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      CommentAuthorprincy76
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Ciao a tutti e scusate, ma non saprei come chiamarli, sono le "boccate d'aria" che questi poveri bimbi vengono a fare qui in Italia.

    Prima di tutto che ne pensate?
    In questo momento si tende a fare un po' di allarmismo, in seguito alle vicende che sappiamo tutti, ma a me pare un bel gesto d'amore accogliere questi bimbi in casa nostra per far passare loro qualche tempo in serenità passato con una famiglia, il brutto lo sappiamo tutti è il ritorno in Patria di questi piccoli alla realtà della loro vita.

    Ho letto una storia vera commuovente di un bimbo orfano che è stato realmente adottato in modo permanente dalla famiglia in cui veniva a passare le vacanze, pensando alla macchinosità della burocrazia mi domando come possa essere stato possibile. Sicuramente sarà stato un caso rarissimo, ma ci insegna che uno spiraglio di speranza c'è sempre anche per loro.

    Qualcuno di voi ha provato questa esperienza?

    Ciao! Princy

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    a me non è per niente chiara tutta la situazione
    dagli eventi di Chernobyl sono passati più di 20 anni, quindi le persone colpite dalla nube sono adesso i genitori dei bimbi che vengono qui? non c'è proprio modo di sapere prima se si metteranno al mondo figli malati o predisposti alla malattia?
    e perchè dei bambini che vengono in Italia si parla sempre come fossero poveri o abbandonati, non sono solo delicati di salute? qualcuno ne sa qualche cosa?

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      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime2 Jul 2008 modificato
     

    Ne ho sentito parlare e conosco anche qualcuno che lo ha sperimentato. E' un'altra esperienza che mi sarebbe piaciuto fare ma quando l'avevo solo accennata anni fa al mio ex-marito mi sono presa come risposta un'occhiataccia di disapprovazione....e lì ho abbandonato l'idea, poi una serie di cose, la crisi matrimoniale (non a causa di quell'episodio naturalmente), la separazione con le sue conseguenze e non ci ho più pensato. Ammetto che però ultimamente, nell'inerrogarmi sul discorso "affido" è riaffiorata anche quella vecchia e mai compiuta idea.

    Per quanto riguarda il bimbo adottato, che dire? Indubbiamente un caso raro immagino, visti tutti i problemi burocratici e non di queste situazioni...ma se non altro (come dicevi tu) una goccia di speranza in un mare di difficoltà...

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      CommentAuthorLory80
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Ciao!
    è un po' che non mi faccio viva sul forum... ho avuto un po' di problemi, ho cambiato lavoro e non ho avuto la connessione a internet per un po'...cque vi leggo sempre!!
    io ho avuto l'esperienza di accogliere con la mia famiglia un bimbo di un orfanatrofio di Kiev, non propriamente di chernobyl... è stata un'esperienza faticosissima e non so quanto sia stata utile per il bambino... mi spiego
    Vania, 7 anni è cresciuto come un piccolo selvaggio; fortunatamente mia sorella parla il russo e grazie a lei riusciva a comunicare, del suo passato raccontava a tratti mescolando probabilmente verità bugie e fantasia...
    non aveva la minima regola, scappava, voleva mangiare quando ne aveva voglia, i primi giorni si ingozzava letteralmente, rubava il cibo e se lo nascondeva (in orfanatrofio vince il + forte...anche quando mangiava istintivamente si parava il piatto con la mano a proteggerlo :face-sad:), si metteva continuamente in situazioni pericolose per lui e per gli altri... stargli dietro era veramente allucinante... :face-plain:
    La notte si addormentava solo dopo tante tante coccole, di notte aveva gli incubi e ti zompava nel letto.... o bisognava andarlo a recuperare che, in preda al sonnambulismo se ne vagava per casa... :face-plain:
    Siamo arrivati alla fine del mese stanchissimi... ma al di là tutto mi domando se questo soggiorno in un mondo normale... così sporadico... non faccia più male che bene alla psiche di un bimbo che cque deve necessariamente tornare a vivere in una realtà così...
    di sicuro quel bimbo mi è rimasto nel cuore... :face-monkey:

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      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime2 Jul 2008 modificato
     

    Perlanima: credo (ma non ne sono certa) che il problema di salute non derivi dalla trasmissione o meno di chi li mette al mondo, quanto dalle radiazioni ancora presenti sul territorio che possono ancora mettere a rischio la vita di chi vive su quelle terre....

