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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Sep 2008
     

    Avrete capito che sto parlando della nostra mamma. Chiedo un vostro parere, anche di Cristina Bubici se possibile:
    Quanto può influire la depressione del genitore sul benessere psicologico della figlia? Consideriamo che vivono insieme da sole..non c'è papaà e non ci sono fratelli e sorelle.
    Supponiamo che la "nostra mamma" possa assolvere più o meno bene ai bisogni materiali della bimba, che le due siano legate da un affetto profondo (quando viene a prenderla spesso le butta le braccia al collo), che si cerchi di salvare questa famiglia aiutandola a risollevarsi.....io mi chiedo se la bimba possa vivere bene con una mamma depressa, che vede tutto nero, che cambia umore ogni cinque minuti, dove tutto ruota intorno agli umori di lei.
    Quali traumi potrebbe subire?
    QUale è la soluzione meno peggio?
    Se io faccio una gran fatica a rapportanmi con lei per i suoi continui sbalzi di umori, come fa questa povera bimba a vivere con lei?
    Si è parlato tanto nelle ultime discussioni di aiutare questi genitori, ma credo che per lei a livello psicologico ci sia poco da fare.

  1.  

    Ciao Cris,
    eccomi!

    Quanto influisce la depressione della mamma sul benessere del figlio???
    Tanto, come tutte le patologie genitoriali...
    La depressione (ovviamente dipende anche dal grado di gravità della malattia) comporta non solo sbalzi di umore ma apatia, mancanza di energia, sensi di colpa per il proprio passato, incapacità di vedere un futuro e di vederlo positivo (il cosiddetto vedere tutto nero...), vissuti di perdita dolorosi e mai elaborati fino in fondo, ansia, insonnia o ipersonnia, mancanza di appetito o eccesso di appetito (per l'ansia)....

    Insomma vivere con una madre in queste condizioni non è affatto facile...è ovvio che dipende dal grado di gravità della malattia però il figlio potrebbe imparare a prendersi cura della madre e potrebbe diventare un figlio precocemente adultizzato con un ribaltamento dei ruoli, laddove il figlio prenda il ruolo genitoriale e si prenda cura precocemente del genitore malato...Succede spesso, anche se non è naturale poichè tutti i bimbi hanno diritto al gioco e all'infanzia spensierata..
    E' di certo una figlia molto legata alla madre, molto responsabilizzata e consapevole dell'importanza del suo ruolo, è una figlia che difficilmente sarebbe sollevata dal distacco completo, forse per questo non passano ad una affido full time, perchè potrebbe essere nocivo sia per la figlia che per la madre.
    La figlia potrebbe soffrire sentendosi in colpa, vivendo un continuo stato di ansia, sofferenza nonchè preoccupazione per lo stato psico-fisico della madre in sua assenza...
    La madre avrebbe un ulteriore perdita, senso di colpa e fallimento e questo inciderebbe in modo significativo sulla sua vita e potrebbe peggiorare il suo stato di salute mentale (considera che c'è un alto tasso di suicidi correlato alla depressione...).
    Questa madre va di certo aiutata attraverso un percorso serio di psicoterapia (non so se prende anche dei farmaci) e andrebbe anche aiutata la figlia...

    Spero di essere stata chiara e aver risposto alle tue domande.
    Non conosco direttamente il caso per cui di più non so dirti ma se hai bisogno di me, anche in forma privata, scrivi pure, ci sono.

    Cristina

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Sep 2008
     

    Grazie Cristina per il contributo. Non credo che la sua malattia sia molto grave, ha molti momenti buoni, però non so...
    L'essere adultizzata lo ha riscontrato anche la sua psicologa, che ora si è volatilizzata e che vedeva la situazione puiù grave di quanto la vede l'as. Lei, sin dall'inizio aveva ipotizzato l'affido a tempo pieno.

  2.  

    Come volatilizzata??
    La psicologa non segue la bimba costantemente? E la madre è seguita?

