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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime13 Oct 2008
     

    Margherita, perdonami mi era sfuggito il tuo commento.
    Ti ringrazio del supporto. Siamo ancora in attesa..come ho detto ci vorrà ancora parecchio tempo. Io stringo i denti e nel frattempo incrocio le dita...esserci per loro, ci sono e da sempre..lo sanno ma ho la sensazione che non sempre ne tengono conto purtroppo. :face-sad:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime13 Oct 2008
     

    Ciao a tutti !
    La teoria - che non è mia sfortunatamente ! - è una teoria in tutto e per tutto, inventata da sociologi e usata poi in diversi ambiti, tra cui quello psicologico. Ed è proprio per questo che dico che dovrebbe funzionare ! Ho fiducia insomma ! La uso un po' per ridere, un po' per tirare su il morale. Non si sa mai !

    Margherita, provo a cercare il messaggio cui ti riferisci.

    A presto !

  1.  

    Ciao a tutti!

    Paola come stai?

    Jamin mi fa piacere che sei preparata nel campo!!!!

    Cmq si la teoria è utilizzata molto da noi, ovvero potrebbe succedere che, se tu ad un bimbo gli dici sempre "speriamo che non diventi la pecora nera, oppure che non somigli a tizio....ecc..." tanto fai che gli fai arrivare i tuoi messaggi, le tue paure, le metti in atto e ti comporti in modo tale da determinare quella situazione....
    Sono stata chiara???? Non lo so....

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    ...sono rimasugli dell'esame di sociologia e psicologia cognitiva dell'università !

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    Ieri sera sono andata a leggermi qualcosa a proposito su internet. Interessante, ma un pò complicata, bisognerebbe avere qualche nozione di fisica in più per capirne il funzionamento. Però si può mettere in pratica ugualmente, anche senza capirne il funzionamento

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    ti faccio un esempio economico...coi soldi si capisce al volo !

    es. un gruppo di persone iniziano a dire che una banca fallirà nel giro di pochi giorni. affermazione completamente falsa che fanno senza nessun dato alla mano.
    ma ammettiamo che questo gruppo di persone sia un gruppo molto forte e che quindi la notizia venga ripresa dai media. A questo punto tutti iniziano ad avere paura, quindi vanno alla banca e iniziano a ritirare i propri soldi. Ecco che la banca, dovendo privarsi di liquidità andrà in fallimento, perché tutti i risparmiatori si sono presentati allo stesso momento a ritirare i soldi. E le lunghe code di persone che eran fuori dalla banca hanno fatto sì che si creasse l'allarme e che molta più gente si aggiungesse alla file per ritirare i propri soldi.

    spero che questo esempio sia più facile. pensa che è stato proprio questo l'inizio della crisi del '29. ed è questo il motivo per cui anche in Italia, negli ultimi giorni, si è sempre cercato di evitare di parlare del possibile fallimento di Unicredit. Altrimenti molti sarebbero andati a togliere i soldi e la banca sarebbe veramente andata in crisi !

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    Il tuo esempio è perfetto, ne avevo letto qualcosa, ma penso che ci siano proprio delle leggi fisiche , (quantistiche) che determinano proprio il fatto che il pensiero di molte persone può modificare la realtà. Però a noi non interessa, in questa sede

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    o mamma, quantistiche...BOOOH ! sono sicura che l'argomento è molto complesso e pieno di rivolti. Cristina ci potrà aiutare meglio in questo. Le mie sono solo chiacchiere da bar !

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    Hai cominciato tu Jamin:face-devil-grin:
    E ora devi spiegarci tutto dalla a alla z:face-devil-grin:

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Oct 2008
     

    ohi ohi ohi !
    non ho studiato abbastanza !
    :face-devil-grin:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime20 Oct 2008
     

    buona giornata a tutti.
    cristina sto piuttosto bene grazie..spero lo stesso per voi.
    Sapete, ieri ho avuto una specie di colloquio con mia sorella. Stranamente sono riuscita a mantenere la calma..senza nemmeno dovermi sforzare di farlo ed ammetto che ne sono entusiasta soprattutto perchè lei ha iniziato tutto assalendomi..
    Se avessi alzato la voce anche io tutto sarebbe finito in un litigio.
    Certo, sono convinta che questo ns. discorso cambierà ben poco la situazione od il suo modo di pensare che come sempre non condivido o trovo, spesso, sconclusionato...però ho colto alcune cose di me in lei.
    Ho capito che , alla fine, sotto sotto, seppur diverse condividiamo la stessa, la medesima paura. Le ho detto che deve essere libera..sentirsi libera, non può continuare a vivere quasi schiava dei suoi affetti perchè tutto ciò la porterà solo ad essere infelice e insoddisfatta. Non posso dire che abbia capito, non so se condivide ciò che ho detto, non so se ora ci sta pensando o se col pensiero è tornata a tutt'altro....però spero che questo abbia aperto uno spiraglio...anche piccolo ma che le consenta di vedere anche un pochino al di là di quello che sta vedendo ora...e che non le serve assolutamente.
    Un ringraziamento a Riccardo che poco più su mi ha detto "I consigli si chiedono ... e poi spesso non si ascoltano ... ma il seme resta. Continua a seminare nel suo cuore e vedrai che prima o poi nascerà una bellissima pianta"
    :face-smile:

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime20 Oct 2008
     

    ciao paola, sono contentissima per te. riccardo ha ragione, sicuramente vedrai i frutti di questa conversazione. perché non provare a continuare a parlare con lei ?? così, senza forzare, ma cercando di creare le occasioni.
    :face-smile:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime20 Oct 2008
     

    Ciao Jamin! come stai?
    Grazie per il tuo consiglio so che avete ragione..come ho già detto per me è piuttosto difficile aprirmi con lei e credo la cosa sia piuttosto reciproca...ieri sai, non avrei potuto far diversamente..ma è anche vero che quando il discorso poteva essere chiuso, son stata poi io a tornar da lei per parlare..ed entrambe eravamo calme. Ci stavamo capendo..forse una delle rare volte.
    Io non so come andrà a finire, ma mi piacerebbe tanto che in questo momento lei stia riflettendo realmente sulle cose che le ho detto...magari le assimila... piano piano, senza fretta così come sto facendo io con me stessa...piano e dando tempo al tempo...
    Ps. Il tuo esempio economico sulla teoria...non fa una piega :face-devil-grin: ...apparte gli scherzi..credo tu abbia ragione così come ritrovo correte le parole di cristina.
    Un abbraccio

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime21 Oct 2008
     

    piano e dando tempo al tempo. mi sembra che sia un'ottima strada da percorrere ed un buon inizio per provare a ricucire quello che è stato strappato nel passato. sii tranquilla, so che dimenticare il passato è difficile e forse non è neanche giusto. è da lì che si riparte, è quel vissuto che va evitato nel futuro.
    ma come sta il piccoletto ?? tutto bene spero !
    un saluto
    :face-smile:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime21 Oct 2008
     

    la piccoletta....femmina!...e io che inizialmente speravo in un maschietto invece è arrivata l'amore mio a portar scompiglio :face-devil-grin:
    Sta benone! Sta mettendo gli ultimi dentini ma tutto sommato apparte qualche lamentino in più è vispa lo stesso!

    Credo che tu abbia ragione: non è giusto dimenticare il passato anzi..credo occorra fare tutto il contrario per essere felici e consapevoli davvero!

    Tu come stai?
    Una buona giornata a te.. :face-smile:

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    ops ! scusa per la confusione ! ma adesso ricordo, una bambina !
    io sto benissimo grazie ! tutto sta andando per il verso giusto. una volta tanto ! :face-devil-grin:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    bene! son contenta per te, queste sì che son notizie :face-smile:!

    ...oggi son stati fissati dagli assistenti sociali i giorni in cui il padre vedrà la piccola in strutture protette. Si faranno ogni lunedì e mercoledì dalle 18 alle 19 --- tardino.
    Inizialmente la dovrà portare la mamma, e non i nonni come speravo, perchè l'inserimento viene fatto così.
    Dico speravo la potesse portare il nonno in quanto questo credo che comporti l'incontro fisico tra mamma e papà....e conoscendo la poca "stabilità" di mia sorella questo mi spaventa un po' perchè lui ha unagrossa capacità persuasiva su di lei......e con pianti, lacrime, e "bene della bambina" potrebbero pure convincerla a tornare insieme...........:face-sad:

    Cmq per il momento è solo decisione degli assistenti sociali anche per evitare di sovraccaricare il nonno che insomma si trova da mesi a dover portare la nipote al padre, quindi incontrarlo, e far anche il sorridende per lei...capite bene che non è semplice. Dal tribunale nessuna nuova...

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    ho appena parlato con mia sorella.
    dice che la signora che presenzierà agli incontri tra padre e figlia sia in realtà una ragazza giovanissima.....ha un po' paura perchè le scelte alla fine le prenderà lei.
    per di più pare che la ragazza le abbia detto che poteva andare a prendere e riaccompagnare lei a casa la piccola ma mia sorella, non fidandosi perchè non la conosce, ha detto che lo avrebbe fatto lei.

    non so, non metto in dubbio la professionalità di questa persona, ma vi sembra normale che certe scelte vegano fatte prendere da una ragazza così giovane? Deve essere colei che insegna a lui a fare il padre...testuali parole degli assistenti.
    Tra l'altro, detto tra noi, avrei preferito si fosse trattato di un uomo vista l'esperienza con l'assistente sociale che "sembra innamorata" di lui che piange e si dispera a seconda delle occasioni........................