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    ciao
    il 30 giugno i bambini di cernobil sono tornati in patria. alcunni piangevano dal finestrino del pulman altri guardavano fisso in avanti. altri salutavano le famiglie. le famiglie tratttenevano a stento le lacrime. per alcune è stato il secondo anno con lo stesso bambino, ma sicuramente non lo rivedrenno l'anno prossimo perchè massimo possono tornare solo 2 volte nella stssa famiglia.
    molti di loro sono arrivati senza nulla, niente vestiti, niente giochi, niente di niente....un paio di mutandine e una specie di pigiamino.

    sono orfani che ormai grandicelli nessuno vuole (hanno dai 6 anni in sù).

    stanno qua in italia un mese e poi ritornano. fai per loro in un mese più di quanto l'orfanotrofio gli darà nella loro permanenza lì. non so però cosa provano nel cuore quando devono partire di nuovo. tanti raccontano che in orfanotrofio vige la legge del più forte, del più svelto, del più furbo...mangia di più, si veste "delle sue misure", dorme al caldo nel letto più comodo chi è più svelto degli altri. alcuni che sono ritornati dicono che quello che portano in patria (regalato dallafamiglia che lo ospita) viene poi condiviso con tutti. di "proprio" non hanno nulla, neppure se glielo regali personalmente. qualche famiglia ha fatto richiesta per adozione, ma non si può...altri cercano il modo per farli fermare in italia per esmpio per studio, ma sono tutti tentativi che falliscono...un peccato...perchè evidentemente qualcuno che li desidera cè! .....e io continuo a non capire perchè NO!

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    perchè è un bel business per quei paesi... triste realtà, ma non credo di sbalgiarmi di molto...

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime2 Jul 2008 modificato
     

    Io e mio marito è dal 1995 che ospitiamo ogni mese di agosto i bambini di Chernobyl.
    Abbiamo iniziato con due sorelline di 9 e 11 anni che abitano in un villaggio a 30 km dalla centrale in Ucraina.
    Sono 4 fratelli 3 femmine e 1 maschio, a rotazione li abbiamo ospitati tutti , due alla volta, ma nel 1997 li abbiamo fatti venire tutti e 4 ....io avevo ancora in casa i miei due....è stato faticoso ma bellissimo.
    Siamo andati 3 volte a trovarli nel loro villaggio, l'ultima volta 2 anni fa.
    Le tre sorelle : 1 è sposata e tra tre mesi diventerà mamma, le altre due le abbiamo aiutate economicamente a studiare a Kiev, hanno preso un diploma e adesso lavorano e vanno entrambi all'università, hanno trovato un piccolo appartamento che dividono con un'altra ragazza e si stanno costruendo un futuro fuori dal villaggio dove sono rimasti i loro genitori. Il ragazzo che ha appena compiuto 19 anni sta per finire il servizio di leva e ha deciso che farà il meccanico.
    Nel villaggio dove vivono circa 6oo persone, non c'è nulla....vivono di agricoltura e di baratto, quasi nessuno ha l'acqua in casa ma ci sono pozzi e fontane comuni, d'inverno arrivano a -20°, rompono il ghiaccio e vai..... i servizi igienici .... è meglio andare nei campi....
    La prima volta che siamo andati a trovarli , nel 1999 ci siamo fermati solo due giorni e una notte, io da subito ho iniziato ad avere mal di testa e mi è rimasto finchè non siamo rientrati a Kiev in hotel dove ho potuto farmi delle docce. Sono le radiazioni. Il dna dei figli è diverso da quello dei genitori, sono geneticamente modificati ....e....loro vivono lì.
    Insieme ad altre famiglie abbiamo da anni costituito un comitato che ospita i bambini di questo villaggio e di un altro vicino, tutti i paesi intorno sono stati evacuati, loro vivono in mezzo al nulla, ma hanno tutti il televisore, per fortuna, sanno quello che succede fuori....gli adulti che non riescono a trovare lavoro sono sempre ubriachi perchè il governo diceva loro che la vodka - che costa meno dell'acqua in bottiglia - manda via le radiazioni. Loro sono consapevoli di questo, ma non sanno cosa fare, se si allontanano spontaneamente perdono quasi tutti i diritti di assistenza sanitaria e scolastica.
    Il papà dei nostri ragazzi ha fatto il liquidatore, ha 45 anni ma ne dimostra 60, ha un sacco di problemi di salute, noi spediamo loro le medicine per curare quello che si può, la mamma questo inverno ha avuto un ictus, per fortuna in forma leggera, ma per farla ricoverare in ospedale a Kiev ci sono voluti quasi due mesi e abbiamo dovuti aiutarli economicamente per farla visitare da uno specialista.
    Anche quest'anno, tra 15 giorni circa arriverà la terza delle tre sorelle come accompagnatrice di un gruppo di 9 bambini del villaggio che hanno dai 7 ai 12 anni. Il soggiorno in Italia dimezza del 50% le radiazioni assorbite, l'abbiamo provato il primo anno sui bambini più grandi tramite il total body dell'Enea.

