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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    Ciao Sandro, riporto un tuo post con delle domande che hai posto, puoi spiegarci quali procedure hai seguito per ottenere l'affidamento e più che altro di che zona sei?

    No, queste sono segnalazioni nazionali quindi, non c'è questo limite. Poi aggiungo che, dalle mie parti, magari ci sono altri problemi con i servizi ma, la territorialità, non è un limite. Il bimbo che ho io in affido è di un comune che dista dal mio oltre 30 km e siamo seguiti dal consultorio del comune di provenienza mentre la nostra valutazione l'abbiamo fatta nel nostro consultorio dopo aver formualato per iscritto la domanda al Tribunale per i Minorenni. Bo! Ogni zona ha regole diverse? Non dovrebbe esserci una linea guida analoga su tutto il territorio nazionale? Ma poi, quando ci sono dispositivi di allontanamento ambientale per la tutela del minore, come li gestiscono? Io non ci capisco tanto sulle procedure che avete dalle vostre parti! Chissà se altri posso chiarire questi dubbi.
    Ciao, Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008 modificato
     

    Per il momento posso dirti che come associazione consigliamo di presentare domanda, oltre che nel proprio comune di residenza, anche nei comuni limitrofi, in modo da poter rendersi maggiormente disponibili e per poter avere più possibilità di aiutare un bambino.

    Come molti sapranno, l'affido è un supporto temporaneo. Il bambino, a differenza dell'adozione, viene inserito all'interno di una famiglia per un breve periodo in attesa che la famiglia biologica risolva i propri problemi e possa riprendere il bambino con sé. Per questo motivo, proprio perché si prevede un rientro in famiglia, il bambino non deve essere allontanato dal proprio ambiente di origine. Inoltre, durante il periodo di affidamento sono previsti incontri fra il bambino e i propri genitori biologici, per questo le famiglie affidatarie devono rivolgersi presso i comuni dove risiedono oppure quelli limitrofi, per garantire continuità dei contatti con la famiglia di origine.

    Esistono casi di allontanamento, soprattutto quando il bambino ha subito degli abusi tali da dover essere allontanato totalmente dal proprio ambiente di origine per salvaguardare la sua integrità. Per questo motivo esistono dei casi di affido, per così dire, nazionale.

    Se non sbaglio hai detto che i casi che hai segnalato non hanno limiti territoriali. Ma in che modo poi il bambino mantiene i contatti con la propria famiglia di origine ?

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    Il nostro affido ha seguito l'iter ordinario. Dopo un lungo percorso di avvicinameto fatto di frequentazioni di gruppi di famiglie affidatarie, partecipazione a seminari e corsi tematici organizzati principalmente dall'Ufficio del Garante per l'Infanzia della regione Marche, abbiamo inoltrato una formale richiesta al Tribunale per i Minorenni di Ancona (tra l'altro, c'è a tale scopo uno specifico modulo prestampato).
    Successivamente (circa 4 mesi dopo), il Tribunale ha girato la nostra candidatura al Consultorio Familiare della mia città con la richiesta di eseguire su di noi, quanto previsto per la valutazione d'idoneità.
    Da quel momento, è iniziato l'iter degli incontri che tutti ormai conoscete benissimo, comprese le visite al nostro domicilio, la valutazione psicologica ed i vari incontri con le AS.
    Terminata questa fase di valutazione ed ottenuta l'idoneità, a distanza di circa un anno dalla presentazione della nostra domanda, siamo stati contattai dai Servizi Sociali e ci hanno proposto un affidamento.
    Anche qui è iniziato un lungo percorso di incontri molto graduale, di avvicinamento al bambino. Addirittura, le AS sono venute con il bambino a casa nostra 2 o 3 volte per permettergli di familiarizzare anche con gli ambienti. Abboiamo incontrato la mamma consenziente all'affido ed in conclusione, dopo circa 2 o 3 mesi, l'affidamento ha preso il via a tutti gli effetti.
    Credo che dovrebbe essere più o meno così, in tutta Italia.
    Ora Jamin devo proprio andare a nanna anch'io.
    Ciao, a presto.
    Sandro.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    Mi sa che abbiamo scritto in contemporanea il secondo ed il terzo intervento ! Magari domani puoi prendere nota delle altre considerazioni !
    Ciao ciao e buona notte !

