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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Aug 2008
     

    Volevo condividere con voi un articolo sul nuovo modo di controllare i figli. Mi ha colpito molto...

    L'articolo è stato pubblicato su www.dire.it il 16 Agosto.

    Un 'Tomponzi' per il figlio: boom anche in riviera
    Prezzi e trucchi degli 007 privati che spiano lo sballo dei giovani

    RIMINI - Detective privati per controllare se i figli fanno uso di droga: è boom a Rimini e in Riviera. E soprattutto in questo periodo dell’anno. Il fenomeno, partito forse un po’ in sordina, si è intensificato in maniera massiccia negli ultimi tre-quattro anni, parallelamente all’aumento del consumo di droghe ed alcolici da parte dei teenager e di fronte al manifestarsi di fenomeni come il bullismo (maschile e femminile) e il “lolitismo” (ragazzine di 12-13 anni che assumono atteggiamenti da donne e “frequentano” uomini maturi per procurarsi il denaro con cui acquistare abiti ed accessori firmati). Sulla riviera romagnola il ricorso all’investigatore presenta due facce: da un lato i genitori del posto, quando il figlio comincia a staccarsi dalla famiglia e fa tardi la notte, desiderano controllarne le mosse per capire chi frequenta, dall’altro padri e madri i cui ragazzi vanno a Rimini, Riccione, Marina di Ravenna e località limitrofe, in vacanza o nel week end.

    “Negli ultimi anni la richiesta è cresciuta del 400%", spiega Miriam Tomponzi, figlia del famoso investigatore, titolare della più grande compagnia di detective in Italia, confermando le molte richieste di interventi sulla costa romagnola. "I genitori hanno scoperto che il fai da te non funziona, si sentono impotenti davanti ad adolescenti apatici, che non hanno voglia di studiare e non comunicano, presentano sintomi di deperimento fisico, anoressia. E soprattutto, quando si accorgono che in casa girano soldi di cui si ignora la provenienza, o che negli armadi della figlia preadolescente ci sono abiti costosissimi”.

    E quello che non può fare il genitore, come controllare pc e telefonino, pena la perdita totale di fiducia in un rapporto già critico, lo fa lo 007. Prima parla con i genitori, per raccogliere il maggior numero di informazioni, poi comincia il pedinamento a distanza. Non impiega molto tempo a capire se un adolescente è dipendente dalle droghe, bastano dai tre ai sei giorni. Il detective deve essere anche psicologo, per poter fare una “fotografia” reale del soggetto in questione. E realizzare un servizio “su misura”. Ossia adottare strategie e comportamenti diversi a seconda del tipo che si ha davanti.

    Archiviati i tempi in cui l’investigatore agiva da solo– unica eccezione Sherlock Holmes e il fido Watson– oggi, per stare sulle tracce degli adolescenti, bisogna avvalersi di un team di collaboratori. Ed impiegare quelli più adatti alla situazione (anche ragazze), sia in termini di età (20-23 anni o con il viso giovane) per inserirsi inosservati negli ambienti frequentati dagli adolescenti, sia in termini di preparazione e sensibilità (sono spesso laureati in Legge o Psicologia).

    “Quando avevo poco più di vent’anni ho controllato per due anni, durante tutti i week end, un ragazzo, rivelatosi a postissimo, che frequentava l’Echoes. Ero giovane, potevo introdurmi tranquillamente in discoteca e studiare l’ambiente”, racconta Alessandro Giuliani, esperienza nei Nuclei operativi dei carabinieri, da 15 anni titolare di Kontrol Service, tre agenzie tra Rimini e le Marche, una clientela composta al 90% da riminesi e residenti nella provincia. “In quell’occasione, per non dare nell’occhio, mi servivo del fotografo del locale, perché riprendesse la persona che stavo pedinando”, prosegue.

    Gli strumenti utilizzati? Quelli classici tramandati dalla tradizione cinematografica, anche se non c’è nessun maggiore Goeffrey Boothroyd a fornire gli immancabili gadget di cui 007 non può privarsi: telecamere, registratori, micro macchine fotografiche. Ovviamente nelle versioni più tecnologicamente avanzate.