    Loro quando vengono in Italia stanno bene, mangiano varietà di cibi diversi e soprattutto frutta e verdura. Si riposano e si divertono.
    Li portiamo dal dentista e dal dottore, sono i loro genitori che ce lo chiedono, ormai ci conoscono, anche altre famiglie due anni fa hanno fatto il viaggio con noi, è stata anche per loro un'esperienza "rivelatrice" non si può descrivere....

    E' vero, vengono in Italia e trovano il paradiso ma questo serve anche per far capire loro che si può fare qualcosa per migliorare. Loro sono consapevoli del fatto che ritornano alla vita di sempre, ma hanno la loro famigia, sono relativamente felici, aspettano con gioia l'estate per venire da noi in vacanza.
    Quasi tutti i ragazzi che sono venuti in Italia, io naturalmente parlo del nostro gruppo, studiano o lavorano o hanno messo su famiglia e sono rimasti in contatto con la famiglia italiana,

    E' anche vero che ci sono associazioni ucraine che purtroppo dei bambini di Chernobyl ne hanno fatto un business, ma le mele marce sono dappertutto.
    Conosciamo tantissime associazioni o comitati italiani che da anni organizzano questi progetti, ma non abbiamo mai sentito dire nulla di negativo nei loro confronti, a volte alcuni comitati vengono un po' frodati dai corrispondenti stranieri , inserendo bambini che forse non vengono dalle zone colpite, ma anche loro cercano di sopravvivere e comunque, una volta scoperto l'inganno di fisso si cambia referente.

    Non conosco direttamente la realtà degli orfanatrofi, so che è più difficile ospitare questi bambini, perchè loro non hanno il senso della famiglia.
    Ho visitato a Kiev un orfanatrofio....indimenticabile......bambini da 0 anni a 14 anni, perchè a 14 anni li mettono fuori.....terribile.....ho chiesto: ma dove possono andare? non li potete tenere?
    Risposta: no, non li possiamo tenere è la legge, ogni tanto ne teniamo qualcuno che aiuta gli operatori...gli altri trovano lavoro...qualcuno che li ospita...insomma si devono arrangiare.
    Da questo orfanatrofio stavano per partire due bimbi di due anni, venivano in Italia, adottati da due famiglie siciliane.

    Scusate il romanzo ma per me questo tipo di ospitalità è stato il primo passo verso l'affido.
    In casa mia oltre ai 4 fratelli, abbiamo ospitato anche 2 coppie di sorelle, a rotazione naturalmente e fino ad un massimo di 4 alla volta.
    E' bellissimo, ho ricevuto tanto da tutti loro, ci scriviamo, ci telefoniamo, e appena la nostra Fanciulla avrà il passaporto andremo ancora a trovarli...