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    aggiungo: dovrà insegnare a lui a fare il padre e capire e decidera quando poi sarà il momento che ha "imparato"

    ...oddio, ho scritto italiano???

  2.  

    ciao Paola,
    la ragazza in questione che qualifica ha?

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime22 Oct 2008
     

    ciao cristina, mi informo e ti faccio sapere.
    ma suppongo sia formata per questo genere di cose...tipo psicologa...
    ti aggiorno. grazie :face-smile:
    buona serata

  3.  

    Buona serata anche a te!

    Pensavo comunque che il fatto che tua sorella non si fidi della ragazza e voglia accompagnare lei sua figlia è comunque un segno positivo di un volersi prendere cura di sua figlia....Credo che sia giusto valutarla come una risorsa positiva di tua sorella, anche lei in cammino verso il bene di sua figlia....

    Attendiamo i risvolti...

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Ciao Paola,
    ho appena letto le novità e anch'io come Cristina vedo una certa reazione di tua sorella che non è per niente da sottovalutare, così come l'apertura che ha avuto nei tuoi confronti. Si è confidata, mi sbaglio ?
    Ancora una volta, cercate di fare un passo alla volta, affrontare un problema dopo l'altro.
    Una domanda: questa ragazza giovane dovrà presenziare gli incontri tra padre e figlia, aiutando il padre a fare il padre. Vi hanno per caso detto in che modo ? Perché così mi sembra che non sia un confronto faccia a faccia fra padre e figlia, vero ? Sapete che cosa faranno in pratica ?
    Un abbraccio !
    :face-smile:

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Ciao ragazze, buon giovedì.
    Mi sono informata, questa ragazza è un' educatrice però non so che genere di titolo di studio abbia.
    DA quanto mi ha raccontato, mia sorella porterà la piccola agli asili del paese poco prima dell'incontro così la fa ambientare nella stanza (in cui, immagino, ci saranno giochi) dopo di che andrà via ed arriverà il padre. Credo che la ragazza debba osservare ed intervenire solo in casi in cui vede atteggiamenti non corretti però, vi dico la verità, non so se sarà proprio così: oltrettutto la bambina è talmente piccola che non ci racconterà granchè.
    Poi anche lì..il padre per un'oretta potrà pure "fingere pazienza" (che assicuro non è la sua dote migliore) quindi questa persona come potrà rendersi conto, non conscendo l'elemento, che appunto sta fingendo?
    Mi rendo conto anche che si tratta del suo lavoro quindi individuare certi meccanismi sarà sicuramente una cosa scontata però il dubbio e la paura ci rimane...

    Sì Jamin, devo ammettere che la chiacchierata con mia sorella ieri, anche se molto fugace, è stata diversa: ho visto nei suoi occhi un atteggiamento più sereno e disponibile nei miei confronti. Meno freddo, il che è sicuramente dato anche dal mio atteggiamento che, a mia volta, è mooooooooolto più rilassato. Incrocio le dita e stringo i denti per farlo continuare così :face-smile:

    Avete ragione sulla reazione di mia sorella, effettivamente lei è protettiva nei riguardi della bambina...il suo non prendersene cura è generato dal fatto che ci sono i nonni - soprattutto la nonna - disponibile a far tutto e dunque lei "ha la vita comoda", diciamo così, quindi quando è a casa fa il suo tornaconto...
    In questo senso per questo dico che dovrebbero essere anche i nonni a dar lei una spinta:"sei tornata dall'ufficio, bene! Ora la bimba la curi tu: pappa, pannolini etc....." Tra l'altro le farebbe anche bene per liberare la mente da altri pensieri distrandosi ma purtroppo i miei genitori non lo fanno. Forse non lo capiscono.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Bene, mi fa piacere che in questo momento il rapporto sia sereno.
    Forse dovrebbe cercare di far trasparire le sue paure a chi si occupa del vostro caso. Credo che sia un modo per far rendere conto gli altri che veramente alla bambina ci tiene. Magari dicendo anche che le sue paure sono legate anche ad una possibile finzione del padre. Cmq sotto questo punto di vista penso che si possa fingere tre, quattro volte, poi arriverà il momento che il padre si spazientirà, se veramente è quello il suo carattere, il suo punto debole. Con questo non voglio escludere però che anche lui possa arrivare ad una maturazione diversa...
    Per quanto riguarda la "vita comoda" purtroppo chi non ne approfitterebbe ? Nel senso, avere qualcuno che ha sempre pensato ai nostri bisogni ci rende spesso un po' pigri. Provare a ritirarsi piano piano, gradualmente cercando di collaborare ? Io preparo la pappa e tu cambi il pannolino ?
    un saluto Paola !
    :face-smile:

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Jamin sei molto carina grazie! Dialogare con qualcuno di estreneo alla vicenda in questi casi fa sempre bene perchè sentendo altre campane si ha la sensazione di avere pensieri un po' più concreti che permettono anche di cercare di evitare di basarsi solo sui risentimenti verso altre persone...in questo caso il padre.
    Cmq la penso come te: il carattere è quello che è non può non trasparire a maggior ragione che insomma si parla pur sempre del bene di un minore tra l'altro avendo lei 2 anni credo si possa ancora definire "incapace"??? E' il termine corretto?Quindi penso che questa educatrice ci andrà coi piedi di piombo ed avendo cautela...od almeno lo voglio ben sperare.