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Sep 2008
     

    La mamma è seguita da una psicologa. La bimba è stata dalla psicologa in aprile-maggio, per qualche seduta, dopodichè credo che non l'abbia più vista. C'era una divergenza di opinioni tra la psico, che diceva chiaramente che Serena avrebbe avuto bisogno di una famiglia dal lunedì al venerdì, e l'ass soc. che ancora dice che noi siamo il punto di riferimento qualora la mamma iniziasse a lavorare (preziosa risorsa=baby sitter). Ammette almeno che la bimba ha bisogno di stare da noi , per respirare un clima familiare normale . Scusate la leggera ironia, ma concedetemela ogni tanto....:face-plain:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Sep 2008
     

    BAMBINA INNOCENTE, MA FURBA!!!!
    Ieri, io mia figlia e la bimba ci siamo dilettate a fare braccialetti e collanine con le perline. Oggi quando vado a prenderla , lei mi dice che domani una sua amica compie gli anni e l'ha invitata alla festicciola. Ora mi dice," siccome noi non abbiamo soldi per comprarle un regalo, pensavo che potremmo farle una collana". Abbiamo quindi realizzato un bel bigliettino colorato con allegato un pacchetto con tanto di collana, fiocchetto disegno e auguri.
    Quando la mamma è arrivata, non sapeva niente dell'invito.....la bimba aveva pensato bene di organizzare tutto quanto in modo che la mamma non si inventasse scuse per non portarla. .:face-devil-grin:...Spero veramente che la porti...ci teneva molto|!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime10 Oct 2008
     

    E' normale che una bimba perda 47 giorni di scuola in un anno? E che gli altri giorni ci vada in ritardo? Parlo dell'anno scorso quando era in prima elementare.
    Chissà come andrà quest'anno!
    Ma quando si decidono a togliersi il prosciutto dagli occhi?
    Ieri mi chiama la mamma e mi dice di non andare a prenderla a scuola perchè non c'era andata! Ma perchè sta male? chiedo io
    No silenzio.....Vengo a prenderla a casa? No...silenzio. Fine della telefonata
    L'assistente sociale stamattina mi dice : si si la sento io! Per dirle cosa poi?

  3.  

    Io farei così Cris ... andrei a parlare di persona con il servizio sociale e direi loro "la situazione non va bene per questo e questo motivo".

    Loro possono rispondere:
    A - Sappiamo noi cosa dobbiamo fare e monitoriamo noi la situazione ... quindi le si occupi di cio' che le compete e lasci a noi questo lavoro
    B - Mi dica signora e vediamo cosa potremo fare
    C - Ha ragione, non va bene ... collaboriamo in questo e quest'altro modo e ci aggiorniamo a scadenze periodiche

    C andrebbe benissimo ... ma è utopia che i servizi accettino una collaborazione
    B non va bene, ma sarebbe un inizio. In questo caso aspetterei 15 giorni e se poi le cose continuano a non andare bene, tornerei a parlare con i servizi sociali e valuterei le nuove risposte ... se fosse ancora B, a questo punto risponderei come se avessero risposto A
    A - Care signore ... la situazione si sta portando aventi da troppo tempo e le cose stanno peggiorando. Tot giorni di scuola di assenza ne sono indicatori, ma non solo. Mi sento in dovere quindi a questo punto di avvertire la Procura di tale situazione perchè non posso permettere che una situazione così negativa si trascini per così tanto tempo senza che nessuno faccia nulla di concreto ... e voi fino ad ora avete fatto pochissimo.

    Il nostro primo bimbo in assoluto è arrivato dal Tribunale dopo che avevo avauto queto non dialogo con i servizi sociali

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime10 Oct 2008
     

    Ma tu Riccardo la vedi grave, o no?
    Ma è possibile che in un annno, l'anno scorso , l'as abbia parlato una sola volta con le maestre?
    Ma poi il problema non è solo la scuola, ma come può la bimba stare sempre con lei? Quando ci penso mi viene l'angoscia.
    Boh, forse esagero o forse l'as non capisce niente.O fa finta di non capire
    Siccome stamattina ho già parlato con l'as, vedo adesso come va la settimana prossima e poi semmai mi muovo

  4.  