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    A questa tua domanda "Se non sbaglio hai detto che i casi che hai segnalato non hanno limiti territoriali. Ma in che modo poi il bambino mantiene i contatti con la propria famiglia di origine ?" non posso rispondere perchè non conosco personalmente il caso infatti, a chi mi ha chiesto il contatto, ho suggerito di informarsi accuratamente sul progetto d'affido che i Servizi Sociali devono sempre predisporre e nella scheda, c'è un preciso riferimento all' AS del Comune di residenza del minore, con tanto di numero telefonico.
    Ad ogni modo, per quanto io possa aver capito dalle poche notizie pervenutemi, probabilmente si trattava di un caso di adozione che per errore di valutazione, è stato protratto come affidamento per tanti anni presso una struttura.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime1 Aug 2008 modificato
     

    Si Jamin, stiamo parlando ma, le nostre orecchie, non sentono ciò che l'altro sta cercando di dire...:face-smile:
    A domani.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008 modificato
     

    Scusa Sandro ma non capisco a che cosa ti stai riferendo...

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    appunto! stavo scrivendo del rischio di non capirsi nel semplice scrivere che ho perso la connessione. Era un modo ironico per dire che stavamo scrivendo in contemporanea. Se avessimo parlato, sarebbe stato come parlarsi senza sentirsi. Iamin, era una "battuta":face-smile: tutto qui.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    ah ok, scusa la lentezza ma non avevo proprio capito !

  1.  

    Scusate, mi sono persa qualcosa, forse c'è già scritto: ma Sandro di dov'è?

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Aug 2008
     

    Credo delle Marche

  2.  

    Grazie Jamin!

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Aug 2008
     

    Nella nostra città esiste il movimento gruppi famiglia onlus, che funziona più o meno così: organizza corsi per diffondere la conoscenza dell'affido, riunisce gruppi di famiglie affidatarie e adottive, raccoglie nella propria banca dati i nominativi delle famiglie idonee per l'affido. Per quanto ne so,i servizi di tutti i comuni della provincia si rivolgono a loro, quando non trovano risorse all'interno del loro comuni. Non ho capito però che senso abbia allora fare più domande in più comuni. A questo proposito sono stati un pò vaghi, sembra ci siano dei conflitti e non capisco perchè!
    :face-plain:

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime4 Aug 2008
     

    Ciao Cris.
    In effetti, c'è tanta confusione e questo penso sia dovuto alla mancanza di un vero coordinamento nazionale. La mia regione (le Marche) è stata una delle prime a dotarsi della figura del Garante dell'Infanzia che, in qualche modo riusciva ad intessere una buona comunicazione con tutti gli attori coinvolti e quindi, tanti problemi hanno iniziato a risolversi. Guarda caso, proprio ora ho letto sul sito della regione che dal 31 luglio scorso, il Garante per l'Infanzia, non c'è più. Cancellato, soppresso, annullato...
    Una volta che una cosa buona era stata fatta, non c'è niente da fare... se nasci figlio di serie "B", non hai alcuna speranza di riscattarti...
    Sono veramente contrariato. Ho dedicato anni al progetto del Garante come Volontario Tutore Legale, ho perso intere notti a studiare per mesi, ho rinunciato ai miei sabati di libertà per andare all'Università a seguire pesantissime giornate di lezioni, ho perso giorni di ferie per rispondere alle richieste dei Tribunali, insomma, io ci ho creduto ed oggi, non so nemmeno se esiste ancora la mia figura di Tutore... :face-crying:
    Dobbiamo reagire e contrastare con tutte le nostre forze le scelte politiche sbagliate. Di sicuro qualcosa combinerò. Scusate il mio sfogo.
    Scusami Cris, volevi parlarne e la cosa mi faceva piacere ma ora, sono troppo avvilito.