    ..se non lo fa intervengo io :face-devil-grin:

    Sai cos'ho pensato? Che proponendo a mia sorella che sarebbe andata lei a prendere ed a riportare la piccola a casa le abbia fatto una sorta di "test" per verificare il suo grado di protezione. Magari son castelli per aria i miei ma io non affiderei mai mia figlia di 2 anni (anche +grande se devo essere sincera) ad una perfetta sconosciuta...pur educatrice che sia..quanto meno per le prime volte mai e poi mai la lascerei da sola...apparte questo, test o meno, son contenta che mia sorella abbia rifiutato!

    Sulla collaborazione in famiglia son la prima a dirlo...purtroppo non so come i miei genitori ragionino in questo modo o meglio non lo capisco!!!...dopotutto la figlia è sua..perchè non rendere attiva la mamma? Noi,come sorelle, siamo pigre di natura ma con lei tutto diventa esasperato...Io finchè vivevo con loro ho sempre trovato tutto bell'e pronto ma nel momento del bisogno la schiena l'ho sempre piegata....con lei è tutto diverso ma tant'è.... :face-smile: Credimi, ora almeno questo punto, voglio cercare di viverlo con distacco: son tutti grandi e vaccinati non posso e non voglio continuare a pensare a come gestire situazioni che non mi competono. :face-smile: Questo è anche quanto ho detto a mia sorella domenica: non possiamo continuare a vivere la ns. vita arrovellandoci il cervello su vari ed eventuali pensieri od atteggiamenti altrui (in questo senso siamo uguali)...qualcuno m'ha detto "Non ti curar di loro ma guarda e passa" ........... e sia! :face-smile: :face-smile:

    Buona giornata Jamin!

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Brava Paola tutti dobbiamo avere delle possibilita',senza essere giudicate.Sono contenta per questa bella notizia.Ti faccio tanti augeri,sopratutto per a bambina.:face-smile:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Debora grazie dell'incoraggiamento..in questo forum siete tutti molto disponibili :face-smile:
    Tu stai bene?
    Ieri la mia piccolina è venuta a trovarmi nella mia pausa caffè: con quel suo faccino conquista il cuore di tutti al bar le hanno dato una tazzina di schiuma di latte spolverata di cacao...dovevate vedere la sua faccia... :face-smile:
    Coi bambini basta poco..ed io la vorrei sempre così: serena e libera.

    Una buona serata a te

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Visto che nella vita anche a loro capitano cose brutte(purtroppo)cerchiamo almeno tutti noi a rendere le loro giornate serene,niente di piu'.E ti auguro che la tua come tutti i bambini stiano sempre sereni.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    idem debora è il mio stesso augurio! i bambini non scelgono di venire al mondo per questo hanno il diritto di essere sempre liberi e sereni!

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Sarebbe bello se fossimo noi a decidere.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Già, sono indiscreta Debora se ti chiedo se tu hai figli? Scusami frequento da poco il forum e quindi molti pezzi mi mancano....

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    Io ho due bambini uno di 8 e l'altro do 4 anni,in attesa di una bambina in affido.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime23 Oct 2008
     

    capito, due maschietti :face-smile:
    io invece ancora non ho figli, voglio bene come fosse mia alla mia nipotina ed in piu' c'e il figlio del mio compagno, ormai grandino, di 12 anni ma e' tanto bravo...anche se non nascondo che inizialmente ho avuto qualche difficolta' anche io..ma piu' che con lui per via della situazione. Ma fortunatamente sono riuscita ad essere superiore ad alcune voci che avevo sentito in gro e tutto si e' superato. Come sempre ci vuole pero' di fondo un grande amore... :face-smile:
    Pero, se dio vorra', il desiderio di essere mamma l'ho anche io. Amo i bambini.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime24 Oct 2008
     

    Ciao Paola, sono contenta che tu stia facendo dei progressi con tua sorella ,vai avanti così.
    Mi sento di dirti due cose. La prima è di tenere sempre in mente l'obiettivo, nel tuo caso il rapporto con tua sorella per il bene della bambina; potranno esserci dei momenti in cui fai un passo in avanti e tre indietro, ma se non perdi di vista l'obiettivo, ce la farai sicuramente.
    La seconda: ricordati che la strada giusta è quella dell'amore, della comprensione e del perdono e tu l'hai già imboccata, quindi ben presto i cambiamenti che stanno avvenendo in te, si faranno vedere anche in tua sorella.In bocca al lupo. ciao

