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  1.  

    Credo fermamente nella genitorialità adottiva e chiedo scusa se ho offeso qualcuno dando l'idea opposta.
    E' vero che bisogna far aderire il figlio adottato alla propria realtà, dargli nuove radici ... ma questo non sempre è facile e non dipende esclusivamente dai genitori, anzi, quasi mai dipende da loro.
    Nel senso che rimane nel cuore e nella mente dl bambino adottato il film, spesso idealizzato, di ciò che è stato nel passato.
    Solo questo.
    L'amore è altra cosa. Anzi, penso che l'incarico dei genitori adottivi sia più difficile di quello dei genitori naturali perché devono comunque accettare e capire quel passato.
    Una ragazza che conosco bene, figlia adottiva, ama i suoi genitori più della sua stessa vita e li ringrazia, ma ha avuto voglia sempre (e a 20 anni ha realizzato il suo sogno) di andare a visitare il suo paese.
    Quando è tornata era scombussolata perché diceva "ogni donna che incontravo pensavo che poteva essere mia madre" ... magari solo per capire, non certo per tornare da lei ... ma per capire perché si fosse verificata una certa situazione.
    I genitori adottivi sono stati bravissimi, ma quelle radici non le hanno tagliate e secondo me hanno fatto bene.

  2.  

    Sandro quello che dici si potrebbe racchiudere in "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!!!", dai scherzi a parte io credo che la formazione sia importante per conoscere, capire e valutare la propria motivazione, ma forse ancor più importante dovrebbe essere essere seguiti e chiedere aiuto durante l'affido vero e proprio, perchè durante la quotidianeità di cui tu parli avvengono tante di quelle cose che spesso non si sanno gestire, non si riescono a capire tante cose di cui magari (si spera) durante la formazione si è parlato ma poi, stando dentro, non si sa come affrontarlo, cosa significa, cosa, dire, cosa fare ecc...ed è lì che bisogna saper chiedere aiuto agli psicologi, dei servizi e non, che possano aiutare a capire, a rileggere le dinamiche, a dare un senso a certi comportamenti....accompagnandovi per un pezzo di strada importante...
    E' importante anche il confronto con altre famiglie con cui confrontarsi, condividere...

    Nella mia esperienza, non solo di affido e adozione, spesso si ha paura di chiedere aiuto e, in molti casi, quando lo si fa è troppo tardi....

    Buona giornata,
    Cristina

  3.  

    Ciao Riccardo! Buongiorno!

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Ciao Cristina. Grazie per il tuo consiglio.
    In questo senso siamo abbastanza fortunati perchè, con la passata preparazione, abbiamo imparato a leggere meglio certi comportamenti poi, sia nel gruppo di supporto ma anche nella rete di famiglie con cui condividiamo l'esperienza, abbiamo professioniste preparate e molto sensibili. Le nostre domande escono senza fatica ed il più delle volte portiamo a casa buoni consigli (pensa che ho chiesto consigli anche al CTU in occasione del primo incontro ed è stata molto gentile anche lei, è una donna per chiarezza). Sono onesto però, non sempre le risposte che otteniamo sono effettivamente applicabili alle situazioni reali ed allora, magari serve più di un incontro prima di sradicare il famoso ragno dal suo buco. La cosa positiva è che alla fine, i miglioramenti arrivano sempre e stiamo tutti crescendo spero nella giusta direzione.
    Anche questo spazio è per me molto importante a partire dai tuoi preziosi contributi.
    Ciao, Sandro.

  4.  

    Io nutro un bel pò di...sana invidia...almeno per il percorso formativo...Noi...nulla di ciò!!!!
    incontri conoscitivi con il serv. affidi ( ass. soc. e psico) domande generali sulla nostra vita, poco di più, e poi partecipazione agli incontri mensili con altre famiglie affidatarie, un mortorio.....scarsissime informazioni, basta.
    Comunque si l"impatto dell"arrivo del bimbo in casa è.....forte e a volte destabilizzante al primo momento, e veramente qui servirebbero aiuti maggiori, come dice Sandro anche a noi è successo di avere risposte..oltre che con un ritardo....di difficile attuazione...
    Ora le cose vanno molto meglio, ma...devo ammettere che...il detto..."settimo arrangiarsi"...è una quasi costante del nostro quotidiano.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    dice Riccardo:
    "..... dargli nuove radici ... "

    Credo proprio di essermi spiegata male.

