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Chi si avvicina all'affido e lo prende in considerazione, di cosa deve tenere più conto?
cosa lo spinge a fare una scelta difficile ma affascinante come questa?
ci vuole più coscienza o più incoscienza?
Qualche spunto lo puoi trovare anche nella discussione equilibrio familiare.
A più tardi
Io, per esperienza personale, direi una buona dose di tutte e due le cose, ma soprattutto tanta pazienza, spalle larghe, tempo e naturalmente....tanto amore.....
Anche secondo me tutte e due le cose. Io sono sempre stata una persona coscente e razionale fino a qualche tempo fa.
Ti dirò che ho iniziato a pensare che se vuoi ottenere qualcosa dalla vita e non parlo solo di cose materiali, ma anche di soddisfazioni devi essere un po pazzo e incoscente. Io l ho sperimentato e ora mi ritengo molto più soddisfatta e felice.
Se fossi stata razionale non avrei accettato di far venire questa bambina da noi, per mille motivi che ti fanno pensare che ci siano mille problemi.
ok bisogna andarci con i piedi per terra...essere coscenti...ma bisogna anche mettersi in gioco..e crederci.
L esperienza con figli propri o con bambini è importante secondo me.
Avere un po di tempo a disposizione o trovarlo...nel senso che magari per una donna vuol dire rinunciare ad avere la casa sempre in ordine..o cucinare sempre manicaretti accontentandosi a volte di cose veloci...lasciando a volte i piatti nel lavello, tanto ci sono altri piatti puliti nella credenza...
Se uno non ha il tempo per stare dietro ai propri figli è difficile riesca a farlo con altri bambini a meno che non cambi un po stile di vita...a volte l ansia e lo stress ti fanno sembrare di avere meno tempo di quello che hai..
c'è bisogno di tutto, anche delle risorse nascoste che abbiamo, perché a volte capita di relazionarsi con problemi che mai avremmo pensato di avere.
è un po' come avere un figlio proprio, si possono far progetti ma il risultato lo può mostrare solo il tempo. bisogna sentirselo dentro e capire quando si è in grado di dare amore incondizionato. bisogna capirne lo spirito e accettare di esser solo una parentesi per questi ragazzi, ma rimanere allo stesso tempo un punto di riferimento per tutta la vita.
Ho sempre paragonato l'affidamento come ad un lancio con il paracadute
Occorre mettersi al tavolino, pensare, ragionare sulle rotte e sui venti, preparare l'attrezzatura, fare i conti con la propria salute e di propri impegni.
ma ad un certo punto ... bisogna salire sull'aereo.
Non è troppo tardi per ripensarci ... si può anche non lanciarsi, ma se si decide di farlo ... ci si butta e indietro non si torna.
L'incoscienza è qui: per quanto tu abbia pianificato, per quanto tu sia stato attento, sono tanti i fattori esterni che potrebbero disturbare il lancio ... anche che il paracadute non si apra, oppure che l'atterraggio non sia morbidissimo e ci si possa rompere qualche osso ...
Ma secondo me bisgna buttarsi ... anche senza paracadute.
Ho Fede e so che Qualcuno, come ha SEMPRE fatto, saprà sostenermi.
La cosa importante, se il paracadute non dovesse aprirsi, è cadere in modo tale che il bambino che è con noi non si faccia male ... perchè il lancio lui non lo ha voluto, abbiamo scelto noi di farlo.
riccardo dice: "La cosa importante, se il paracadute non dovesse aprirsi, è cadere in modo tale che il bambino che è con noi non si faccia male ... perchè il lancio lui non lo ha voluto, abbiamo scelto noi di farlo."
forse tra tutte queste è la preoccupazione più grande, perchè i nostri limiti, errori etc. ricadono su altri....
Ma è anche vero che se c'è un incendio in casa ... bisogna prendere fra le braccia il bambino e buttarsi dalla finestra con lui e per lui ... senza pensare alle conseguenze.
E' vero che lui quel lancio non lo ha voluto e nemmeno lo vorrebbe ... ma è necessario a salvarlo da una fine orribile.
Quindi bando agli indugi e ... buttiamoci
Mi veniva più o meno la stessa riflessione Riccardo....
Quel bimbo, senza il nostro "tentativo" non avrebbe di certo e comunque avuto una vita migliore...è chiaro che il risultato non lo possiamo sapere a priori, purtroppo, ma almeno serve "tentare"
Io oserei dire BISOGNA, DOBBIAMO tentare ... purtroppo quando parlo di affido e cerco di far capire quanto sia importante fare affido ... mi guradano in molti pensando "e io che ci guadagno? ... il bimbo non resta a me".
Della serie ... EFOISMO, EGOISMO, EGOISMO.
Bisognerebbe spostare un pò di più la nostra attenzione sui bambini ... andare incontro a sacrifici, privazioni, libertà per aiutare i ragazzi.
Ma questo non accade ... in questo nostro bel mondo la gente pensa sè, al prorio benessere, non vuole rogne ... non passa l'idea che rinunciando a qualcosa si può far si che altri possano avere quello di cui io mi privo.
Ma è solo uno sfogo ... qui nel forum ci siete voi che vi siete già avvicinati al mondo dell'affido o avete voglia di farlo ... magari con mille sfaccettature diverse, ma sempre a favore dei bambini.
Sono altre le persone da convincere, non voi.
Quello che più mi spiace è che le istituzioni non muovono un dito ... anche loro strette nel loro egoismo economico o politico ... loro che avrebbero i mezzi per cambiare le cose, amano lasciarle come sono.
Per quanto riguarda la mia città io vi posso assicurare che l affido qui da noi è veramente poco conosciuto. Pensate che io ne sono venuta a conoscenza per caso. Tra l altro, non conosco nessuno , che ha avuto bimbi in affido. Voi siete i primi con cui condivido questa esperienza. Pensate che per Serena si cercava una famiglia del paese e in un paese di 6000 abitanti non ce ne era una. Parlando poi con amici e aconoscenti della nostra esperienza , ci dicono :che bello!, ma ci guardano come se fossimo degli extraterrestri
Rileggendo l ultimo commento di Riccardo mi sento di dire che comunque tutti questi sacrifici , privazioni, mancanza di libertà in realtà sono solo apparenti perchè se il tutto viene svolto con amore e generosità, il benessere e la felicità dei bambini diventa il nostro benessere e la nostra felicità. La vera libertà è liberarsi dall egoismo che ci impedisce di vedere oltre il nostro naso e i nostri interessi
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