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      CommentAuthormarguez72
    • CommentTime12 Oct 2008
     

    ... Ebbene sì, dopo 2 anni e molte novità scrivo nuovamente. Nell'agosto del 2007 abbiamo terminato il percorso per ottenere "l'abilitazione" come affidatari ed ora da circa due mesi abbiamo iniziato la nostra prima eseprienza.
    Devastante, è la parola che uso più spesso per definirla: noi senza figli ci siamo visti recapitare il "pacco" dopo un inserimento ridicolo e poi via tutti in ferie (tranne noi). Il bimbo ha 7 anni, una situazione solo in apparenza semplice (e che tra l'altro noi conosciamo solo per sommi capi) e ancora in divenire, una famiglia d'origine falsamente collaborativa. Dal primo giorno è entrato in conflitto con noi con una o più crisi giornaliere (ogni giorno) che durano svariate ore (si inizia con un banale capriccio, poi si passa ai dispetti sempre più pesanti con gesti violenti nei nostri confronti, per arrivare al pianto isterico con tanto di momenti di autolesionismo): ci mette alla prova, non accetta le poche e basilari regole che cerchiamo di fissare, rivolge i suoi insulti non solo a noi ma anche alle nostre famiglie. Nonostante sia seguito da un psicologa la situazione non fa altro che peggiorare, le crisi sono sempre più pesanti e rabbiose.
    A peggiorare il tutto vi è l'influenza della famiglia di origine: gli incontri e le telefonate (entrambi settimanali) sono stati diminuiti solo ora in seguito alle nostre segnalazioni relative agli effetti conseguenti.
    Per fortuna si stanno prospettando alcune soluzioni a supporto nostro e del bambino.
    Ci sentiamo impotenti e l'istinto di sopravvivenza spesso mi porta a considerare più il mio disagio rispetto alla sofferenza del bimbo (condizione che viene abilmente celata dietro uno strato di arroganza e saccenza che non aiutano cerco il nascere di un sentimento di affetto).
    Detto che ogni situazione è un caso a sè e che probabilmente non esiste una risposta..... quando ci sarà un po' di pace?
    Ora è tutto nero e mi sembra di aver perso tutta la convinzione che per anni ho riposto in questo progetto.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime12 Oct 2008
     

    Mi dispiace tanto....io nella mia pochissima esperienza mi sento di dirti che due mesi sono proprio pochi, e probabilmente con il giusto supporto le cosepotrebbero migliorare.
    Rimango perplessa quando dici che avete difficoltà ad instaurare un rapporto di affetto, che è la prima cosa che il bambino dovrebbe sentire e si aspetta da una famiglia...forse dovreste lavorare su questo...sul far sentire maggiormente il vostro affetto.
    A volte anche con i figli naturali i rancori e la rabbia tendono ad offuscare il rapporto d'amore, e se non si riesce a superare questi sentimenti negativi, difficilmente il bambino si lascia accogliere nelle vostre braccia.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime12 Oct 2008
     

    Ciao!
    Mi spiace che quest'impatto sia... così difficile.
    Quando finirà? Non saprei...
    Però ricordatevi che voi siete gli adulti, voi avete gli strumenti per superare questi momenti difficili: il bimbo sta solo "subendo" decisioni di adulti.
    Non è facile, non è facile per niente perchè poi 'sti bimbi (tutti i bambini!) hanno la capacità di beccare tutte le nostre debolezze. I bambini sono i più grandi educatori: tirano fuori tutto da noi: sta a noi decidere di tirare fuori solo il meglio per loro.
    Mi pare però che i servizi si siano già attivati per darvi una mano.
    Un paio di cose mi sento di dirvi: chiedete aiuto (e mi pare lo stiate già facendo) e se ci sono sul territorio associazioni che si occupano di affido e fanno dei gruppi, provate a parteciparvi: scoprirete che i vostri sentimenti sono comuni a molti, che le vostre paure le hanno in molti, che la stanchezza è proprio di tutti: non consola questo, ma almeno ci fa sentire meno soli.
    E poi: tirate fuori tutta la pazienza che avete e anche quella che non sapete di avere: sia col bimbo che con voi stessi.
    Un bel respiro profondo, un bel pianto, una passeggiata solitaria e poi... si riparte.
    Ah: e si vi riesce, cercate di vedere quei piccolissimi, microscopici progressi o cambiamenti nelle crisi: anche magari solo il fatto che per fare scattare una crisi, ci sia voluto un minuto in più... :face-smile:

    Un abbraccio forte

  1.  