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime24 Oct 2008
     

    Ciao Cris, ti ringrazio veramente.
    Come ho scritto più su anche i confronti con "estranei" fanno bene perchè mi fanno sentire un po' più obbiettiva.
    Hai ragione devo mantenere la calma, so bene che il passetto è stato fatto e ci ha fatto bene ma non pretendo con questo di aver completamente voltato pagina...troppe cose son successe per moterci mettere in mezzo una riga e ricominciare. Sono dell'idea, soprattutto di quando si parla di persone a cui si vuol bene, che bisogna tenedersi la mano l'una con l'altra ma anche arrabbiarsi può far bene. Ma ora, per noi, questo non è il momento opportuno per farlo. Mi rendo conto che per discutere con mia sorella, attualmente, necessito solo di infinita dolcezza e cordialità...perchè sennò la farei saltare per un non nulla e finiremmo per litigare. ......
    Non so se ho imboccato la strada giusta ci provo questo sì. Mi auguro di riuscire a non perdere la pazienza ma se capiterà, in quei momenti, penserò all'obbiettivo come da te suggerito :face-smile:
    Un abbraccio

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime24 Oct 2008
     

    Ciao Paola. Come avrai notato, non ho partecipato a questo importante scambio che ti coinvolge in prima persona perchè, ho dentro la testa un turbinio di pensieri che vorrei raccontarti ma, visto che non sono un esperto, ho paura di non essere in grado di farmi capire e magari, rischio di combinare qualche pasticcio. Oggi però, mi sono detto: mica stiamo qui a fare i professori!!! Stiamo qui per darci una mano ed allora, provo a dirti una cosa che magari Cristina o Jamin, sapranno approfondire e dirci se può essere uno strumento valido per migliorare i nostri rapporti con gli altri e magari essere utile a te per trovare un nuovo modo di comunicare con tua sorella. Sinceramente, quando provo a metterlo in pratica (è un metodo che segue una precisa teoria), quasi sempre la comunicazione migliora ma, è proprio quel "quasi sempre" che mi mette timore. Su internet ho trovato un lungo articolo e ne ho estratto un pezzettino che ne descrive sommariamente il concetto che ovviamente, se ti interesserà, dovrai provare ad approfondire. Eccone uno stralcio. Ciao e spero possa esserti utile. Cristina, Jamin, AIUTOOOOOOOOOOOOOOO!!!:face-devil-grin:

    Si tratta della teoria dell' ANALISI TRANSAZIONALE.

    I tre stati dell'io
    L'analisi transazionale schematizza l'io rappresentandolo graficamente come una sola personalità, tre stati dell'io e dodici variazioni.

    I tre stati dell'io sono:
    genitore
    adulto
    bambino

    Lo stato genitoriale si schematizza ulteriormente in:
    genitore affettivo
    genitore critico

    Lo stato bambino si schematizza ulteriormente in:
    bambino libero
    bambino ribelle
    bambino adattato

    La comunicazione tra due individui può essere letta come una transazione (o scambio) tra stati diversi o omologhi dei due io, quindi, si parla nel primo caso di "transazioni invertite" e nel secondo di "transazioni dirette".

    Ogni comunicazione avviene su due livelli che si influenzano reciprocamente, il contenuto (il cosa si dice) e la forma (il come lo si dice). Si comunica secondo segnali verbali e non verbali e se il verbale è contraddetto dal non verbale, ne è inficiato. Ciascuno di noi è libero e responsabile dei propri comportamenti. Ogni stato dell'Io ha connotazioni positive e connotazioni negative.

    Lo stato "genitoriale critico", nella sua accezione positiva, guida, insegna e offre regole e valori; nella sua accezione negativa, invece: impone, rimprovera, punisce, critica.

    Lo stato "genitoriale affettivo", mentre nella sua accezione positiva cura e incoraggia, nella sua accezione negativa si sostituisce e condiziona il suo affetto ad un avere.

    Lo stato "adulto" nella sua accezione positiva vive oggettivamente la realtà, non drammatizza l'errore e decide in base a ciò che è noto; invece, nella sua accezione negativa, trascura le emozioni e non si cura dei rapporti interpersonali.

    Il "bambino adattato" positivo accetta le regole, collabora e agisce per farsi accettare; il "bambino adattato" negativo si sottomette alle regole, si compiange e subisce per farsi accettare.

    Il "bambino ribelle" positivo ha spirito d'iniziativa; il "bambino ribelle" negativo è sempre contrario per principio.

    Il "bambino libero" positivo si esprime in tutto liberamente, mostrandosi apertamente.

    La parte genitoriale dell'io è dove sono custodite le esperienze e gli esempi; la parte adulta è dove si elaborano le informazioni; la parte bambino dell'Io è dove è racchiusa la spontaneità e l'emotività.

