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      CommentAuthordany
    • CommentTime30 Jun 2008
     

    Volentieri apro una discussione su questo tema come sollecitato da Jamine…..
    Personalmente non credo che l’eterno conflitto fra genitori e figli adolescenti non esista più, i genitori di figli adolescenti ne danno ampia testimonianza. Il fatto che sia meno di moda parlarne non significa certo che il problema non esista e che non bisogna prima o poi affrontarlo. Credo sia un passaggio inevitabile per tutti, tutti ci siamo passati e i nostri bambini prima o poi ci si troveranno dentro quando si affacceranno a quel periodo della vita che segna il transito fra l’infanzia e l’età adulta. Si perché proprio di questo si tratta, di prove di crescita, e come tutte le prove hanno momenti facili e momenti difficili. Al contrario, quando questa fase passa senza alcuna avvisaglia di ciò che sta succedendo, i genitori dovrebbero preoccuparsi: quella prova che tutti i ragazzi fanno sfidando i genitori e le regole è indispensabile per prepararsi alla vita e spesso è segno di patologia che non sia presente con nessuna manifestazione esterna.
    Il problema serio è dei genitori che spesso vedono un figlio che non sembra quello che era qualche tempo prima: ribelle, insoddisfatto a tratti di quello che ha, bizzarro, talvolta indolente, talvolta iperattivo e davanti a questa nuova realtà rimangono disorientati e completamente spiazzati…. Ma il gioco dell’adolescente è proprio quello: provare a spiazzare il mondo adulto per capire, attraverso il rapporto con coloro che li ama senza dubbi, fin dove può arrivare la trasgressione, fin dove è lecito spingersi, per tornare a tratti fra le braccia di coloro di cui è certo l'amore, per allontanarsene di nuovo……

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 Jun 2008 modificato
     

    Personalmente

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    IO ho un bimbo piccolo ha appena compiuto (il 28/06) due anni però vivo qst conflitto con una delle mie adorate nipotine che ha 14 anni e che forse anche per la situazione familiare che ha è sempre in conflitto con i gentiori non le va mai bene niente di quello che fanno o dicono fà le facce ogni volta che aprono bocca anche solo per commentare qlc se loro dicono bianco lei dice grigio (ed è già tanto almeno non dice proprio nero :face-devil-grin:) però poi la vedi che è in cerca di coccole in braccio al papà o alla zia :face-monkey:

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    Il mio problema con la mia 14 enne è che purtroppo la conosco solo da 9 mesi, non abbiamo avuto l'opportunità di vederla crescere, come è successo con i nostri due figli bio, che quando sono arrivati a quest'età sì, non è stato facile ma era tutto abbastanza sotto controllo e i problemi sono stati quelli "normali" degli adolescenti alla fine degli anni '80.....
    La mia Fanciulla invece da quando è arrivata in casa nostra ha subito assunto un atteggiamento molto provocatorio, tipico di questa età, ha subito avanzato richieste di ogni tipo: libertà, cellulare, trucco, vestiti firmati, tatuaggi, piercing e tutto quanto si può chiedere....e naturalmente ha manifestato crisi isteriche prima e di vittimismo poi...insomma le ha provate tutte.... nel
    momento in cui le sue richieste venivano, prima messe in discussione e poi quasi di fisso cassate.
    Non abbiamo ancora finito di lottare, soprattuto con me c'è un rapporto molto conflittuale perchè ha capito che comunque se io non sono d'accordo anche mio marito, per quanto sia più "morbido" non manda avanti la sua richiesta, insomma ha cercato un alleato ma non c'è riuscita.

    Il fatto è che mentre da una parte lei vorrebbe avere già 18 anni, e si atteggia a tale, dall'altra ci sono manifestazioni e comportamenti da bambina piccola...mi spiego...a volte fa le vocine come i bambini, fa i capricci come i bambini, le ho dovuto comprare una bambolina perchè mi ha detto che lei non ha mai giocato con le bambole, prima l'ho presa in giro poi gliel'ho comprata ed effettivamente...ci gioca....
    Mi disorienta....è più alta di me....fisicamente dimostra veramente 18 anni, però ogni tanto mi si mette in braccio, quasi facendo finta di nulla proprio come fanno i bambini, e io mi trovo spiazzata perchè fisicamente non riesco a sostenerla ma mi spiace allontanarla, allora la tengo un po' e poi le dico che è pesante....e ridiamo.... ma sento che per lei è una necessità questo contatto fisico e queste coccole, ma capite che è difficile con una bambina-adulta..... allora cerco di coccolarla comprandole i pupazzetti e i giocattolini....ma mi chiede anche minigonne e canottiere scollate....
    Ha sempre un fidannzato...non riesce a stare senza....a scuola si è già messa in situazioni pericolose e imbarazzanti, è stata richiamata...le è stato spiegato che non sono opportuni certi comportamenti...lei dice sì ho capito....ma è subito pronta a fare di testa sua per poi dirmi: non l'ho fatto apposta! oppure: cosa c'è di male, non ho fatto nulla di male!
    La sua psico e l'a.s. mi dicono di continuare così, ma la cosa mi stanca, vorrei essere più "morbida e dolce" e invece non posso perchè come abbasso la guardia lei è subito pronta a riproporre le sue richieste già negate o a trasgredire in un modo o nell'altro, se invece io resto "dura" lei rimane intimorita e non vuole comunque farmi arrabbiare perchè sa che io passo subito ai tagli: 2 giorni senza cellulare, non vedere la puntata di un telefilm e altre cose che le interessano veramente..... e poi mi sembra che stia iniziando a costruire un rapporto con noi...dico mi sembra...perchè mentre alcuni suoi atteggiamenti mi dicono di sì...altri mi fanno ripiombare in una realtà cupa.....
    Ogni giorno scopro di lei qualcosa di nuovo...ma purtroppo...non tutto mi piace....
    Ora siamo in tregua perchè siamo in vacanza e lei è fuori casa tutto il giorno impegnata nei campi estivi e poi il fatto di non avere più incontri con nessuno la fa stare più serena.
    Lei agli altri dice di essere felice con noi ma che siamo troppo severi, io specialmente non le lascio la libertà e non le dò fiducia.
    Lei prende a modelli solo le famiglie di quei suoi coetanei che li lasciano tutto il giorno in giro fino a mezzanotte senza controllo, anche se poi lei stessa li critica perchè non guardano i figli...insomma è tutto un controsenso....

