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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    mi dispiace, non ho capito

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      CommentAuthorlauraccia
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    io non volevo scatenare polemiche. volevo solo confrotarmi con chi vive già l'affido. Forse un forum non è il posto più adatto però. non è facile capirsi. buon fine settimana a tutti.

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Scusa Lauraccia se in qualche modo io ti ho offesa,non vorrei tu cambiassi idea per la reazione sbagliata di qualcuno.Non sono polemiche sono solo modi di vedere le cose, non e' facile capirsi hai raggione ,ma il mio intento e' di far capire il mio modo di vedere le cose tramite quello che scrivo.Ciao.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Debora, tu dici che Laura si è sentita attaccata, Laura invece dice di no...quindi non facciamola sembrare peggio di quello che è.
    Mi dispiace Laura per il risvolto che ha preso la discussione, perchè era molto interessante e ti capisco comunque quando dici che è difficile aprirsi con persone che "conosci" da poco. BUON FINE SETTIMANA ANCHE A TE:face-smile:

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Non ho detto che e' stata attacca, ma che ha causa di alcuni lei possa cambiare opinione e decidere di non scrivere piu'.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Quattro ore fa, hai scritto che noi non abbiamo fatto altro che attaccarla...

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Non capisco perche' ti senti chiamata in CAUSA!CHISSA PERCHE'?

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Tu hai fatto un'affermazione e siccome sono intervenuta in questa discussione e non mi sembra che nessuno abbia attaccato nessuno, allora dico la mia e concludo.ciao

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime29 Aug 2008
     

    Stasera ho frammenti di tempo e ne approfitto.
    Non sono mai intervenuto su questo argomento perchè ho voluto riflettere molto su ciò che chiedi. In qualche maniera, stai percorrendo una strada molto simile a quella che io e mia moglie abbiamo affrontato circa 12 anni fa. Anche noi, all'epoca, avevamo pensieri analoghi ai vostri ma eravamo certamente poco maturi come coppia. Dal lungo fidanzamento (9 anni) si dovrebbe pensare il contrario ma, di fatto, avevamo un gran desiderio di "fare", ma non avevamo le idee chiare sul "cosa" fare! Non eravamo informati di tutte le opportunità che le leggi ci offrivano e di certo, non avremmo potuto spiegare ad altri le differenze tra adozione e affido.

    Ma non è questo quel che voglio dire!

    Ognuno di noi ha i suoi tempi, i suoi ritmi ed io e mia moglie, come prima cosa dopo il matrimonio, abbiamo avuto il bisogno di conoscerci come "coniugi". Era un bisogno-desiderio che ci portava a fare tante cose insieme, dall'arredare il nostro nido, al mangiare una pizza con i vecchi amici. Dal coccolarci sul divano sotto una coperta, al litigare per la prima volta dopo anni di fidanzamento.
    Insomma, oltre ad "esserlo" sposati, abbiamo avuto il bisogno-desiderio di "sentirci" sposati.
    Ci abbiamo impiegato circa 2 anni che ancora oggi ricordiamo come gli anni più belli della nostra vita eccezion fatta per una data arrivata circa 3 anni dopo il nostro matrimonio! La data della nascita del nostro amatissimo S.

    Arrivo a dirti il perchè di questo lungo racconto.
    Il nostro primo affido è arrivato a circa 12 anni dal matrimonio e solo dopo aver iniziato un lungo percorso di avvicinamento che trova origine dai sogni da fidanzatini, fino a concretizzarsi con l'inizio di un lungo periodo di condivisione con un gruppo di famiglie affidatarie a partire da circa 4 anni fa.

    Eccomi, concludo!!!
    Si può essere pronti anche a 20 anni per certe cose ma ritengo opportuno dare tempo ad ogni cosa, ed il mio umilissimo consiglio è: Segui il tuo cuore e segui i suoi slanci; se lui ti dice che la tua strada è l'affido, vai e non temere ma se lui ti dice di non metterti fretta, non azzardare! Dai il tempo ad ogni cosa.

    Dal più profondo di me stesso.

    Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime29 Aug 2008 modificato
     

    Grazie Sandro per il tuo importante intervento. Laura chiedeva se una giovane coppia è adatta per l'affido e tu hai dato il tuo onesto punto di vista !
    In opposizione anch'io avevo riportato l'esempio di Riccardo, che insieme a Roberta ha iniziato quest'avventura giovanissimo, a solo vent'anni. Ed oggi è sempre più convinto di quello che ha fatto. Quindi Laura seguire l'istinto è veramente importante.
    Da ragazza che si è trovata da poco a convivere dopo anni e anni di fidanzamento condivido a pieno il discorso che ha fatto Sandro. Ci sono molte cose da riorganizzare nella vita, differenti accortezze, c'è da cambiare qualche abitudine. Vivere in due non è come vivere da soli. E personalmente, pensare di intraprendere il cammino dell'affido proprio all'inizio di un percorso matrimoniale, beh...credo che sia cosa molto molto impegnativa.
    Ma la tua determinazione, come ti ho detto, è esemplare. Sei molto convinta della tua decisione ed hai già maturato quale sia la differenza fra affido e adozione, hai già bene nella testa quale di queste due strade sia giusta per te. E questa è una distinzione fondamentale, che hai colto, credo quindi di poter dire che nel tuo caso l'età veramente non conta. Hai le idee molto chiare. :face-smile:

    E poi che dire...che questo è un forum sull'affidamento e non sull'adozione, e che quindi è bellissimo trovare persone convinte della validità dell'affido. Molti sono impauriti dalla temporaneità, che invece è una ricchezza, perché in questo gesto gratuito di solidarietà c'è la consapevolezza che il bambino rientri nella sua famiglia, che nel frattempo ha sistemato tutti i problemi. E' quindi un vero successo sociale, non presente ad esempio nell'adozione. Più volte si è detto infatti che la famiglia affidataria dovrebbe prendere in carico non solo il bambino, ma con lui tutta la sua famiglia.
    Successo sociale, quindi, e possibilità di ripetere il gesto, aiutando sempre più bambini, sistemando più famiglie. E' questo l'affidamento. Spesso si parla solo di casi negativi, ma è questo il vero fine.

    Non c'è assolutamente bisogno di dare alcuna giustificazione sul perché di tale scelta ! E' normale che spesso vengano associati i due istituti, prima di tutto perché sono regolamentati dalla stessa legge, ed inoltre perché spesso uno è conseguente all'altro. Come dici tu, bisogna sempre mettere in conto che l'affido possa sempre trasformarsi in una adozione od in un affido sine die e questo non dovrebbe comunque influire sull'accettazione o meno del bambino in famiglia.

    Anche se, e qui credo di stupire qualcuno, proprio su questo forum scrisse, qualche tempo fa, una mamma affidataria che diceva di sentirsi in difficoltà perché con tutta probabilità il suo affido si sarebbe trasformato in adozione, anche se lei non aveva mai messo nei suoi piani una eventuale adozione. Ricordo che non sapeva se rinunciare al bambino oppure farsi avanti. Ma quel che ricordo con chiarezza fu la sua spiegazione e la sua convinzione nel voler sostenere l'affidamento per la diversità di impegno che questo richiedeva.

    Un saluto a tutti.
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Mi sono piaciuti i vostri commenti Sandro e Jamin. Io per esempio mi sono sposata a 22 anni e mai e poi mai avrei pensato di prendere un bimbo in affido o in adozione. Ci ho impiegato più di quindici anni a maturare in questo senso (meglio tardi che mai!) e nel frattempo mi sono dedicata ad altre cose e persone, però credo anch'io che se il momento di Laura è questo, sia giusto che lei vada avanti per questa strada insieme al suo compagno.
    Scusa Debora per oggi, non volevo discutere con te:face-smile:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Ciao Cris !
    Ognuno di noi ha tempi diversi ed è giusto rispettarli prima di prendere una strada senza aver considerato bene quali siano le reali motivazioni. E' l'unico modo per ridurre al minimo gli errori !
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Buona notte Jamin, stavo leggendo alcune discussioni di qualche anno fa, ma ora sono proprio stanca. Ciao

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Buona notte anche a te Cris ! Avrai tempo di leggere.
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Io Sandro forse sono andata fuori argomento, infatti non volevo paragonare i due tipi di fallimento, anche perchè non mi permetto di giudicare chi fallisce , volevo solo puntualizzare che non sempre concepire un figlio e portare a termine la gravidanza vuol dire desiderarlo e sentirlo come figlio da amare. Tutto qui. Tanto è vero che i bimbi che noi prendiamo in affido , probabilmente tanto amati e desiderati non sono stati. Dico spesso, non sempre!
    BUON SABATO ATUTTI:face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    questo commento era per l'altra discussione, mi perdonate?