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    caspita ...è bellissimo! i bambini che vengono qui , nel mio comune, lo fanno attraverso l'oratorio. non cè niente da dire sul comitato che organizza il soggiorno in italia, ma le condizioni non le dettano loro, ma l'orfanotrofio di origine.
    io quest'anno li ho seguiti da vicino in oratorio, e la mia famiglia si è già candidata per ospitarne uno il prossimo anno.....

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    scusa trefigli, ma come hai fatto a farli venire in italia un anno dopo l'altro e poi a rotazione?
    hai contattato i genitori?

    perchè ho provato a chiedere ma per il comitato che organizza qua dice che l'orfanotrofio non fa venire per più di 2 volte di seguito i bambini e non è possibile neppure farne richiesta.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    anch'io Cate sono molto incuriosita dalla continuità con cui siete riusciti ad ospitare membri della stessa famiglia per più anni consecutivi. e soprattutto sul modo in cui avete mantenuto i contatti.
    conosco anch'io personalmente questi tipi di scambi ma nel passato è stato praticamente impossibile riuscire a dare ospitalità continuativa allo stesso bambino per più di 3 volte consecutive ed è stato impossibile riuscire a mantenere i contatti con lui.
    tant'è che mi sono sempre detta che venire nel paese dei balocchi per 1 mese all'anno non facesse altro che innervosire psicologicamente il bambino, che qui in Italia riusciva ad avere tutto quello che di normale deve avere un bambino: un letto, dei vestiti, di giocattoli e del cibo.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Cate ci ha dato proprio una testimonianza diretta..avendo anche conosciuto il problema da vicino andando da loro.
    Io ero interessata nel passato a questo tipo di esperienza, ma non avevo trovato i contatti giusti al momento opportuno e quindi era sfumato tutto nel nulla

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Ciao a tutte io non parlo per esperienza proprio diretta ma quasi :face-monkey: mia cugina da almeno 6/7 anni ospita nei mesi di giugno/luglio una bambina (diventata oramai ragazzina) di un orfanotrofio della bielorussia, se non erro ed è sempre la stessa ragazzina da sempre e così anche la vicina di casa dei miei genitori ha osiptato per vari anni sempre gli stessi fratellini :face-monkey: forse dipende dall'orfanotrofio o dal paese di provenienza :face-sad:

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      CommentAuthordany
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Le vostre osservazioni mi hanno stimolato alcune riflessioni. Anni fa abbiamo organizzato con una associazione l'accoglienza di questi bambini e ragazzi. Fu una grande gara di solidarietà fra le famiglie del territorio ed organizzammo con le struttre del terzo settore una vera e propria "vacanza diurna" per gli ospiti e i bambini delle famiglie che ospitavano, il tutto con una spesa davvero minima. Il soggiorno durò una quindicina di giorni (eravamo nel 1994) e fu ricco di gite, passeggiate, visite guidate per tutti, il tutto organizzato da volontari che avevano anche fruito di alcuni giorni di ferie per dedicarsi a tutto ciò. Fu una esperienza molto bella, per i ragazzi che venivano quì a decontaminarsi dalle radiazioni (perchè questo era l'obiettivo di queste accoglienze) per i nostri ragazzi che ebbero modo di conoscere una realtà tanto diversa e tanto lontana, per i genitori, che oltre che arricchirsi di questa esperienza, offrirono ai loro figli quindici giorni di "vacanze" perchè tali furono. Alcune di queste famiglie nel tempo sono state poi punto di riferimanto a distanza, hanno riospitato negli anni successivi i ragazzi consentendo loro di capire che oltre la loro realtà c'era altro.
    Devo però dire, ad onor del vero, che non dappertutto l'esperienza è stata così positiva, so che altrove ci sono stati grossi problemi legati a coppie che avevano cercato questo percorso come alternativo a tutto l'iter adottivo... e questo a mio avviso non era corretto nè nei confronti dei bambini, nè nei confronti di coloro che per adottare si sottopongono al lungo iter di valutazione da parte dell'autorità giudiziaria. Ci furono molti problemi di "appropriazione" vera e propria dei bambini, di alcuni dei quali si occuparono anche i mass media e che terminarono con lunghe trattative internazionali e con il rientro forzato dopo molti mesi dei bambini in orfanotrofio, immaginiamo bene con quanti e quali danni.
    Anche quì, come nell'affido, l'atto di amore di accogliere senza distruggere la storia precedente, deve essere a mio avviso l'ingrediente primo dell'intervento. Ricordo che mettemmo molta cura nella scelta delle famiglie, soprattutto per quanto riguardava questo aspetto e la testimonianza di trefigli va proprio in questo senso. Quanto alla situazione che i bambini vivono nel loro paese, credo che il nostro compito di cittadini sia quello di stimolare le organizzazioni internazionali al rispetto dei diritti dei bambini ovunque essi si trovino. Basterebbe l'applicazione della carta internazionale dei diritti dell'infanzia..... ma spesso gli adulti danno il microfono nelle mani dei bambini, ma tagliano il filo dell'amplificatore:face-sad:

  1.  

    Ciao a tutti,

    ringrazio innanzitutto Lory e cate per le testimonianze...diverse ma molto emozionanti...in quella di Lory mi è arrivata nello stomaco la sofferenza del piccolo, mentre in quella di Cate la ricchezza e l'utilità di questo percorso...

    A proposito di adozioni è vero che alcune coppie hanno utilizzato questo canale per l'adozione, la cosiddette "adozioni mirate" però comunque si sono sottoposte all'eter adottivo, cioè qualche anno fa abbiamo avuto alcune coppie che, dopo 2 o più anni di soggiorno del minore hanno richiesto l'adozione sottoponendosi però a tutto l'ietr adottivo, i colloqui, il decreto di idoneità e l'ente, non dovendo magari aspettare anni per l'abbinamento, questo si...e avendo già un pò sperimentato la convivenza...(Purtroppo ci sono stati anche casi in cui coppie hanno "provato" i bambini per vedere quale potesse essere più idoneo per iniziare l'iter adottivo e questo non credo sia una cosa bella...)
    Una coppia mi raccontava che un ragazzino di un isituto che veniva qui con la speranza di essere adottato, quando la famiglia l'anno successivo non l'ha più "voluto", si è suicidato....
    Questa storia mi ha rattristato tantissimo e mi ha fatto riflettere...non deve essere certo facile per loro conoscere realtà così diverse, innamorarsene e poi tornare nella loro triste realtà...E' chiaro che il vissuto dei minori che vengono qui per la vacanza, con a casa una famiglia che li attende, è ben diverso da quelli che vengono qui orfani e residenti in isituto...
    Gli orfani vengono qui ricchi di speranza, qualcuno si illude di trovare qualcuno che li ami e che li voglia tenere con sè, qualcuno conosce realtà mai conosciute e che mai sperimenterà: la Famiglia, l'amore, l'accudimento....
    Che strazio.....:face-crying: Eil tutto si ridece spesso a tante carte e soldi...

    Per Dany:
    Mi chiedo una cosa: quante più coppie ci sono pronte ad accogliere i bimbi per i soggiorni salute quanti più bimbi mandano oppure c'è un numero prestabilito oltre il quale non si va?
    Grazie! Magari si organizzano opere di maggiore sensibilizzazione tali da evere stuoli di famiglie....:face-smile:

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Jul 2008 modificato
     

    mi piace tutto questo interesse da parte vostra perchè io "sento" molto questi progetti.
    Cerco di rispondere alle vostre domande.

