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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    E' da più di un mese che non vediamo la nostra bimba. Ho chiamato la nostra assistente sociale, spiegandole la nostra amarezza e delusione e lei ci ha risposto che ci capisce e che anche secondo lei si sta pensando un pò troppo al bene della mamma e un pò meno a quello della bimba. Poi ho sentito anche l'as della bimba che ha detto che sta cercando di chiamare la mamma tutti i giorni, ma che non le risponde.
    Ma secondo voi, è possibile?
    Che cosa potrebbero o dovrebbero fare i servizi a questo punto?
    Forse pensano che la mamma dopo il lungo silenzio, un bel giorno risponda e magari dica: ho perso il cell, oppure ero in bagno o cosa?

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      CommentAuthorjappale
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    Ciao Cris, che tristezza!
    Sarà l'autunno che arriva aggiunto a tante piccole delusioni ma sono un po' scoraggiata da quello che vedo attorno a me anche nel campo dell'affido dove la cautela e la consapevolezza dovrebbero essere alla base di ogni decisione ed invece.... mah forse le cose sono molto più complicate di quello che si pensa però è davvero così difficile prevedere cosa può succedere ed essere veramente preparati ?

    Scusate se sono poco chiara ma sono proprio proprio confusa, non capisco proprio.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    Ciao Cris e ciao Jappale. Vi capisco! Avete ragione ad essere deluse ed amareggiate e purtroppo, non siete nè le prime nè tantomeno sarete le ultime a vivere questo stillicidio inziale. A volte sembra impossibile che ci siano tanti bimbi in attesa ed altrettante famiglie pronte ad accoglierli ma di fatto, non succede niente. Ci sono sicuramente colpe attribuibili ad operatori poco solerti, poco appassionati dal proprio lavoro o peggio, negligenti. Ci sono però anche ampie attenuanti! Ad esempio Cris, ricordo che ti domandavi in passato se fosse veramente giusto togliere Serena alla sua mamma, tu stessa non eri così sicura che fosse la cosa migliore per la tua piccola. Ecco ! Potrebbe essere che quest'incertezza sia anche dell' ass. soc. e questo potrebbe aver allungato i tempi.
    I vostri casi, sono purtroppo reali e tutt'altro che rari per quel che ne so io e mi sento di dirvi di non mollare! Se riuscirete a superare anche questi momenti, sarà per voi una prova in più della vostra determinazione; sarete sicuramente più pronte per quando arriverà veramente il vostro turno.

    Per Jappale! Per me è impossibile raggiungere la perfetta preparazione; non saremo mai pronti al 100% però, possiamo fare esperienza. Possiamo preparare le fondamenta su cui poter poggiare le basi di una nuova storia che però, non potremo mai prevedere se avrà bisogno di fondamenta quadrate o rettangolari o magari tonde.

    In conclusione, abbiate coraggio e non perdete la vostra fiducia. La cosa in voi che dovete curare al 100%, è farvi trovare pronte quando all'improvviso un bimbo vi si presenterà davanti e vi chiederà: Perchè non mi porti a casa tua?
    Ricordatelo, quel giorno arriverà e non sarà come andare a prendere un caffè al bar...

    Buon vento a tutti.

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    il fatto è che, quando si è iniziato un percorso con una bimba come nel caso di Cris, è brutto poi pensare "bè andrà meglio la prossima volta". Si vorrebbe il meglio per QUEL bimbo/bimba. Non è sufficiente l'incertezza degli as sull'opportunità o meno dell' affido. Si vorrebbe che si andasse a fondo per capire se SICURAMENTE e davvero non è opportuno per la bimba. A me pare che sia solo di difficile gestione, speriamo lavorino al meglio.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    Ciao Perla.
    Dici bene, si vorrebbe! Si vorrebbe principalmente il miglior interesse del bambino, almeno spero sia così per tutti. Spero che per Serena, l'a.s. abbia considerato che non ci sono pericoli imminenti tanto da non dover allontanare con urgenza la bambina dalla sua mamma. Poi, spero che la stessa a.s., stia seriamente valutando la situazione e se possibile, spero stia applicando i primi commi della legge 184/83. Li elenco qui sotto perchè a me piacciono da morire e rappresentano il cuore della mia motivazione all'affido: restituire la propria famiglia ad ogni bambino.