    Io non mi permetterei mai e poi mai di dare ai miei figli adottati nuove radici ed anche volendo non ho certo questo potere perchè loro non sono nati con me ma prima ed i genitori di nascita sono le loro radici.

    Io li accompagnerò, se lo vorranno nella ricerca delle origini e credo fermamente sia un loro diritto.... tutto questo però non perchè "la mamma è sempre la mamma" ......la mamma è si colei che genera ma è anche colei che ti accompagna nella vita prendendosi cura di te ed aiutandoti a spiccare il volo....assieme al papà .

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Dice Sandro:
    "secondo me la formazione e l'accurata ricerca delle giuste e profonde motivazioni è un passaggio obbligatorio al quale nessuno deve sfuggire ma, non sempre è sufficiente! "

    Verissimo....credo proprio che il resto l'abbia detto Cristina quando afferma l'importanza di chiedere aiuto....e Marzia quando sostiene che è fondamentale l'arte di arrangiarsi.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Marzia ..... ma lascia in pace il tuo Gulli!!!!!
    Ma se lui adesso vuole godersi un poco di normalità ma che dobbiamo sempre mettere il dito nella piaga?

    Scusa se sono troppo diretta e manco ti conosco, come non conosco il tuo affido però qua in questo forum mi sa che siete tutti troppo buoni e forse anche un poco santi...addirittura c'è chi parla di perdono da parte di bambini....ragazzi io non sono per niente così brava!!

    dice Marzia:
    "veramente qui è un terreno difficile, perchè se cerco di parlargli di loro cercando di dire che certo nel cuore della madre non c"è cattiveria, certo che lo ama ma...non stà bene per saperlo dimostrare ...lui mi spinge via e mi dice..non hai capito!!!!"

    Forse il tuo Gulli non vuole più da te delle parole ma solo un abbraccio silenzioso e l'accoglienza altrettanto silenziosa del suo dolore....quella che solo lui sente...
    ...anche perchè come fai a sapere che cosa c'è nel cuore della sua mamma? (e qua se ci fosse metterei una faccina che ti strizza l'occhio).

    Un abbraccio e scusa se ti ho offesa.

  5.  

    Non mi hai offesa, cioccolato, veramente, si può anche essere come dici tù, ma a volte lui mi pone domande dirette, cosi a...bruciapelo..es. perchè certe mamme non vogliono bene ai bambini?? e io che rispondo? perchè sono cattive?? no non mi piace gli dico prendi per esempio la tua, non stà bene, e la malattia la porta a non capire che ti ha fatto male, mi sembra cosi di..."assolverlo" dal dramma di non essere stato amato, accudito. Poi ti assicuro che gli abbracci con lui si..sprecano, è un tipo molto affettuoso e esterna ora moltissimo,e io lo accolgo sempre con gioia tra le braccia. ciao

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Ciao cioccolata ,benvenuta anche da parte mia.Non capisco perche' ribadisci che in questo forum siamo tutti buoni e santi.Sottolineo per lennesima molta perchi' non l'avesse capito ,che scriviamo in un forum nato da una persona che vive e da tutta la sua vita per i bambini e tutti quelli che scrivono (si spera senza cattiveria) stanno o hanno intrapreso una delle strade piu belle del mondo AIUTARE I BAMBINI.Detto questo che cattiverie dovremmo scrivire.Non dobbiamo giudicare nessuno,dobbiamo tutti insieme provare ad aiutarci ,con le nostre piccole conoscenze e esperienze consiliarci per arrivare ad un unico risultato AIUTARE I BAMBINI SENZA VINCITORI O PERDENTI.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    ...Sai Debora...così, senza cattiveria eh, ma nel mio caso credo che siano i bambini che hanno aiutato me, più che io loro....

    ...la mia famiglia ha solo aperto la porta a chi una casa non l'aveva...

    ... non ho fatto affido per fare del bene....

    Credo che ci dobbiamo solo inchinare di fronte all'altezza dei sentimenti dei bambini, come diceva qualcuno.

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Intano c'e' qualche bambino che una casa ce la' e come.E fare affido per te cosa vuol dire?Affido no adozione!

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Scusa Debora:
    ...ho dimenticato di dire ....a chi una casa non l'aveva in quel momento...e per casa intendo una famiglia adeguata in quel momento...