    La riviera romagnola è più toccata dal fenomeno della richiesta di controllo su minori, al pari di metropoli come Milano, Roma e le grandi città del sud, in primis perché, avendo prezzi più accessibili rispetto a zone turistiche come ad esempio la Versilia, nei fine settimana vede aumentare notevolmente la concentrazione di giovani e giovanissimi. E con la concentrazione aumenta il rischio. Poi perché il pensiero che il proprio figlio, oltre alla discoteca, possa partecipare a rave ed afterhours protratti fino alle 2 del pomeriggio successivo, accresce paura e disorientamento nei genitori.

    I ragazzi oggetto di indagine hanno in genere un’età compresa tra 15 e 20 anni, più spesso di sesso maschile. Anche se, come sottolinea Miriam Tomponzi, ad una ragazza basta un incontro sbagliato, una sera, per rovinarsi la vita. Dalle esperienze sul campo, agli investigatori risulta che gli adolescenti facciano prevalentemente uso di hascisc nella fascia compresa tra 13 e 18 anni e, successivamente, dai 17 anni in su, di amfetamine, metanfetamine e cocaina. Segnalato tra i giovanissimi anche il consumo di crack. Eroina in forte calo, a conferma della tendenza nazionale.

    Come si comporta l’investigatore quando scopre qualcosa? Certe rivelazioni ad un genitore non sono compito facile. Oltre alle parole, bisogna mostrare le prove. Foto e filmati. “Come per esempio, quelli realizzati di notte, sulla spiaggia, mentre i ragazzi si drogano o abusano di alcolici”, dice Giuliani.

    Quanto costa il lavoro dell’investigatore? Non c’è un tariffario nazionale, per un’ora si pagano tra i 40 e i 70 euro– a Rimini 45– escluse le spese (attrezzature, benzina, ingresso ai vari locali ed altro). Una rapida botta di conti e si fa presto a verificare che per spendere 1500-2000 euro basta qualche sera di controllo. Ma esistono anche tariffe forfettarie, a seconda del caso.

    A fronte del proliferare di agenzie e per il fatto che non esiste un albo (per diventare detective basta chiedere la licenza in Prefettura), i professionisti con anni di esperienza e studio alle spalle mettono in guardia: bisogna prestare massima attenzione nella scelta dell’investigatore cui affidare il destino del proprio figlio. Ci sono stati infatti casi in cui individui privi di scrupoli non hanno esitato a contattare i ragazzi per ottenere danaro in cambio del silenzio.

    Cosa pensano del controllo i diretti interessati? “Sarebbe un brutto colpo se scoprissi che il babbo mi fa pedinare. Mi sembra una 'pataccata', e poi, dove va a finire la fiducia?”, dice Manuel, studente quindicenne dell’istituto alberghiero a Rimini. “Non avrei problemi, ho la coscienza a posto, ma mi sembra un’esagerazione”, risponde Mirko, 17 anni, studente di liceo classico. “D’accordo che la droga gira parecchio, ma non bisogna pensare che tutti si facciano, i genitori non devono essere ossessivi”. “Il detective? Dai, addirittura? Non ci posso credere”, sghignazza Erika, 17 anni, di Bellaria. Il quadro tracciato dagli 007 privati, però, non è tutto negativo. Due adolescenti, finiti in “compagnie sbagliate”, sono stati riportati sulla retta via dall’investigatore. E alla fine hanno deciso di seguirne le orme intraprendendone la professione.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Aug 2008
     

    Non so che dire...mi sembra una cosa assurda far pedinare un figlio. Non dico che bisognerebbe fidarsi dei ragazzi al cento per cento, ma che i primi "investigatori" dovremmo essere noi. E il dialogo ? Dove lo mettiamo? E il fatto che forse a tredici anni i "bambini" non dovrebbero frequentare certi posti? O rientrare oltre una certa ora? E cosa si risolve una volta accertato il problema in questo modo? Non sarebbe meglio scoprire eventuali problemi in altro modo, senza ricorrere a questo? Ce ne sarebbe da dire...

