisce un'idea di parzialità, di situazione incompleta perciò, si ai single ma solo dopo che si sono esaurite le liste d'attesa delle coppie di mamme e papà.
    Ciao, Sandro.

  4.  

    O anche ... si ai single, ma solo in certi casi specifici.

  5.  

    In effetti anch'io credo che per il bene dei minori sia meglio una coppia genitoriale piuttosto che un genitore solo...però se penso agli istituti, alle situazioni di estrema povertà, miseria, sterilità di calore umano e affettivo che ci sono (mi riferisco soprattutto all'adozione internazionale), ai bimbi che verso i 10-11 anni non sono più tanto ambiti....bè forse ben vengano i single ma tanto non ci credo perchè sono migliaia le coppie in attesa di adozione, coppie che attendono dal 2003 di avere un abbinamento, coppie più recenti....e le liste sono lunghissime...prima che le smaltiscano...dovrebbero svuotare gli istituti di alcune città o paesi...magari!
    Troppa burocrazia, tempi troppo lunghi...è di certo un sistema che va rivisto.

    Per il resto in effetti anche l'affido è per i single ma poi di fatto è difficile che tra una coppia e un single i servizi scelgano il single...

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    dice Riccardo:
    "ok ... allora io mi riferisco a chi veramente è single e non ha nessuno accanto ... e sono tanti.
    La legge dovrà tenere conto della differenza tra ciò che risulta e ciò che è in concreto."

    Forse ti riferisci ai conviventi?

    c.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Ho appena letto:
    ------------------------------------------------------------------------------------------------
    Luciana Littizzetto e le adozioni: «Andrebbero permesse anche ai single»

    ROMA (9 dicembre) - L'adozione? Luciana Littizzetto la permetterebbe «anche ai single. I bambini hanno bisogno di amore esclusivo, e questo lo può dare benissimo una famiglia composta da una sola persona». Lo sostiene la comica, 44 anni, in tv ogni domenica sera con Fabio Fazio a Che tempo che fa, su Radio Dee Jay il sabato mattina con La Bomba, in un'intervista di Vanity Fair che le dedica la copertina del numero in edicola domani.

    La Littizzetto, di cui è da poco uscito il sesto libro, La Jolanda Furiosa, tre anni fa con il suo compagno Davide ha preso due bambini in affido, un maschio e una femmina, 11 anni lui e 14 lei, che vivono con loro a Torino. Perchè ha scelto l'affido e non l'adozione? «Innanzitutto io e Davide non siamo sposati e quindi, per legge, non possiamo adottare. Mi spaventavano anche i tempi di attesa: in Italia - sottolinea nell'intervista - l'adozione è uno stillicidio, il bambino ti arriva, se ti arriva, quando sei già vecchio. E il fatto che i bambini mantenessero un legame con i genitori naturali era per me accettabile: non ho quel senso del possesso per cui un figlio deve essere mio e solo mio».

    I due bambini che ha in affido ora, racconta «non l'avevamo chiesto noi. Ma sono fratelli: non ci siamo tirati indietro. Ero andata a visitare una di queste comunità dove li ospitano. Li i bambini, quando ti vedono, ti dicono frasi del tipo: Prendi me, Non ti vado bene? Se hai un cuore, esci che non sei più la stessa persona. I parlamentari dovrebbero farsi un giro là dentro prima di decidere chi può e non può adottare».

    Nell'intervista spiega anche che l'affido «è tanto bello quanto pericoloso, come fare bungee jumping. Devi essere forte e sapere che, malgrado ci siano i servizi sociali, alla fine sei solo ad affrontare situazioni potenzialmente molto difficili».

    E i figli naturali? «Ci abbiamo provato ma non sono venuti, e non ci siamo accaniti». La Littizzetto che si era schierata a favore della legge referendum sulla fecondazione assistita oggi si schiera «a difesa della legge 194, anche se non abortirei». I figli in affido la seguono in tv ma «preferiscono Paperissima». L'unico motivo per cui si sposerebbe? «se decidessimo di adottare un bambino piccolo».