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    Giuro..non è destino che io scriva della mia esperienza. Avevo scitto un lunghissimo commento e mi si ì cancellato. :face-crying:

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    Cris,

    prima di schiacciare "aggiungi ai commenti" selezionata tutto e fai "copia", così se per caso la pagina si chiude puoi riaprirla e incollare, purtroppo è successo anche a me, forse perchè ci mettiamo troppo tempo a scrivere...

    sono curiosa di conoscere la tua esperienza.
    ciao

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      CommentAuthordany
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    Mi sembra, leggendoti, di rivedere un film già visto. Ci siamo passati anche noi, un figlio biologico e il secondo arrivato a 13 anni. Anche per lui la stessa cosa, per alcuni aspetti adulto, smaliziati, per certi versi sulla linea di confine fra la devianza e la contestazione forte, per altri un cucciolo spaurito che chiedeva affetto e tenerezza. Nell'affido degli adolescenti è tutto molto complesso, noi abbiamo tentato (riuscendoci) di riportarlo ai suoi 13 anni.... abbiamo cominciato davvero a chiamarlo il cucciolo di casa (era più piccolo di tre anni di ns figlio) e a chiedergli e concedergli solo le cose che si concedono a quell'età. Questo da una parte gli dava fastidio, ma dall'altra lo sollevava di grandi pesi che aveva dovuto portare da sempre sulle sue fragili spalle. Gli abbiamo imposto all'inizio il gruppo scout dicendo... fra sei mesi ci dici se ti piace o no, ma prima ci vai, poi gli amici che finalmente poteva portare a casa, le feste di compleanno (che rifiutava) ma noi continuavamo ad organizzare con i suoi amici. Una fatica!!!! riportarli alla loro età, facendogli recuperare anche attraverso il gioco con una bambola o con un trenino (bravissima!!!) quello che non hanno avuto e puntando i piedi su quello che non è ancora ora che facciano, così alla fine ci siamo riusciti. Sta finendo il corso di laurea in questo periodo, ha una splendida compagna e una meravigliosa bimba e ora quasi trent'anni!!!

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime1 Jul 2008
     

    ...ho una domanda Dany...
    Pensi che ci siano particolari comportamenti propri dei ragazzi che vivono un affidamento ? Di solito hanno la tendenza a mettere alla prova la famiglia affidataria attraverso condotte che loro stessi sanno essere sbagliate ma che sono messe in atto per sapere se veramente si tratti di "amore incondizionato". Come riconoscere un comportamento del genere dai normali problemi adolescenziali ?? Sempre che sia necessaria una distinzione..

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Anche noi abbiamo dovuto "imporle" delle attività, tipo il corso di nuoto o il corso di ballo, ma solo per poterle permettere di conoscere e interagire con persone nuove e comunque fuori dal giro scolastico, all'inizio l'ha fatti malvolentieri e ogni scusa era buona per non andare, poi quando le ho detto che i corsi costano e non li regalano e che non tutti se li possono permettere, perciò doveva considerarsi anche un po' fortunata, ha cominciato anche a divertirsi.
    Ho voluto farle conoscere persone nuove perchè lei tendeva a considerare TUTTI e dico TUTTI "suoi più carici amici" o "amici del cuore", ragazzi e ragazze che aveva visto solo due volte o che aveva appena conosciuto....ho cercato di spiegarle che l'amicizia è un sentimento importante e che gli amici del cuore si possono contare su una mano, se sei fortunato, ma lei si ribellava violentemente a queste affermazioni...ora un po' meno dopo che come dico io si è presa "delle tranvate in faccia", ora comincia a riflettere e ha capito che i suoi veri amici, per il momento siamo io, mio marito, i miei figli e un paio di educatori, questo ce l'ha detto lei...faticosamente....ma l'ha ammesso.
    Ora comincia ad essere più riflessiva e selezionatrice...per fortuna...perchè quando a settembre dovrà viaggiare per andare al liceo non potremo più essere sempre lì presenti e dovrà iniziare a mettere in pratica quanto acquisito per poter fare le sue esperienze.
    Dany, sapere del vostro risultato mi conforta molto.....

    Jamin, per quanto ci riguarda, per rispondere a quanto chiedi sulla distinzione dei loro comportamenti, dopo che nella nostra famiglia il comportamento della Fanciulla ha provocato due o tre episodi veramente al limite, con il suo comportamento "volutamente" aggressivo, maleducato, bugiardo e strafottente, io ad un certo punto le ho detto: ADESSO BASTA!
    Le ho detto tu vuoi questo, quello e quell'altro? Ok lo avrai, avrai tutto quello che vuoi....naturalmente ti informerai sui loro costi, ti metterai i soldi da parte e te li pagherai, perchè io non ci penso nemmeno...però....visto che io ti considero una figlia ma tu non vuoi esserlo perchè non accetti le regole che io ho dato ai miei figli...da questo momento i nostri rapporti cambieranno...
    Lei mi ha guardato con due occhi prima spavaldi...perchè ha pensato finalmente ce l'ho fatta!...poi quando ha visto la mia faccia veramente stanca e delusa...ha cambiato espressione ed è diventata spaventata e a fatica mi ha chiesto: cosa vuol dire cambiare i rapporti? mi mandate via?
    Assolutamente no e questo te l'abbiamo ripetuto infinite volte, vuol dire che tu continuerai a vivere in casa nostra non come una figlia, perchè tu non vuoi esserlo, ma come una nostra carissima ospite e i rapporti saranno per forza diversi, lo capirai con il tempo, ma tu sarai libera di fare quello che vuoi...naturalmente nel limite della decenza e con i limiti della tua minore età però perderai i privilegi di figlia... e tante altre cose le ho detto che non ricordo....
    Io ero molto tranquilla mentre lei si angosciava sempre più....mi sono sentita un mostro... ma ha funzionato....quasi piangendo ci ha detto che lei cambierà, che lei vuole essere considerata parte della famiglia e che ha capito che le regole ci devono essere e se noi ci preoccupiamo è perchè le vogliamo bene e nessuno l'ha mai fatto per lei.....e che certe cose ce le chiede solo per vedere quanto può ottenere, ma che non lo farà più......
    Jamin è questo che intendevi?
    Insomma....non è stato facile....ma qualcosa di importante nel nostro rapporto è cambiato, siamo tutti più rilassati e sereni e le discussioni sono..sane discussioni, anche se ce ne sono ancora troppe e sempre per le stesse cose....
    Vorrei che qualche volta dicesse...grazie...ma non per riconoscenza che non mi interessa...ma perchè vuol dire che ha capito il valore della parola..grazie...ma mi dicono che ci vuole tempo....e noi aspettiamo....