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime19 Aug 2008
     

    Questa frase è scioccante a mio avviso:

    "I genitori hanno scoperto che il fai da te non funziona, si sentono impotenti davanti ad adolescenti apatici, che non hanno voglia di studiare e non comunicano, presentano sintomi di deperimento fisico, anoressia. E soprattutto, quando si accorgono che in casa girano soldi di cui si ignora la provenienza, o che negli armadi della figlia preadolescente ci sono abiti costosissimi”.

    Non significa che i genitori hanno rinunciato a fare i genitori ?

    Come dici tu Cris bisogna che un genitore sia un investigatore, anzi, prima di diventarlo dovrebbe insegnare ai propri figli cosa è consentito fare e cosa no. E' normale che se a 13 anni, come dici tu, un genitori permette al figlio di andare in discoteca fino alla mattina successiva, può con più facilità venire in contatto con un mondo che non saprà gestire...

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Aug 2008
     

    Non è facile Jamin e anche a me a volte capita di rinunciare. Perchè spesso ti ritrovi a proibire a tuo figlio delle cose che agli altri è permesso e allora cerchi di posticipare, dici un ni invece che un no. Mi è capitato proprio con la discoteca. Qui da noi ce n'è una dove vanno proprio i ragazzini dai 13 anni ai 16-17, dove però gira di tutto. Tanti coetanei di mia figlia ci vanno la domenica pomeriggio e io ho lottato tanto per non lasciarla andare l'anno scorso. Alla fine mi ha detto: sai mamma in realtà non è che mi interessi poi tanto, si mi piace la musica, ballare, ma in discoteca non si può comunicare, non si può veramente conoscere le persone. In questi giorni mi ha richiesto se magari una volta la lascio andare questo inverno, così per curiosare...e io le ho detto vediamo, penso di si, magari insieme alla nostra vicina di casa maggiorenne,nel frattempo è passato un anno e io penso che lei sia in grado di rifiutare certe schifezze che girano... Poi sai non si può mai essere sicuri

  1.  

    Ma..io mi chiedo se...vivo fuori dal mondo..ma...in discoteca a 13 anni???? noooo, non mi sento cosi...vecchia e rimbambita, ma ragazzi!! 13 anni!!
    no mi dispiace sono troppo pochi perchè un ragazzino sappia gestire certe situazioni. i miei figli ci sono andati, la ragazza ha scalpitato di più, e a 15 anni ho cominciato ad accompagnarcela il pomeriggio, io e la mia amica siamo entrate nel locale, controllando che non servissero alcolici ai ragazzi, e all"ora non succedeva, ora non saprei che dite? Ma ribadisco, a me permettere di andare in discoteca a un ragazzo di 13 anni è..sbagliato, per dire poco. E che caspita
    c"è tempo per tutto, calma, anche se il ragazzo è..."maturo" !! tutto quel che volete ma..sono sempre 13 anni, e appunto jamin, e facciamo i genitori, un no
    motivato discusso...ma fermo, questa corsa al fare tutto e subito...non mi convince, e spero di riuscire a ..ragionarla cosi anche con gulli, per ora non ci pensa proprio, anzi mi dice che quelli di 3 media che ci vanno a lui gli fanno...schifezza. Vediamo più avanti, ma di sicuro non sono proprio dell"idea!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime19 Aug 2008
     

    No, anch'io sono dell'idea che non si possa permettere a un figlio di 13 anni di andare in discoteca o solo di star fuori chissà fino a che ora. Così a quelli di 14 15 16 anni e via dicendo. Ogni età deve avere i suoi limiti. A me è successo di conquistare 1/2 ora all'anno, ma la prima volta che ho iniziato ad uscire la sera avevo 15-16 anni. Rientro alle 11. Poi 11.30 fino ad arrivare a mezzanotte a 18 anni ! Poi dopo, nessun limite. Ma a quel punto sapevo darmelo da sola.
    Il rischio è proprio quello di non saper gestire certe situazioni, di non saper capire dove stia il limite !
    Però è anche vero che non si deve cadere nell'errore opposto, nel "vietare vietare vietare" per la paura che certi luoghi siano troppo pericolosi, troppo inadatti. Magari è giusto far fare esperienze ai ragazzi, e poi sentire da loro le loro impressioni. Io Cris concederei a mio figlio di andare in disco (non a 13 anni però!) e fargli toccare con mano la situazione. Bisogna anche essere realisti e pensare che purtroppo le droghe si trovano ad ogni angolo della strada e nn solo in discoteca. Purtroppo, le cattive strade si prendono ovunque. La cosa importante è saper insegnare ai figli a dire "no". Io una concessione una volta gliela farei, ma non significa rinunciare a fare i genitori, significa concedere esperienze sempre sotto stretta sorveglianza (...se senza ricorrere al detective!) !
    Invece son sicura che Gulli avrà pochi sabati a disposizione, bisogna riposare per la partita della domenica !