    Difficile dire se la cosa è grave.
    Come la descrivi tu ... tranquilla non è davvero.
    Credo che una maggior presenza dei serivizi sarebbe auspicabile.
    Molte volte molti genitori dicono "il figlio è mio e so i come gestirlo, so i quali siano le sue necessità"
    E posso anche essere d'accordo in linea di principio, ma purtroppo spesso alcune mamme ritengono che siano giuste coase che giuste non sono.
    Bisogna prima co amore e pazienza, poi con qualche piccolo ricatto, poi con forza fargliele capire e semmai imporgliele.
    Fino ad un certo punto possiamo tutti ... ma poi occorrono le istuzioni.
    E qui sembra che le istituzioni siano poco presentui quando invece sembrerebbe utile una loro presenza maggiore nell'accudimento e nella protezione della bambina.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime11 Oct 2008
     

    Ciao Cris, facci sapere ! MI sembra di capire che la situazione non sia cambiata e gli assistenti sociali non hanno avuto quello slancio che invece avrebbero dovuto avere prima dell'inizio dell'anno scolastico. Armati di pazienza e fai quello che stai già facendo. La bambina ne sta già traendo il massimo, ne sono sicura.
    Un abbraccio
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Oct 2008
     

    Lunedì prossimo abbaimo un incontro con l'assistente sociale e la psicologa per fare il punto della situazione. Vediamo che succede...

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Oct 2008
     

    Oggi pomeriggio la maestrA si lamenta con me che la bimba va sempre con circa un'ora o più di ritardo a scuola. Io le ho detto di rivolgersi all'assistente sociale...vediamo se lo faranno.
    Questa sera avevamo la bambina con noi, mi telefona la mamma dicendomi che si trovava chissà dove, con la macchina rotta, senza cellularre e che non sapeva se ce la faceva a venire a prenderla e nemmeno a ritornare a casa. Poi per fortuna mi chiama la nonna, dicendo che veniva a prndere la bimba, perchè la mamma
    "stava male". Questi sono i fatti....

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime21 Oct 2008
     

    Ciao Cris. Credimi, capisco quel che vuoi dire e ti sono molto vicino. E' veramente difficile agire nel modo giusto e non sai mai come vanno a finire le cose! Dici una cosa, sperando che serva ad un preciso scopo ed invece, scombina tutto e patatrac!!!
    Ti faccio l'esempio del mio F.
    E' stato un cambiamento continuo della tipologia dell'affido dei 6 fratelli, non perchè sono sopraggiunte variazioni in seno alla loro famiglia o per nuove disposizioni del Tribunale; no! Nulla di tutto ciò!
    I cambiamenti, sono stati involontariamente indotti dai racconti che noi genitori affidatari abbiamo fatto nel tempo alle assistenti sociali.
    Tutto ha avuto inizio dal fatto che la mamma ha chiesto aiuto ai serv. sociali ed hanno tentato inizialmente un affido diurno consensuale per tutti i figli. Non è stato possibile trovare famiglie in numero sufficiente ed anzi, ne hanno trovata solo una per il figlio più piccino così ogni sera, la mamma lo poteva riavere in casa. Gli altri sono finiti in affido settimanale con il rientro a casa con pernotto in tutti i fine settimana. nel passare del tempo a forza di sentire i nostri racconti, le ass. soc. non capisco bene cosa abbiano compreso della situazione complessiva ma, sta di fatto che quello che era un consensuale, oggi non sappiamo cosa sia realmente e, i bambini possono vedere la loro mamma per meno di 2 ore ogni 15 giorni in struttura protetta. Noi non possiamo neanche accompagnarli all'incontro, dobbiamo recarci in un punto di raccolta dove una educatrice, li viene a prelevare e ce li riporta nello stesso posto dopo poco meno di 2 ore.
    Tutti questi cambiamenti, sono stati generati dai nostri racconti sulle storie che vivevamo con quei ragazzi e sulle relazioni che avevamo instaurato con la loro mamma. Nessuna verifica è stata eseguita effettivamente dai servizi e, se avessimo voluto, avremmo potuto raccontare qualsiasi cosa contro quella povera donna. A mio parere, qualcuno di noi è stato fin troppo duro con lei e, a forza di lamenti con le ass. soc., forse hanno indotto quest'ultime a fare scelte diciamo così, almeno discutibili. Ora, di fatto, se qualcuno di noi avesse voluto aiutare quella donna, non ci è più possibile farlo alla luce del sole.
    Carina come situazione, vero???