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    diciamo che in via del tutto eccezionale ti perdoniamo !
    :face-smile:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Sei molto buona ! Come butta a New York?

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Piove ed è freschino oggi !

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      CommentAuthorlauraccia
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Ciao a tutti:face-smile:
    Sandro io condivido ciò che dici. In una coppia ci sono molti meccanismi che escono solo dopo un certo tempo,o solo dopo aver maturato certe esperienze. Io convivo già col mio quasi marito ma ovviamente ci sono ancora molte cose da scoprire l'uno sull'altra.. io di certo non voglio correre o,come si dice, fare il passo più lungo della gamba. Primo non nuocere, giurano i medici, e alla fine dovrebbe essere una specie di modus vivendi anche per chi vuole trattare con i bambini e in particolare con quelli già segnati da esperienze negative di vario genere.
    In questo credo mi aiuteranno anche i corsi e gli incontri con psicoe ass. sociali. Richiederanno tempo e ci daranno modo di parlare e riflettere sulle nostre motivazioni e capacità.Io sono anche abbastanza curiosa di vedere la nostra coppia "scannerizzata" dai vari esperti. Non posso neanche escludere che non ci ritengano idonei..
    Insomma siamo solo all'inizio, perciò ci si va coi piedi di piombo.
    Intatno si cerca di saperne di più e di imparare da chi ci è già passato o ci sta passando.
    Sono consapevole che se sbagliassi lo farei sulla pelle di un bambino.:face-plain:

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime30 Aug 2008
     

    Ciao Lauraccia.
    Il giorno che abbiamo avuto il primo incontro di verifica, io e mia moglie eravamo un pochino in ansia, cosa che credo sia abbastanza frequente e normale poi, ci siamo guardati e, quasi leggendoci nel pensiero, ci siamo detti che, comunque fosse andata, sarebbe stata una buona cosa. Infatti, per noi, anche il responso di inidoneità, sarebbe stata una cosa positiva perchè ci avrebbe evitato di fare errori, di danneggiare un bambino od anche la nostra stessa famiglia in cui un bambino già c'era. Da quel momento, abbiamo ritrovato la nostra serenità ed a testa alta e fiduciosi, siamo entrati senza più timori al consultorio.
    Ciao e come vedi, le analogie tra noi, sono proprio tante...:face-smile:
    Sandro

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime1 Sep 2008 modificato
     

    forse debora si riferiva a me con "non fate altro che attaccarla"... ebbene si, mi prendo questa "colpa" ma quando una cosa non mi è chiara sono abbituato a chiedere oppure a chiedermelo...

    lauraccia è si molto determinata, e questa non può che essere una cosa positiva, ma secondo me la determinazione non basta, ci vuole anche parecchia consapevolezza, del perchè e del percome si vuole fare una determinata cosa...

    il forum resta una possibilità di scambio, di confronto, e forse è più facile mettersi a nudo di fronte a sconosciuti e forti dell'anonimato che in altri contesti... ma, a qualcuno potrebbe risultare ostico proprio questo... per fortuna siamo tutti diversi :face-smile:

    avrei altre domande per lauraccia, ma evito perchè oramai io sono "segnato" come il rompiballe della situazione :face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime1 Sep 2008
     

    Ciao Adry. Io penso che Debora non ce l'ha in particolare con nessuno. Secondo me, da brava mammina quale è, ha semplicemente preso le difese di Lauraccia perché ne ha percepito il disagio che poi, la stessa Lauraccia ha confermato di aver avuto. Le domande fatte a Lauraccia, secondo me erano tutte lecite ma forse, troppe e troppo incalzanti tanto da farle credere di essere sotto attacco.
    Per queste ragioni Adry, secondo me, non devi smettere di approfondire l'argomento e quindi, fai le tue lecitissime domande. Non credo che Lauraccia non voglia parlarne.

    Buona giornata a tutti.

    Sandro.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime1 Sep 2008
     

    Adry, secondo me bisognerebbe sentire se Laura è interessata a continuare la discussione, se è così potresti fare le tue domande. Certo che quando una duscussione diventa interessante, è facile poi scontrarsi....è normale...è se non c'è il rompiballe, come si fa?