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime19 Aug 2008
     

    La penso come te Jamin, non va bene concedere tutto e subito, ma nemmeno vietare tutto. Io per esempio in discoteca ci andavo di nascosto, perchè i miei genitori non ne volevano nemmeno parlare. E ho fatto un sacco di cose di nascosto, trovandomi spesso a sbattere il naso in cose che non conoscevo, perchè non preparata. E poi da un anno all'altro i ragazzi maturano tantissimo e quello che non va bene a quattordici può andare bene a quindici o a sedici.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime20 Aug 2008
     

    ...ma senti senti :face-devil-grin: Scherzo naturalmente !
    si, è giustissimo, è un'età che da un anno ad un altro ti puoi permettere cose per cui prima non se parlava nemmeno!
    e comunque è sempre importante vaccinare i ragazzi su argomenti importanti come la droga. a scuola di solito facevano degli incontri, spero che siano fatti ancora. Voi ne sapete qualcosa ?

  2.  

    Ecco, appunto l"amore sviscerato di Gulli per il calcio, spero proprio che sia un aiuto in più a..condurre una vita.....sana!? Per ora, e ripeto per ora non è minimamente interessato a discoteche e a uscite...serali, mi spiego, in montagna ero con la mia amica e suo figli di un anno più di gulli, ma un anno che sembrano 5..proprio per la differenza forte tra loro, per gulli il massimo è trovare un campetto di calcio, dei ragazzi con cui giocare, per l"altro è già il momento di..uscire, ragazzine, ma in modo più...serio...di come fà gulli, per 2 sere, ho visto gulli...abbassare i jeans, spalmarsi di gel, profumarsi per andare al baretto del paese dove si ritrovano i ragazzi in vacanza, ho osservato che cercava di imitare l"amico, ma dopo 2 sere, mi ha detto, io stasera mangio il gelato e torno, non mi piace stare li a parlare di ragazze, e si danno i bacetti, e il baretto a mè mi stufa.
    Bene gli ho detto , hai provato e hai visto che non ti interessa ancora fare questo tipo di cose,niente di grave, almeno sai che non ti và. Adesso ricomincia il campionato, e gli allenamenti, cose da fare ne hai.
    Ragazze, ma vederlo con i jeans a vita ...giù che si atteggiava un pochino...eee...invece ha scelto da solo che.....non era per lui..e i pantaloni sono tornati sù!!
    A non è che se ne stessero al baretto soli e fino a notte eh!! noi mammine si mangiava il gelato, un caffè....e solita...ronda!!!
    Per quest"anno è..andata.....

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime20 Aug 2008
     

    :face-devil-grin:Marzia , il tuo G:face-devil-grin:ulli ha appena fatto tredici anni se non sbaglio, quindi come maschietto è proprio piccolo. Le femmine a tredici anni sono, anzi si credono, più grandi. E poi...con i pantaloni a vita bassa...devi avere le mut...i boxer a vita alta, se no, non va bene

  3.  

    Buongiorno Cris, no ha appena compiuto i 12!! ee..ovviamente i boxer..adeguati....ci sono eh! E ci sono passata ..con la femmina!!!! Aiutoo..
    Ma sono consapevole che...arriverà il momento anche per gulli...per ora...tregua.

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime20 Aug 2008
     

    marzia certo che nn mi tiri sù il morale..io di femmine ne ho dueeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!
    :face-devil-grin:

  4.  