    Ciao e coraggio Cris, segui sempre il tuo cuore ma poi, lasciati condurre come hai fatto fin ora, dalla tua ragione.

    Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Ciao Cris, hai fatto benissimo a dire alla maestra di rivolgersi agli assistenti sociali. Quanto alla mamma, forse è l'ennesima riprova che ci sono dei problemi molto più grandi di quelli che ti erano stati presentati e che forse si fatica molto a fare qualche passo in avanti...

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Scusa Sandro, ma io non posso stare zitta e difendere sempre la mamma, per paura che le tolgano la bambina. A volte ho taciuto, ma le cose non sono cambiate. Ieri sera quando ho detto alla bimba che la nonna veniva a prenderla e che non si sarebbe fermata a dormire da noi, ho visto nei suoi occhi la gioia ed il sollievo per ritornare a casa. Sicuramente non è ancora pronta per essere allontanata dalla madre ed io sono la prima ad ammetterlo, ma sono straconvinta che non c'è futuro con lei, la situazione si rivela sempre più grave e non credo che sia recuperabile. Detto questo, certo che userò la ragione più del cuore, e non userò una parola in più di quelle necessarie a far capire la situazione. Ho tanta voglia di aiutarla, ma ti assicuro che, abbiamo maturato lentamente questa idea dell'affido e il desiderio che lei stia bane è molto superiore alla voglia di averla con noi, nonostante sia una bimba deliziosa.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    E po Sandro é ovvio che i cambiamenti a volte sono indotti dai racconti dei genitori...come fanno i servizi sociali a valutare le cose ,senza il nostro supporto? Vedendo la mamma una volta al mese? Non vedendo per niente la bambina? Andando a parlare con linsegnanti due volte all'anno? E qui si ritorna sempre al solito discorso dell'inefficenza dei servizi. Sempre nel nostro caso , l'as mi ha detto che per la bimba non era previsto un supporto psicologico (figlia di mamma depressa!?! intendiamoci), è stata vista credo due volte in primavera e poi siccome durante l'estate la psicologa ha avuto un interruzione del contratto, nessuno l'ha più seguita.Per questo ho chiesto che ci fosse anche lei al prossimo colloquio.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Intanto incomincio col dire che molti casi partendo dalla mia esperienza d'infanzia non si puo' mai dire che una bambina che abbia una mamma depressa e che non va' a parlare con le maestre debba avere limiti e sicuramente dei probblemi.Non voglio raccontare in questo contesto(ma se ti va' Cris privatamente lo faro' volentieri)per farvi capire non ho passato un'infazia ne' normle ne' tranquilla,ma eccomi qui' .Una persona ammirata e rispettata da tutti (o quasi)molto socievole e spero una mamma ammirevole pronta a tutti.Non si puo' mai dire se la bambina ha dei veri probblemi.Ma tu se saprai aiutarla e non partirai con dei pregiudizzi sulla mamma ,farai solo del bene.In bocca a lupo