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime1 Sep 2008
     

    :face-devil-grin::face-devil-grin:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Sep 2008
     

    Io dico sempre che alle volte la forma è molto più forte del contenuto. Non sono andata a rileggere cosa avevo scritto Adry, ma la mia impressione è che, in generale, spesso si è fraintesi perché la nostra scrittura è troppo precipitosa, e certe domande lecite sembrano essere invece un inizio di litigio. Così come le riposte intendiamo!
    Il mio consiglio è quello di evitare di rispondere a tono e cercare invece di esprimersi molto più delicatamente, cercando di spiegarsi e di evitare di far sentire gli altri degli alieni per quello che stanno dicendo. Questo è quello che cerco di fare io, o almeno ci provo !

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime1 Sep 2008
     

    jamin, non è che mi faresti un corso accelerato di "delicatezza"? :face-devil-grin:

  1.  

    Ciao a tutti!
    Ho seguito con interesse la discussione, anche la parte di polemica e toni vivaci!
    Ho notato che a volte si fanno polemiche tranquillamente evitabili, si prendono le difese di qualcuno attaccando qualcun'altro e questo mi dispiace...A volte si va sul personale, si hanno toni a "tu per tu" per cose davvero poco importanti, sulla base di una parola scritta male o un fraindentimento di interpretazione...proviamo invece a chiedere all'altro di spiegarsi meglio senza subito accendersi interpretando qualcosa che non abbiamo ben capito, vedendo magari già qualcosa di negativo...
    Nelle parole di qualcuno ho avvertito del risentimento in questa polemica, quasi a togliersi dei sassolini dalla scarpa...io credo che se ci sia qualcosa di questo tipo lo si possa chiarire privatamente tramite mail...questo non è il luogo adatto...
    Certo, certe cose succedono, pensieri diversi, idee discordanti...ma non dimentichiamo mai che ogni giorno ci leggono tantissime persone, anche se non scrivono...questo è un luogo di scambio, di crescita (magari anche attraverso idee discordanti) senza trascendere sul personale perchè è un'altra storia...

    Ho espresso solo il mio pensiero per un miglior funzionamento del portale in qualità di strumento conoscitivo, informativo e di crescita nostra e di chi ci legge, non vorrei ferire o attaccare nessuno, assolutamente.

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime2 Sep 2008
     

    io torno a ribadire un concetto che dovrebbe essere sempre tenuto presente in un forum, ma non solo:

    si possono giudicare i fatti, non le persone.
    anche perchè il più delle volte non si hanno tutti i dati per essere obiettivi, e ci si limita unicamente a quanto si legge

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      CommentAuthorlauraccia
    • CommentTime5 Sep 2008
     

    Ciao a tutti..
    Sandro esatto quello che hai detto: domande tutte lecite,il modo forse un po' strano..insomma uno arriva in un qualunque luogo (anche virtuale) più o meno in punta di piedi cercando in poche righe di raccontare una decisione maturata in molto tempo.. E' logico che molte domande fatte in quel modo fanno sentire un po' a disagio.
    Comunque se si vuole continuare la discussione io non ho problemi. Magari tra un po' visto che domani mi sposo..
    :face-smile:

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime5 Sep 2008
     

    Domani ti sposi e tu stai qui ad annoiarti con noi??? :face-smile::face-smile::face-smile:
    Sincere felicitazioni! Godetevi il vostro giorno meglio che potete! La festa è la vostra domani, non di parenti ed amici! Ho un bellissimo ricordo di una coppia di amici che, nel bel mezzo del pranzo di matrimonio, s'infilarono in auto e scapparono via, lasciando tutti a bocca aperta. La festa proseguì senza di loro e loro, bè.... ok, ci siamo capiti vero???:face-smile::face-smile::face-smile:
    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime5 Sep 2008
     

    Auguri per domani Lauraccia , a te a l tuo quasi ma non per molto marito!:face-smile:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime6 Sep 2008
     

    Tanti auguri Laura !!!
    :face-smile:

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime7 Sep 2008
     

    Auguri a LAura, prima di tutto.
    Poi una domanda che è volutamente una provocazione, ma provocazione nel senso costruttivo intendiamoci :face-smile:
    Tanto abbiamo parlato di affido come momento temporaneo nella vita di un bambino, tanto ci si è scaldati per differenziarlo dall'adozione.
    Ma siamo sicuri che tutto questo giovi alla causa? Intendo dire che sento tante persone dire non faccio affido perchè poi deve tornare a casa ed io ci soffrirei troppo. E non riesco a dire che siano egoisti ed insensibili, solo ammettono quello che è una paura che tutti noi abbiamo: quella del distacco e della incapacità di gestirlo ed elaborarlo.
    Ed io a queste persone inevitabilmente rispondo che in realtà sono pochissimi gli affidi che vedono il minore rientrare in famiglia. Ed ho fatto prresente la stessa cosa anche ai miei servizi di zona: che non mi vengano a raccontare della temporaneità della situazione del bambino perchè si sa che spesso, e purtroppo, le famiglie di origine sono così disastrate che la probabilità di un rientro è quasi nulla.
    Allora, so benissimo che questo stravolge la base stessa dell'affido, ne mina l'essenza, ma non gioverebbe di più alla "causa" dire chiaramente come stanno le cose? Far presente che spesso, ma non sempre, l'affido è un salotto affollato di persone che spesso nonn capisci e magari ti stanno pure antipatiche e che in questo salotto affollato dovrai vivere ma dire anche che, purtroppo, il bambino dovrà restare a vita in questo salotto oerchè la casa di origine rimarrà inagibile? Non credete che unìimmagine simile rispecchi meglio la realtà offrendo magri una chance, uno spiraglio ai tanti terrorizzati dall'idea di una restituzione in realtà neanche ipotetica?

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime7 Sep 2008
     

    Tanto per essere concreti guardiamo all'interno di questo forum:
    Marzia e Gulli?
    Riccardo ed i suoi ragazzi?
    Sandro ed F?
    Cate e la Bimba?
    E tutti gli altri?
    Quanti di questi affidi diventeranno, di fatto se non per legge, come adozioni miti?

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime7 Sep 2008 modificato
     

    Lauraccia (sicuramente sarai in viaggio di nozze) per prima cosa in bocca al lupo:face-devil-grin:!!
    Poi, non so se hai già avuto a che fare con i mostriciattoli, ma una dritta: "una settenne" non è una passeggiata eppure la conosco da sette anni:face-devil-grin:(mia figlia), un duenne non è da meno(mio figlio)...se decidete per l'affido da subito "lotta dura senza paura!!!!":face-smile::face-smile:, nel senso che non sono solo profumati e sorridenti, ma anche dei grandissimi rompiscatole che ti sfidano, ti fanno la linguaccia di nascosto, ti guardano dritto negli occhi se urli..ma poi ti fanno un sorriso, una coccola, e capisci "il senso della vita". Poi si ricomincia eh!!!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime7 Sep 2008 modificato
     

    Ciao Cricchia (e bentornata anche a Emilia!),
    credo che l'affidamento vada ben distinto dall'adozione, soprattutto per il suo fine. Perché nella conclusione positiva di un affido, c'è speranze e c'è giustizia. C'è una famiglia che ritrova la serenità e che è pronta a riabbracciare il proprio figlio. Partecipare a questa riunione è il fine ultimo dell'affido ! Aiutare un bambino a superare questo momento di crisi e rendere il distacco meno doloroso è il fine dell'affido. E tutto questo non è presente nell'adozione, dove si vive uno stato di abbandono totale.
    Chi ci si avvicina all'affido deve essere consapevole al 100% a quale progetto sta partecipando. E ci deve credere. E naturalmente deve sapere anche che ci sono affidamenti che si trascinano per anni, fino a diventare adozioni.
    La realtà delle cose è comunque più ampia da quella vissuta in Associazione, da quella vissuta da Marzia e Cate. Anche in associazione ci sono stati bambini poi riavvicinati alla famiglia. E fortunatamente ce ne sono. Ci sono famiglie orgogliose di avere aiutato tre, quattro bambini nel corso della loro vita, adesso felicemente riuniti nella famiglia biologica.
    Avvicinare persone all'affido dicendo loro che potrebbe trasformarsi in adozione significa illudere, imbrogliare. Significa raccontare una storia con un finale triste e negativo. Perché un bambino non potrà più riabbracciare i propri genitori. Perché i genitori biologici non hanno avuto l'opportunità di migliorare se stessi e regalarsi una vita migliore.
    Che cos'è più importante allora, il desiderio di avere un figlio oppure la realizzazione nella riunione di un nucleo familiare precedentemente diviso ?