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      CommentAuthorLory80
    • CommentTime4 Aug 2008
     
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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime4 Aug 2008
     

    Grazie Lory.
    Questa era una notizia attesissima e cioè, la costituzione del GARANTE NAZIONALE perchè fino ad oggi, solo alcune regioni avevano istituito il GARANTE REGIONALE.
    E' proprio questo il paradosso! Nelle Marche, due leggi regionali (la n° 20 del 2002 e la n°9 del 2003) avevano anticipato i tempi in attuazione di convenzioni come quella dei Diritti del Fanciullo (New York, 1989) e quella europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli (Strasburgo, 1996). Oggi che a livello Nazionale si è deciso di assolvere ad un dovere non più rinviabile, la mia regione fa marcia in dietro.
    Non riesco proprio a crederci...:face-sad:
    Ciao.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Aug 2008
     

    Purtroppo non esiste un coordinamento nazionale degli affidamenti, non esiste una banca dati che raccolga nominativi di famiglie dichiarate idonee per l'affidamento, così come non esiste un elenco ufficiale di bambini - anche a base regionale - che hanno bisogno di una famiglia che li accolga.
    Per questo motivo Cristina, anche se esiste un centro globale che serve più comuni è comunque necessario e consigliabile fare richiesta in più comuni, oltre che quello di residenza. E' l'assenza di un coordinamento ufficiale globale che rende le cose più complicate e spesso meno logiche. In questo caso infatti ci sono più strutture che svolgono esattamente lo stesso lavoro.
    L'istituzione di una garante nazionale è indubbiamente un'ottima idea, fermo restando che prima di dare un giudizio positivo, è necessario capire quali compiti e quali responsabilità avrà questa figura e soprattutto come si inserirà e come migliorerà il sistema attuale...staremo a vedere!

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime5 Aug 2008
     

    Ciao Jamin, sei una vera garanzia in questo forum:face-smile:
    Compiti e responsabilità del Garante, sono già definiti e ben chiari. E' evidente che molto dipende dalle doti dell'individuo incaricato. La Garante della regione Marche, la dott. Mery Mengarelli, durante gli anni di carica, ti posso assicurare che nella mia regione, ha spostato montagne e, essendo tra i precursori di quest'attività, ha dovuto farsi strada anche con qualche "spintone". La conosco personalmente ed è stata per me, una di quelle persone che ti cambiano la vita.
    Al di là delle capacità individuali però, per me, il Garante rappresenta il catalizzatore di tutte le argomentazioni in merito all'infanzia e l'adolescenza. Una sorta di arbitro che non giudica in tempi biblici ma guida il gioco in tempo reale, suggerendo metodi, pretendendo disciplina, consentendo flessibilità e smussando gli spigoli più duri. Poi, nei ritagli di tempo, fa statistiche, raccoglie segnalazioni, promuove virtuosismi anche nel mondo politico. Ho potuto sperimentare in concreto, ci ho creduto e sosterrò con ogni energia, quel ruolo pubblico così importante. Poi ognuno può pensarla come preferisce, io ho queste idee. Ciao

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Aug 2008 modificato
     

    caro Sandro, spero proprio che i compiti siano già definiti e ben chiari. al momento è stato approvato un disegno di legge e come sappiamo conta più la prassi rispetto a ciò che viene scritto sopra un foglio di carta. quindi credo che ci sia da aspettare ancora molto, nostro malgrado, comunque stiamo in attesa di vedere qualche cambiamento ! è naturale che poi tutto dipenda dalla qualità e dalla dedizione di ogni singola persona, speriamo quindi che la nomina sia fatta con criterio !