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      CommentAuthordany
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Si jamine, credo che, in generale ovviamente, i ragazzi adolescenti che vanno in affidamento abbiano dei comportamenti diversi rispetto ai figli biologici. Trefigli ci descrive bene uno di questi.... la bambola con cui una tredicenne gioca come se fosse una bambina, quasi nessuna delle adolescenti a quell'età gioca più con una bambola. Questa dicotomia fra bambino e adulto che regna negli adolescenti in affido è molto più marcata che nei figli che hanno sempre vissuto in famiglia. Avere in affido un adolescente è una grossa grana, una grande messa alla prova per gli adulti che devono fare squadra consentendogli di vivere quegli aspetti della fanciullezza che sono stati bruciati, cosentendo le trasgressioni possibili, ma essendo fermi su quelle impossibili o eccessivamente premature. Certo, anche i figli biologici ci sconvolgono durante quella fase, ma con loro c'è una storia di vita, è scontato che li amiamo, è scontato che basta un'occhiata per farci capire. Con un adolescente in affido (specie quando l'affido inizia vicino all'adolescenza) non c'è nulla di scontato, si deve parlare, spiegare tutto, ripetersi, ed è tutto estremamente faticoso. Ammiro davvero molto chi si cimenta in una avventura così, è gente che ha sicuramente le spalle forti di una bella esperienza di vita familiare, altrimenti non reggerebbe più di una settimana alle costanti sfide. E ancora.... è pagare ogni giorno quasi senza un ritorno immediato di quello che si è fatto, i segnali di adattamento e di riconoscenza sono flebili e bisogna saperli riconoscere. Parli di "amore incondizionato" lo è sempre nell'affido, ma durante l'adolescenza è ancora più "INCONDIZIONATO", i risultati ci saranno, ma davvero molto tempo dopo.... in ogni caso, credetemi, vale davvero la pena.

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      CommentAuthordany
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Brava!!! abbiamo scritto in contemporanea cose simili e rinforzi quello che cercavo di dire... è bello anche perchè in un tempo diverso da quello che ho vissuto io, le cose non sono davvero cambiate :face-smile:
    Un bacio a te e alla tua fanciulla

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Ti ammiro Cate, continua così. Per me non è facile a volte ricevere calci e pugni e rispondere con il sorriso a quella persona :face-smile:che è parte :face-smile:di me, che h:face-smile:o partorito quindici anni fa, che è stata sempre con me e che amo più della mia vita.
    E come se per te fosse la stessa cosa..quanto amore e dedizione

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    calci e pugni?

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime2 Jul 2008
     

    Cris, spero solo "metaforici" i calci e i pugni!:face-devil-grin:

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    Ovvio che sono metaforici! Solo che a volte fanno più male le parole, anche non dette , o gli atteggiamenti

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime3 Jul 2008
     

    E' vero, hai perfettamente ragione, a volte preferisco una bella litigata ad atteggiamenti ostili o a brontolii detti a mezza bocca mentre girano le spalle....

    passerà....dai....

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime8 Jul 2008
     

    ieri mi telefona la Bimba (vi ricordo, tredicenne) tutta sovreccitata e felice: "ho deciso di diventare una pigoldina!" io : ???????? lei : "sono quelli che si trovano al muretto e poi vanno al p-gold , dove si tengono delle feste a tema, si vestono così e così, si truccano così e così". Oggi ho guardato su Internet e p-gold significa Pervert gold , le feste a tema sono serate in discoteca abbigliati da "pervertiti" e... obbrobri vari ... Il fatto è che lei mi ha dato l'impressione di non pensare veramente a queste feste, ma solo al fatto di ESSERE una pigoldina. Mi sa che è arrivata l'adolescenza con tutti i suoi bei casini!
    (ps naturalmente a queste feste poi non andrà non fosse altro perchè sono di sera e non , come forse lei pensava, di pomeriggio)

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime8 Jul 2008
     

    ??? questa proprio non la sapevo ???
    ma ha delle amiche che sono pgoldine ?? e che cosa fanno in particolare ? intendo dire nel concreto

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    Bhè...Perlanima, anch'io questa proprio non la conoscevo....
    la cosa mi preoccupa molto perchè la mia 14enne è sempre pronta ad infilarsi in gruppi "strani" e trasgressivi, per fortuna abitiamo in un piccolo paese e di questi gruppi non ne ho ancora sentito parlare, inoltre le possibilità di uscire da sola di giorno...di sera neanche a parlarne, sono molto poche e controllate........comunque buono a sapersi...è meglio essere aggiornati....per essere ancora più vigili!

    Certo che è proprio difficile crescere per gli adolescenti di oggi, è una sfida per loro e per farsi accettare dal gruppo....sono disposti a tutto....e noi a parlare....parlare...dire che deve essere la sua personalità ad emergere e no quello che dice e impone il gruppo...ma lei, giustamente, dice ma io rimango sola...allora a spiegarle che meglio soli che male accompagnati...che le vere amicizie prima o poi si scoprono...ma non è facile farglielo capire.

    Il problema è che questi ragazzi ormai sono portati a fare, loro dicono per divertirsi, solo cose estreme e pericolose ed iniziano a farle sempre da più piccoli, I ragazzi a 11 anni cominciano a fumare, hanno soldi per le mani e si possono comprare le sigarette, le ragazze a 12 anni sembrano 18enni sempre a caccia e parlano solo di sesso ed iniziano a farlo...senza essere informati sulle conseguenze...