    Legge 184/83

    Art. 1.
    Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia.

    Le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore alla propria famiglia. A tal fine a favore della famiglia sono disposti interventi di sostegno e di aiuto.

    Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie competenze, sostengono, con idonei interventi, nel rispetto della loro autonomia e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, i nuclei familiari a rischio, al fine di prevenire l'abbandono e di consentire al minore di essere educato nell'ambito della propria famiglia

    Come vedi, anch'io vorrei! Vorrei tante cose come tutti voi.
    Speriamo davvero che tutti lavorino per il meglio, noi compresi.

    Ciao, Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    Sai Sandro la mia amarezza nasce dal fatto che a differenza di come la pensavo all'inizio, ora credo invece che Serena non solo abbia bisogno di tanto calore da parte di una famiglia. ma anche che questa famiglia potremmo essere noi. La mamma la ama sicuramente, e non le fa mancare il necessario, ma devi pensare che è una persona instabile e depressa, e Serena a sette anni si comporta come una donnina, non come una bimba. Io sento che ha bisogno di noi, di me , di una figura maschile, di "fratelli" con cui confrontarsi e magari litigare... povera piccola:face-crying:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Sep 2008
     

    Questa è solamente una mia sensazione, perchè ancora non le conosco bene e quindi potrei sbagliarmi...:face-plain:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Ciao Cris, rimango un po' incredula davanti a questa storia...non riesco a capire come non allarmarsi di fronte ad una madre che non risponde alla chiamata degli assistenti sociali che la seguono. Che cosa vuol dire non riescono a rintracciarla ??? Eppure sanno benissimo dove abita e potrebbero agire di conseguenza.
    Sicuramente stanno valutando, si staranno chiedendo come muoversi. Mi ricordo che si parlò già di una situazione che sarebbe potuta cambiare proprio nel mese di settembre...spero che stiano facendo le loro valutazioni, ma che abbiano sotto controllo la situazione, soprattutto quella della bambina !
    Continua a telefonare telefonare telefonare e sii pronta se qualche decisone dovesse essere presa. Ti sentiresti pronta ?

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Ciao Jamin.
    Rubo un pochino di spazio a Cris per mantenere una promessa e cioè, sareste stati i primi a conoscere le decisioni del gruppo di cui faccio parte, in merito all'associazionismo.
    Ci siamo! Questa sera, intorno alle 23, abbiamo dato l'OK definitivo e, salvo intoppi burocratici, presto nascerà la nostra nuovissima onlus. Ovviamente si occuperà di affido a 360°. Per ora c'è lo statuto che dovremo inoltrare per le verifiche in regione, per l'iscrizione all'albo delle onlus.
    Presto ci sarà anche il nome definitifo che potrebbe somigliare molto a: AIFA onlus

    Come vedi, abbiamo trovato il coraggio per fare il salto ed ora, speriamo che ce la caviamo...:-)))

    Ciao, Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Bello! Un in bocca al lupo per questa cosa e magari facci sapere di più:face-smile:
    Rispondendo a Jamin, forse le ferie hanno rallentato quelli che sono i tempi già lenti dei servizi. Certo non me la vedo l'assistente sociale che prende la macchina e va a cercare le due suonando al campanello...non so se funziona così! Poi ha detto anche : si vede che ha voluto staccare un pò...certo che poteva avvisare!?!
    Sicchè ho l'impressione che i servizi non l'abbiano valutata come una cosa grave!
    Io penso di essere pronta, ho solo paura che ci tengano in sospeso all'infinito o che continuino a farci fare i baby sitter come hanno fatto finora, e che la bimba debba ancora sopportare questo tira e molla senza avere certezze.
    Un'altra domanda, forse un pò prematura: se L'affido di Serena rimanesse diurno, per quei due o tre pomeriggi la settimana, io e mio marito pensavamo di renderci disponibili per un altro bimbo . Secondo voi ci conviene parlarne coi servizi o aspettare che si stabilizzi la situazione? Quale potrebbe essere la loro reazione? L'ho detto che è una domanda prematura, ma mi frulla già in testa l'idea....quindi ne parlo!