    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=37630&sez=HOME_INITALIA

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Anch'io sono daccordo che nel caso dell'adozione, sia preferibile una coppia (anche non sposata, possibilmente convivente), piuttosto che un single...per l'affido è un'altra cosa, nel senso che comunque in molti casi di affidi (non lunghi) una figura (possibilmente femminile) può essere idonea a ricoprire il ruolo che gli viene chiesto. C'è da dire inoltre che spesso i bambini affidati già sono abituati ad un solo genitore...quindi a volte , come nel nostro caso, una famiglia composta da mamma e papa confonde i bambini. La nostra bimba per esempio a volte la vedo sconcertata dalla presenza di mio marito, non sa come chiamarlo, i primi tempi lo chiamava " l'uomo", come anche la presenza di "fratelli" per lei non è normale. Si trova invece a suo agio con me, che sono una mamma, come la sua.

  6.  

    Al contrario Cristina ... il bimbo in affido che sia abituato a ad un genitore solo ha bisogno di capire come sia una famiglia composta da un papà ed una mamma.
    Papà e Mamma ricioprono due ruoli differenti, entrambi importantissimi ed il bambino deve averli entrambi, deve capire come si fa il babbo e come si fa la mamma, quali i rapporti di coppia per imparare per il proprio futuro.
    Una sociologa, in un corso da noi organizzato, disse che il male di questa società che porta a molti divorzi e separazioni è dato proprio dal fatto che non esistono più le famiglie patriarcali ove i bambini imparavano dai fratelli maggiori e dai genitori come comportarsi.
    Certo, come dice Cristina Bubici, meglio ad un single che in istituti di paesi dove i bambini sono trattati malissimo, senza pane, senza amore!
    Ma dico anche che se i genitori adottivi che sono disposti a pagare cifre considerevoli di diverse migliaia di euro per andarsi a prendere un bambino in un paese straniero, potrebbero, se veramente hanno al cuore il bene di questi bimbi e non il proprio, investire quei soldi per migliorare le condizioni di questi bambini andando in quel paese a fare qualcosa per loro, perchè penso che l'ideale per un bambino sia quello di avere amore, ma "l'deale ancor più ideale" sarebbe quello di riceverlo senza doversi staccare dal proprio paese, senza dover venire in un paese che spesso gli è ostile o quantomeno gli crei difficoltà di adattamento (per quanto ottima possa essere la famiglia che lo accoglie, la società di oggi è cattiva con chi è diverso ... i nostri ragazzi hanno spesso subito episodi di razzismo ... e Livorno non è certo la peggior città in tal senso).
    Nella mia mente ci sono progetti come creare cultura nei paesi poveri, far capire alle persone l'importanza di accogliere, creare aiuti anche economici ma non di assistenzialismo ...
    Utopia?
    Io credo che la differenza tra il possibile e l'impossibile sia il provarci.
    Certo che se si va nella direzione più facile possiamo aiutare un bimbo su un milione, ma se ci incanaliamo tutti insieme verso altre strade, magari un giorno potremo aiutare 100/1000 bimbi su un milione o forse di più.

    Tutte le realtà, compresa la nostra, iniziano dal niente ... poi se c'è costanza e carattere ... fioriscono e diventano alberi accoglienti e che producono frutti.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    "meglio ad un single che in istituti di paesi dove i bambini sono trattati malissimo, senza pane, senza amore!"
    grazie! troppo buoni... una single

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Due brevissimi commenti:

    - Purtroppo Perlanima è proprio così! Capisco che possa ferirti questo pensiero ma è così! Aggiungerei anche "se proprio non si trova una coppia di genitori disponibile, allora, meglio ad un single che in istituti di paesi dove i bambini sono trattati malissimo, senza pane, senza amore!" Se si pensa al bambino e non a noi stessi, occorre accettare questa affermazione.

    - Adoro la Littizzetto, mi fa sbellicare dalle risate e quando la incontro in tv, non mi perdo nemmeno una battuta! Detto questo però, non capisco quale incidenza può avere la sua opinione più di quella di ognuno di noi! Non mi risulta che si tratti di un'esperta o di una riconosciuta professionista del settore per cui, che certe cose le abbia dette lei, con tutto il rispetto, non le prendo come messaggi illuminati ma semplicemente, come un parere al pari di tanti altri ed anzi, credo debba essere più prudente nelle sue esternazioni pubbliche che le sono concesse dal privilegiato palcoscenico di cui dispone. Oltretutto, mi sembra che quello che sostiene lei, non sia proprio il massimo! I bambini non hanno solo bisogno di amore ma anche di altre cose come ad esempio, di un equilibrato modello educativo che ormai anche le foglie sugli alberi sanno che è preferibile se offerto da una mamma e da un papà. Poi, nessuno nega che se questa condizione non è reperibile, indubbiamente può andar bene anche un single ma questa è tutta un'altra storia.