    Eilà para!!! non ti sentivo da un pò!! Cara mia, ti dico la Santa verità. io ho fatto molta ma molta più "fatica" con la ..signorina, durante l"addolescenza!!...lascia stare che a ripensarci mi viene mal di pancia..però poi..passa, oggi è un..quasi tesoro di figlia...quasi eh!!!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime21 Aug 2008
     

    non so ma credo che le le bambine siano più sveglie dei maschietti e maturano prima ! per questo magari si atteggiano più da vere adulte, sono più indipendenti. e poi la marca di qui, la marca di là...almeno prima sugli slip non si avevano grosse pretese, ma adesso ! e pure i maschietti !

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime21 Aug 2008
     

    Per quanto riguarda le marche finora non ho problemi. Quando andiamo per negozi è lei a dirmi: eh no mamma, 80 euro per un paio di pantaloni , non li voglio.
    Poi avendo entrambi i miei figli qualche euro da parte, la grande perchè le do la "paghetta mensile" per gestirsi le sue spese, il piccolo perchè riceve qualche mancetta dai nonni, quando mi chiedono qualcosa e io per vari motivi non gliela voglio comprare, gli dico :se ci tieni veramente prendila con i tuoi soldi...e allora il più delle volte rimane sugli scaffali.

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime21 Aug 2008
     

    Ciao a tutti, sono tornata al lavoro e qui è il deserto totale. Unica nel piano e fra i pochi in tutti gli 8 piani dell'azienda.
    Eh i 13 anni di oggi!... vi ricordo la mia E. , la tredicenne che seguo da vicino (o almeno così era fino a un paio di mesi fa). Mi telefonava più volte al giorno e mi raccontava tutto di sè, rimproverava l' amica che si era messa a fumare, bocciata in una scuola molto, severa diceva " voglio rifare la classe ancora lì per far vedere a tutti che posso farcela".
    Ora è in vacanza e non mi chiama mai, non risponde neppure ai miei sms e quel paio di volte che le ho parlato, mi sono sentita dire "vorrei provare anche io a fumare", "ho bevuto il Bacardi che tanto è colorato come una bibita e non ha neanche odore di alcolico" (complimenti al marketing manager!)", "ho deciso di cambiare scuola e andare alla C. che è scuola di fancazzisti, (sorry) così non resto indietro"... e ai miei tentativi di mettere in discussione queste affermazioni, tutto un "ma cosa dici?!", "lo fanno tutti!" , "ma perchè proprio io devo fare sempre la santerellina?".
    Aiuto!! aspetto che torni, ma spero sia tutto recuperabile!!!

  5.  

    Ciao per lanima, ma che tristezza!!!unica lavoratrice del piano??? noo..datti malata!!!!!

  6.  

    Scusa perlanima, volevo chiderti, ma la ragazza è in vacanza sola? con che compagnia è cosi liberi di bere alcolici, mamma mia che paura mi fà questa cosa!!
    Il cambiamento cosi repentino per seguire gli amici!! è un età cosi a rischio, che..mannaggia, magari è solo l"ebrezza della vacanza??! auguriamocelo. ciao

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    ciao Marzia, darmi malata? ma se sto sostenendo tutto il...lavoro (faccina con naso che si allunga) del piano?? E poi il ministro Brunetta incombe...dai lo so che sherzavi....
    E. è in vacanza sola con il papà, ora sono nella cittadina pugliese dove lui nato e cresciuto. Forse lui lo sente come ambiente conosciuto e protetto, ma lasciarla fuori con gli amici fino alle 23.30 (ieri E. mi ha chiamato e raccontato di queste "seratine") a me personalmente sembra azzardato...
    Mi fa impazzire quanto dice cose come "papà mi ha detto di stare attenta che non mi violentino, ma io gli ho detto "stai tranquillo, sto attenta" ...ma che significa??? ...
    Come dici tu Marzia speriamo sia solo l'ebbrezza della vacanza e che poi le cose cambino. Purtroppo io posso solo farle qualche bel discorsetto, intanto ho anche ritagliato qualche articolo di giornale che parla degli effetti dell'alcol, delle discoteche e persino il libro "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" che vorrei leggesse. Anche se risale ai miei tempi mi pare sempre attuale.
    Ma non nascondo che sono anche un pò in conflitto con me stessa pensando : queste sono le cose che fanno (quasi) tutti gli adolescenti, lei cambia ogni giorno e ogni giorno farà sicuramente cose che prima non faceva, ed io non posso e non devo adombrarmi o agitarmi per ognuna di queste.
    Insomma devo trovare un nuovo modo per rapportarmi a lei, senza perdere l'ironia ma neanche la capacità di convincimento e l'ascendente.