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime5 Aug 2008
     

    In effetti, hai ragione Jamin, bisogna aspettare ciò che i nostri politici sapranno partorire però, le convenzioni internazionali, indicano obiettivi ben delineati a cui tendere e, non saprei cosa possano inventarsi i nostri pol., per distanziarsi molto da quei mandamenti. Le regioni che si sono già dotate della figura, hanno dialogato tra loro e le scelte sono state abbastanza condivise.
    Però, concordo con te. In Italia si è capaci di mangiare le patatine fritte con la nutella per cui...:face-sad:
    Aspettiamo, hai ragione tu, io sono troppo sognatore.
    Ciao.

  3.  

    buongiorno, io non ci capisco molto di politica o manovre ad essa correlate, ma capisco molto i problemi legati all"affido e sopratutto conosco il dolore di questi bambini che, SENZA colpa alcuna sono costretti a subire ingiustizie e indifferenza da parte di chi dovrebbe tutelarli, daccordo non sempre è cosi, daccordo tutti hanno sempre molto da fare....Perciò se questa figura del Garante potrà e vorrà dare ascolto anche a questi bimbi e a noi Genitori affidatari spesso lasciati soli a decifrare e interpretare leggi e disposizioni benvenga, io personalmente aspetto...ansiosa di toccare l"aiuto concreto che potrà dare.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    anch'io Marzia sono pienamente d'accordo con te. aspettiamo e speriamo che questo garante possa veramente ascoltare bambini che stanno soffrendo ingiustamente, e famiglie affidatarie troppo spesso lasciate a se stesse.
    quello che intendevo dire è non farsi prendere troppo da uno slancio di entusiasmo. anche adesso ci sono delle figure che dovrebbero garantire certi diritti, che dovrebbero solo pensare a tutelare gli interessi dei bambini. ma tutti sappiamo che in molti casi non è sempre così. ben venga comunque una figura che possa migliorare la condizione attuale.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008 modificato
     

    Ciao a tutti.
    Per Marzia e Jamin: vi confermo come già detto, che a volte mi rendo conto di essere un sognatore ma io, non riesco a pensare che qualcuno preposto ad occuparsi del disagio infantile, possa remare contro. Anch'io mi auguro che tutto vada bene ma aggiungo che l'esperienza già vissuta nella mia regione mi fa ben sperare. Io parto ottimista ma non ingenuo.
    In molti sostengono che sia un ulteriore appesantimento generale, una figura in più tra le tante che già si affollano intorno a questi bimbi ma questa, finalmente, è la figura che ne garantisce la Tutela. La tutela del minore compresa quella legale, normalmente è imputata ai sindaci solitamente in conflitto d'interessi col minore e che spesso, delegano ad assessori o quant'altro, con il risultato che normalmente la tutela non viene esercitata. La dove invece esiste un Garante Regionale, esistono anche i Tutori Legali che sono volontari, adeguatamente formati, nella maggior parte dei casi professionisti (avvocati o psicologi ma anche gente comune) e totalmente indipendenti da qualsiasi interesse di parte. Oltretutto, devono rendere conto direttamente ai Giudici Tutelari del loro operato. Questo in teoria, dovrebbe garantire che tutto quanto viene disposto a favore del minore, poi venga realmente attuato e vi assicuro che nella mia regione sta funzionando veramente almeno, così sembra.
    Perdonatemi quel poco di tecnicismo del mio discorso e cogliete invece la passione delle mie parole. Io ci spero davvero perchè sul campo, ho la sensazione che a qualche minore stiano girando meglio le cose.
    Vedremo:face-smile:
    Ciao.

    •  
      CommentAuthorjappale
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Ciao Sandro, anch'io ti do' il benvenuto: non sono un'assidua scrittrice, anche se leggo sempre, e non ho un affido in corso, ma amo i bambini, tutti e mi piacerebbe un giorno poterne aiutare uno o poter fare qualcosa che aiuti quelli più sfortunati.
    Volevo solo dirti che da quello che scrivi traspare, anzi esplode la passione e l'impegno con il quale ti stai prodigando. Grazie da parte di tutti i bambini e da parte di tutti noi.

  4.  