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    ciao,
    è da un po' che non mi faccio vivo anche se leggo quasi giornalmente le discussioni sempre interessanti del forum. Volevo dare la mia opinione riguardo alla domanda di Cris. Da quello che ho potuto capire la situazione è ancora in progress, perciò non mi meraviglierei troppo se nel giro di qualche tempo si modificassero le modalità di questo affido. Questo è l'unica cosa che secondo me bisogna tenere ben presente. Anche noi abbiamo iniziato il percorso con un affido part-time nel quale gli umori dei genitori avevano un grande peso. Poi le cose sono cambiate (e anche parecchio!) e adesso le bambine vivono stabilmente a casa nostra da oltre 2 anni. Se nella prima fase avessimo dato disponibilità per un altro affido e se questo fosse andato a buon fine non so proprio come sarebbe andata a finire. Di certo avremmo dovuto costruire almeno un'altra stanza! In ogni caso, secondo me è bene cercare di avere dai servizi quante più informazioni possibili riguardo gli scenari futuri ipotizzati (o ipotizzabili) per questo affido. Dopodichè, se vi sentite pronti ad accogliere anche più di un bambino è giusto che lo diciate. Pensa che noi avevamo dato inizialmente la disponibilità per un solo bambino, ma quando ci hanno chiamati per presentarci il caso di queste due sorelline abbiamo repentinamente cambiato idea.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Ci sono delle novità: oggi la mamma mi ha chiamato perchè non sapeva come sistemare la bimba avendo un impegno. Io ho accettato di tenerla così abbiamo parlato un pò (io e la mamma) . Riassumento la mamma è molto confusa, ha detto che così non ce la fa, che deve trovare una soluzione per lei e la bimba. Ha aggiunto che sta cercando una comunità che le accolga entrambe. La piccola poi chiaccherando mi ha detto che sono state in visita in una "casa di accoglienza" dove forse lei e la mamma andranno a vivere e che a lei piacerebbe perchè c'è una bambina di nove anni, che loro andrebbero a scuola insiema ecc ecc ecc.
    Ma vi rendete conto? E di questo i servizi non sanno niente..!!! Io l'ho consigliata di contattare i servizi e che insieme troveranno una soluzione. Poi le ho detto altre cose che non sto qui a ripetere.A questo punto penso proprio che la mamma abbia proprio bisogno di aiuto e anche Serena. Domattina chiamerò subito i servizi.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Grazie Dimitri per il tuo consiglio

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime4 Sep 2008
     

    Ciao Cris. Non ho alcuna possibilità di capire come stanno in realtà le cose per Serena e la sua mamma ma, solo per parlarne in modo generico, l'ipotesi che entrambe possano trovare accoglienza in una struttura tipo casa famiglia, potrebbe essere realmente la soluzione ottimale. Entrambe riceverebbero quel sostegno a loro necessario per poter costruire un futuro sereno e lontano dai guai. Poi, raggiunta una condizione di maggior autonomia, potrebbero riprendere il loro cammino, in onore ai principi universali di tutela dei diritti dei minori. Infatti, in questo modo, Serena potrebbe vivere con la sua mamma e ricevere contemporaneamente quelle cure che oggi le mancano.
    Vista in questa maniera ed ovviamente con opportune verifiche dei servizi, credo che questo potrebbe essere veramente il miglior interesse della bimba. Certo! A noi resta il boccone amaro per non aver avuto la possibilità di aiutare quella cucciola ma, pensando al suo bene, potremmo trovare conforto e tranquillità per la nostra anima.
    Sono casi rari ma esistono anche in forma di adozione effettiva.
    Con questo parlare generico, non voglio dire di lasciar perdere, assolutamente il contrario ma se alla fine scoprirai che i servizi preferiranno quella soluzione a te, non pensare alla cosa come necessariamente sbagliata.
    Buon vento a te ed alla piccola Serena.
    imho!
    Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime5 Sep 2008
     

    La cosa che mi sembra strana è che , considerando quel poco che ho capito, lei possa fare tutto da sola e cioè contattare la comunità , andare a visitarla, prendere accordi, quasi di nascosto (non per niente ha respinto le chiamate dell'as) Per il resto io sarei ben felice se trovassero il modo di farle stare insieme, così come mi era sembrava una buona soluzione quella dell'affido diurno, se la mamma avesse collaborato. Va bè ,vedremo che succede! Buona notte

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Sep 2008
     

    Quel che è certo adesso è che la mamma e la bambina hanno veramente bisogno di aiuto. E l'averti telefonato credo che sia una sorta di richiesta di aiuto...E' sicuramente un passo avanti della madre nel definire la propria condizione. Il pensare di rivolgersi ad una comunità è una sorta di ammissione -positiva- di una debolezza.
    Condivido il tuo voler chiamare gli assistenti sociali, visto che non sapevano più niente, non avevano più notizie, nonostante tutto ciò mi suoni molto strano.
    Tienici aggiornati !