    Il problema è che io e mio marito che siamo considerati Jurassici, quando ci confrontiamo con i giovani genitori vediamo che le nostre preoccupazioni vengono sì condivise ...ma con un sorriso...a volte direi quasi compiaciuto....ma sììì...sono tempi diversi...noi non eravamo così...certo che sono proprio svegli i ragazzini al giorno d'oggi....e via dicendo, ma non si preoccupano più di tanto, non approfondiscono che questi ragazzini, i loro figli, senza che loro lo sappiamo, fumano come ciminiere, bevono birra e bibite alcoliche e parlano e si muovono imitando in tutto e per tutto gli adulti...ma senza capire il più delle volte cosa stanno realmente facendo e quali conseguenze possono avere per loro alcuni atteggiamenti....
    Che tristezza :face-crying: si perdono quella parte di infanzia meravigliosa, quella della scoperta...delle prime amicizie...delle prime cotte...per passare subito alla fase successiva....e che fatica per noi starle dietro..ma anche per loro non credo sia facile....

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    No Jamin, non conosce di persona nessuno che frequenti questo gruppo, al momento è solo "Una mia amica ha detto", "mi ha scritto sul blog un ragazzo" "in centro ho visto questi ragazzi" . Ma intanto si trova in un centro estivo in montagna, poi partirà con i genitori per le vacanze di agosto, e la cosa più probabile è che alla prossima telefonata sarà qualche altra cosa che assorbirà il suo interesse e questo pigold sarà dimenticato. Ovviamente non è ancora mai uscita la sera, ma neanche ha avuto il permesso (dai genitori) di andare a feste che si prolungassero dopo cena e tutte le sue uscite anche di giorno sono conosciute. In quanto a ragazzi siamo fermi a qualche raro bacio e nulla più. Ma ho notato che quello che l' ha elettrizzata della questione pigold è il fatto di fare parte di un gruppo , con dei codici, dei segni esteriori in comune. Secondo me se la si dirotta su un altro contesto (un pò più sano) che abbia queste caratteristiche , potrebbe essere una mossa vincente.
    Insomma con E. siamo proprio ai primissimi segni , ci possiamo ancora un pò illudere di poter gestire la situazione. Del resto le sue telefonate ora finiscono quasi sempre con urletti "vabbè ciao devo andare a .... giocare"!

  1.  

    Cara Cate, mi unisco al Jurassica...se questo vuol dire...rispettare le regole di buona creanza, non avere permessi per uscite...serali e tutto il resto!!!
    E anche noi ribadiamo continuamente a Gulli di usare il "suo ragionamento" non quello di altri, e che noi siamo qui per aiutarlo a crescere forte e ..pulito!!
    Al mare un mattino ha avuto il permesso di andare col pattino con altri 3 ragazzi di 13, 15, anni, il mio ordine perenterio è stato: fai il giro fino a là,
    poi tornate tu scendi e loro vanno oltre, tu sei ancora inesperto per andare cosi lontano. Detto fatto. mio marito lo aspettava e lui..non è sceso!!
    quando è tornato, io gli ho mollato una sculacciata, mio marito ha detto saliamo subito in albergo, e li gli abbiamo parlato ma con ..forza e dei rischi che ha corso e della mancanza di parola a noi, Io sono stata senza parlargli per tutta la sera.
    Il mattino dopo gli stessi ragazzini sono venuti a chiamarlo e lui senza neanche chiederlo ha risposto, no io questi giri lunghi li farò l"anno prossimo se sarò
    maturo abbastanza!!!
    gli ho stretto forte la mano e gli ho detto. sono orgogliosa di tè!!! Onestamente pensavo di dovermcombattere di più!

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      CommentAuthorLory80
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    Fai bene ad essere orgogliosa lo stai crescendo in una maniera stupenda!! e tanta fatica... è ripagata da queste begli episodi!! :face-smile:

  2.  

    Lory, adesso ci è abbastanza ..facile..lui è ancora...."piccolo" proprio nel sensoche emotivamente è più piccino dei suoi 12 anni, e ci aiuta molto il fatto che lui
    accetta abbastanza bene le regole purchè gli siano dettagliatamente chiarite. ma non durerà per molto credo!! l"addolescenza ci...aspetta.

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    Si Cate , la panoramica che hai fatto mi sembra proprio quella intorno a cui ruota il problema dell'adolscenza.
    Loro sentono in maniera irresistibile l'attrazione del gruppo e dei comportamenti omologati ad esso. E' che purtroppo a volte non vedono le possibile conseguenze negative e noi che le vediamo non posiamo certo starcene zitti. L'unica è trattenerli "fisicamente" il più a lungo possibile , come succede a Bimba e Fanciulla (:face-smile: e sperare che quando avranno più libertà , intanto saranno cresciute un pò e potranno mettere a frutto ciò che per ora noi possiamo solo dire, spiegare, seminare.

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    complimenti Marzia!
    sveglio il giovane campione Gulli....!!! prima ha fatto il danno...ma è corso subito ai ripari...

    Quello che mi sembra di aver capito di questi ragazzi è che quando iniziano a considerarsi parte della famiglia a loro dispiace veramente farci preoccupare o arrabbiare ma ancora non sono in grado di controllarsi, allora come ha scelto Gulli, ma è capitato anche alla mia, preferiscono non partecipare piuttosto che sottostare a delle regole che gli altri non hanno... così non devono giustificarsi con gli amici e non devono discutere con noi.
    Bisogna riconoscere che hanno uno spirito di adattamento fuori dalla norma...

    Gulli è ancora piccolo eppure ha agito con maturità anche perchè comunque 3 anni con voi non sono stati inutili....che soddisfazione!!!!!
    la Fanciulla, pur essendo più grande, comincia a ragionarci sopra solo da poco, perchè anch'io l'ho sentita dire alle sue amiche....quelle più libere di lei.... :
    no, non posso venire perchè poi si farebbe buio e non mi sembra il caso....
    e non si arrabbia più e anche le nostre discussioni su questi punti sono molto più soft....