    Bciao

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Ciao e grazie per il benvenuto Jappale.
    Per Marzia: spero che Jamin intervenga ma credo che alle tue domande ci sia già la possibilità di rispondere. Non conosco le caratteristiche del tuo affido ma ti faccio l'esempio del mio.
    Il bambino è stato dato inizialmente in affido ai servizi sociali i quali poi, hanno individuato la famiglia (noi) affidataria. In questa fase, la mamma naturale aveva conservato la potestà sui bambini per cui, tramite i servizi sociali, richiedevamo ed ottenevamo le autorizzazioni firmate dalla mamma per ogni necessità (sport, scuola, cure mediche, ecc.). Se ti trovi in queste situazioni, ti sconsiglio di assumerti certe responsabilità firmando tu i documenti! E' un pò noioso e lungo ma pretendili dai servizi sociali.
    Successivamente, il Tribunale per i Minorenni ha emesso un decreto specifico di affidamento a noi del minore per cui, abbiamo potuto effettuare il cambio di residenza poichè solo in queste circostanze si può fare.
    Mi fermo perchè ho voluto fare solo degli esempi ma le variabili sono tali e tante che ogni caso deve essere valutato singolarmente e trovate le soluzioni opportune. Ad ogni modo, prima di apporre una firma, io ti consiglio sempre di chiedere alle A.S. dei servizi se ne hai la competenza. Si rischia molto su questi aspetti, meglio non avventuratsi troppo. Questo è solo il mio consiglio.
    Ciao.

  5.  

    ciao

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Se ti rapporti con i servizi, fai solo bene. Loro hanno le giuste competenze (almeno dovrebbero averle) per guidarti in questo labirinto ed in ogni caso, ti aiutano a stare serena così da poterti dedicare pienamente al bambino senza dover pensare a mille altre cose. Scusami solo una domanda: l'affido a voi, arriva dai servizi sociali o direttamente dal Tribunale per i Minorenni con uno specifico decreto nominativo? Ciao.

  6.  

    scusa ciao

  7.  

    Sandro, volevo ancora dire, anche se tu sicuramente ne saprai più di mè, che ci sono alcune sentenze della Corte di Cassazione che ci....aiutano a chiarirci un pochino nelle situazioni in cui...non sei sicuro di come muoverti. ti cito ad esempio la sentenza del 17/10/ 80..n:5594, una delle prime che stabilisce che gli affidatari hanno poteri analoghi a quelli dei genitori, e devono ritenersi titolari di diritti pari. es. possono votare alle elezioni scolastiche, conferire con gli insegnanti..ecc. Non pensare che voglia..insegnarti ..il mestiere eh!!! ti passo solo una notizia cosi come me l"hanno..passata, a mè conforta non poco saperlo.

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Marzia, mica starai scherzando! Io spero sempre che intervenga Jamin, sono loro gli esperti! Se ricordi, oggi è stata la prima cosa che ho scritto. Certo, alcune cose sono più chiare di altre ma già da una regione all'altra, ci possono essere differenze notevoli. Ad esempio, nella mia regione se il Trib. per i Min. affida il minore ai serv. soc., non è possibile in alcun modo fare il cambio di residenza nè si può prendere a proprio carico il minore mettendolo sul proprio stato di famiglia. Non credere Marzia che aver fatto un corso significhi aver risolto i problemi anzi, paradossalmente te li complica.
    Ciao.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    la sentenza di cui parli, detta così, non fa capire molto. occorrerebbe sapere a quale situazione specifica si riferisce. Se l'affido è consensuale ed almeno un genitore conserva la potestà, non credo che si abbiano tutti quei diritti. Questo è sicuramente uno dei nodi più aggrovigliati del mondo dell'affido.
    Jamin!!! Mi pare che sei da queste parti! Dicci qualcosa...
    Ciao.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Ciao Marzia !
    Anch'io ti confermo la validità di quella sentenza dicendoti che i genitori affidatari sono certamente titolari di diritti, ma più che altro di doveri ! Per questo devono prendersi carico di ritirare le pagelle, votare alle elezioni scolastiche come dici tu e essere completamenti responsabili, ad esempio, per la condotta scolastica del bambino. In altre parole, quello che spesso si verifica - direi sempre, è che non esiste alcuna sostanziale differenza fra genitori affidatari e biologici. I compiti che gli altri non svolgono, vengono assolti in pieno dagli altri. Questo in qualunque normale affidamento full-time.
    Per quanto riguarda la residenza il discorso è molto complesso e, come già a sottolineato Sandro, tutto cambia da caso a caso e non sempre, anche se è il giudice del tribunale minorile che emette una sentenza di affidamento, la residenza viene cambiata...