  7.  

    ciao, scusa ma se è vero che il padre le parla cosi!!?? aiuto! e è vero che l"addolescenza è fonte di cambiamenti e tutto quanto, ma dai perl, fuori fino all"alba una..bimba di 13 anni..no è troppo dai,
    buonissima l"idea di farle leggere quel libro, lo feci leggere anche ai miei figli, e lo tengo in serbo per gulli!! Speriamo che al ritorno la ragazza ricominci a ascoltarti, ciao e...non lavorare troppo eh!!

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    sì in effetti i genitori hanno già da un pò allentato le redini, presi dai propri problemi, (e proprio nel momento più importante) . Comunque l'uscita è fino alle 23.30 non all'alba!!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    Dai Marzia le 23.30 non sono l'alba, poi forse in vacanza ci sta, dico forse...Certo che noi a tredici anni giocavamo con le bambole...ma i tempi sono un po cambiati. Il problema non è l'orario, ma è con chi va e che cosa fa. Sicuramente quando tornerà a casa i genitori la metteranno in riga, spero ...E comunque tu Perlamina fai bene a farle le tue predicozze, anche se magari sembra non ascoltarti, prima o poi i tuoi insegnamenti daranno il loro frutto. E magari sarà lei stessa a venire da te per parlare qualche volta. ciao

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    Io non ricordo a che età lessi il libro che tu citi, so solo che ne rimasi molto turbata!

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    Cris, intendi dire troppo turbata? Tu non lo faresti leggere a tua figlia perchè troppo sconvolgente?
    Io, se devo essre sincera, non l'ho mai letto ma ricordo che mia sorella a suo tempo lo "impose" al figlio adolescente.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    A mia figlia quindicenne forse, dico forse si, lei legge ormai di tutto. Per valutare per la tua tredicenne, io lo leggerei prima. Io non la conosco e non so il suo grado di maturità.
    Io mi ricordo scene molto descrittive sullo schifo della droga ,ma anche sesso e prostituzione.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    Forse lo ricordo così, appunto perchè ero piccola.

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    Io lo lessi ad adolescenza inoltrata e sinceramente eviterei volentieri di farlo leggere ai miei figli. Anche perchè il ritratto che traccia dell'uso della droga è veramente poco attuale. Parla di eroina, roba che oggi è fortunatamente "fuori moda" tra i giovani, ed in più presenta un ritratto di emarginazione e povertà e violenza cha poco hanno a che fare con il "dorato" ed attuale mondo delle pasticche e della coca. Oggi il mondo della droga non è più legato all'emarginazione, all'accattonaggio ed alla prostituzione come invece avveniva nel boom dell'eoina negli anni 70. Oggi si prendono pasticche per sentirsi fighi, in, alla moda.
    Insomma, forse sarebbe meglio e soprattutto più comprensibile per un adolescente trovare un libro che parli delle droghe attuali e del'uso attuale che si fa delle droghe, magari con qualche testimonianza di chi dopo essersi drogato e rimasto per sempre con il cervello fuori uso anche se vivo.
    Aiuto, che argomento pesante :face-plain:

  8.  

    perl, cris..scusate avevo letto di fretta e ..visto..2,30 di mattino!!! perdono, in quanto al libro, andrò a rileggerlo, ma ricordo molto bene che i miei figli dopo averlo letto hanno aperto discussioni che altrimenti forse non avremmo affrontato cosi....spontaneamente. ragazze ho la dasa sottosopra e...il marito con i ..nervi... lo stresso con,,sposta qui...là.....ciaaoooo

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime22 Aug 2008
     

    interessante quel che avete detto sul libro, lo rivaluterò
    una buona idea per una casa editrice sarebbe quella di produrre un libro come questo che divenne divulgativo e "didattico" ma aggiornato agli usi e costumi di oggi...
    Marzia, almeno nelle ore del riposo..un pò di silenzio!