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime9 Jul 2008
     

    Sì, cara Perlanima, il nostro lavoro è proprio quello del contadino....seminare....seminare....seminare.... per vedere, dopo tanta fatica, crescere i frutti sani e belli.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 Jul 2008
     

    wow avete proprio dato delle perfette definizioni di adolescenza ! è una fase, si sa, un po' lunga in cui si forma tutto, personalità, carattere, stima di se stessi e degli altri e dove ci si gustano tante prime volte. ci si sente forti solo se siamo insieme agli altri e si fa parte di un gruppo. i ragazzi sono comunque malleabili e quindi è possibile riportarli sulla retta via, se qualcosa dovesse andare storto. ma ci vuole decisione, proprio come quella di marzia. e come dice perlamina bisogna che un genitore abbia l'intelligenza di dirottare il figlio verso gruppi sani, che abbiano riconoscibilità verso l'esterno.
    la fermezza è necessaria soprattutto per questi ragazzi in affido, perché ogni debolezza potrebbe avere risvolti negativi, davvero negativi. e proprio perché l'adolescenza è un momento particolare, ancor di più bisogna richiamare il ragazzo al completo rispetto delle regole.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime15 Jul 2008
     

    o capperi oggi è arrivata mia nipote M. di 14 anni su messenger e mi ha scritto shi shi come riposta le ho riscritto ma cosa scrivi ??? e lei mi ha detto scrivo come le p-goldine ... mi si sono rizzati ipeli delle braccia :face-devil-grin: visto quello che ha scritto qui perlanima sulle pigoldine ma lei sembra non capire mi dice che è solo un modo di scrivere quelle che scrivono su messenger in una determinata maniera (vedi shi shi per dire si - cm tai per chiedere come stai etc etc) si chiamao pgoldine mah io ho cercato di spiegarle che non è prpoprio così lei mi ah detto si si lo sl ma per noi è così ..... meglio tenreela d'occhio!!!!:face-monkey:

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime15 Jul 2008
     

    ah ah , vedo che le pigoldine vanno forte nei dintorni del forum! Quando ad E. ho espresso le mie perplessità per quel che ho visto su Internet, anche lei molto sorpresa minimizza... ma no! ma è solo un modo di essre, di chiamarsi... mah.. forse siamo noi a drammatizzare, o forse sono loro a sottovalutare... come dice Memole, meglio tenerle d'occhio!monitoraggio quotidiano ...

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime16 Jul 2008
     

    ieri pomeriggio l'ho incomtrata che stava andando a correre con un amica sulla ciclabile io ero a passeggio con le due belve quella a 2 zampe e quella a 4 zampe :face-devil-grin: e ci siamo fermate a parlare un attimo prima di salutarci però le ho detto và che le p.gold te le dò in testa se combini qlc danno e lei si è messa a ridere e mi ha detto ma va làààààààààà zia cosa vuoi che faccia :face-devil-grin: con quella sua aria da furbetta però!!!!! Cmq penso proprio che per loro sia davvero solo un gioco e non si spingano oltre non sò perchè abbiamo preso proprio qst nome per identificarsi ma va beh dai diamole fiducia .... ma monitoriamo eh eh eh :face-devil-grin:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime16 Jul 2008
     

    mi intrometto anche io anche se non ho figli e la mia nipotina è ancora troppoo piccola per darmi questi problemi....oddio già son iperprotettiva ora figuriamoci quando sarà adolescente....
    Credo cmq che stia al genitore....non che con questo voglia addossare colpe o non colpe solo ed esclusivamente ai genitori...mi permetto di dirlo per pura esperienza personale.
    Nella mia famiglia, io son sempre stata la più piccola ma anche la più matura ('na croce). Dico sta al genitore nel senso che sono i genitori a dover imparare a conoscere a fondo i propri figli, sta al genitore capire che tipo di atteggimento occorre mettere in atto per farli andare o tornare (a seconda dei casi....) sulla retta via....
    Poi, so bene che non è facile, ho visto crescere mia sorella...ho visto infinite litigate tra lei e mia mamma...e fino ad oggi ho sempre trovato in mia mamma la parte della ragione ma....c'è un ma: oggi, che sto imparando con tutte le mie forze - e per il mio bene - a vedere anche le sfumature del grigio che ci sono tra il bianco ed il nero..., sto imparando anche a vedere ed a riconoscere i perchè di mia sorella.
    Lei, come me del resto, ha sempre avuto tutto bell'e pronto...mia mamma (classica donna di casa, buona e disponibile all'ennesima potenza) ci ha sempre dato tutto e questo purtroppo ha avuto i suoi CONTRO. Con me, col mio carattere, mi ha resa troppo sensibile, troppo, fin troppo, attenta ai dettagli...con lei...beh..con lei l'esatto contrario: lei è sempre stata la ragazzina ribelle che pur di dar contro al volere dei miei faceva ripicche...
    E questo sta continuando ora, a 30anni. I miei sbagliano con lei, le danno vita facile, le fanno tutto....la coprono, la proteggono, non ho mai sentito un "alzati e fallo tu..sei grande ormai".Ora lei, non ha stimoli si annoia e non si sente "viva" se non ha sotto qualcuno che faccia "telenovela" come dico sempre io.........Questo è quanto. Il genitore ad un certo momento deve rendere il proprio figlio adulto..deve fargli capire ciò che è giusto e ciò che sbagliato...deve lasciarlo andare..pur seguendolo sempre da lontano. Pensiero mio, di una non mamma che però vorrebbe tanto esserlo........

  3.  

    Ciao Ragazze, assolutamente condivido, la mamma non è la ..serva..dei figli, è la prima regola per far capire il rispetto verso gli altri!!!
    Io mi accollo le faccende di casa e tutto quanto, ma tu figlio/a nelle tue possibilità e capacità dai una mano, e se butti i panni sul pavimento anzichè nel cesto,
    tranquillo, che li restano, io non raccolgo!!! ee che ci mancherebbe. Anche Gulli fà la sua parte, apparecchia e sparecchia, e passa l"aspirapolvere il sabato mattina ora che è a casa. E mette i panni nel cesto!! in questo è meglio degli altri figli grandi!
    Trovarci con figli adulti in casa e ..doverli servire...nooo e che fanno se vanno a vivere soli?? e che idea si fanno dei genitori??? schiavi al loro servizio??
    Ma non esiste proprio, oggi aiutano in casa mè. domani il compagno/a a casa loro e che mica sono paralizzati eh!!!!