    Ciao Marguez,
    mi spiace per l'inizio così burrascoso.
    Se ti può consolare, è cosa abbastanza comune che l'inizio non sia facile, specie per il rapporto con i servizi sociali.
    Occorre innanzitutto che vi parlino di tutte le problematiche inerenti il bimbo e la sua famiglia: Se i servizi non vogliono darvi ulteriori informazioni, rivolgetevi al tribunale motivando la cosa come necessaria per meglio capire e meglio aiutare e spaventateli facendo intravedere la possibilità concrete di un fallimento dell'affido.
    Crisi. Lo hai detto giustamente tu ... vi mette alla prova. Evidentemente nessuno lo ha mai amato, dove per amare intendo "accettarlo per quello che è" con le sue crisi, bizze e pianti. Dovreste provare ad ignorarlo, so bene che non è facile, quando si comporta male e gratificarlo quando fa qualcosa di buono, anche una piccola cosa. Ha bisogno di amore e di sentire che gli volete bene anche se si comporta male. Il primo momento è la fase più difficile ... ed il primo momento può andare avanti anche per mesi e mesi.
    Ottima cosa la diminuzione degli incontri con la famiglia di origine se erano nocivi, ed ottima cosa le vostre segnalazioni che siano state ascoltate (molto spesso questo nonaccade).
    Non demordere, vedrai che la pace e la serenità arriveranno (per quanto possibili, perchè con bambin in casa non ci sarà mai una situazione del tipo di opace che avevate conosciuto prima del suo arrivo ... ma quello che si crea è una pace diversa ... una gioia di fare e di stare insieme.
    Il bambino è piccolo e la sua arroganza e strafottenza è solo un'arma di difesa. Dovrete essere bravi voi ad andare oltre e pensare che non è un adulto, ma un bambino desideroso e bisognoso di amore.
    Cercate di capire cosa in lui faccia paura della sua famiglia di origine e cercate di agire su questi aspetti in maiera positiva. Questa contrapposizione a cio' che di negativo ha conosciuto negli adulti, gli permetterà di rivalutarvi ed apprezzarvi per quello che realmente siete.
    Noi come portale e come Associazione ci siamo, se avete bisogno di noi, sia per uno sfogo o un consiglio, ma anche materialmente se volete venire da noi uno o più giorni per parlare e capire. Avete già i vostri consiglieri (servizi sociali), ma un consiglio in più da chi vive questa realtà tutti i giorni da 22 anni ... è sempre un'opportunità in più.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime13 Oct 2008
     

    Ciao Marguez, piacere di conoscerti.
    Da quel che racconti, pare una situazione particolarmente dura. Se ne avete possibilità, anch'io vi consiglio di frequentare altre famiglie affidatarie. La conoscenza virtuale che puoi avere nel forum, secondo me può aiutarti molto anche per la rapidità con cui puoi ricevere consigli anche a tarda notte (c'è Jamin che non dorme mai...:face-devil-grin:) ma,
    una conoscenza diretta e personale con chi vive la tua stessa esperienza, può generare qualcosa di più concreto e misurato sulla vostra reale condizione. Molte volte, il solo condividere con altri il proprio problema, consente di riconsiderarne la reale dimensione e ci fa sentire più forti. In fondo, se ci siamo aperti all'accoglienza, significa che siamo aperti anche al confronto ed alla condivisione. Diciamo che il maggior aiuto, sempre a mio modesto parere, lo puoi ricevere proprio dalla "condivisione".
    Coraggio e tenete duro! Anch'io posso dirti che i problemi ci sono sempre, ad ogni affido! Occorre riconoscerli e poi lavorare con pazienza, giorno per giorno, istante per istante, facendo tesoro dei consigli ricevuti ma principalmente delle tue personali sensazioni. Il sereno arriva sempre; ogni tanto qualche nuvolone si ripresenta ma c'è sempre l'ombrello giusto per ogni situazione, si tratta solo di capire qual'è il migliore.