    Disponibile ad approfondire ...se vuoi

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Marzia di fronte a domande come quelle o ad altre ancora più angoscianti la mia risposta è ;

    "NON LO SO"...

    perchè fondamentalmente è così...

    "iO SO CHE TU NON HAI NESSUNA COLPA, SO CHE CERTE COSE NON SI FANNO AI BAMBINI, SO CHE STAI MALE, SO CHE ERA MEGLIO SE LE COSE NON FOSSERO ANDATE COSI, MA .....IL PERCHE' NON LO SO...." Mi dispiace.

    Purtroppo questo immenso dolore noi lo possiamo solo accogliere, non possiamo sanarlo...
    ...e non si sana con le parole....

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    E dargli una casa o una famiglia adeguata .tu non intendi dire fare del ben ma...non saprei come definirlo.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    ...non sono abituata a fare polemica....
    ...ma se noi facciamo del bene a dare una casa.....
    ...chi lo lascia senza casa cosa fa?...del male?....
    Non è che facciamo solo quello che è normale? .....

    stop ai giudizi morali e stop anche a me

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Invece c'e' d'ammirare queste persone pronte ad aprire la porta di casa e il loro cuore.Molte che possono nollo fanno.Ed e' un peccato visto tutti i bambini che ci sono soli.

  6.  

    No cioccolato, hai ragione, non si sana con le parole, ma, a Gulli piace avere delle risposte, sempre a ogni sua domanda c"è poi un continuo:eh?? mamma eh??? mi dici? mi spieghi?? non sono mai riuscita a..lasciarlo senza un risposta, lui aspetta..inesorabile.
    per quanto riguarda il "far del bene o meno, io non mi sento una ..benefattrice, io ringrazio il cielo di avermi fatto entrare in questo "mondo" Mi dà molto ma molto fastidio quando qualcuno dice:ma che brava..prendere un bambino non tuo....che pena!!
    Gulli ha fatto molto bene alla mia anima questo è certo, per il resto l"unico mio desiderio è di poterlo accomagnare nella sua crescita, cosi semplicemente con l"amore che provo per lui, combattendo per lui se serve, sgridandolo se serve. di attestati di bontà, non ne sento il bisogno sinceramente.

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime17 Dec 2008
     

    Il mio fare bene non dire (benefattrice)ma semplicemente una persona pronta ad amare qualsiasi persona anche non legata da parentele di sangue,spero di essere stata chiara.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Fare affido, non è secondo me "normale", perchè altrimenti tutti lo farebbero. E' una sceltae basta..Molte volte abbiamo discusso dei motivi che ci portano a fare affido...e possono essere molteplici. L'importante è il risultato e cioè accogliere con generosità, e non con egoismo.
    Anche a me discorsi del tipo "che brava" danno fastidio. L'altro giorno la maestra di Serena mi ha detto: non so come abbia fatto a prendersi in carico un caso del genere, con la mamma che ha...io ho difficoltà con lei. E io avrei voluto risponderle: Non sa lei quanta gioia mi sta dando accogliere questa bambina, non immagina nemmeno quello che si prova e quello che provano anche i miei figli e mio marito. Ma sono stata zitta, perchè come al solito le risposte non ti vengono subito, ma dopo un pò.
    Penso che noi che stiamo scrivendo, sappiamo benissimo cosa vuol dire e perchè lo facciamo. Per quanto riguarda il vissuto dei genitori, ognuno ha il suo modo per accettarli e farli accettare ai bambini. Fa bene Marzia che dice a Gulli: la tua mamma non è cattiva..e dice bene anche cioccolata , che più onestamente direbbe:amore mio non lo so perchè tante mamme rifiutano i loro bambini. Alla fine l'importante e che i bimbi non si sentano rifiutati , perchè loro sono stati cattivi.
    Credo che ognuno abbia la propria sensibilità per parlare ai bimbi.

  7.  

    buongiorno fanciulle,
    Deb, non arrabbiarti eh! certo che è segno d"amore accogliere un bimbo, basta giusto??

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Forse "amare qualsiasi persona che non è tuo parente" vuol dire essere disposti ad accogliere ed aiutare anche ammalati, mendicanti, disabili...e questo non è almeno il mio caso. Per questo ribadisco il concetto di SCELTA. Nel nostro caso non abbiamo detto: aspetta che voglio fare del bene a qualcuno, vediamo un po chi si potrebbe aiutare.... Abbiamo semplicemente iniziato pensando a quanto sarebbe bello accogliere dei bambini in casa, bambini magari in difficoltà,...poi tutto ha avuto la sua evoluzione, come succede sempre...
    E anche qui il pricipio è sempre lo stesso, solo che ognuno ha il suo modo di esprimerlo. Quindi accetto tutti i discorsi fatti finora, volevo solo esprimere con le mie parole il concetto.