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime16 Jul 2008
     

    già, hai ragione marzia! Io, ripeto, da una parte ho sempre supportato mia mamma in questo...ho sempre dato ragione a lei...ma ora che vivo col mio compagno ed ora che sento sulle mie spalle certe cose...bè, mi rendo conto di tutto.
    Farsi dare una mano in casa dai propri figli non è puramente "farsi aiutare" è proprio per farli crescere, serve proprio per far capire loro cos'è la vita...cosa si dovrà fare quando si sarà veramente grandi e bisognerà per forza di cose tagliare il cordone obelicale!
    Io son stata fortunata perchè mi piace fare i lavoretti di casa, certo ci son cose che faccio mal volentieri ma tendenzialmente preferisco lavorare in casa, nel mio habitat ...poi ci sono le persone più pigre, le più comandine alle quali sembra gli sia tutto dovuto ed allora è lì che i genitori devono farsi forza, farsi coraggio e dar loro da fare!!!!!!!! Non devono sentirsi in colpa per questo perchè lo stanno facendo per il loro bene.

  4.  

    per mè è una questione...educativa, cioè..non tutto è dovuto a nessuno!! poi nessuno è schiavo di nessuno..poi tua madre è un essere umano e come tale và rispettato..poi la casa dove si vive và curata, pulita, ecc..e questo lo fà chi ci vive, compatibilmente con il tempo e, gli impegni che ha..Punto.
    E tenere con cura gli abiti, e lòe cose che si hanno in casa è il primissimo passo per capire il rispetto delle cose e delle persone, secondo mè.
    Ei non sono un Kapò..ma di sicuro non faccio tutto io al posto loro mai..
    Ciao Paola vò a mangiare

    •  
      CommentAuthorAlbe
    • CommentTime16 Jul 2008
     

    Sono uscito di casa a 19 anni per andare all'università, per me il collegio universitario è stato un'esperienza fondamentale. Ho imparato un sacco di cose: a convivere con altre 90 persone una diversa dall'altra, (del nord, del sud, stranieri), a tenere in ordine la mia stanza, a farmi il bucato e a stirarmi le camicie, ecc...

    ...Avevo anche troppa libertà per i miei anni: potevo praticamente tornare ogni notte quando volevo, avevo la mia stanza personale, i genitori erano lontani e i cellulari erano ancora rari...ho commesso i miei piccoli errori, ho corretto il tiro, ho capito l'importanza dei miei doveri e i limiti della mia libertà.
    Il "gruppo" del collegio con le sue regole un po' particolari mi ha in qualche modo "protetto" e fatto crescere e quando al quinto anno vedevo le matricole arrivare piene di ideali e affamate di libertà rivedevo me stesso il primo giorno di collegio con il mio borsone pieno di aspettative e speranze e pronto per affrontare il mondo dei "grandi"....

    Wow che bei ricordi.

    Ho una convinzione: quando i miei figli avranno finito le superiori li inviterò "caldamente" ad andare a studiare "fuori" (ovvero ad almeno 100 km da casa)....preferibilmente in collegio (in appartamento c'è qualche problemino in più)....non li obbligherò ovviamente, ma sarei molto contento se facessero questa scelta che a me (e a mia sorella che ha fatto la stessa strada) ha dato tanto.

    P.S. Prima di uscire di casa avevo un rapporto piuttosto conflittuale soprattutto con mia mamma (litigi abbastanza frequenti soprattutto per il suo carattere forte e "invadente"), la distanza è stata una vera medicina portentosa. Ha guarito il nostro rapporto e lo ha addirittura rafforzato....anche lei adesso lo riconosce...

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime16 Jul 2008
     

    Albe hai ragione e ti invidio da una parte: io non sarei mai riuscita ad andare lontano da casa! e' un mio limite....proprio non riesco, nemmeno ad immaginarmi, lontana dai miei genitori...dalle mie basi...boh, non so come dire...sento che mi mancherebbe la terra sotto i piedi...
    Sono codarda in questo lo so...e tu, dal mio punto di vista, hai avuto un bel coraggio..per questo ho usato la parola invidia!
    Ciao

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime17 Jul 2008
     

    si albe, sono proprio bei ricordi quelli legati all'università, soprattutto se vissuta così. anch'io ricordo ancora adesso il mio primo giorno lontano da casa, le paure, le aspettative, il poter ricostruire una propria identità, da capo.
    si cresce senza dubbio e si capisce quanto sia faticoso portare avanti una casa ! è certo che tutti debbano avere il proprio ruolo, le proprie piccole responsabilità e iniziare fin da piccoli a contribuire. capisco l'atteggiamento della madre di Paola. premuroso e quella tendenza ad accollarsi tutti i lavori di casa senza far pesare niente sui figli. certo che farsi aiutare significa far crescere una persona, ma a volte si pensa che sia meglio liberare i figli da certe incombenze, e spesso ci si accorge troppo tardi che forse si è sbagliato in qualcosa.
    penso che un distacco netto dai genitori possa allora in questo caso far solo bene. anche se all'inizio potrebbero esserci più difficoltà di adattamento, credo che sia un ottimo modo per rendersi conto che si hanno delle responsabilità, non solo verso gli altri ma soprattutto verso se stessi. perché se ci si vuole presentare bene, bisogna lavare, stirare, ordinare le proprie cose...ed è lì che si inizia a rivalutare la fatica degli altri, rivalutando drasticamente quello che sembrava un atto dovuto.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Quando vi sento parlare di amicizie dei figli, di dare degli orari rigidi, di gruppi vari io purtroppo non ho nessuno di questi problemi e vi chiedo un commento su q