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime6 Sep 2008
     

    Gli assistenti sociali hanno detto che devono rivalutare il tutto in una nuova prospettiva e mi faranno sapere. Ripensando a queelo che diceva Sandro sulla comunità, penso comunque che Serena abbia bisogno di respirare aria nuova e pulita, anche se per poche ore al giorno. La comunita' le terrebbe troppo legate, e non farebbe altro che aumentare la dipendenza psicologica della bimba dalla mamma, malata ed instabile.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Sep 2008
     

    Oggi abbiamo avuto una bellissima chiaccherata a tre, io ,l'as e la mamma di Serena. Quest'ultima sembra aver capito l'importanza di quello che stiamo facendo e quindi si ricomincia con i tre pomeriggi la settimana. Oggi sono andata insieme alla mamma a prenderla a scuola, così sono stata presentata alle maestre. Alla bimba le si sono illuminati gli occhi quando mi ha visto ; le piace molto venire da noi e i miei figli sono molto carini con lei.Mia figlia oggi le insegnava a fare le sfilate di moda e mio figlio le mosse di Karatè...:face-devil-grin:. Staremo a vedere come va!

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime18 Sep 2008
     

    :face-devil-grin: che forti i boci!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Sep 2008
     

    Sfilate di moda e karatè...non manca niente !
    Mi fa piacere sapere che abbiate ripreso il percorso, soprattutto per la bimba che mi sembra molto affezionata a voi.
    Positivo il fatto di essere andate insieme a prendere la bimba a scuola e di averti presentato alle maestre. Mi sembra un bel gesto di fiducia nei tuoi confronti. Spero proprio che si continui così e che non ci siano interruzioni. Mi sembra di aver capito, quindi, che la mamma abbia abbandonato l'idea di andare in comunità, vero ?

  1.  

    L’affido Part Time è spesso un termometro usato dai servizi sociali per valutare quali passi compiere.
    Della serie: hanno capito che in quella famiglia qualcosa non va, ma devono capire come si possa intervenire.
    La maggior parte dei servizi considerano, a torto o a ragione, l’affido come l’ultima possibilità da praticare, quindi nei casi di incertezza prendono tempo e aspettano.
    Non credo sia vero che i servizi non la trovano ... credo piuttosto che non la cerchino volutamente per darle il tempo di riflettere sulla situazione, cioè sul fatto che potrebbero toglierle la bimba, e stavolta non part time.
    Ritengo che la situazione sia in evoluzione e sarebbe, a mio avviso, pigiare troppo sull’acceleratore.
    Tu Cris hai la convinzione che la cosa migliore per la bimba sia lo stare con voi. Dal canto mio non posso dire nulla a tal proposito non conoscendo la situazione. Dal loro punto di vista i servizi devono e vogliono vederci chiaro. Certamente l’idea che vi siete fatta voi è da una parte supportata dalla quotidianità con la bambina, dall’altra è pero inficiata dall’affetto che nutrite per la piccola.
    Cosa utile in ogni affido, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è di mandare una relazione periodica al tribunale (della provincia se trattasi di affido consensuale o dei minori se trattasi di affido giudiziale) e per conoscenza ai servizi di competenza dello stato delle cose … poche righe ogni 3/4 mesi per raccontare come procede l’affido … senza troppa enfasi, ma precisi sui dettagli importanti. Non arriveranno risposte, ma le lettere verranno messe nella cartella con il nome del bambino e quando ci saranno da prendere decisioni importanti qualcuno ne terrà conto (inoltre i servizi sociali non potranno ingarbugliare le carte con relazioni false ai tribunali).
    Non è mai troppo tardi.
    Fossi in voi scriverei al tribunale dei minori ed anche a quello della provincia di residenza della bambina (giudice tutelare) solo brevemente per raccontare la vostra esperienza con lei e la vostra disponibilità all’accoglienza anche per periodi più lunghi.