  8.  

    Mi stavo riferendo all"affido Cri, a parte che mi frulla molto in testa l"idea di adottare un nonno/nonna, ma...non so come movermi!!!
    ciaoo

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Veramente Marzia?

  9.  

    Si, mi piacerebbe andare a trovarli, portarli a fare una passeggiatina, far conoscere a Gulli la loro esperienza di vita, invitarli a pranzo cose cosi....ma dove li cerco??

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Bello, dai possibile che non trovi il modo?
    Non ci sono case per anziani, associazioni, uffici in comune che si occupano di queste cose, gli assistenti sociali stessi, gruppi di volontariato....

  10.  

    Ho cominciato con una Casa di Riposo, ma non sono parente di nessuno li, perciò,,vedono con sospetto un..avvicinamento?? magari giustamente, con la Caritas..
    sembra non ci siano anziani soli, qui intorno, e chi ha già figli e nipoti...non sono interessati..mah...

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Ciao Cioccolata. Perdonami se puoi ma non riesco a rispondere a tutti i tuoi interventi ed essendo tu la "novità" del momento, è naturale che cerchiamo di seguirti anche con curiosità, in senso positivo ovviamente. Vorrei comunque offrirti un mio parere su alcuni punti tra i tanti che hai toccato fino ad ora, nel puro spirito del confronto e reciproco scambio, senza provocazioni nè falsi moralismi! Per facilitare il mio intervento, adotterò il tuo metodo, spero non te la prenderai...:face-smile: Riporto brevemente il tuo passaggio e poi lo commento.

    1)...la mia famiglia ha solo aperto la porta a chi una casa non l'aveva...
    2)...Non è che facciamo solo quello che è normale? .....

    In relazione a questi due passaggi, io penso che no, non è affatto questa la normalità! Se fosse la normalità, non ci sarebbe alcun problema a reperire famiglie per l'affido ma come sappiamo bene tutti noi, è l'esatto contrario. ...e allora? Cos'è che ci fa aprire le porte di casa? Secondo me ognuno di noi ha le sue motivazioni ma, alcune, potrebbero essere comuni a tutti noi. Ad esempio, credo occorra una buona dose di sensibilità verso il sociale perchè altrimenti, non si riescirebbe ad uscire dalla spirale degli egoismi privati e faremmo parte tutti di quella fitta schiera di... (non mi viene il giusto aggettivo) che usa dire: "Ma chi te lo fa fare?????" Non ditemi che non li conoscete! Io ne sono circondato. Altra motivazione abbastanza comune, è il senso di responsabilità che molti di noi sentono. Alcuni di noi, non riescono a stare alla finestra a guardare perchè sentono forte il senso di responsabilità, nel nostro caso specifico, nei confronti dei minori e cioè, nei confronti di chi rappresenta il nostro domani.
    Forse Cioccolata intendevi dire che "dovrebbe" essere normale ma in realtà non lo è affatto.

    3)......la mamma è si colei che genera ma è anche colei che ti accompagna nella vita prendendosi cura di te ed aiutandoti a spiccare il volo....assieme al papà .

    A questa affermazione, mi dispiace ma mi dissocio totalmente, è demagogica e non rispecchia i veri sentimenti della "persona Bambino"! Per me la mamma ed il papà sono solo ed esclusivamente coloro che il bambino percepisce come tali. Posso aprirgli le porte dell'universo ma se nel suo cuore lui percepisce altri come suoi genitori, seppure per noi è una cosa sbagliata, ingiusta o chissà cos'altro, qui si che non possiamo fare altro che inchinarci al vero sentimento del minore. Occhio, può succedere a chiunque ed anche dopo tanti anni di accudimento e dovremo accettarlo comunque.

    4)...qua in questo forum mi sa che siete tutti troppo buoni e forse anche un poco santi...addirittura c'è chi parla di perdono da parte di bambini....