    Come esempio riporto un estratto di una guida fatta dalla Provincia di Milano (l'intero testo può essere trovato cliccando qui):

    8. Iscrizione anagrafica del minore
    Negli affidamenti di breve durata, non viene effettuata nessuna variazione anagrafica.
    Negli affidamenti a lungo termine è necessario tenere presente che l'iscrizione potrebbe avvenire previo accordo con i servizi e con i genitori del minore, se non sono decaduti dalla potestà; l'iscrizione del minore sullo stato di famiglia degli affidatari e conseguente cambio di residenza, può comportare il cambiamento dei soggetti istituzionali che si occupano del minore, ovvero degli operatori di territorio e del servizio affidi, è dunque un nodo aperto che richiede un'attenta valutazione di opportunità.
    Per consentire il superamento di alcune difficoltà quotidiane (es. tesserino sanitario, iscrizione scolastica, ecc.) si suggerisce di fare acquisire al minore affidato il domicilio presso la famiglia affidataria.
    Queste considerazioni sono valide sia per gli affidi disposti dal Servizio locale e resi esecutivi dal Giudice Tutelare (comma 1, art.4, legge n.149/01) sia per gli affidamenti disposti dal Tribunale per i Minorenni (comma 2, art.4, legge n.149/01).

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Tutto c'è scritto tranne che un "dovere" oppure un "divieto".

  8.  

    Eee c"è di tutto e di più!!!! adesso vi do la buonanotte, gulli mi reclama gli ho promesso di vedere un film insieme. qui nubifragio e vento ciao

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime6 Aug 2008
     

    Grzie Jamin.
    Se ne hai voglia, mi piacerebbe sapere qualcosa in più su questo passaggio "l'iscrizione potrebbe avvenire previo accordo con i servizi e con i genitori del minore, se non sono decaduti dalla potestà;". A volte vengono considerati annullati diritti e doveri dei genitori naturali quando invece, conservano pienamente la potestà.

    •  
      CommentAuthorpara
    • CommentTime7 Aug 2008
     

    sandro,ho fatto una ricerca su internet e fino al 31 luglio nelle marche c'ERA un garante ma adesso che si fa? se andava bene (come è emerso) perchè l'hnno tolta sta figura??

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      CommentAuthorsandro
    • CommentTime7 Aug 2008 modificato
     

    Ciao Para. Semplice, o costava troppo o dovevano liberare un posto per chissà "chi". Forse non hai letto il mio sfogo proprio qui dei giorni scorsi, sono letteralmente infuriato per questa storia.
    Se vai sul sito del garante delle Marche, trovi la lettera della Dott.ssa Mengarelli che però, casualmente, non si riesce a scaricarla. Ho provato a mandarLe 2 mail ma indirizzo di posta è già stato bloccato...
    Ad ognuno le sue considerazioni.:face-crying:

    •  
      CommentAuthorpara
    • CommentTime7 Aug 2008
     

    ciao sandro, effettivamente ho provato a scaricarla anche io ma non ci sono riuscita e mi è parso strano! non ho letto il tuo sfogo e adesso vado a riverlo, ma sono basita allìidea che anno tolto una figura così importante senza dare un preavviso decente......ma non cè da stupirsi: siamo in italia!