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    ... "Cos'è l'affidamento
    In Italia l'affidamento familiare è regolamentato dalla Legge 184/1983, che è stata successivamente modificata dalla Legge 149/2001.

    L'affidamento familiare consiste nell'accoglienza di un minore per un periodo di tempo determinato presso una famiglia, un single o una comunità di tipo familiare, qualora la sua famiglia d'origine stia attraversando un momento di difficoltà e per vari motivi (difficoltà educative e/o genitoriali, malattia, carcerazione, ecc.) non riesca a prendersi temporaneamente cura dei figli. ".....

    Sandro, rileggiti questa legge : non mi pare ci sia scritto "se proprio non si trova... ecc"

    Certo , come dice Riccardo, va bene in casi specifici (ma ogni caso lo è).

    Non sono ferita, non temere. Ancora oggi la bimba che avevo in affido da piccola (a tempo parziale, non residenziale , ma era un AFFIDO a tutti gli effetti , stabilito dai SERIVZI SOCIALI di Milano) oggi a distanza di anni vive più da me che a casa sua e ti assicuro che il "piacere" è reciproco.

  7.  

    Ciao Perl, (non è il posto giusto) ma ne approfitto per salutarti dai come stai??

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    ciao Marzia, mi ha fatto molto piacere rivedere il tuo nome da queste parti! sì tutto bene. E. sta manifestando un pò di bizze adolescenziali, ma vedo che con qualche discorso, qualche rimbrotto e soprattutto con la mia presenza che ormai lei sa essere sicura e definitiva nonostante arrabbiature e rimproveri, è tutto recuperabile.
    Quindi tutto bene... in attesa delle vacanze natalizie...:face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Non preoccuparti Perlanima, la conosco molto bene la legge e conosco molto bene le modalità di attuazione della stessa! Ho semplicemente espresso la mia opinione, non quella della legge e come tale, ci mancherebbe che non tolleri la tua diversa visione delle cose. Ti potrei però aggiungere dei piccoli dettagli tipo: a scegliere gli abbinamenti ci sono dei professionisti che per quanto io sappia, non mi è mai capitato che cerchino dei single come prima battuta. La stessa cosa dicasi del Tribunale per i Minorenni che spesso dispone di elenchi di famiglie affidatarie e, prima di far ricorso ai single, mi risulta che tentino una soluzione proprio tra quegli elenchi. Se così è nella maggior parte dei casi, qualche ragione ci deve pur essere! Quindi, la mia idea ne esce rafforzata e, pur rispettando la tua, non sento alcuna necessità di andarmi a rileggere niente e nel contempo, sono felice che il tuo affido abbia avuto successo. Forse sto sbagliando tutte le mie considerazioni (qualcuno però me lo dovrà dimostrare). Le mie idee, non le ho formate così, dal nulla! Sono figlie di un lungo percorso di avvicinamento durante il quale ho potuto confrontarmi con affermazioni di esperti luminari quali ad esempio, gli specialisti del C.R.I.S.I.A. Centro Ricerche e Studi sull’ Infanzia e l’Adolescenza - Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” coordinatrice Prof. Serena Rossi e loro si che hanno titoli adeguati per argomentare sulla psicodinamica familiare e disagio infantile. Nel mio lungo iter ho avuto la fortuna di incontrare questi esperti e francamente, in loro io ho creduto. Non sono ovviamente in grado di sostituirmi a loro ma forse, l'amica Cristina Bubici potrà farlo anche molto bene; speriamo intervenga a tal proposito. Non fraintendetemi, non sto facendo il professorino ma credo che a qualcuno bisogna riconoscere di avere competenza più di noi su certi argomenti ed io, mi sto limitando a fare proprio questo. Se poi vogliamo far passare il concetto che gli esperti del settore sono degli allampanati che non sanno quello che dicono e che la Littizzetto è invece il verbo, bè, allora alzo le mani.