    Esempio di transazione

    Il marito chiede: "Sai dov'è la mia cravatta nera? Non la trovo da nessuna parte" (Adulto ---> Adulto).
    Se la moglie risponde: "Non so, non l'ho vista", abbiamo una transazione simmetrica (Adulto ---> Adulto).
    Se la moglie risponde: "Perché dai sempre la colpa a me?" si determina una transazione incrociata (con il Bambino che risponde al Genitore, invece dell'Adulto che replica all'Adulto), interrompendo la comunicazione; lo stesso effetto si verifica con la risposta: "Ecco, perdi sempre tutto!" (in questo caso, è il Genitore della moglie che si rivolge al Bambino del marito).

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime24 Oct 2008
     

    Sandro, ti ringrazio infinitamente per il tuo intervento che leggerò con estrema cura questo weekend.
    Hai fatto benissimo a scrivere: tutto ciò che arriva dagli altri, che magari non conosco, mi è utile e ne faccio tesoro soprattutto se ritengo la cosa valida.
    Ecco perchè dico che devo rileggermi il tutto con estrema cura...ho visto diversi punti interessanti che mi piacerebbe commentare. Quella del bambino adattato negativo ad esempio.
    Ti ringrazio in anticipo e mi riservo di tornare qui a commentare il tuo intervento con la dovuta calma.
    :face-smile:

  4.  

    Caro Sandro complimenti per il tuo contributo!

    Mi sento di aggiungere un principio sulla Comunicazione (anche se non è inerente all'analisi transazionale ma è tratto dalla PNL):

    "La mappa non è il territorio" ovvero che la mia visione delle cose, del mondo, è soggettiva e non è la realtà oggettiva...
    Ovvero noi siamo abituati a ragionare spesso in termini di "GIUSTO" O "SBAGLIATO", ma sarebbe importtante pensare che ciò che è giusto per me non è detto chhe lo sia anche per l'altro, ciò che è vero per me non è detto che lo sia anche per l'altro, ciò che è bello per me non è detto che lo sia anche per l'altro...
    Io ho la mia visione delle cose per il mio bagaglio fatto di esperienze, educazione, affetti, emozioni, formazione, relazioni ecc..., l'altro ha un bagaglio completamente diverso dal mio e inevitabilmente ha una visione delle cose diversa dalla mia....
    Sarebbe bello poter fare della DIVERSITA' un arricchimento e non un limite, o la fonte di almeno il 50% dei diversi litigi...

    Buona serata,

    Cristina

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime25 Oct 2008
     

    Ciao Cristina! C'era proprio bisogno del tuo intervento.
    Quando pensavo di proporre queste cose a Paola, ero molto titubante perché, se da un lato le considerazioni dell'AT sono abbastanza convincenti, dall'altro mi lasciano perplesso perchè, l'AT tende a schematizzare troppo quella che è una delle nostre più grandi incognite, l' IO. Poi, se considero che ho appreso questi principi nel frequentare un corso evoluto di marketing e, l' AT veniva proposta come tecnica di vendita o tecnica di persuasione all'acquisto, la cosa mi lasciò tanto amaro in bocca! Mi resi conto di quanto siamo "polli" quando andiamo in giro per fare acquisti e l' AT mi risultò una tecnica antipatica.
    La tua osservazione, se non l'ho male interpretata, contribuisce ad utilizzare questo strumento in modo più personale, più vero, riportando la relatività delle percezioni sulle nostre personali esperienze. Per riuscire a leggere il proprio stato tra le varie possibili considerazioni che propone l' AT, occorre fare una profonda ricerca in se stessi ed alla fine, sono certo che la mia lettura, non sarà mai quella che avrebbe potuto fare di me un estraneo.

    Dato che ho l'influenza e la febbre a 38.5°C, spero di essere riuscito ad esprimermi in modo comprensibile.:face-devil-grin:

    Ciao e grazie Cristina, ci speravo tanto in un tuo intervento.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime25 Oct 2008
     

    Ciao Sandro !

    Purtroppo non sono mai entrata in contatto con l'analisi transazionale, anche se è da molti anni ormai che mi interesso di marketing e comunicazione. Ho letto con attenzione il tuo passaggio e mi riprometto di raccogliere maggiori informazioni sulla teoria. Quello che posso aggiungere è che spesso diamo nomi diversi alle stesse cose. Infatti, i tre stati dell'io presuppongono in realtà differenti strategie persuasive o di comunicazione, che si muovono sull'asse razionale-emozionale e che presuppongono per ciò una diversa considerazione del fruitore.

    Visto che siamo in tema comunicazione e che ognuno dice la sua, il mio assioma preferito è questo "non si può non comunicare". anche quando pensiamo di non comunicare, stiamo in realtà comunicando di non voler comunicare. tutto ciò per dire che, la comunicazione è un flusso continuo e ogni singolo segno comunica qualcosa all'esterno.