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime7 Aug 2008
     

    ...se poi pensi che dal giorno successivo è stata istituita la figura del Garante Nazionale che avrebbe dovuto coordinare tutti gli altri e stimolare le regioni carenti a mettersi in riga, questa scelta assume toni paradossali.

    •  
      CommentAuthorpara
    • CommentTime7 Aug 2008
     

    1 passo avanti e 10 indietro

    e con questa riflessione andrò a nanna...buonanotte

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime9 Aug 2008
     

    Ciao Sandro, scusa se rispondo solo adesso !
    Mi chiedevi questo...

    Se ne hai voglia, mi piacerebbe sapere qualcosa in più su questo passaggio "l'iscrizione potrebbe avvenire previo accordo con i servizi e con i genitori del minore, se non sono decaduti dalla potestà;". A volte vengono considerati annullati diritti e doveri dei genitori naturali quando invece, conservano pienamente la potestà.

    ...ed è esattamente come dici tu. Spesso vengono di fatto annullati diritti e doveri anche se i genitori naturali hanno la podestà sui loro figli. Ed al contrario, ci sono casi in cui sarebbe giusto togliere la podestà ai genitori, e invece continuano a mantenere un influsso negativo sui figli, spesso molto doloroso.

    Ti voglio raccontare una storia ed è il caso di un bambino, che chiameremo Giacomo, arrivato attraverso un'adozione internazionale in Italia, in una famiglia che dopo poco più di un anno non aveva più intenzione di averlo per figlio. Inizia così l'iter dell'affidamento e Giacomo approda in diverse comunità, fino ad arrivare in una casa famiglia dove sembra trovare un po' di serenità. Nonostante la delusione, e soprattutto le violenze subite proprio dalla famiglia che lo aveva accolto, i genitori adottivi mantengono la podestà su Giacomo, nonostante non siano interessati ad accoglierlo in famiglia di nuovo. Ma gli assistenti sociali, mantenendo la podestà alla famiglia, sperano che un domani Giacomo possa rientrare, anche se la famiglia dimostra di non essere assolutamente interessata. Nonostante ciò è interessata a far male al bambino anche a distanza, anche dopo averlo ferito fisicamente durante l'ultimo periodo di adozione. Quando la casa famiglia decide di andare in vacanza e portare con sé tutti i ragazzi, la famiglia adottiva si oppone, non autorizzando Giacomo alla partenza. E il bambino rimane solo insieme a degli educatori mentre gli altri ragazzi sono in vacanza.

    Come vedi Sandro i criteri sono completamente soggettivi e dipendono soprattutto dall'accordo che lega i genitori agli assistenti sociali. In questo caso la decisione di far mantenere la patria podestà ai genitori è completamente senza logica, poiché quel che si prevede sarà un affido a lungo termine, probabilmente che arriverà fino alla maggiore età del ragazzo...ed è giusto in questi casi mantenere questo filo di contatto fra genitori e figlio, soprattutto quando degli adulti tornano così clamorosamente indietro sui propri passi, dopo aver maltrattato un bambino fisicamente ??

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime10 Aug 2008
     

    Grazie per la risposta Jamin.
    No, non ritengo affatto giusto mantenere quei contatti se non in un caso (e questo è uno di quei particolari che un Tutore Legale qualora fosse nominato, dovrebbe accertare ed assecondare dopo aver sentito il parere del Giudice Tutelare), se è il minore stesso a desiderarlo ma non mi sembra che sia il caso del tuo racconto.
    Ciao e grazie.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 Aug 2008
     

    no, non è assolutamente questo il caso...però sicuramente saprai quanto sia difficile per un minore essere allontanato da casa anche se ha ricevuto solo violenze. spesso hanno comportamenti molto protettivi proprio nei confronti di chi ha fatto loro del male.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime10 Aug 2008
     

    E' veramente uno degli aspetti più difficili e spesso, nel dubbio, il Giudice Tutelare non lo consente proprio per i rischi psicologici di cui parli tu.
    Ciao.