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Guarda Sandro che sono d'accordo che per un affido residenziale e per certe situazioni, che probabilmente sono la maggioranza, far fare ad un bambino esperienza di vita in una famiglia completa, con figure di riferimento materna e paterna, sia la cosa migliore.
    Il fatto è che come sappiamo bene ogni situazione è a se stante e ci possono essere, anzi sicuramente ci sono, situazioni tali per cui va benissimo un single.
    Quindi non farei una classifica di prima o seconda scelta, ma di situazioni e di persone.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    dimenticavo : la Littizzetto ha in affido (con il suo compagno) 2 bambini da tre anni.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Vorrei ricollegarmi a quanto detto sopra, riguardo ai casi di bambini che vivono già nella famiglia di origine la realtà della presenza di un solo genitore. E' vero, come dice Riccardo, che proprio questi bimbi hanno bisogno di conoscere una famiglia standard, dove ci sono una mamma e un papà.
    Io trovo però che nel caso di bambini che ,la sera o il fine settimana, o dopo sei mesi, ritornano dal genitore naturale,per loro il confronto sia duro.
    Porto sempre come esempio la nostra bimba; lei in noi vede una famiglia normale (ai suoi occhi forse perfetta), dove il papà lavora , la mamma anche ,ma si occupa maggiormente dei figli, lava stira e cucina ( anche il babbo la aiuta), c'è una divisione dei ruoli, ma anche una condivisione dei compiti. Al suo ritorno a casa c'è solo una mamma, che tra l'altro non svolge nemmeno bene il suo ruolo e quando servono i soldi per comprarele scarpe, si va dalla nonna. Non credete che la bimba possa essere disorientata?

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Ve ne racconto una: la scorsa estate ospitiamo due fratellini, 6 e 7 anni. La loro famiglia è composta dalla mamma e dalla nonna , in più c'è il fidanzato della mamma che non vive con loro.Alla sera del primo giorno il più piccolo mi chiede:
    Ma lui va a casa? (lui è l'uomo...mio marito)
    E io: come va a casa?
    E'...va a casa sua?
    noo, rispondo...lui abita qui con noi, è mio marito, siamo una famiglia!
    Ah , dice lui...pensavo abitasse in un'altra casa!
    Per lui la normalità è quella vissuta dalla sua famiglia...ormai abituato a non avere un padre.:face-plain:

  8.  

    Io voglio dire solo questo:
    mio padre purtroppo in seguito a un grave incidente ha vissuto metà della sua vita in un letto in una stanza, in casa ma..li. Mia madre ha cresciuto tutti noi figli lavorando come una dannata notte dopo notte nelle corsie di un ospedale,mio padre non ha ovviamente potuto svolgere nessuno dei compiti genitoriali, praticamente sono cresciuta co n un solo genitore!!
    E mi sento una donna equilibrata, serena anche felice spesso, senza ombre scure dietro le spalle, certo ho avuto l"immensa fortuna di avere una madre speciale!
    Perciò io dico si all"affido ai single, in casi in cui la situazione lo permette! come nel caso di Perlanima, và benissimo, poi, gente a volte più delle leggi può il cuore...a volte....

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Per Perlanima: mi sembra che siamo perfettamente in linea allora! Indubbiamente possono esserci e ci sono casi in cui può andar bene anche un single. OK!
    Per la Littizzetto, sono a conoscenza che sono coppia affidataria ma non per questo li reputo degli specialisti! Ascolto le loro opinioni ma non le considero quelle di chi ha titolo a parlare pubblicamente se non, in forma di semplice testimonianza della propria esperienza.
    Ciao.

  9.  

    Buongiorno a tutti!
    Grazie Sandro per la fiducia accordata agli esperti in materia, mi fa piacere perchè di questi tempi non accade proprio tutti i giorni..
    Riguardo all'affido e all'adozione, come abbiamo detto già altre volte, ogni caso è a sè stante, diverso dall'altro per 1000 sfaccettature e non mi lascerei andare a generalizzazioni o irrigidimenti...