    Una cosa che ravviso è una possibile motivazione sul perché i servizi stiano tergiversando.
    Tu dici che la bimba è molto matura e responsabile e accudente nei confronti della mamma.
    La situazione l’ha resa così, forse rubandole parte della sua infanzia, ma adesso potrebbe essere lei la chiave di volta per aiutare la mamma ad uscire dai suoi problemi.
    E’ un comportamento che ho visto spesso adottare dai servizi: situazione non tremenda; si toglie la bambina per brevi periodi in modo da dare alla mamma l’idea che le minacce di toglierla sono concrete; si osserva la reazione della mamma durante il part time e dopo (non mi meraviglierei se avessero dato il sostegno di un’educatrice alla bambina, apparentemente per aiuto scolastico, ma concretamente per osservare la situazione dall’interno) quando la bambina rientra in casa. Se ci sono dei miglioramenti si aspetta e si osserva, senza intervenire, per vedere quali risorse l’adulto riesca a tirare fuori dopo il primo ceffone. Se non ci sono reazioni significative, allora si passa al secondo ceffone, un affido più lungo.
    Credo che i servizi siano in questa fase di osservazione e di attesa, non con un occhio particolare alla mamma, bensì alla famiglia nel suo complesso.

    La visita alla casa famiglia mamma/bambino non può essere stata un’idea della mamma. Certamente c’è la mano dei servizi sociali. Solitamente in un secondo tentativo, che potrebbe anche essere la struttura madre/bambino per far capire alla mamma come comportarsi nell’accudimento del figlio, si cerca di non bruciarsi la risorsa importante di una famiglia affidataria disponibile (nel senso che se ve la ridanno per un breve periodo e poi la ritolgono, voi potreste rinunciare, invece se ve la dovessero dare sarebbe una soluzione con una temporaneità maggiore).

    Non avevo letto l’ultimo post … i tentativi continuano.
    Evidentemente i servizi hanno deciso di riprovare, magari rischiando di bruciarvi come risorsa … ma forse hanno capito la vostra completa disponibilità e che il rischio di “bruciarvi” non è poi così grande.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Ciao Riccardo.

    Anch'io ho osservato più volte questo modo di operare dei servizi. Per certi versi, se fatto con prudenza, è giusto perchè a fin di bene. Purtroppo, molte volte diventa dannoso per gli affidatari che, si ritrovano pian pianino ad assorbire una escalation di cambiamenti fatti di piccoli gradini ma che, uno alla volta, portano ad accettare situazioni che mai avrebbero accettato se tutto fosse stato prospettato fin dall'inizio. Questo può indurre anche a fallimenti! Mi riferisco come esempio, al racconto che ho fatto qualche giorno fa a Jappale di una coppia che, senza mai aver chiesto di diventare affidataria, ha iniziato a dare una mano con un sorta di babysitteraggio e si è ritrovata a dover decidere per un'adozione speciale ed il tutto nell'arco di 6 mesi. Mi pare troppo. Spesso i servizi commettono questi errori ed è bene, secondo me che, chi è alle prime armi in questo mondo, senza impaurirsi (non ce n'è motivo), abbia le idee chiare su ciò a cui possono andare incontro. E' bene chiedere fin da subito qual'è il progetto per quell'affido e dichiarare fin da subito fin dove si è disposti ad arrivare. E' importantissimo questo discorso perchè non è detto che ogni famiglia sia adatta a qualsiasi situazione, ogni cosa va sempre ben valutata.

    imho.

    Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008 modificato
     

    Oddio Riccardo non ci capisco più niente, però ti ringrazio per i tuoi consigli. Riassumendo:
    E' vero che i servizi hanno paura di bruciarci come risorsa, lo ha detto espressamente l'as anche davanti alla mamma. D'altra parte , è vero che noi forse potremmo renderci disponibili anche per un altro bimbo, ma se Serena avesse veramente bisogno di noi? Voglio aspettare, ci tengo troppo a lei....Oppure cosa potrei fare o dire per capirne qualcosa di più.?