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Ciao Cris. Non ho capito se quel che ho detto ti abbia contrariata o meno ma spero di no perchè non dicevo nulla di diverso da quel che sostieni tu. Non ometterò mai nemmeno un dettaglio di ciò di cui verrò a conoscenza sulla storia di F. come vorrei che facessero anche le a.s. con me, raccontandomi tutti i dettagli e questo, purtroppo non avviene. Per passare da un affido condiviso richiesto dalla mamma ad uno protetto e limitatissimo, deve essere successo proprio qualcosa di molto grave ma a noi, non è stato detto proprio nulla sulle reali motivazioni.
    In occasione di uno degli incontri, la mamma fece scambiare i pantaloni a due dei suoi figli perchè le taglie erano sbagliate per entrambi e così facendo, la situazione era migliore. Quando siamo andati a riprendere i bambini (in quel periodo incontravamo anche la mamma), una delle due mamme affidatarie dei bimbi coinvolti nello scambio d'abbigliamento, si è infuriata a tal punto che ha preteso che i bambini si scambiassero nuovamente i pantaloni facendoli piangere entrambi e intavolando una discussione molto agitata contro la mamma che, a suo dire, non doveva permettersi di fare queste cose.
    Ecco! Se sono solo queste le ragioni dell'irrigidimento del nostro affido, a me non piacciono proprio per niente e ne do la colpa alle a.s. che dovrebbero mitigare queste stupide discussioni e favorire il dialogo non la chiusura muro contro muro che non giova proprio a nessuno.
    Poi, per quanto riguarda il discorso delle valutazioni dei racconti degli affidatari, io credo che un minimo di verifica debba essere sempre fatta e, prima di adottare un provvedimento restrittivo sull'affido, credo che la motivazione che lo genera debba essere più che accertata e di un certo rilievo, altrimenti, il primo che si sveglia con la luna storta e vede fare una carezza ad un bambino, non voglio nemmeno pensare cosa possa provocare come conseguenza...
    Spero di aver spiegato meglio cosa intendevo! T'incoraggiavo a raccontare sempre le cose che vedi o di cui ti raccontano persone quali le maestre, mettendoti però anche in guardia sulle possibili conseguenze; non è detto che le a.s. scelgano la linea dura contro la mamma, potrebbero sceglierla contro di te nonostante le tue ragioni.
    A noi è successo proprio questo e non è stato per niente piacevole visto che io penso che l'aiuto non vada diretto solo al bambino.
    Ciao e buona giornata a tutti.

    Sandro.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Debora... credo che Cris si riferisse più al fatto della frequenza scolastica e al fatto che l'assistente sociale - non parlando con le maestre - non abbia in mano la visione di quell'aspetto.
    Nel nostro caso per esempio, la frequenza (e si parlava di un asilo nido!!) e la puntualità nel portare e prendere il bambino faceva parte del progetto sulla mamma: entrambi aveva bisogno di quel contatto: il bambino con altri bambini e soprattutto una certa regolarità (ritmo veglia/sonno; ore pasti), ma anche per la mamma che si poteva relazionare con altri genitori.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Mi dispiace non essere piu' esplicita!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Per Debora , non preoccuparti ti spieghi benissimo

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    Sandro, non sono affatto contrariata del tuo intervento, anzi ti dirò di più.
    Per il fatto che non sempre siamo sulla stessa lunghezza d'onda, mi fa piacere confrontarmi con te, mi aiuta a riflettere , a prendere in considerazione aspetti a cui non avevo pensato. Quind:face-smile:i contrariami pure, mi fa piacere.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Mi intrometto un pochino :face-devil-grin:
    Certo è che dobbiamo ammettere che la situazione di Cris è comunque una situazione strana. Fino a quanto è coinvolta e fino a che punto deve fare valere la sua voce? è anche questa incertezza che secondo me rende più dubbiosa Cris sul futuro di questa bambina. Credo, dimmi se mi sbaglio Cris, che tu voglia solo chiarificare la situazione per facilitare la vita della piccola. Mi sbaglio ? E vuoi che qualcuno si prenda le proprie responsabilità muovendo qualche passo in qualche direzione...

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Certo che è così Jamin, a parte il fatto che la mia preoccupazione per il suo futuro rimane!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime28 Oct 2008
     

    Ultimi aggiornamenti:
    Ieri ho incontrato assistente sociale e psicologa, la settimana prossima loro vedranno le insegnanti e fra 15 gg incontro della psicologa con la bambina (dovrei portarcela io).
    E' stata una chiaccherata molto costruttiva, da cui è purtroppo emerso che le cose che io ho riscontrato (nella bimba e nella mamma), al 90% le sapevano già.
    Forse , come già qualcuno di voi aveva ipotizzato , l'estate era considerata un periodo di osservazione e così è stato.
    Quando la mamma ieri sera ha saputo dell'incontro, si è molto agitata e avrebbe voluto sapere tutto quello che ci siamo detti. Io le ho risposto che ci siamo incontrati per fare il punto della situazione, ma lei non accetta che noi parliamo con i servizi!