    Sia per l'affido che per l'adozione si preferiscono le coppie di fatto o coinuugate perchè per ogni bambino sono importanti le 2 figure genitoriali, bio, in affido o adottato che sia. Poi è chiaro che vi sono una serie di situazioni che impongono scelte diverse o per cui si possano preferire altre soluzioni, ovvero è chiaro, e credo siamo d'accordo, il fatto che si possa crescere equilibrati con un solo genitore (come dice Marzia) e si possa crescere squilibrati con tutti e due, questo ve lo garantisco. Ci sono tante famiglie bio con entrambe le figure genitoriali ( e non sto parlando di persone con pochi strumenti, con un un grado di disagio socio-economico-culturale) che arrecano ai propri figli moltissimi danni a livello di personalità, di affettività e di relazionalità, senza rendersene conto e senza essere assolutamente esposti a situazioni a rischio di affido.
    Tutto questo per dire che va benissimo che l'affido di Perlanima sia andato bene, ci possono essere casi di affidi più "leggeri" che vengono dati ad un single per un aiuto, per un punto di riferimento, per una guida, per un sostegno, laddove non vi sia necessariamente il bisogno di ricostruire una famiglia nella vita del bambino.

    A volte mi rendo conto che si faccia fatica ad accettare questo concetto però ciò che vorrei dire è che, sebbene cambino gli usi e costumi della nostra società, non è detto che cambino i bisogni e le esigenze psicologiche dei bambini, cioè siamo d'accordo che anche un solo genitore può dare tanto amore e colmare diverse lacune ed essere un ottimo genitore, ma siamo anche d'accordo che la famiglia è composta comunque da due figure genitoriali, diverse per ruolo e per significato educativo, es. nell'immaginario psicologico dei bimbi di solito il padre rappresenta la concretezza e l'autorità, mentre la madre rappresenta l'affettività, l'emotività, ecc...Allora se è necessario fare a meno di uno è un discorso, ma con tutte le coppie in lista d'attesa, valutate idonee alla genitorialità, perchè dovrebbero preferire dare il bambino ad un single piuttosto che ad una famiglia o una coppia? Nulla da togliere ad un single, assolutamente, ma la coppia ha più risorse in termini educativi, di riferimento, di imitazione ecc...

    E ancora: la legge sull'affidamento condiviso (per le coppie che si separano con figli) non viaggia proprio in questa direzione, perchè ci si è resi conto che per il bene del bambino non è importante solo la madre ma lo è anche il padre????

    Spero di essere stata chiara e non essere fraintesa,
    Cristina

  10.  

    Oh mamma! avrò schiacciato qualche tasto che non dovevo...e non posso modificare...sorry...
    Riccardo ci sei????

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    :face-devil-grin::face-devil-grin::face-devil-grin: queste cose succedono solo a voi allampanati...:face-devil-grin::face-devil-grin::face-devil-grin:
    Grazie a te Cristina.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Bè mi sembra che siamo tutti d'acccordo. Le situazioni di cui parlavo e che possono essere affidate a singles sono ad esempio quelle di cui parla Cristina B.
    Come dicevo nessuna prima o seconda scelta ( anche perchè una seconda scelta non l'accetterei neanche per i bimbi maltrattati ed affamati degli istituti), ma condizioni che richiedono e ottengono una risposta positiva, buona e giusta da parte di un single.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Sembra che siamo tutti d'accordo ma tu concludi con un'affermazione che non capisco. Che senso ha parlare di prima o seconda scelta? Mi spiego meglio: se a te proponessero un affido per il quale hanno cercato una famiglia con due genitori senza trovarla e resti solo tu come opzione per i servizi, cosa fai, non accetti perchè ti senti maltrattata? Perdonami ma forse non ho realmente capito cosa vuoi dire. Ciao.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Maltrattata,io? no, non ci capiamo
    Allora, con più calma , ci provo con un esempio : 1) un bambino vive con genitore o genitori tossicodipendenti o malati psichici. Si decide un affido ed è giusto scegliere una famiglia con due genitori e magari dei fratelli.
    2) Una madre ha due bambini di cui uno ha bisogno di cure ospedaliere e lei deve restare in ospedale col piccolo malato, il padre lavora tutto il giorno. Il single può benissimo prendere in affido (parziale, temporale, quel che vuoi) questo bambino.
    Sono situazioni diverse che attendono risposte diverse.
    Il bambino maltrattato o affamato che arriva da un istituto straniero, cui si faceva cenno, avrà molto probabilmente bisogno di una famiglia. E non di un single, solo perchè è sempre meglio di dove era prima.
    Sarò stata chiara?

  11.  

    PERLANIMA, la legge ne dice tante di cose, questo non vuol dire che siano cose giuste. Ad esempio per l'adozione è previsto un periodo di affidamento preadottivo di un anno rinnovabile a due ... una prova ... se non mi vai bene come figlio ti rimando indietro!!! Ti sembra giusto!? E'giusto solo perchè lo dice la legge?
    I servizi sociali e i tribunali raramente danno un bambino in affido ai single ... questa è la legge non scritta, ma dettata dall'espereinza.