    scusa trefigli, ma come hai fatto a farli venire in italia un anno dopo l'altro e poi a rotazione?
    infatti non è facile...abbiamo iniziato l'accoglienza nel 1995 con il progetto di Legambiente, ma appunto ...loro permettono di ospitare lo stesso bambino al massimo per due anni consecutivi perchè dicono che altrimenti i bambini si affezionano troppo, ma questo è inevitabile credo..... perciò le famiglie hanno continuato sempre con Legambiente l'accoglienza anche per il 1996 dopodichè, per poter dare continuità agli stessi bambini, le famiglie ospitanti hanno deciso di costituirsi in comitato, autofinanziato, e solo per questo scopo. Non è stato facile ve lo assicuro, anche perchè di documenti ce ne vogliono a kilate, ed è giusto che sia così perchè stiamo parlando di minori, ma è veramente complicato, bisogna iniziare a gennaio per poterli far venire in agosto.
    Il comitato ha preso contatti direttamente con una associazione ucraina per poter avere i visti da parte dell'ambasciata italiana di Kiev, ci siamo autofinanziati facendo delle sottoscrizioni, banchetti di beneficienza e chiedendo a destra e a manca contributi per il progetto.
    Siamo riusciti a far venire un anno 35 bambini!
    Sono ormai anni che il gruppo si è ridotto, anche perchè una volta diventati 18 enni non possono più entrare nel progetto e purtroppo non si trovano più famiglie ospitanti, comunque qualcuno dei maggiorenni, comprse le mie ragazze, siamo riusciti a farli venire come accompagnatori del gruppo di minori.
    E' mio marito che ormai da anni si occupa di organizzare il progetto, abbiamo il patrocinio e la benedizione del parroco di un paese qui vicino a noi e il supporto di pro-loco e associazioni di volontariato che ci danno sempre una mano, insomma non siamo soli ma le preoccupazioni più grandi e l'iter burocratico più importante e delicato sono di mio marito.....e di conseguenza anche le mie...
    Siamo andati sul posto proprio per capire se effettivamente le condizioni erano quelle che ci descrivevano i bambini, dopo aver superato lo scoglio iniziale della lingua... bhè....sono peggio....loro cercano comunque di indorare la pillola...per dignità o per vergogna...non so....
    Quando siamo stati lì, tutto il villaggio ci ha accolti, tutti hanno aperto per noi le loro case e quel poco che avevano l'hanno diviso con noi.....sono molto ospitali anche se devo dire hanno un concetto dell'ospitalità diverso dal nostro.
    Ho notato che specialmente nei villaggi più poveri, che del resto sono quelli che abbiamo visto noi perchè i nostri bimbi arrivano da lì, non c'è molta solidarietà tra famiglie ma solo fra parenti e amici...ma ho anche capito che praticamente c'è una sorta di guerra tra poveri...nessuno ha niente...tutto quello che hanno sono due galline...un maiale....dei conigli...qualcuno ha una mucca per il latte..e tengono tutto sottochiave...la casa non viene mai lasciata incustodita, qualcuno deve rimanere sempre in casa a fare la guardia perchè mi hanno detto che se vedono che non c'è nessuno i "banditi" vanno a rubare quel poco che hanno ma che per loro è la sopravvivenza...allora diffidano tutti di tutti....

    Per quanto riguarda i bambini provenienti dagli orfanatrofi è vero che non possono portare nulla con se perchè quello che è di uno è di tutti, ma i primi anni un comitato ligure che noi conosciamo molto bene perchè abbiamo anche organizzato dei viaggi e dei soggiorni insieme, ha fatto un viaggio a sorpresa nell'orfanatrofio ed hanno constatato che i regali effettivamente venivano tolti ai bambini , ma non tutti venivano distruibiti , alcuni venivano portati via dal personale dell'ofanatrofio...(che comunque sono povera gente con figli anche loro) i nostri amici, si erano arrabbiati moltissimo e avevano
    minacciato di non fare più il progetto, tra l'altro loro organizzavano i soggiorni due volte l'anno: in agosto e a dicembre e il numero dei bambini arrivava anche a 100.
    Si sono messi d'accordo e, per quanto riguarda questo orfanatrofio le cose vanno molto meglio, i bambini possono tenere i loro regali e comunque il comitato provvede ad inviare regali anche per gli altri che comunque a rotazione sono ormai tutti venuti in Italia. E almeno 1 volta l'anno qualcuno va a fare un giro.....Hanno fatto una cosa stupenda....io li vedo sempre questi bambini all'aeroporto sia all'arrivo che alla partenza perchè viaggiano con i nostri ed è bellissimo.
    So che una famiglia è anche riuscita ad adottarne uno quando ha compiuto 14 anni, ma non so dirvi il percorso che ha seguito....