    Tutta la mia solidarietà.

    Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime13 Oct 2008
     

    Ciao Marguez, bentornata su questo forum.
    Mi dispiace sentire che la situazione che stai vivendo sia una situazione molto complicata. Sicuramente l'avevi idealizzato in modo diverso l'affido.
    Ma cerca di guardare a questo bambino. Ogni volta che ha una crisi isterica, ogni volta che fa qualcosa di incomprensibile, è proprio in quel momento che deve prendere valore la tua azione. E' lì il senso dell'affido, avere la forza di modificare quegli atteggiamenti. Non è semplice, ma cerca di non mollare.
    Ripeto tutti i consigli che ti sono stati dati, cerca, cercate di non rimanere soli e di avere intorno a voi una rete di persone che possano supportarvi.
    Noi siamo qua, per qualsiasi cosa. Anche solo per uno sfogo.
    A presto,
    Jamin

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      CommentAuthormarguez72
    • CommentTime15 Oct 2008
     

    Grazie per il vostro sostegno.
    Devo dire che gli operatori dei servizi sociali, dopo un inizio non proprio felice, ci stanno supportando con interventi su più fronti dandoci veramente una grossa mano. Sicuramente è stato un'inizio abbastanza traumatico e differente da quanto ci eravamo immaginati (non mi aspettavo che il bimbo iniziasse a metterci alla prova con attacchi continui fin dal primo giorno con noi, ma in base all'esperienza di volontariato durata alcuni anni mi aspettavo un inizio seppur breve di studio/felicità per una situazione nuova e probabilmente migliore rispetto alla comunità).
    Inoltre il non avere figli non aiuta (almeno così è stato nel nostro caso)... mi sono ritrovata nelle confidenze fatte dalle mie amiche in seguito all'arrivo di un bambino: il senso di claustrofobia, di non essere più unici padroni della propria vita, il perdere i propri spazi.
    Ora penso sarebbe stato meglio iniziare con un'esperienza, passatemi il termine, meno coinvolgente che ci permettesse di entrare nel ruolo un po' più gradualmente.
    Comunque... è andata così, ora si va avanti, cercando di imparare giorno per giorno.
    Grazie e a tutti e cercherò di non scomparire nuovamente dal forum.... magari anche i miei pensieri possono essere di qualche utilità

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime15 Oct 2008
     

    Si Marguez, i tuoi pensieri, la tua esperienza è di grande importanza per tutti quelli che sono interessati all'affido.
    Grazie per condividere le tue riflessioni.
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime16 Oct 2008
     

    Ciao Marguez,
    ti sento un pò più serena o sbaglio?
    Secondo me è importante che voi abbiate capito o che capiate, che la difficoltà che avete non deriva solamente dal fatto che il bimbo sia un pò difficile da gestire, ma anche dal fatto cheè il vostro primo figlio e che quindi l'impatto è maggiormente difficile, per i motivi che tu stessa hai detto. Questo vi aiuta a non addossare tutte le colpe al bimbo e a capire giorno per giorno , quali comportamenti dovrete cambiare per aiutarlo. Perche ogni vostro piccolo miglioramento nell'accettarlo, sarà un grande miglioramento per lui. Coraggio! Io ti parlo con la mia zero esperienza con bimbi in affido, ma con la mia esperienza di mamma di due bimbi.

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      CommentAuthormatteo.R
    • CommentTime16 Oct 2008
     

    Ciao Marguez,
    Non mollare e' un percorso uguale per tutti, piano piano vedrai le cose cambieranno.
    La sua furia non e' altro che un modo di mettersi in luce con voi, certamente adesso nel primo periodo ci sara' la famiglia di origine che ad ogni incontro vi mettera' il bastone tra le gambe, ma col tempo tutto si placa, e a vincere sarete voi.
    forza e coraggio
    Ciao Matteo