    Perlanima ... non ogni caso è un caso specifico. Ci sono dei bambini per i quali vanno bene dei single (laddove, ade esempio, la famiglia sia sana, ma alza bandiera bianca e chiede aiuto, un supporto momentaneo ... in questo caso non c'è da ricostruire nel bambino l'idea di famiglia percheè quella che ha va bene ed il single è senz'altro più adatto di una coppia, onde evitare che il bambino possa fare dei paragoni che possano poi destabilizzarlo). Non tutti i casi ... alcuni. Quello riportato è uno di questi, ma ce ne sono tantissimi per i quali la coppia genitoriale è assolutamente indispensabile per l'equilibrio del bambino e per la sua sana crescita.
    Poi ricordiamoci che chi deve decidere non ha la sfera di cristallo ed è obbligato a generalizzare. Con questo voglio dire che alcuni single sarebbero migliori di alcune famiglie composte da una coppia genitoriale ... ma come si a saperlo a priori? Allora bisogna andare sulla teoria e questa insegna che la coppia è assai importante per la crescita di un bambino.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime19 Dec 2008
     

    Evidentemente non riesco proprio più a farmi capire.
    Mi sembra che l'esempio che ho fatto di situazione per cui va bene un single fa capire che la penso come Riccardo : va bene in certe, determinate situazioni di temporaneità, di supporto ecc.
    In quanto alla legge ho detto semplicemente che questa chiama "affido" anche questo tipo di situazioni, anche se forse somigliano di più a opere di volonariato. Ma si chiamano AFFIDO.
    Casi specifici : intendo che ogni caso è comunque un caso a sè, di una propria specie, specifico. Non che ogni caso vada bene per i single. Io, voi, ognuno di noi è un caso specifico.

  12.  

    Scusami Perlanima, a volte la fretta fa capire male.
    Scrivere a volte non aiuta e si pesano troppo le parole.
    Scusami ancora.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime19 Dec 2008
     

    Stavolta Perlanima credo di aver capito cosa intendi. Scusa la mia scarsa capacità di comprendonio ma sinceramente non avevo proprio compreso il senso. Indubbiamente ci sono situazioni in cui un single può essere preferibile ad una coppia genitoriale, ora ne sono convinto anch'io anche se, sono senza dubbio casi molto rari. Poi è certo che ci può essere un single formidabile ed una coppia genitoriale da lapidare ma questo non sta a noi stabilirlo, è un discorso che esula dalle nostre possibilità.
    Ciao e grazie per i chiarimenti.

    Sandro.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime19 Dec 2008
     

    Io mi ripeto ma penso che TUTTI possano dare una reale disponibilità al Tribunale per i minori ed ai Servizi Sociali.....

    dice Sandro:

    "Poi è certo che ci può essere un single formidabile ed una coppia genitoriale da lapidare ma questo non sta a noi stabilirlo...."

    infatti....sta a chi di dovere decidere se uno è idoneo o meno .....intendo i giudici del tribunale per i minorenni, intendo gli operatori dei servizi.....

    "

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Ho letto uin pò questa discussione. Capisco le motivazioni che possono portare a preferire una famiglia completa (padre e madre) piuttosto che un single, che si tratti di adozione o affido, nonostante quest'ultimo per legge lo permetta....ma...ma...ma, ammetto che tutto ciò mi rattrista non poco, facendo parte della seconda schiera e avendo un desiderio profondo di muovermi nella direzione dell'affidamento.

    Certo, non è impossibile, perlanima ne è una prova (da quel che leggo qui, anche se non conosco la sua storia nel dettaglio), ma ammetto che leggere questa discussione mi ha un tantino scoraggiata...

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    sai soleluna che cosa penso ? che ci sono tantissimi bambini che hanno bisogno di aiuto e che non è provato da nessuna parte che una famiglia nucleare sia migliore nell'educare e crescere un bambino rispetto ad un single. questa è la mia personale opinione...aiuto !!!