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    quello che sto per scrivere: Mia figlia di quindici anni sta soffrendo moltissimo , perche non ha più amici e non esce più, ne di giorno ne di sera. A parte le compagne di classe, che in estete non vede più.
    E successo che all inizio dello scorso anno scolastico, a causa del suo caratteraccio, ha litigato con una sua amica e di conseguenza con tutto il gruppo: Ho fatto di tutto per aiutarla a fare pace, l ho consigliata di chiedere scusa,ora ormai è passato troppo tempo...
    Lei è molto triste ..spesso piange , mi abbraccia e mi dice che non ha nessuno. Io le dico che ci siamo noi, che presto inizieranno le scuole e quindi rivedrà le sue compagne...
    Da Zizzi è stato come una iniezione di amicizia per lei...per questo ora è triste. Ric le aveva chiesto di rimanere ancora qualche giorno ma lei spinta dalla timidezza ha rifiutato...
    Sono triste anch io...e per questo a volte sono forse un po troppo tollerante con lei, perchè mi rendo conto quanto sia duro questo isolamento per lei.:face-crying:

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      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Jamin, era proprio quello che cercavo di dire.
    Ogni genitore credo abbia il dovere di conoscere e capire quello che ci vuole per crescere e far maturare al meglio il proprio figlio, so che non è facile perchè, ripeto, mi sono immedesimata non so quante volte nei panni di mia mamma ed io, col mio carattere, forse avrei fatto anche di "peggio"..pensando ovviamente di far del bene.
    Solo ora, hai ragione, ora che vivo da sola, mi sono resa conto. Ammetto che anche per me non è stato facile, spesso ho avuto momenti di crisi..anche senza rendermene conto ed io non voglio assolutamente incolpare mia madre per questo...lei per me è sempre al numero uno senza la quale tutta la mia famiglia sarebbe persa.....però ammetto anche che se lei mi avesse spronata un po' di più a "fare" il distacco sarebbe stato....diverso, migliore sicuramente.
    Questo vale per me che ho un certo carattere e che ho comunque spesso dato una mano in casa per mio volere e piacere..
    riguardo invece ad un carattere completamente differente dal mio, come quello di mia sorella....bè, il risultato è stato questo: è una persona immatura, a tratti infantile e la dimostrazione ce la sta dando con la storia di sua figlia che alcuni di voi conoscono......
    Ora dico, Jamin, sarà possibile, a 30 anni un cambiamento e così radicale???????????????? Scusami, ma io non ci credo più ormai........... :face-sad:

    CRIS, ho letto il tuo racconto su tua figlia 15enne..... per un adolescente è brutto sentirsi soli, sentirsi isolati...non ho esempi pratici sul tuo "forse sono troppo tollerante con lei" e non conosco nè te nè lei e per questo non posso e non voglio permettermi di dare giudizi...posso solo consigliarti di spronarla, so che non è semplice come dirlo, ma non farla "piangersi addosso" ....le cose possono solo migliorare e la sua è una così bella età! E queste emozioni, anche se ora le sente negative, fanno parte di essa ed un domani quando le rivivrà, con il suo bel distacco, ci penserà su con una certa nostalgia...per me è andata così! :face-smile:

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Cris,

    io credo che il periodo delle vacanze scolastiche, per quanto riguarda il discorso amici...sia un po' critico per tutti i ragazzi.
    C'è chi parte, chi va al centro estivo e chi rimane a casa....si perdono comunque i contatti e comunque ci si annoia dopo un po'.

    Anche la mia Fanciulla, che comunque ho cercato di tenere impegnata il più possibile con centri estivi diversi e soggiorno diocesano in montagna, il sabato e la domenica si annoia un po' e vorrebbe uscire.....e devo baccagliare per tenerla a casa...
    guarda l'aspetto positivo....meglio lei un po' melanconica per un paio di mesi che tu alle prese con questo tipo di discussioni.

    Visto che le è piaciuto tanto perchè non chiedi a Riccardo se può stare da loro qualche giorno? ormai il problema timidezza dovrebbe averlo superato...

    Oppure non ha cuginette da qualche parte da andare a trovare?
    Oppure non potete invitare voi qualche compagna?

    L'incidente della rottura delle amicizie è di routine anche a casa mia, non sono più capaci a costruire un gruppo di veri amici, loro si ritrovano in gruppo e si "credono" tutti amici solo per criticare lo sfigato di turno, se poi qualcuno dice una parola di troppo...zac...fine della grande amicizia e magari lo sfigato di turno diventi tu...è una spirale perversa...ma non sono capaci a costruire altro....troppa fatica mantenere un rapporto, di qualunque tipo.
    Non so...io la vedo così...

    Volevo tirarti su il morale ma non so se ho centrato l'obiettivo....

  5.  

    Cris, sono daccordo con Cate sull"idea di invitare le sue compagne di scuola preferite ogni tanto, certo 15 anni senza le amiche intorno ..è difficile..

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      CommentAuthorAlbe
    • CommentTime18 Jul 2008 modificato
     

    Cara Jamin, innanzitutto mi unisco al coro e ti faccio un bell'augurio di "pronta guarigione" !

    Sono convinto come te che un bel "distacco netto" dai genitori ad una certa età nella magior parte dei casi sia salutare.
    Ripeto che per me l'età giusta coincide proprio con la fine delle scuole superiori: prima si è ancora troppo "pazzerelli", incostanti, e a volte incoscienti. Anche dal punto di vista legale formalmente non si è indipendenti in quanto minorenni.

    Ricordo come periodo veramente pesante la mia adolescenza: andavo a studiare a Milano col treno, gli amici di scuola erano sparsi per tutta la provincia, quelli del paese avevano preso altre strade, a casa mi sentivo estremamente solo (Para, secondo me è una condizione piuttosto comune la solitudine dei ragazzi) solamente qualche volta riuscivo a "scappare di casa" per uscire coi miei amici di scuola ma era quel rapporto "stupidotto" che si ha a 16-18 anni: orrendi locali fumosi, sbevazzate "per far vedere che", stupidaggini assortite.....sotto non c'era nulla.

    I miei non mi avevano mai fatto mancare niente, anzi, erano e sono degli ottimi genitori....ma con mia mamma che lotte, che parole volavano, irripetibili.....lei voleva tenere le redini in mano come sempre....ma i figli crescono e hanno sempre più questo mito della libertà....
    Insomma dopo la scuola la maggior parte del tempo la passavo....sdraiato sul divano, abulico.