  9.  

    Cara Perl. se me ne stò zitta...qui non se ne esce....vanno....incoraggiati...spinti...questi mariti...e infatti..cameretta pronta tutto a posto!!!!...quasi!!!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime23 Aug 2008
     

    In effetti ripensando al libro è vero che non è per niente attuale

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime23 Aug 2008
     

    devo dire che io il libro non l'ho letto, ma credo che il punto sia quello di far passare l'idea che una pasticca è droga quanto lo è l'eroina.
    avete detto bene, oggi la pasticca è qualcosa che è alla moda e quello che a me fa più paura è che non viene presa per una droga dai ragazzi ! chi si impasticca o si fa di coca non si definisce drogato. drogato è chi si buca con una siringa. e la differenze sta proprio in questo, nel bucarsi o meno.
    bisognerebbe far capire ai ragazzi che la vera dipendenza è quella che non ti fa dire di "no" a qualsiasi proposta che venga fatta dall'esterno. certo lo so che è difficile...però mi colpì una volta un'intervista fatta ad un ragazzo, consumatore di cocaina e pasticche, che disse di se "non sono un drogato" ma che spendeva giornalmente 20-30 euro al giorno per sniffare.
    domanda per tutte le mamme: ma a scuola, alle medie, alle superiori, esistono sempre gli incontri sulla droga ? mi ricordo che venivano organizzati dalle usl...

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime24 Aug 2008
     

    in terza media, mia figlia ha fatto qualcosa del genere,mi sembra fosse organizzato dal comune .Quando io parlo con lei di queste cose, lei mi dice:ma si mamma lo so, anzi ne so più di te, cosa credi? Poi di queste cose ne parlano anche tra ragazzi, purtroppo

  10.  

    Ciao a tutti!
    Mi intrometto anche qui...
    Gli incontri sulle droghe si dovrebbero fare e si fanno comunque in tutte le scuole, o quasi.
    Gli esperti delle ASL se ne occupano nelle superiori o nelle medie inferiori, alle elementari sono troppo piccoli. Le scuole possono anche accettare progetti esterni con esperti nel campo.
    Sia quando lavoravo a Parma (allora ero in un centro di ricerca sulle tossicodipendenze) che qui, nelle scuole, mi colpisce la disinformazione dei ragazzi sulle droghe, sugli effetti, sui rischi....

    Per loro è figo, è sballo, è moda ed è in linea con la loro età ma garantisco che la maggior parte di loro è IGNORANTE sulla droga in sè e sugli effetti che provoca sull'organismo, sul cervello, sui neuroni, sui processi cognitivi, circolatori ecc...che sarà mai???

    In effetti il libro è poco attuale poichè oggi c'è tutta un'altra tipologia di droga e di fenomeno sociale, personalmente comunque non sono d'accordo con la tendenza attuale a minimizzare tutto o far finta di niente, i ragazzi devono parlare di certe cose, conoscerle e saperne anche gli effetti dannosi non solo quelli inebrianti.

    Ai ragazzi dico sempre che noi abbiamo nel nostro corpo delle sostanze interne, le endorfine, che se adeguatamente stimolate ci provocano gli stessi effetti delle sostanze, ovvero ci fanno stare rilassati, ci fanno stare bene, ci emozionano...e loro puntualmente mi chiedono: e come si stimolano??? E io li invoglio a pensare a delle cose divertenti, a imparare a divertirsi in modo semplice, gli ricordo che prima si facevano le feste in garage col mangianastri, si passavano serate a raccontare barzellette...cose più semplici ma più salutari...e nell'ultimo incontro con alcuni ragazzi è venuto fuori lo slogan "Meglio la Maria donna che la Maria canna!", che forti che sono!

    Scusate se mi sono dilungata troppo!