    Bella discussione
    :face-smile:

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    Ciao Ragazzi e buon lunedì.
    Spero che stiate tutti benone!
    ..tornando al discorso di Sandro, leggendo qua e la, visto che non sono molto afferrata in materia ho trovato questo scorcio di frase su un vasto articolo:
    "Per individuare questi stati, vengono analizzate molte indicazioni, che comprendono le parole utilizzate, il tono della voce e le espressioni del volto.
    Essere consapevoli di quali siano gli stati dell'Io, dei ruoli giocati da noi stessi e dal nostro interlocutore nelle diverse situazioni, ci permette di adattarci meglio ad esse, di recepire correttamente il messaggio del nostro interlocutore e di rispondere in modo efficace. "

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    Ciao Paola. In teoria l' AT dovrebbe servire porprio come dici tu, per migliorare la comunicazione tra due interlocutori. Ci sono però molte difficoltà da superare. Seguendo l'intervento di Cristina, la prima difficoltà è sicuramente legata alle nostre capacità di "lettura" dei messaggi verbali e non verbali che ci arrivano dall'altro. Poi, subentra la nostra interpretazione degli stessi segnali e di sicuro, ognuno di noi ci vedrà cose diverse. Fin qui però, fatto più per gioco che seriamente, può diventare un'esperienza utile ma, a meno che non siamo degli esperti in materia, secondo me bisogna essere cauti, potremmo prendere delle cantonate pazzesche...:face-smile:

    La cosa peggiore però, è che in qualche modo, nella nostra vita quotidiana, senza accorgercene, subiamo continuamente gli effetti negativi di un uso spregiudicato e secondo me scorretto, di queste tecniche da parte di commercianti, negozianti ed affini. Infatti, nel marketing, le strategie di persuasione del cliente agli acquisti, passano per vari canali ed uno molto forte, se non il principale, è proprio il gioco psicologico con il quale ci bombardano fino a convincerci che ogni cosa è assolutamente da acquistare perchè indispensabile oppure perchè oggi è ad un prezzo scontatissimo e non avremo più questa opportunità nel resto della nostra vita!!!:face-plain:

    Quando facciamo acquisti, è un momento in cui siamo particolarmente vulnerabili perchè siamo in uno stato dell'io particolare; ci stiamo gratificando attraverso il soddisfacimento di alcuni bisogni di base (vedi "scala dei bisogni di Marlow") più o meno reali, più o meno indotti da pubblicità e messaggi mediatici che nemmeno immaginiamo quanto sono potenti e che agiscono per indurci a rimanere il più possibile ancorati ai gradini più bassi, quelli dei bisogni materiali.

    Scusatemi se ho divagato troppo dai temi del forum e se ho fatto riferimenti tecnici dei quali non saprei dire molto di più di ciò che ho già detto ma, credo che approfondire la nostra conoscenza delle tecniche di comunicazione con l'aiuto di Cristina, Jamin e tutti gli esperti che vorranno darci una mano, non può essere altro che utile anche nelle nostre attività. Possiamo capire meglio noi stessi, gli altri, i bambini e magari migliorare anche la qualità dei messaggi che inviamo ai nostri interlocutori.

    Per Jamin: possibile che sei un'esperta di marketing e non hai mai sentito parlare di queste cose? Mi fai sentire vecchio, queste sono le teorie che ho studiato in modo anche importante nel 1987...:face-devil-grin:

    Saranno ormai un pochino datate?:face-devil-grin:

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    ehm! Quello della scala si chiamava Maslow, ho fatto una rapida verifica e mi sono accorto che i 20 anni passati, hanno fatto qualche danno alla mia memoria...:face-smile:

    Quindi, "scala di Maslow" è ciò che dovete cercare se interessati alla chiacchierata. Eccola! Si parte dal basso, dal punto 5.

    1- Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).
    2- Bisogni di stima, di prestigio, di successo
    3- Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
    4- Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
    5- Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)

    Ariciao. Sandro.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    mamma mia Sandro....ma quante ne sai??? :face-devil-grin:
    tocca leggermele con calma tutte queste nozioni altrimenti vado in confusione...
    Ciao e buon pranzo :face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    In effetti Paola c'è tanta roba in questo argomento e certo un forum non è lo spazio migliore però, se poi si fa qualche icerca su internet, si riesce ad approfondire. Io stesso avevo qualche incertezza sulle cose che avevo appena detto e, abbastanza rapidamente, ho trovato su internet ciò che leggi nell'ultimo commento.

    In effetti sono persona molto curiosa...:face-devil-grin:

    Ciao.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime27 Oct 2008
     

    vedo vedo.... eh eh eh
    apparte gli scherzi, ben venga questa dote soprattutto quando apporta tante conoscenze e su argomenti anche diversi fra loro...