    Su questo passaggio faccio solo una battuta per evitare di ricadere in vecchie discussioni ma non reputo corretto sottolineare con "addirittura" una affermazione che di Santità non ha proprio nulla.
    Chiunque può esercitare il perdono e con questo non è affatto necessario nè essere credenti nè tanto meno Santi ma forse più semplicemente esseri umani e tante volte, ho imparato il perdono proprio dai bambini. L'ultimo in ordine d'apparizione, il mio F. totalmente all'oscuro di cosa potesse essere una religione o una banale preghiera per cui, se possiamo, nel reciproco rispetto, evitiamo di cadere in queste sciocche battute di spirito, potrebbe anche esserci tra noi anche qualche vero Santo, chi lo può sapere???:face-smile::face-smile::face-smile:

    Dici di essere diretta? Se è così, non dovresti prendertela per quel che ho detto...:face-devil-grin::face-devil-grin::face-devil-grin:

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Sandro tranquillo, non so perchè dovrei prendermela, sono abituata al confronto che peraltro ricerco, viceversa non scriverei su un forum::face-angel:

    Per normale intendo dire che non è una cosa straordinaria ....che è una cosa che possono fare tutti quelli che hanno un poco di posto nella testa, nel cuore e nella casa per un bambino in un momento di difficoltà.
    Se passa il messaggio che l'affido è una cosa speciale che va fatta da persone speciali in un contesto speciale e beh, allora si che non ci siamo!!!!!

    Sono daccordo con Cris quando dice che è una questione di SCELTA.
    Ogni persona un poco consapevole decide come e dove giocarsi la sua vita, secondo la propria sensibilità, nessuno quindi è speciale oppure ognuno di noi è speciale .

    Riguardo al perdono
    ...se per perdono intendi fare la pace dopo una sana scazzottata beh, sono daccordo con te che i bambini sono maestri ....ma non credo sia questo il perdono citato.....perdonare un genitore abusante o maltrattante o abbandonico ....beh credo proprio non sia cosa da bambini....attenzione all'ipocrisia che si nasconde dietro questa parola!:face-devil-grin:

    Riguardo al fatto che ci possa essere tra noi un vero Santo, beh la cosa mi intimorisce un poco ma anche incuriosisce....:face-angel:

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    dice Sandro:
    "Per me la mamma ed il papà sono solo ed esclusivamente coloro che il bambino percepisce come tali"

    Non capisco . Non capisco cosa vuoi dire.

    ciao

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Mi dispiace Cioccolata, per gli altri argomenti nessun problema, parliamo quanto desideri ma, per il tuo ultimo dubbio, non ho ricette da offrirti! Se non riesci a capire quell'affermazione, potrei cambiare qualche parola ma la frase resterebbe la stessa!
    Potrei dire ad esempio:
    "Per me la mamma ed il papà sono solo ed esclusivamente coloro che il bambino sente come tali". Oppure:
    "Per me la mamma ed il papà sono solo ed esclusivamente coloro che il bambino considera come tali"

    Occorre che tu provi ad immedesimarti per poterla capire ma giuro, non riesco a capire come tu non riesca a capire...:face-plain:

    Ciao.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Sai Sandro che ci ho ben pensato e diciamo la stessa cosa o meglio uno prosegue quello che afferma l'altro e cioè:

    "Per me la mamma ed il papà sono solo ed esclusivamente coloro che il bambino considera come tali"

    "il bambino considera tali coloro che lo hanno generato (lo sono per forza) ed anche coloro che lo accompagnano nella vita prendendosi cura di lui ed aiutandolo a spiccare il volo"

  11.  

    Cito testualmente ciò che Cioccolata scrive:
    Riguardo al perdono
    ...se per perdono intendi fare la pace dopo una sana scazzottata beh, sono daccordo con te che i bambini sono maestri ....ma non credo sia questo il perdono citato.....perdonare un genitore abusante o maltrattante o abbandonico ....beh credo proprio non sia cosa da bambini....attenzione all'ipocrisia che si nasconde dietro questa parola!