    Come dice Adry, è vero per loro è anche un business, in Ucraina la vita è molto cara ma si guadagna pochissimo e di lavoro ce n'è poco, lo stipendio considerato "buono" non arriva a 250 euro al mese, ma l'affitto di un monolocale decentrato costa 200 euro al mese...fatevi due conti....
    ecco che i progetti Chernobyl fanno lavorare qualcuno in più e, se lavorano seriamente, tipo la nostra ed altre associazioni ucraine che ormai seguono da anni questi progetti, il lavoro per loro è assicurato, hanno capito che nessuno ci obbliga a stare con loro ma che possiamo cambiare in ogni momento.
    Perchè un paio di anni fa, non so per quale motivo, ma i referenti ucraini hanno iniziato ad alzare i prezzi e a mettere condizioni sempre più esose a carico dei comitati italiani...a questo punto una rappresentanza dei nostri comitati è andata a Kiev e ha detto loro che non avremmo più organizzato progetti, che eravamo molto dispiaciuti ma alle loro condizioni non potevamo continuare perchè i nostri non sono comitati di beneficienza ma di solidarietà....sono diventati tutti molto più ragionevoli ed i progetti han potuto continuare.....anche con delle falicitazioni....potenza dell'unione ....
    Noi paghiamo un tot per ogni bambino ospitato, mandiamo i nostri elenchi e loro provvedono a contattarli, a volte devono andare di persona nei villaggi perchè solo qualcuno ha il telefono, si preoccupano di farci avere tutti i documenti necessari, i visti dell'ambasciata, li seguono all'aeroporto per la partenza, informano le famiglie sia all'arrivo che alla partenza e altre cose che comunque noi non potremmo seguire dall'Italia.
    Li conosciamo personalmente, siamo stati loro ospiti e ci consideriamo ormai amici.

    E' vero che arrivano solo con un cambio e con quello che hanno addosso, ma adesso siamo noi a chiederlo alle loro famiglie, perchè abbiamo piacere di comprare cose nuove e soprattutto di misura.
    Il primo anno che sono arrivati in Italia, ho visto bimbe con le calze di lane e i sandaletti, i loro bellissimi capelli biondi legati dai fiocchi enormi tradizionali, un sacchetto di plastica come valigia dentro il quale c'erano i regali per le famiglie...1 bottiglia di vodka fatta in casa, centrini ricamati dalle loro mamme e dei cioccolatini di surrogato....immangiabili....per noi...ma che loro gradivano moltissimo, perchè comunque era una merce costosa che nelle loro case non entrava mai..

    Se potete fatela questa esperienza, è impegnativa non lo nascondo specialmente la prima settimana quando non si riesce a comunicare....ma ne vale la pena..
    forse noi siamo stati fortunati...non so... ma io non vedo l'ora che passino questi 15 giorni per poter riabbracciare la mia Natasha e farmi raccontare tutto il possibile del suo villaggio. della gente che conosco, dei bimbi che non vengono più perchè sono ormai grandi...sapere cosa sono diventati... e lei con il suo italiano ucraineggiante paziente...racconta....

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      CommentAuthordany
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Che bel lavoro avete fatto Trefigli!!! complimenti.

    Per Cristina... noi facemmo l'esperienza con Legambiente e la ripetemmo per due anni, poi se ne fece carico la Caritas parrocchiale. All'epoca l'ente ci diede il numero di bambini disponibile per quel soggiorno e noi ci facemmo carico di tutto. Ricordo che sollecitando allora le Ferrovie dello Stato, ci misero a disposizione gratuitamente un vagone dai confini dell'Italia fino a Roma e ritorno, per cui pagammo solo il biglietto estero per i ragazzi. Fu davvero una gara di solidarietà fra persone del territorio, in cui ognuno mise a disposizione conoscenze e opportunità.