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Ciao Jamin.
    Rispetto le tue opinioni, ma non le condivido.
    Avrei gran piacere di conoscere cosa pesi su quanto ho descritto nel mio ultimo post "da quale punto di osservazione?".
    Considera che sono appunti presi ad un corso abbastanza "serio" e non mie semplici riflessioni.
    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Si Jamin, lo credo anch’io. Purtroppo però quello che trapela dai dati di fatto è che l’affido ai single è assai difficile (seppur legale) i casi pertanto sono assai rari....e ripeto, io posso anche capirne le motivazioni addotte da chi ha il dovere di tutelare il più possibile il minore, ma questo mi sconforta

  13.  

    Non esistono solo coppie o single che possono fare affido.
    Ci sono anche situazioni in cui il singolo può organizzarsi in maniera tale da dare una figura femminile e una maschile di riferimento.
    Penso ad esempio al single che mi dica "voglio aiutare i bambini in affido" ... Zac ... ecco, c'è una capanna nel bosco di Orentano ... la ristrutturiamo e la usiamo per accogliere bambini e ragazzi.
    "Ma io sono single, non è che loro hanno bisogno di un'altra figura di riferimento che completi la mia presenza?"
    E' vero, la cosa migliore sarebbe una famiglia, ma non è facile trovare famiglia a ragazzi già grandicelli e noi possiamo creare una struttura diversa da molte comunità, ove ci siano figure tali che possano dare loro quel calore se non proprio identico, ma abbastanza simile a quello di famiglia. Potresti venire nella nostra casa, prendere dei bimbi in affido, farti affiancare da un educatore principale di sesso opposto al tuo, scelto con oculatezza ... e il dado è tratto.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Non molli mai eh?:face-smile:

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Riccardo mollare? credo non sappia proprio il significato della parola... anzi forse non sa proprio che esiste come verbo...:face-devil-grin:

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime9 Jan 2009
     

    Per fortuna che questo verbo non rientra nel suo vocabolario:face-smile:

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 Jan 2009
     

    ciao Soleluna, è vero, i dati di fatto ci mostrano che l'affido ai single è permesso dalla legge ma non praticato assolutamente. se provo a chiedermi il perché, quello che penso è che la nostra società non sia del tutto aperta a tutto ciò che è diverso da una famiglia composta da un uomo ed una donna. se pensiamo alla realtà delle cose, quante donne e quanti uomini si trovano a crescere un figlio da soli, senza che i figli abbiano dei mancamenti particolari ?

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 Jan 2009
     

    caro Sandro, leggerò con attenzione il tuo post e ti farò avere la mia opinione !

  14.  

    ... senza che i figli abbiano dei mancamenti particolari.

    Secondo me qui Jamin ti sbagli di grosso.
    Spesso i "mancamenti" non sono visibili subito.
    Una sociologa diceva ad un corso da noi organizzato (c'era anche Cristina Bubici) che molte coppie "scoppiano" perchè non hanno esperienza vissuta ... mancano le famiglie belle grandi di una volta dove la sorella maggiore imparava a fare la mamma accudendo i fratellini più piccoli ed imparando a fare la moglie (o il marito) vedendo il comportamento dei genitori. Oggi, diceva la sociologa, le famiglie sono tutte striminzite e piene di impegni e i figli imparano pochissimo dalle proprie famiglie. Nei nuclei ove manchi uno dei genitori è cosa certa che non possono imparare, visto che manca, come si comporta con i figli il papà o la mamma. Qualunque bravo papà non potrà mai sostituire il ruolo della mamma (pensate se una bambina al suo primo ciclo si confida con il papà), ed una brava mamma non potrà mai sostituire il papà (lotte, pesca, caccia, sport particolari). Senza considerare che il tempo è tiranno ed un genitore solo deve lavorare doppio e deve sistemare la casa, e deve ... . Inoltre mettiamo che chi sia singolo spesso non lo è per scelta (divorzi, separazioni, storie finite male) e spesso ha del risentimento verso la categoria opposta ... e magari parla male al figlio (o anche se non ne parla i bambini apprendono anche da atteggiamenti non verbali) dell'altro sesso "Eh, tua madre!!!" o "ehh, tuo padre!!!".
    Infine chi è solo non sempre ha la correttezza di proteggere i priopri figli dalle proprie storie. Capita che una mamma o un papà si portino a casa il fidanzato o la fidanzata, il bambino si affeziona e dopo qualche tempo ... tutto finito, si ricomincia, magari con litigate ecc.
    Manca poco poco la stabilità.