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime7 Sep 2008
     

    Ciao Jamin.
    Non intendevo, con il mio intervento, dire che bisogna illudere le famiglie affidatarie dicendo che l'affido diverrà un'adozione. Volevo solo proporre, se possibile, un'altra visione di questa realtà. Cioè dare magari maggiore enfasi al fatto che all'interno di un progetto di affido sono presenti tantissime persone, famiglia bio famiglia affidataria ass soc psico giudici, con le quali ci si deve continuamente e dolorosamente confrontare. E dare allo stesso tempo una visione realistica e disincantata delle prospettive future. Capisco che, per una ass soc, dire che la famiglia bio non è recuperabile è un grosso fallimento; però sarebbe anche cosa corretta dare alla famiglia affidataria un quadro reale della situazione.
    Capisco, come già detto, che l'affido è altra cosa e che alla base vi è un rientro del minore in famiglia. Però non mi riesce di nascondere la testa sotto la sabbia e dire che questa è la realtà. E, ammetto che i casi presenti in questo forum siano solo una visione parziale di questo mondo, ma però non posso non notare che tutti i casi qui presenti camminano nella stessa direzione.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime8 Sep 2008
     

    Ciao Cricchia, ti volevo dire che io nella mia piccola esperienza, ho sentito parlare di affidi lunghi, ma non comunque di affidi che si trasformano in adozioni o quasi. Invece per quanto riguarda la nostra bimba, i servizi ci hanno detto chiaramente che pur essendoci la possibilità che rimanga un affido diurno, potrebbe durare a lungo, perchè non c'è la certezza che la mamma migliori.

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime8 Sep 2008
     

    Spiego meglio, CRis: parlavo di adozioni di fatto, non per legge. Vedi il caso del calciatore, o altri casi che conosciamo qui. Questi bambini hanno rapporti con le famiglie attraverso incontri protetti o altri tipi di contatto. Però vivono da anni con la famiglia affidataria, spesso tra l'altro sentita come la famiglia in cui loro vogliono stare, e la loro possibilità di tornare in famiglia di origine e quasi inesistente. Non sono adozioni, non legalmente e magari non sono sentite come adozioni neanche dalla famiglia affidataria che ha ben compreso il significato della parola affido: ma mi sai dire cosa cambia, tolte le implicazion legali ovviamente?
    Il Tribunale dei Minori di Bari usa spesso un sistema chiamato "adozione mite": sintetizzando al massimo si tratta di una adozione vera e propria ma il bambino porta due cognomi e mantiene rapporti con la famiglia biologica. Viene usato in quei casi in cui si sente di dove dare una stabilità al minore ed, allo stesso tempo, si sa che le problematiche della famiglia di origine sono tali da non permettere un rientro in famiglia.

    Vado a cucinare ora. Poi continuo :face-smile:

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime9 Sep 2008 modificato
     

    Ciao Cricchia !
    Capisco che cosa intendi dire, lo capisco alla perfezione e più o meno sta tutto nella differenza fra la legge e la prassi. E in questo sono d'accordo con te. Nella legge l'affidamento è un affidamento idealizzato, dove viene descritto un "caso positivo" con tutte le sue implicazioni che portano poi ad una risoluzione positiva. E tutti sappiamo che la realtà è spesso diversa, o che almeno si possono presentare casi diversi. Ed è qui che arrivano i problemi perché come tutti sappiamo ogni caso è un caso a sé che deve essere trattato singolarmente.
    Per questo motivo credo che, e questa è solo una mia visione, non si possa fare un'affermazione generale che faccia intendere l'affidamento come un'adozione di fatto nella prassi quotidiana.
    Pensiamo ad esempio ai ragazzi adolescenti che si ritrovano a vivere in famiglie affidatarie, ragazzi di 14, 15, 16 anni. Anche se questi ragazzi vivono in famiglia da anni, non è assolutamente detto che questi vogliano continuare a vivere nello stesso ambiente oltre la loro maggiore età. In questo caso, un decreto di affidamento garantisce loro tutela. In certi casi, anche se si conoscesse a priori che un eventuale rientro non sarà mai possibile, bisogna ben tenere in mente il volere del ragazzo stesso, che potrebbe non voler rimanere nella famiglia che lo ha ospitato fino a quel momento.
    Altri casi riguardano invece la complessità di certe situazioni. Spesso non è subito chiaro quali siano le potenzialità di recupero della famiglia, in quale periodo soprattutto. Per questo l'affido lascia comunque uno spiraglio di speranza per un possibile rientro. Rientro che magari può sembrar prossimo e che invece è sempre rinviato. E capisco anche che questo possa essere un possibile motivo di disagio del bambino.
    Ma bisogna sempre tenere di conto che siamo di fronte ad un istituto complesso perché ci sono casi realmente complessi, che devono essere gestiti nella loro unicità per poter permettere la maggiore tutela.