    A proposito di cosa è meglio per la bimba, secondo me potrebbe essere un affido dal lunedì al venerdì, con possibilità magari di vedere la mamma anche durante la settimana. Ma chi sono io per dirlo? Mi faccio molti scrupoli a pronunciarmi in questo senso.O dovrei esprimerlo con i servizi?

    E' vero , i servizi stanno testando, vogliono vedere se la mamma per prima cosa riesce ad assolvere agli impegni scolastici della bimba e cioè portarla a scuola tutti i giorni ed in orario. In questi giorni sta mettendo la sveglia alle 6.20 per portarla a scuola alle otto.Un giorno ha già saltato. Posso io "indagare" con le maestre su questo?

    Dubito di eventuali sotterfugi dei servizi. La sua as non ne è il tipo. Senza dilungarmi troppo, ti dico solo una cosa per farti capire il tipo. Ha chiesto alla mamma quale dovrebbe essere la frequenza con cui viene da noi. Io l'ho fulminata e allora dopo che la mamma ha detto due volte la settimana, l'as si è rivolta a me perchè non sapeva cosa dire. Alla fine l'ho convinta io per i tre pomeriggi e ho dovuto fare le mie per convincerla a lasciarla per la cena.

    Avrai capito che io potrei avere un positiva influenza sulla mamma, quindi il fatto di indagare o di agire contro di lei, mi farebbe sentire a disagio. Forse in cuor mio credo che sia giusto darle ancora una possibilità, d'altra parte, la bimba ha diritto si alla sua mamma , ma anche di avere un'infanzia tranquilla.

    Sono confusa da morire, ma sono contentissima, perchè il sorriso e la gioiosità che ho visto nei suoi occhi, sono il segno che si è affezionata a noi e che forse vede uno spiraglio di luce

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Potrei forse confrontarmi con la nostra assistente sociale(diversa da quella della bimba) che mi sembra abbia capito come stanno le cose. Non ha detto espressamente che la bimba dovrebbe stare con noi, ma ha fatto intendere che si dovrebbe guardare più al bene della bimba che al recupero della mamma.
    Solo che lei non penso abbia voce in capitolo ....

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Ciao Cris. Certo che s'è ingarbugliata parecchio la situazione! Alla fine dovrai accettare, come sempre accade, ciò che altri decideranno per la bimba. Vorrei sottolineare che, il bene della mamma è il bene della figlia. Difficile discriminare l'uno dall'altro.

    Ciao, Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Riguardo al tuo discorso, Sandro, noi abbiamo già detto ai servizi che siamo disponibili per un affido a tempo pieno. Lo sanno e ci hanno anche detto, che questo caso nonè di facile soluzione, nel senso che potrebbe andare avanti per anni, se va....

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Si però se non si riuscirà a recuperare la mamma, almeno si recuperi la bimba prima che arrivi nell'età critica.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Sai Cris, vorrei fermarmi per non farti pensare che ti sto provocando ma, visto che nonpenso a questo, proseguo fino a quando tu me lo concederai.:face-devil-grin:

    Per mia (S)fortuna, ho costruito negli anni dentro di me una convinzione: trovo sostanzialmente sbagliato pensare all'affido come ad una cosa che serve esclusivamente ai bambini.
    Per me l'affido è un valore sociale altissimo, avvilito da una gestione non corretta.
    L'affido è un'opportunità per un intero nucleo familiare in difficoltà, per tentare di rimettersi in carreggiata. Non riesco a vedere un bel lavoro d'equipe verso il bambino e, la totale assenza di qualsiasi iniziativa a favore del resto della famiglia. Anche se oggi la quasi totalità degli affidi finisce con la tua affermazione "almeno si recuperi la bimba", tutto questo mi sembra un agire ed un pensare incompleto.
    Alla fine mi rassegno e dico anch'io: "almeno devo provare a salvare il piccolo F. che abbiamo accolto 6 mesi fa" ma poi in coda ai miei pensieri, si affollano le mie emozioni e mi chiedo cosa avrebbe scelto F. se gli avessimo offerto la possibilità concreta di tornare dai suoi... sono quasi certo della risposta ma non voglio dirla, mi farebbe troppo male.

    Spero di non averti in qualche modo contrariata, non è nelle mie intenzioni.