    Io mollare? Mai! Se avessi mollato non sarebbe esistita l'Associazione, nè il Portale, nè l'aiuto a qualche bimbo.
    Qualcuno direbbe "sarebbe stato meglio" ... dipende dai punti di vista :face-angel:
    Se credo in qualcosa, in un valore, in un principio ... non mi arrendo.
    Mi spiace, sono fatto così ... prendere o lasciare :face-devil-grin:

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime12 Jan 2009
     

    Ciao Ric !
    Anch'io condivido la storia della famiglia. Quello che dico è che siamo tutti coinvolti in questo processo, che non è altro che l'evoluzione della società in cui viviamo. Peggiore o migliore che sia, questa evoluzione appunto colpisce tutti, famiglie, coppie oppure single. I matrimoni possono finire da un giorno ad un altro, costringendo un bambino a vivere forzatamente con un genitore piuttosto che con un altro. Quello che mi chiedo: quale bambino riceve più stabilità ? Quello che da sempre vive con un genitore, oppure quello che vive una separazione ?
    Credo che ciò che conti veramente per la crescita di un bambino sia la stabilità. E credo che non ci siano alcune prove sul fatto che un bambino possa crescer meglio in una famiglia nucleare, piuttosto che a fianco di un sigle. Purtroppo abbiamo davanti ai nostri occhi molti esempi di famiglie che falliscono proprio nel loro ruolo genitoriale. Con questo non voglio dire che i single siano migliori, ma dico che di certo non possono essere visti come peggiori. Io credo che siano uguali nella condizione e che quindi debbano avere le stesse opportunità di avere un affidamento oppure un'adozione.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime12 Jan 2009
     

    Condivido l'idea di Riccardo della famiglia ideale, dove mamma e papà svolgono ognuno il proprio ruolo, ma sono d'accordo anche con Jamin che giustamente dice che la società è in evoluzione con la conseguenza che sempre più bambini vivono "forzatamente" con un solo genitore. Io però non riesco a fare uno + uno e cioè credo che per un bambino che già si trova in difficoltà familiari, la cosa migliore non è sicuramente essere affidato ad un single. E'giusto che le condizioni di partenza siano le migliori possibile, ovvio che se le risorse non ci sono...E qui si rischia di cadere in discorsi già fatti...
    La famiglia numerosa? Non esiste più purtroppo....oggigiorno si tende spesso ad escludere anche i nonni dalla famiglia, perchè rompono, perchè si è sempre di fretta e non si ha nemmeno il tempo di sedersi a tavola tranquilli, per un milione di motivi. E' triste , ma è la realtà

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime12 Jan 2009
     

    Buon giorno a tutti.
    Continuo a non condividere ciò che dici Jamin ma lo dico con assoluto rispetto delle tue idee anche perchè non sei l'unica a sostenere questa tesi.
    Sono consapevole del cambiamento radicale della nostra società e dell'enorme aumento del numero di matrimoni che finiscono male ma, questo non va visto come un qualcosa privo di difetti! Se una coppia si divide è perchè qualcosa di sbagliato è accaduto, altrimenti non si sarebbe mai unita! Che senso avrebbe unirsi per poi separarsi senza ragione (paradosso). Quindi, anche se in forte aumento le coppie che si separano, queste non rappresentano una nuova "normalità" modificata della nostra società bensì, una aumentata difficoltà, figlia dell'abbatimento di quei valori che... sarebbe troppo lungo proseguire. Tra le coppie che oggi si separano, non noto una maturità adeguata ai "tempi moderni" e, nella maggior parte dei casi, ancora oggi a pagare sono i figli. Per queste ragioni, i genitori single non per scelta ma per "incidente", per me non rappresentano affatto un buon modello educativo ed i figli, per quanto saranno seguiti con amore e buone capacità educative, avranno probabilmente qualche difficoltà.
    A questo punto mi si potrà dire che, per i single per scelta, le cose sono diverse. Per me non è così e comunque, rispetto alla totalità dei casi, è ancora una percentuale molto contenuta e quindi, anche lì, fare un confronto statistico tra la qualità educative dei single rispetto alle coppie genitoriali, è improponibile.
    Queste sono le mie idee.
    Antiquate? Chissà, forse sarà anche così! Per me, sono semplicemente realistiche e basate su teoremi di psicologi e sociologhi che ho incontrato lungo la mia strada.
    Ciao, Sandro.