    Cioccolata, non so se ti riferisci a me, comunque io ho usato la parola perdono e te la spiego. Non mi riferivo certo ad una matrice dell'ipocrisia, nè tantomeno ad una filiale del buonismo e del cristianesimo, ma mi riferivo a qualcosa di molto profondo, emotivo, relazionale, ad un processo evolutivo, emotivo e spesso terapeutico che fa l'adulto rivedendo il bambino ferito che è stato, riassaporando il suo dolore, le sue ferite, prendendo consapevolezza di ciò che avrebbe voluto e non ha avuto, di ciò che gli è mancato, del dolore che ha provato, del male che ha subito da innocente...ma riguardando indietro, superando la rabbia, forse ci si rende conto che chi avrebbe dovuto provvedere al soddisfacimento di quei bisogni spesso non sapeva nenache come si facesse, cosa volesse dire perchè spesso non sono stati soddisfatti neanche i suoi...spesso quella persona che ha ferito è stata ferita a sua volta e ha utilizzato gli strumenti che conosceva e non ne possedeva altri e guardare questo fa biasimare quelle persone e si comprende che certe cose, sebbene brucino ancora, non le si ha avute non perchè si è cattivi o non meritevoli d'amore, ma perchè chi avrebbe dovuto darle non era in grado perchè a sua volte non le conosceva...questo fa vedere quel genitore con occhi diversi e fa raggiungere il cosiddetto "perdono", deresponsabilizzando anche il bambino stesso che spesso si vive come colpevole.
    Questo è un processo psicologico di crescita che però, prima ancora che arrivi lo psicoterapeuta, può essere faciliatto dai genitori affidatari (per tornare al discorso di cui sopra) che dovrebbero evitare di restituire ai figli immagini negative dei genitori naturali. Soprattutto per il bene dei bimbi.

  12.  

    Cioccolata ... "Io li accompagnerò, se lo vorranno nella ricerca delle origini " mi è piaciuto molto questo pensiero e ci tenevo a dirtelo. Purtroppo in molti non lo pensano e non lo fanno.

    Nessuno è santo, ma forse l'esperienza porta a parlare in un certo modo. Ho già scritto dei miei errori e sbagliando si impara. Gli stessi psicologi, proprio oggi me lo sonos sentito ripetere, dicono che per aiutare un bambino bisogna fargli capire che la sua mamma o il suo papà non sono cattivi, così come non lo è lui ... ma che le cose sono andate in un certo modo e qualcuno può aver sbagliato, magari per troppo amore, magari con la convinzione che stava facendo bene. Solo così si possono abbassare le difese del bambino, aiutarlo a superare timori e diffidenze e cominciare a costruire.

    Credo che il bene sia reciproco. E' indubbio che i bambini ci riempiano di gioia, ma è anche indubbio che qualcosa di buono, al pari di tanti altri, lo abbiamo fatto, anche se penso che quello che ricevo ogni giorno è assai di più di quello che mai potrò dare in tutta la mia vita. Da qui nasce la passione e lacostanza: dall'amore grande e gratuito che ricevo ogni girno da ciascuno di loro.
    Non è tutto bianco o nero. Non è che chi fa affido è bravo e chi non lo fa è cattivo, cara Cioccolata, ma fare affido è cosa buona. Se qualcuno non lo fa vuol dire forse che fa altro. Si giudica l'atto (fare affido) non il "non atto" (non fare affido. Tantomeno si giudica una persona: uno che fa affido non è necessariamente buono (prendi ad esempio chi faccia affido per avere dei bambini in casa da avviare alla prosituzione o per abusarne) e uno che non lo fa non è necessariamente cattivo (magari pensa di non essere adeguato e di non poter dare al bambino tutto l'amore che vorrebbe e che necessiterebbe).

    A chi fa affido non piace sentirsi dire "che bravo" perchè per lui/lei è cosa naturale. Quando qualcuno ci incensa, ripeto sempre che chiunque ha una famiglia, lavora tutto il giorno per mantenerla, accudisce i figli ecc. è parimenti bravo. La "bravura" non è insita nel fatto di avere un bimbo in affido, ma nell'accudire con amore un bambino e farlo crescere sano e con principi e qui genitori adottivi, genitori naturali e affidatari sono sulla stessa barca, alla pari, tutti bravi, tutti normali.
    Ma il far conoscere le esperienze di affido serve a stimolare altri, a farli interrogare sulla possibilità che anche loro se vogliono pssono ... magari non ci hanno mai pensato perchè non conoscono questo tipo di realtà o hanno avuto sentore di esperienze negative. Rcco anche perchè è importante raccontarsi, e raccontarsi con la normalità data dalla quotidianità.