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime28 Oct 2008
     

    Sicuramente si sente in difetto,comunque tu dovresti(per quanto vorra' capire)che si fara' tutto per il bene della bimba e per aiutare di piu' lei.So' gia' che non capira' ,ma immagginarlo e' una cosa e saperlo e' un'altra.Almeno ci provi ha spiegargli la situazione gradualmente.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime29 Oct 2008
     

    Ciao Cris, è un po' che non ci sente, come stai ??

    Credo che la madre sia una persona profondamente insicura. Da una parte la sua reazione è comprensibile. Dall'altra la mancanza di reazione è quello che fa continuare a pensare che la bambina avrebbe bisogno di essere seguita diversamente, di esser considerata maggiormente. Forse se ne stanno convincendo tutti ??
    Come mai Cris dovrai portare tu la bambina all'incontro ? Ti hanno dato una motivazione ?

    Un abbraccio
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Oct 2008
     

    Debora, il bene della bambina è un concetto che la mamma difficilmente riesce ad elaborare, o meglio se "questo bene" coincide con lo stare anche mezza giornata in più con noi, non lo accetta proprio. E'una persona molto concentrata su se stessa e un pò egoista e questo non lo dico io, ma le persone che la seguono da anni ormai.
    Ciao Jamin, io tutto bene e tu?
    Per quanto riguarda l'incontro con la bambina, non so precisamente perchè l'hanno chiesto a me, forse perchè sono più sicure che io la porto e in orario.
    Dopo l'incontro, forse qualcosa si muoverà, non mi hanno anticipato niente, dicevano solo che così non va.
    Quello che mi preoccupa è che secondo me la mamma non accetterà nemmeno un giorno in più e a questo punto non so cosa potrà succedere.
    I rapporti fra di noi (io e lei) si stanno raffreddando, ho iniziato ad essere un pò vaga nel risponderle, perchè lei mi fa troppe domande e siccome il mio concetto di bene per la bimba è diverso dal suo, a volte evito di parlare troppo per non farla rimanere male. Questo la infastidisce, perchè lei forse si era fatta l'idea di avere un'alleata in me contro i servizi.
    Comunque io non ho sentimenti negativi nei suoi confronti, anzi il contrario, in fondo la bimba è tutto quello che ha al mondo e quindi guai a chi gliela tocca! La capisco!
    UNA DOMANDA: secondo voi ci sarebbero soluzioni alternative , oltre alla comunità, per esempio (non ridete) una tipologia di accoglienza in una famiglia, di entrambe, mamma e figlia? Non potremmo essere noi comunque!

  5.  

    Da come descrivi la mamma, è difficile ipotizzare un inserimento mamma /bambina perchè pare che a questa mamma poco piaccia mettere in pratica consigli che siano diversi dal suo modo di vedere.
    Da considerare anche che le strutture per mamma/bambino sono solitamente per bambini molto piccoli.
    Per quanto riguarda l'accoglienza ella mamma con la bambina, chiunque può accoglierle nella propria casa senza dover chiedere il permesso a nessuno. Quindi se vuoi puoi anche chiamare la mamma e dirle "vieni a vivere da noi".
    Il problema però è che accogliere un adulto non è la stessa cosa che accogliere un bambino.
    L'adulto ha e vuole avere una sua autonomia, sue regole ... che spesso contrastano con quelle della famiglia, specie sull'educazione dei figli.
    Nel nostro percorso di vita abbiamo accolto tante volte delle mamme con i figli ... ma è quasi sempre stato un disastro.
    Il "quasi" lascia ben sperare ... ma è solo un caso su circa 7/8 con i quali ci siamo confrontati ... ed è la ragazza che ancora è con noi in casa, mamma delle nostre due bimbe.
    Ma la storia con lei è iniziata diversamente: è lei che ci ha chiesto di prenedre le bimbe, queste sono state con noi tre anni durante i quali abbiamo conosciuto abbastanza bene la mamma che era molto accondiscendente sui nostri consigli ed alla fine le abbiamo proposto di venire a vivere da noi. La cosa sta funzionando molto bene da oltre sei anni.
    Ma posso dirti che è un caso più unico che raro.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Oct 2008
     

    No, sarebbe impensabile per noi, un disastro di sicuro.
    Mi chiedevo solo se i servizi potrebbero valutare una soluzione del genere per loro....a parte il fatto che qui dalle nostre parti, non c'è la fila, di famiglie disponibili intendo.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 Oct 2008
     

    Ciao Cris, qui tutto bene grazie, sono solo molto molto impegnata.
    Beh capisco che la mamma sia attaccata alla bimba. Come dici tu, probabilmente è l'unica persona che ha vicino...ma, come dici tu, bisogna avere delle priorità e capire chi salvare per prima. A scuola come sta andando la bambina ? Intendo dire, sia la condotta, sia la puntualità. Salta qualche giorno oppure la sua presenza è costante ?