    Non so Cricchia se ho un po' risposto al tuo intervento, ma ti prego di aggiungere tutto quello che vuoi. Naturalmente invito esteso a tutti quanti !

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    Ciao Cricchia. Credo che il terribile post scritto in queste ore da Melena... sia chiarificatore rispetto a quello che volevi dire. Il problema -grosso - dell'affido è che tu come genitore affidatario alla fin fine non hai nessuna voce in capitolo. Non so come spiegarmi, ma tu non puoi "difendere" il bimbo dalle decisioni del giudice, dei servizi e così via. Per cui magari il bambino rimarrà in affido a vita, ma non è detto che rimanga ... con te.

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    Allora prima di tutto vi racconto il caso che un anno fa (la mia istruttoria ha i tempi di gestazione di un elefante :face-devil-grin:) mi fece avvicinare all'affido.
    La responsabile dell'associazione affidi della mia provincia, mi parlò, a titolo di esempio di bambino adatto alla mia famiglia, di una bambina di circa 20 mesi all'epoca in comunità insieme alla madre tossicodipendente che però non dava segni di ripresa e si occupava della bimba solo a comando. Così le ass soc di riferimento avevano ipotizzato un affido, che già si sapeva quasi sicuramente sine die. Madre straniera e tossicodipendente, padre straniero ed ex tossicodiopendente in via di ripresa. Passato un anno i serv soc hanno "partorito" questa idea: la madre è andata via dalla comunità, il padre non si buca più ma comunque non è in grado di gestire la bambina, c'è una nonna con problemi psichiatrici, la bambina è stata messa in casa famiglia.
    Casa famiglia, non affido, perchè si sa già che non diverrà adozione (c'è il padre) e che resterà un affido a vita allora si è preferito far proseguire la sua vita in casa famiglia per evitare problematiche legate alla sua piccola età ad alla sua situazione.
    Siete d'accordo? non siete d'accordo? Affiorano i sospetti di Sandro sulla "convenienza" di lasciare un piccolino in casa famiglia per lucro. M dico anche però che essendo una bambina molto desiderata, vista l'età, per una adozione forse evitare problemi con "finti"affidi è stata una decisione positiva. Ma mi dico anche che, se per questa bambina fosse stata trovata una famiglia aff magari con altri figli per evitare legami con adozione, forse avrebbe avuto una vita più serena e stabile. Allo stesso tempo mi dico anche che forse sarebbe stato giusto farle seguire un percorso adottivo, con una buona dose di coraggio da parte del TDM.
    Proprio in questo giorno difficile per Melena e soprattutto per Luca, sento sempre più che questo istituto dell'affido è cosa bellissima ma fa acqua da tante parti :face-plain:

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    Poi, per Sandro, l'adozione casi speciali è praticamente come l'adozione mite.
    Nel mio caso, la mia prima figlia riconosciuta dal padre bio di cui porta il cognome ma che si è da sempre limitato al solo mantenimento economico senza mai avere alcun tipo di rapporto con lei e con lui tutta la famiglia, sarà adottata con adozione casi speciali o casi particolari da mio marito. Porterà i 2 cognomi, la tutela passerà a mio marito ed a me, rimarrà sull'asse ereditario anche se solo in via diretta di entrambi i papà, potrà mantenere volendo i rapporti con la parte paterna.