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008 modificato
     

    Non mi hai contrariata, io stessa ti ho espresso i miei dubbi su cosa fare, come agire o se non agire per niente.
    Ancor di più vale il tuo duscorso nel nostro caso, in quanto la mamma è vittima a sua volta di un'infanzia sofferta, ed è malata , non cattiva.
    Il fatto è che le nostre due protagoniste sono seguite da prima ancora che la bimba nascesse, sono già state in comunità, ma la situazione è sempre uguale.
    Sai ieri ero insieme alla bimba e abbiamo incontrato una signora che si è fermata a salutarla e le ha fatto mille complimenti. Poi girandosi verso di me , mi ha detto:sa, io sono la sua maestra della scuola materna...allora, come è la situazione, sempre la stessa? E scrollava la testa...Io non sapevo cosa rispondere, ho detto si si e me ne sono andata. Ci sono rimasta molto male

    Volevo dire che la mamma è seguita da prima che la bimba nascesse.Ho fatto un discorso un po contorto

  2.  

    Chiedere da subito quale sia il progetto? E pensi che te lo dicano? Più di una volta mi sono ritrovato a fare i conti con assistenti sociali che ti dicono una cosa e nel frattempo agiscono in maniera opposta.

    Cris, cosa sia meglio per la bimba non posso certo dirlo io. Tu hai le tue idee, e sono certo che sono ben ponderate, perché hai la situazione in mano. Esprimerli ai servizi sociali? Mah ... non credo che apprezzerebbero, o comunque non credo che ti ascolterebbero.
    Indagini con maestre, potresti ... ma dipende dalla strada che vuoi percorrere. Nel senso ... se svolgi indagini per tuo conto e poi fai relazione o dai consigli è per prendere una strada di antagonismo ai servizi sociali ed allora preparati ad una lotta. Se invece decidi di dare fiducia ai servizi aspetta che si muovano loro. Vie di mezzo non ci sono.
    Se hai veramente una buona influenza sulla mamma e se il servizio sociale ti sembra disponibile al dialogo ... la cosa migliore da fare è quella che tu dici, ovvero stare vicino alla mamma e alla bimba. Accompagnarle in questo cammino di avvicinamento. Insegnare alla mamma a ... fare la Mamma.
    Eviterei di parlare con altra assistente sociale, specie se non ha voce nella situazione. Fra colleghe si rispettano, ma non vogliono che altre mettano il naso nel loro modo di agire.

    Comunque mi piacciono i tuoi dubbi. Sono sani e tendono al bene della bimba ... sia esso con la mamma, sia esso con voi, sia esso altrove. Certo, quale sia il modo migliore di agire, ovvero il passaggio dalla teoria alla pratica ... è ben difficile da capire.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008 modificato
     

    In effetti, quello che anche voi dite essere l'atteggiamento migliore è anche quello più in linea con il mio modo di essere. Sarà che sono alla mia prima esperienza, ma ho la tendenza a fidarmi delle persone o meglio a fidarmi del mio intuito nel giudicarle e quindi spero che tutto vada per il meglio . Finora i servizi non hanno mai mancato nei miei confronti, sono sempre presenti e quindi perchè non pensare in positivo?
    La mamma è una giovane donna a cui è sempre mancato un riferimento, secondo me non ha nessuno con cui parlare, a volte ho l'impressione che sia veramente sola. E' triste. E questo le fa pensare che anche la sua bimba debba contare solo su di lei...a noi farle capire che non è così! Mi ha detto : sai noi siamo sempre state insieme ...e da sole,... io e lei e lei e io .... E io le ho risposto che ora possono contare su di noi

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Sep 2008
     

    Per Jamin .No non ha più parlato di comunità

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime20 Sep 2008
     

    In effetti Riccardo, hai ragione tu.
    E' quasi impossibile conoscere in anticipo il progetto dei servizi anche perchè, di solito, neanche loro hanno idea esatta della situazione. Comunque, parlare chiaro all'inizio, può aiutare molto. Quanto meno, loro sanno bene con chi hanno a che fare.

    Ciao e buon fine settimama a tutti.

    Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime20 Sep 2008
     

    Sai Cris che cosa penso ? Che a volte si debba solo aspettare e fare un piccolo passo alla volta. Il rapporto che si è instaurato fino ad ora è un rapporto sano, basato sulla fiducia. La madre di Serena ha seguito il tuo consiglio e ha acconsentito a lasciarti la bimba per 3 volte a settimana, anche per cena. Chissà se magari fra un po' capirà di dover fare maggiore affidamento su di voi. E poi fai benissimo ad avere sempre come interlocutore la madre, dicendole che non sono più sole, che finalmente possono contare su di te e l'aiuto della tua famiglia. Ed io, fossi in te, continuerei su questa strada se l'equilibrio continua ad essere questo. Sei un'ottima osservatrice, sono sicura che noteresti qualunque cambiamento e sapresti, a quel punto, cambiare la rotta.

  3.  

    Pensa Cris che abbiamo avuto diversi affidamenti portati anche con la forza pubblica.
    Non ti dico le tragedie delle madri. Per una abbiamo dovuto pure chiamare un'ambulanza.
    Ma quello che inizia male non sempre va avanti male. Quando le mamme capiscono che
    1) non le vuoi portare via il figlio, appropriartene
    2) quando vuoi dialogare con loro mettendoti al loro livello e non dall'alto di un piedistallo
    3) quando le aiuti accompagnandole in qualche posto
    4) quando fai da mediatrice e non da accusatrice di fronte ad un giudice o ad un'assistente sociale
    5) quando le coccoli come bambine, le rimproveri come adolescenti, le tratti da amiche

    ... le cose vanno bene per tutti ... e più di una volta abbiamo avuto mamme che ci hanno detto "mio figlio sta meglio con voi che con me"

    Qui la funzione di Roberta non è stata fondamentale ... di più ... è stata indispensabile.
    Senza la sua mediazione di donna con donna molti casi sarebbero falliti.
    Molte mamme, per quanto noi uomini si possa fare per apprezzarle e sostenerle, hanno avuto talmente tante brutte esperienze con gli uomini tali da fare di tutta un'erba un fascio.
    Per l'affido, quello vero, occorre una coppia: una figura maschile ed una femminile di riferimento per il bambino, mentre per gli adulti ci vuole la donna calma e premurosa, l'amica ... e il padre che può calmierare qualsiasi situazione se e quando necessario, non un uomo di cui aver paura, ma un adulto forte che possa anche contrastare urla e "cazzotti".
    Non è per fare il maschilista, ma non dobbiamo pensare con la nostra testa, ma con la cultura di molte famiglie dove è l'uomo che litiga e che urla.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime20 Sep 2008
     

    La penso anche io come te, una uomo ha una dimensione e un modo di vedere le cose in maniera diversa da una donna ,non sto dicendo meglio o peggio SOLO DIVERSO.E avere una famiglia affidataria con tutti e due i riferimenti da al bambino sempre due modi di vedere le cose per trovare una soluzione piu' adatta.Ma da non mettere in secondo piano le persone sole che se danno la loro disponibbilita' sono sempre una risorsa indispensabile.

  4.  

    Indispensabile, certo.
    Il single, a mio modesto avviso, lo vedo bene per situazioni tampone (con questo termine non intendo dire soluzioni di minor importanza).
    Un esempio dove il singolo è visto meglio di una coppia: una situazione familiare dove il bambino sia ben inserito, ma dove il padre e' andato in galera per cose di poco conto (tipo ladro di galline che ruba per sfamare la famiglia ... un buon diavolo) e la madre non ce la faccia sia economicamente che fisicamente ad accudire il o i figli, almeno i piu' piccoli. Dare questo/i bambino ad una coppia potrebbe portare a danni nel bimbo che vedrebbe un'altra realtà (magari con una mamma ed un papa' piu' attenti) che potrebbe portarlo a rifiutare la propria in seguito. Il singolo che ospiti in casa il bambino o che faccia da supporto giornaliero (magari la notte il bimbo tornerebbe a dormire a casa) è sicuramente una risorsa migliore della coppia che sarebbe antagonista, sia agli occhi del bambino, che a quelli dei suoi genitori.

    Come abbiamo più volte ripetuto, ogni caso è a sè stante e va valutato con molta attenzione perchè spesso per far bene, con tutte le migliori intenzioni, si possono fare danni irreparabili, specie nella psiche di un bambino (e a volte anche nei genitori che possono arrivare a rifiutare il proprio figlio se e quando questo dovesse essere troppo cambiato nei modi e negli atteggiamenti).