    Nonni e nonne ... una volta avevamo fatto richiesta negli ospizi di nonni e nonne per stare con i nostri bimbi ... aiuto reciproco: i bambini potevano fare tesoro della loro esperienza e i nonni potevano fare i "nonni" e godere della loro compgnia. La cosa era buona ed è andata avanti per un pò. Poi è finita, ma nel mio cuore c'è sempre l'idea di rifarla percheè ci credo e la vedo cosa buona per tutti.
    Quest'estate abbiamo ospitato un gruppo di ragazzi disabili ... è stata una gioia per tutti e la più bella esperienza visuta con e dai ragazzi. Ancora ne parlano e non vedono l'ora (da entrambe le parti) di ripetere l'esperienza.

    Sulla definizione di mamma e papà condivido il pensiero di Sandro "coloro che il bambino percepisce come tali" ... fossero anche i delinquenti più incalliti di questa terra ... e non posso io imporgli la mia volontà secondo i miei pensieri e le mie esperienze.
    Con il tempo anche le idealizzazioni crollano se non supportate da fatti tangibili e l'esperienza del quotidiano, la goccia che sfonda la roccia, il mattone dopo mattone che crea la casa farà si che il bambino percepisca la realtà del cuore.

    Il perdono. E' quello che insegno ai miei ragazzi e sono felice e orgoglioso quando sono loro a voler perdonare chi ha fatto loro del male.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime18 Dec 2008
     

    Per Cioccolata: non condivido quel che dici! Non mi sembra affatto che la pensiamo alla stessa maniera e nemmeno che uno prosegue il discorso dell'altro. Rispetto le tue idee ma, credo di averti detto chiaramente come la penso su diversi punti e siamo veramente molto distanti! Non capisco cosa ti fa pensare diversamente.

    Un ultimo pensiero totalmente diverso dal tuo; tu dici:
    ".....perdonare un genitore abusante o maltrattante o abbandonico ....beh credo proprio non sia cosa da bambini....attenzione all'ipocrisia che si nasconde dietro questa parola!"

    Io la penso diversamente. Credo che un bambino ha potenzialità che noi adulti non gli riconosciamo. Spesso viene utilizzato un termine (capacità di discernimento) quasi come se, un bel giorno della vita, in un bambino scatta una molla e, solo da quel momento, diventa improvvisamente capace di capire quel che gli adulti dicono. Non la penso affatto così! Al massimo può capitare che non hanno mezzi espressivi per farsi capire ma, il loro cuore è già grande fin dai primissimi anni di vita. Molto spesso i due cuccioli che rendono la mia vita meravigliosa, mi danno delle sonore lezioni sia di civiltà che di umanità. Ad esempio, a volte mi capita di dover rimproverare il più piccolo(6 anni)! Cosa abbastanza normale che capita anche al più grande (9 anni). Bè, in quei casi, ricevo delle legnate emotive fortissime! Il grande, non sopporta vedere il piccolo soffrire e soffre anche lui per riflesso. I bambini sono capaci di provare emozioni, sentimenti, desideri anche più importanti di ciò che siamo capaci di provare noi adulti.
    Per questo ritengo che un bambino, sia capacissimo di perdonare. Anzi, prima lo farà e prima guarirà il suo stesso cuore. Questo è solo il mio pensiero, non è assolutamente una certezza incofutabile ci mancherebbe altro.
    Forse Cioccolata, la cosa che ci riesce bene è quella di stimolare le nostre riflessioni ma poi... no! Non credo proprio che diciamo le stesse cose.

    P.S.: Sei poi riuscita a capire cosa intendo nel discorso di chi sono mamma e papà per un bambino?

    Ciao e buona serata a tutti.

    •  
      CommentAuthor...
    • CommentTime19 Dec 2008
     

    Cristina non mi riferivo a te e vedo che siamo daccordo.....quel perdono è roba da adulti ...

    dice Cristina
    "...ma mi riferivo a qualcosa di molto profondo, emotivo, relazionale, ad un processo evolutivo, emotivo e spesso terapeutico che fa l'adulto ....."

    Sandro ti ho risposto sopra...forse sei tu che non capisci adesso:face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime19 Dec 2008
     

    Ciao Cioccolata, anche tu nottambula?

    "il bambino considera tali coloro che lo hanno generato (lo sono per forza) ed anche coloro che lo accompagnano nella vita prendendosi cura di lui ed aiutandolo a spiccare il volo"

    Certo che ho letto sopra ma dici tutto e non dici niente! Per te sono tutti genitori, un'eccedenza di genitori, forse troppi!!!