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  1.  

    Visti anche i fatti di ieri a Roma, credo che questa iniziativa sia ottima.
    Ritengo che tutto si può sanare, ma la prevenzione fatta quando si è ancora bambini sia la miglior carta per migliorare la nostra società

    La Spezia. Sabato 4 ottobre 2008, alle ore 15.30 il CAMeC (Centro d'Arte Moderna e Contemporanea, piazza Cesare Battisti 1) organizza un laboratorio artistico dedicato ai bambini, sul tema della discriminazione razziale.

    L'iniziativa si svolge nell'ambito della quarta Giornata del Contemporaneo, che il 4 ottobre vedrà il CAMeC aperto a tutti con ingresso gratuito.
    Inventato e condotto da Catia Castellani, il workshop si rivolge principalmente ai bambini dai 5 ai 7 anni, ma tutti i bambini saranno bene accetti.
    Fino ad un massimo di 15, lavoreranno con materiali anomali e progetteranno una scultura/tela/libro d'arte collettivo, dove tutti parleranno di sé e si confronteranno con l'immaginario di tutti. Il segno di ognuno si mescolerà con quello dell'altro, in modo democratico e condiviso, ma al momento saranno inventate anche scritture universali, uniche e diverse. Per l'occasione saranno distribuiti gadgets e materiale Unicef.

    Il laboratorio è gratuito, ed è gradita la prenotazione.

    Per info
    0187 734593

  2.  

    Sempre nell'ambito di fare prevenzione.
    Come ci si può meravigliare se i ragazzi sono sempre più violenti se sono proprio gli adulti ad insegnare e ad istigare alla violenza?

    HELSINKI (Reuters) - Un videogioco online in cui il proprio personaggio vaga per una scuola e uccide i bambini con una pistola è stato bandito da un sito di giochi per ragazzi finlandese, a una settimana da una delle più terribili stragi in un istituto del paese.

    "Abbiamo rimosso le pagine dal nostro sito che non sono adatte ai componenti più giovani di una famiglia", si legge in un comunicato di lastenpelit.fi apparso sul suo sito web.

    Il gioco, "Kindergarten Killer", può essere facilmente trovato su Internet.

    Matti Saari, 22 anni, ha ucciso la scorsa settimana 10 persone in un istituto professionale di Kauhajoki, Finlandia, nella seconda sparatoria in una scuola del paese scandinavo in meno di un anno. Saari aveva preannunciato il folle gesto in impressionanti video che ha immesso su siti web come YouTube.

    Lo studente finlandese Pekka-Eric Auvinen aveva fatto lo stesso prima di uccidere con una pistola sei compagni di scuola, una bidella e il preside nella scuola superiore di Jokela lo scorso novembre.

    Sia Saari che Auvinen hanno poi rivolto l'arma contro se stessi.

  3.  

    Qualcuno ogni tanto obietta ... ma loro non mi ascoltano.
    Beh ... non so per voi, ma a me riesce facile coinvolgere i miei ragazzi in attività sane: passeggiate nei boschi, girate in bici, chiacchierate, giochi da tavolo, cruciverba come fossero gare, sudoku, giochini da me inventati sia di ruolo che competitivi (tipo dico un nome di animale in inglese e loro devono farne il verso).
    E come si divertono!!!

    Non hanno playstation, non hanno cellulare, il computer si usa solo mezz'ora a testa al giorno per giocare.ù
    Hanno la possibilità di uscire con gli amici, ma spesso preferiscono restare a casa ... dicon che si divertono di più e non si devono scontrare con i tanti ragazzi, anche dei loro gruppi, che spinellano, che rubano tanto per il gusto di fare la ragazzata, che bestemmiano, che non rispettano gli altri (tipo prese di giro verso il ragazzo con handicap o verso l'anziano) ...

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime3 Oct 2008
     

    Riccardo, complimenti! Ti stai dando da fare con tanti argomenti interessanti oggi!
    Il discorso della discriminazione raziale è bello ampio aimè.

    A partire da noi adulti, innanzitutto la non tolleranza verso ciò che è diverso da noi. Verso ciò che forse fa paura.
    Il colore della pelle in primis, le differenti realtà politiche, religioni.......

    Poi si arriva ai continui atti di violenza...ma sta volta verso chiunque. Anche verso a chi è "uguale" a noi. Allora non è più questione di "razza", di diversi caratteri somatici, mi dico.

    E' proprio una questione di odio, forse. A volte si legge addirittura, di NOIA.

    Molto vero ciò che dici Riccardo: ad oggi i bambini hanno tutto. Troppo, forse. O più probabilmente siamo noi genitori che non siamo capaci a far loro apprezzare il valore delle cose. Allora dico io, se hai possibilità economiche, va bene regala a tuo figlio playstation, MP3 e quant'altro....ma fagli capire che NON TUTTO gli è dovuto.
    Che le cose occorre meritarsele, dai/ricevi: io lavoro per avere i soldi necessari ma tu, figlio, devi capire ciò che è giusto ciò che non lo è. E questo è raro che lo imparino da soli, glielo deve far capire un'adulto. Ogni ragazzo ha il suo carattere (bello o brutto che sia) ed è un duro lavoro, ma occorre comprenderlo per bene per guidarlo nella giusta via. Difficile non essere di parte coi propri figli vero? Ma occore non esserlo per far loro del bene.
    Poi, ogni storia è a se....e chissà cosa si nasconde dietro a tanta violenza.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Oct 2008
     

    Cara Paola, sono perfettamente d'accordo con te. E' tutto ciò che è diverso che ci fa paura. Ed è a causa dell'ignoranza che la paura verso il diverso aumenta a dismisura. Ciò che è profondamente scorretto è che questa paura sia alimentata dalle istituzioni politiche stesse così deboli, da dover creare un "nemico pubblico" contro cui lottare e legittimare se stessi.
    Il confronto e la conoscenza dell'altro è il miglior antidoto. Ben vengano work-shop e lavori in gruppo, dove i bambini possano entrare in relazione con l'identità dell'altro, per la conoscenza reciproca.