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ciao.
Capisco che l'argomento sia vasto... avete la più pallida idea di cosa significhi avere un figlio autistico? Bisogni, problematiche, necessità di visite (logopedia?)? Voi conoscete bimbi autistici?
Io sinceramente no!
Io ne conosco uno ma ormai è un adulto, ha 36 anni ed è piuttosto grave. oltre all'autismo è anche autolesionista e questo aggrava molto la situazione. Mangia da solo ma ogni tanto va aiutato, per il resto non è autosufficiente per nessuna funzione fisiologica, richiede quasi costantemente la presenza di un accompagnatore. Non so in cosa potrei esserti utile, credo che ogni caso sia a se! So che molti casi riescono anche a migliorare se ben seguiti ma non saprei cos'altro dire. Prova a chiedere in modo meno generico e se non ti saprò rispondere chiederò a chi di dovere.
Ciao, Sandro.
non posso essere più precisa, perchè non conosco la situazione specifica. Stavo solo cercando di immaginare a che tipo di impegno andrei incontro, ma capisco che così è troppo generico. Grazie comunque!
Purtroppo non ho esperienza su questo argomento e non posso aiutarti Piripilla !
Quel che credo sia necessaria è una maggiore attenzione verso il bambino e il suo sviluppo. Credo poi che ci siano diversi livelli di autismo che implicano anche un diverso bisogno di cure...
Ciao Piripilla. E' come dice Jamin, ogni caso, è un caso a se. Esistono gruppi di auto-mutuo-aiuto per famiglie di minori autistici e credo ci sia anche una importante associazione, se la ritrovo, te la segnalo. Una cosa è certa Piripilla, è un impegno serio ed importante. Non credo che tutti siamo pronti per quel genere di esperienze. Io farei una gran fatica...
Ciao, Sandro.
Non conosco casi di autismo, ma mi ha colpito quanto ho letto qualche giorno fa in rete... veramente vergognoso
http://blackcat.bloggy.biz/archive/3280.html
Ciao Lory, ho letto la storia ed è veramente duro accettare queste cose. La primissima motivazione al mio impegno sociale risale alla mia infanzia ed ancora oggi, è tra le più importanti che ho nel mio cuore: Non reggevo alla visione dei volti sofferenti dei bambini. Qualsiasi sofferenza vedevo nel volto degli altri bambini, anche derivante da un banale rimprovero, magari anche meritato, metteva dentro la mia pancia un fuoco di rabbia incontenibile. Ancora oggi provo queste sensazioni che devo contenere con forza per evitare reazioni affrettate e troppo aggressive ma, ogni volta che gli angoli della bocca di un bambino scendono verso il basso, io sto veramente male. Per questo dico che non si può stare alla finestra a guardare, è forse una colpa ancora più grande. Ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità, smettere di chiacchierare a vuoto e fare tutto quanto gli è possibile per aiutare il prossimo in difficoltà, a maggior ragione se questo prossimo è un minore. Forse esagero ma io vivo così.
Grazie Lory per la tua testimonianza. Come vedi Piripilla tra i problemi da affrontare ci sono anche quelli che mai immagineresti.
Ciao, Sandro.
lory, ho letto. sono basita. assolutamente senza parole.
Beh, altro che senza parole. Stento quasi a credere che qualcuno possa aver tenuto questo comportamento...
Spero proprio che facciano qualcosa, scuse pubbliche, come minimo.
Lory... non so se ringraziarti... è stato veramente un pugno allo stomaco, ma è bene non mettere la testa sotto la sabbia.
se vi interessasse l'argomento, io ho letto vari libri, tra cui l'ultimo molto "carino" e "leggero": si intitola
Paul Collins
Né giusto né sbagliato
Fabula
traduzione di Carlo Borriello 2005 , pp. 268 euro 18,00
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