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Oct 2008
     

    Più che saltare giorni, puntualmente....arriva in ritardo tutti i giorni (dai 15-20 min ad un'ora un'ora e 15). Per il rendimento è un pò presto per dirlo, so che c'erano delle lacune dall'anno sorso, però secondo me niente di rilevante. Per la condotta non ci sono assolutamente problemi.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime31 Oct 2008
     

    tutti i giorni, tutti i giorni ????

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime31 Oct 2008
     

    Così dice la maestra, poi non so se sia vero....

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Nov 2008
     

    mah, se lo dice prendiamolo per vero. speriamo che qualcosa cambi per questa bambina

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime1 Nov 2008
     

    Sinceramente, ne abbiamo già parlato, l'aspetto scolastico è quello che meno mi preoccupa . Quindi me lo auguro anch'io.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime17 Nov 2008
     

    Provo a spiegare meglio il mio ultimo intervento sulla discussione non so se ridere o se piangere.
    La difficoltà di comunicazione di questa donna, non c'è solo con noi, ma anche con i servizi e con le maestre. Queste ultime chiedono che io sia presente ai colloqui, per avere un testimone, in quanto l'anno scorso la mamma rigirava i discorsi, loro dicevano una cosa e lei ne capiva un'altra.
    Con noi e con i servizi è un continuo dire e ripetere sempre gli stessi discorsi, ribadire gli stessi concetti.
    Oggi magari mi fa una domanda, io le irspondo più cautamente possibile, lei sembra aver capito, ma domani di nuovo va in crisi per lo stesso motivo e mi ridice le stesse cose.
    Se per esempio io le chiedo di soffermarsi a vedere gli aspetti positivi dell'affido ( delle persone in più che le vogliono bene...i ragazzi la stimolano molto con discorsi ed attività...lei stessa ammette il fatto di evadere per qualche pomeriggio dai problemi familiari...o semplicemente perchè la bimba è contenta di venire e parla sempre di noi...) lei annuisce, dice si si hai ragione...poi magari il giorno dopo mi dice che non si può andare avanti così, perchè lei vede poco la bambina, che nessuno la aiuta, che tutti sono concentrati sulla bambina e nessuno si occupa di lei, dandole magari un sostegno economico, come se potesse essere la soluzione ai loro problemi.
    Ricordiamoci che sta seguendo un progetto finanziato in parte dalla famiglia, in cui non si sta impegnando come dovrebbe.Anche per questo motivo l'assistente sociale sta perdendo la pazienza...all'ultimo incontro le ha detto:signora lei deve dirci se ha intenzione di andare avanti con questo progetto, altrimenti stiamo qui solo a perdere del tempo.
    Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire...ma per il momento vi saluto

  6.  

    La discontinuità dei genitori dei bambini che aiutiamo è solitamente uno dei più gravi problemi che si devono affrontare.
    Tali situazioni mettono a dura prova noi adulti, ma destabilizzano in maniera fortissima i bambini stessi.
    Purtroppo poco si può fare.
    La cosa migliore, almeno dal mio punto di vista, è quella di essere rigidi e inflessibili su certe regole basilari (orari, impegni presi, scuola, educazione del bambino ecc.) e molto pazienti e comprensivi nell'ascoltare.
    Così facendo la persona si sente a suo agio, ascoltata, capita e quando capita, perchè capita, di doverla brontolare per un suo comportamento errato ... magari prende la brontolata come positiva e non si chiude a riccio come spesso facciamo noi adulti quando pensiamo di essere dalla parte della ragione.
    A volte queste pesone sono come dei bambini e come bambini vanno trattati: con amore, ma anche con fermezza.