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime28 Oct 2008
     

    si, questa è un po' una divagazione sul tema...ma non più di tanto.

    essendo dentro a questo settore penso fermamente che la comunicazione che avviene fra una marca e un consumatore non sia altro che un'interazione che avviene fra due individui con due personalità che possono esser più o meno simili, due individui che sono portatori di valori all'interno della società e che cercano di promuoverli giocando un ruolo proprio all'interno del mondo in cui ognuno di noi vive.
    da questo punto di vista, credo che la comunicazione pubblicitaria sia una comunicazione trasparente, che può costruire relazioni durature e significanti. La comunicazione di valori in questo caso è fondamentale perché non è altro che la comunicazione di una identità.
    come vedi Sandro, il mio punto di vista è molto lontano dal tuo. E non credo che ci sia niente di male se certe marche ci aiutano a scalare la scala di Maslow. Tutte le nostre vite sono fatte di persone, di sentimenti, ma anche di oggetti che ci aiutano a definirci perché rafforzano la nostra identità, confermano il nostro modo di pensare, di agire nel mondo in cui viviamo.

    parli di bombardamento, ma è proprio questo bombardamento mediatico che ci rende sempre meno vulnerabili e sensibili ai messaggi psicologici. in pubblicità non c'è più niente occulto (per riprendere uno dei più famosi libri sulla pubblicità). se ci sono delle aziende che imbrogliano, mentono, che cercano di raggirare il consumatore, queste stesse aziende non avranno una lunga vita.

    dal 1987 sandro sono cambiate molte cose nel marketing ! molti più competitori, molti più consumatori esperti. internet è una fonte di informazioni infinita e se qualche marchio non riesce a stare a queste regole di trasparenza e di lealtà nei confronti del suo consumatore, qualunque azienda avrà vita breve.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Oct 2008
     

    Con tutta franchezza Jamin, siamo davvero agli antipodi. Per natura sono un ottimista ma, anche se è passato del tempo, nel marketing ci ho messo per benino le mie manone e, ancora oggi, vedo gli stessi giochi che vanno ben al di là della purezza dei principi che le moderne filosofie vorrebbero illusoriamente far progredire.
    Durante il lungo periodo degli studi teorici, le cose ci venivano presentate come un bel sogno alla mulino bianco ma quando siamo scesi in campo per "agire", mi dispiace Jamin ma avevo la sensazione di fare violenza sulle persone e non esitai proprio per queste ragioni a cambiare strada, nonostante il tanto tempo che vi avevo dedicato.
    Ancora oggi vedo le tecniche che proponevo anch'io e la realtà non è affatto diversa da allora se non per l'intensità oggi molto più invasiva.
    Sostieni che si tratta di una interazione tra pari ma a me, così non sembra affatto. Siamo riusciti ad acquistare di tutto convinti che ciò che compravamo ci rendesse unici e ci aiutasse a promuovere la nostra personalità nella società ed invece, pian piano, ci siamo tutti omologati su degli standard globalizzanti che hanno sempre più appiattito le differenze assoggettandoci sempre più a leggi che nessuno di noi ha mai scelto. Nessun marchio ha interesse a farci salire sulla scla di Maslow, semmai il contrario! Fanno di tutto per tenerci ben ancorati al primo gradino, è solo in quella fase che siamo totalmente disponibili agli acquisti.
    No, non mi sento affatto alla pari con chi specula; con chi condiziona i mondi della domanda e dell'offerta generando improvvise impennate dei prezzi; con chi può decidere se un intero stato dall'oggi al domani può essere portato al fallimento; con chi pubblicizza il proprio marchio nei paesi sviluppati, dopo aver rubato le risorse naturali ad un paese che pur essendo teoricamente ricchissimo, in realtà è tenuto alla fame.
    Vabbò va! Siamo andati proprio oltre ma ormai la strada era presa ed era giusto completare i discorsi.

    Ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime28 Oct 2008
     

    Già siamo proprio agli antipodi. Vado troppo in là se ti chiedo di nominarmi una marca che ci tiene ancorati al primo scalino della scala di Maslow, che ci ingannava quando ci diceva di essere unici mentre credevano di promuovere la nostra personalità ?
    Io te ne nomino una - Apple - che secondo me è attualmente la marca che meglio interpreta i nostri tempi (e soprattutto il ruolo che l'interazione ha nella costruzione della relazione marca-consumatore). E a questa te ne affianco altre due: Emergency e i prodotti (RED). Sarò molto contenta di darvi il mio punto di vista, se vi interessa.

    Chi specula, secondo la mia opinione, sarà prima o poi scoperto e non sopravviverà nel mercato. Non son queste le marche che giocano un ruolo importante nella costruzione di relazioni e valori sociali. Non nego, Sandro, l'esistenza di questi truffatori, ma questi, sinceramente, hanno ben poco a che fare con il marketing.