    Credo, al contrario di Sandro, che l'adozione mite, se pensiamo come esempio alla bambina di cui ho parlato appena sopra, sarebbe stata una buona mediazione, tenendo conto soprattutto del pdv della bambina, in situazioni così complesse e destinate a trascinarsi a lungo.
    La legge italiana prevede che i parenti fino al 3° grado possano appellarsi ad un decreto di adottabilità. Il discorso è complicato, ma sembra tutelare maggiormente gli adulti che i bambini che vivono per anni in un limbo, sballottati da un affido all'altro, da una comunità all'altra, senza nessuna certezza. Insomma, discorso molto complesso e difficile.:face-plain:

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    Ciao Cricchia. Purtroppo devo scappare via ma una breve considerazione, la voglio lasciare.
    Forse sarò troppo schematico ma, è necessario per cercare di farmi capire.
    Io credo che tanti problemi siano dovuti proprio alla confusione che regna sovrana su tante situazioni. In epoche abbastanza recenti, era considerato praticamente vietato passare da un affido ad adozione anche come deterrente per quelle coppie che cercavano scorciatoie o che, non superate le verifiche per l'adozione, pur di appagare il proprio egoismo, si buttavano nell'affido dove le verifiche erano all'acqua di rose. Oggi tutto sta cambiando ed in questo momento, sempre più spesso, si verificano casi come quello di Melena.
    Si comincia con un "stai tranquillo, è solo un diurno per una ventina di giorni poi andrà in adozione" e da questa classica frase delle a.s. detta per convincerti ad accogliere proprio quel bambino che gli scotta tra le mani e non uno adatto alle tue caratteristiche perchè loro, in qualche modo se ne devono... liberare??? (brutta definizione)
    Da qui, si passa ad un affido effettivo poi, ad un sine-die ed in fine... "bè! Adesso lo devi per forza adottare".
    Lo abbiamo sentito raccontare da Melena, Sta succedendo a me, è stata la causa del fallimento dell'affido di uno dei fratelli del mio F. visto che la coppia che lo ha accolto, è rimasta letteralmente traumatizzata e terrorizzata da questa escalation durata appena 6 mesi.
    Non credo sia questo il vero bisogno di questi bambini, a me pare di più, il bisogno di una macchina imperfetta gestita da persone demotivate, insufficienti, e chissà cos'altro. E lo dico proprio io che ho cercato sempre di difendere i servizi anche in questo forum.
    Riprenderò questa sera sul tardi, per cui perdonate se non vi risponderò subito.
    Ciao a tutti.
    sandro.

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    sandro sono daccorissimo su tutte le linee con te.

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime9 Sep 2008
     

    Sandro, teoricamente è come dici tu. C'è una gran confusione e più vado avanti e più mi rendo conto che ogni comune, ogni ass soc agisce secondo una propria interpretazione, che le linee guida delle leggi si sfumano, etc..... Purtroppo non ho tanto tempo, ma dopo aver vissuto la mia piccola esperienza di "affido" della mia cuginetta, mi rendo conto che il lavoro che devono svolgere i servizi è veramente difficile, quasi impossibile avere la certezza di stare agendo bene.
    Premesso questo, torniamo al concreto, che mi interessa sempre di più della teoria. Come agire? come comportarsi? quale è la strada giusta?
    Penso ogni giorno alla bambina di cui ho parlato sopra. Ha meno di 3 anni: quale è la soluzione giusta per lei? quale la sua vita futura?
    Vado; il sushi mi aspetta. A dopo.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 Sep 2008
     

    Ciao Cricchia !
    Continuo a sottolineare, come anche voi avete fatto, che l'affido è qualcosa di molto complesso, che non permette soluzioni standard per ogni bambino. Perché ognuno ha una propria storia, ha le proprie difficoltà e come se non bastasse, ogni genitore biologico ha a sua volta alle spalle una propria storia che necessita considerazione, e che rende tutto molto molto più complesso, in seno alla decisione di passare da un affido ad una adozione.
    Potrei dire che nel caso della bambina di 20 mesi, un'adozione garantirebbe un futuro stabile alla bambina, più tranquillità, maggiore senso di riconoscimento all'interno della famiglia stessa, piuttosto che un affido che poi potrebbe finire esattamente nello stesso modo in cui è purtroppo terminato quello di Melena. Ma quali sono i rapporti con il padre ? Come sta il padre ? E la bambina come lo considera ?
    Purtroppo potrebbero sembrare questioni del tutto prive di fondamento, ma come non considerarle dall'altra parte ?

    Qual è la strada giusta, è una domanda da un milione di euro...dire che si dovrebbe sempre fare gli interessi del bambino può sembrare superficiale. Ma credo che sia proprio questo che rallenti il processo decisionale di assistenti e giudici dei tribunali...