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    per Cristina,

    per quello che no sio non c'è un numero limite ai bambini che possono venire, purtroppo il problema è che non si trovano famiglie italiane disponibili.
    Un po' per il problema delle ferie e adesso anche per un problema di costi.

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      CommentAuthorLory80
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Complimenti Cate per il vostro impegno, avete fatto veramente qualcosa di grande!!:face-smile:

    anche Vania è arrivato con il sacchettino di nylon con un pigiamino logoro... era felicissimo dei nostri acquisti e avrebbe voluto 10000000 di cose.... ma ci avevano detto di non comprare tanto, perchè una volta arrivati all'orfanatrofio gli sarebbero stati sottratti dagli altri bambini o dagli educatori... :face-sad: è partito cque con le valigie colme....

    L'anno successivo non abbiamo replicato... con grande dispiacere :face-crying: ... ma i miei genitori non se la sentivano di accollarselo... io e mia sorella lavoravamo entrambe...

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Rimango anch'io molto colpita dall'impegno e dalla tenacia delle famiglie che hanno creato il progetto, l'hanno portato avanti. E' veramente un bell'esempio, bravi bravi bravi e ancora una volta bravi !!!

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    già, complimenti per la costanza, l'impegno, la bravura... e non per ultimo, l'altruismo

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Ciao Trafigli,
    non vedo il tuo indirizzo mail privato e non riesco a contattarti. Mi scriveresti per cortesia al mio indirizzo mail?
    Mi piacerebbe avere da te più informazioni, sia per il gruppo di cui fai parte, sia per il gruppo ligure che conosci...
    Ero molto molto scettica su questo tipo di soggiorni, ma il tuo racconto è stato toccante.
    Cristina

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    grazie per i complimenti ma....non siamo così speciali credetemi.....
    abbiamo iniziato perchè sia io che mio marito, e anche i miei figli che abbiamo sempre coinvolto e che naturalmente sono sempre stati d'accordo, mia figlia è anche venuta due volte con noi in Ucraina, amiamo tantissimo i bambini!

    Alla fine diventa tutto facile.....perchè comunque è facile voler bene non trovate?
    e soprattutto non puoi più farne a meno...è troppo appagante....ho anche imparato negli anni un po' di russo/ucraino, soprattutto parole legate al mangiare, all'igiene personale e alle piccole cose di tutti i giorni...è stato divertentissimo....anche perchè io sono negata per le lingue e la mia pronuncia è proprio ridicola ma è servito anche questo....

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    trefigli...
    sono veramente entusiasta dei tuoi racconti e anche a me piacerebbe saperne di più sul comitato che tu e tuo marito seguite : come avete iniziato, come trovate i fondi, come fate tutto insomma....magari chissà, qualcuno potrebbe prendere il vostro esempio....

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Ma questa donna si ferma mai davanti a niente?...Complimenti Cate

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      CommentAuthorLory80
    • CommentTime7 Jul 2008
     

    Uff,,, anch'io avevo imparato un po' di russo, con l'aiuto di mia sorella che lo parla,,, mai l piccolo diavoletto mi prendeva in giro :face-devil-grin: e faceva finta di non capire,,,

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      CommentAuthorprincy76
    • CommentTime7 Jul 2008
     

    Ho letto ad un fiato tutte le vostre risposte e vi ringrazio e faccio i complimenti a Trefigli davvero!!! e grazie per la testimonianza anche di Lory (non sempre sono rose e fiori queste esperienze, ma è bello alla fine sapere di aver fatto qualcosa per questi piccoli e che ci sia rimasto nel cuore)...

    Devo lasciare depositare un attimo nella mente ciò che ho letto qui per rielaborarlo... penso comunque io e mio marito ci penseremo seriamente per la prossima estate. :face-smile:

  2.  

    Ciao Cate, il mio rispetto e i miei complimenti!! fate cose meravigliose.