    Poi il miraggio: mia sorella (due anni più di me) si diploma e parte per l'università (collegio anche lei), i primi tempi torna quasi ogni settimana, poi ogni quindici giorni, poi una volta al mese.... e mi racconta la vita in questo miraggio...
    Ancora due anni e finalmente viene il mio turno. Mi diplomo. Ma niente vacanze, studio studio e studio per il mio miraggio, i primi di settembre faccio il concorso per il collegio (i miei avrebbero fatto fatica a pagarmelo, dovevo assolutamente vincere uno dei posti gratuiti).....

    ...Passa qualche giorno....mi ricordo ancora oggi quella cabina del telefono da cui chiamai la segreteria del collegio:
    "Volevo sapere i risultati del concorso"
    "Lei è stato ammesso a titolo gratuito"

    Volavo.

    Cara Paola, dici "hai avuto coraggio", per niente, la mia è stata una vera e propria fuga. Una liberazione. Un nuovo inizio.
    E ripeto i miei sono due ottimi genitori.

    A volte penso a come sarebbe stati i miei anni di "giovane adulto" a casa coi miei invece che "fuori di casa": e mi immagino a fare il pendolare casa-università col treno....A ritrovarmi magari ancora sull'amato-odiato divano, a coltivare svogliatamente qualche "amicizia del sabato sera"..., a litigare con mia mamma per le inezie più ridicole...

    E invece sono cominciati i cinque anni più belli della mia vita, più liberi, più spensierati, più ricchi di incontri, più intensi, più irripetibili.

    Ogni storia è diversa, sicuramente molti adolescenti e giovani si trovano benissimo in famiglia e non si sognerebbero mai di uscire di casa...
    Ma la mia storia è stata questa e sono straconvinto che ad un diciotenne nella maggior parte dei casi tagliare il cordone con la famiglia (più o meno progressivamente) possa portare nella maggior parte dei casi molti benefici.

    P.S. Cara Jamin il mio rimpianto è quello di non aver fatto esperienze di studio o lavoro all'estero come te (e come la mia sorellona) durante e dopo l'università, prima per pigrizia, poi perchè mi sono sposato subito e subito dopo è arrivata la nostra prima figlia..... da allora tutto è cambiato ed è cominciata un'altra storia....

    P.P.S: Sempre per Jamin, che risata mi è venuta quando hai scritto:

    "perché se ci si vuole presentare bene, bisogna lavare, stirare, ordinare le proprie cose.."

    perché mi sono rivisto a stirare le mie camicie in camera in collegio per "essere in ordine" e così far colpo su questa o quella ragazza.... e alla fine, con una manovra un po' più complicata e prolungata comprendente anche un invito alla mega festa di Natale (obligatorio l'abito lungo per le donne e giacca e crevatta per i maschietti) la più bella (di allora e di adesso:face-smile:) è diventata mia moglie.:face-devil-grin:

  6.  

    Che bello leggerti, Albe...e complimenti alla ragazza più bella del ballo e id oggi.

    •  
      CommentAuthorpaola82
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Albe, che dirti se non che con il tuo racconto...mi hai fatto sognare.
    Hai usato delle parole fantastiche e ne percepisco al massimo la tua sincera felicità nel ripensarle, nel riscriverle e nel riviverle....
    Poi la più bella che è diventata tua moglie......dolcissimo :face-smile:

    Il mio hai avuto coraggio si riferiva alla tua scelta di "cambiare aria" per così dire...suppongo tu fossi un ragazzo maturo per la tua età...... non so, io pur avendo 25 anni sono un tantinello sfiduciata nei confronti dei giovani di oggi..
    Non voglio fare di tutta l'erba un fascio perchè so bene che ci sono tanti e tanti ragazzi che, come me, lavorano o studiano prendendosi cura di molte altre cose......ma ho la sensazione che tanta, troppa gente....non usi la testa!!!!!! Io è questo che non concepisco...ma forse questa è tutto un'altro discorso e poi...diciamocelo, non sono solo i giovanissimi in questo caso ad essere chiamati in causa!!!! Oddio, che discorso ampio!!!!!!!!!!!!!

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    cara Cris, l'unica consolazione è pensare che all'età di tua figlia le cose possono cambiare radicalmente in un attimo, basta trovare (o incappare) nella situazione giusta. Certo anche il carattere fa la sua parte (parlo per lontana esperienza
    personale). Poi è vero quello che dice Marzia, le ragazze adolescenti trovano espressione quasi esclusivamente nel gruppetto di "amiche" che criticano ed escludono la "malcapitata" di turno.
    Però non so fino a che punto l'intervento della madre in questi casi possa salvare la situazione, sì magari può risolvere qualche ora di un pomeriggio di noia, ma se dentro la ragazza c'è questa melanconia di fondo è triste (non sono d'accordo con Cate che è meglio la sua melanconia che un tuo essere alle prese con certi problemi ...).
    Secondo me la cosa migliore sarebbe che tua figlia si programmasse un bel look "aggressive", un bell'accessorio trendy di quelli che fanno impazzire le ragazze, ma soprattutto che si appiccicasse un bel sorrisone aperto e cordiale e cercasse qualche occasione per ricontattare le amiche, così senza scuse, senza discorsi e soprattutto che si prepari a non cogliere segni di esclusione. Sorrisi, battute, guardarle dritto negli occhi facendo finta di nulla. Dificilotto, lo so....

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Grazie per l incoraggiamento ragazze. Io mi consolo pensando che comunque come dici tu Perlamina le cose possono cambiare da un momento all altro... E vero però che ormai è quasi passato un anno e le cose non sono cambiate un gran che. La rottura con le amiche? Penso sia definitiva...sono volate da parte di tutte parole grosse ed accuse pesanti! Altra cosa...lei non si sente la sfigata...lei è carina, simpatica, un po lunatica forse, comunque ok! ed ì molto intelligente , forse troppo per la sua età...e sensibile come pochi!

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Cris la tua bimba non pratica nessuno sport? Forse le farebbe bene inserirsi in un contesto sportivo come una squadra di pallavolo per esempio (il mio sport adorato :face-devil-grin:) aiuta molto a coltivare amicizie a sfogarsi mentalmente e fisicamente e ad ogni fine allenamento ci si sente quasi come nuove a parte i dolori a tutti i vari muscoletti eh eh eh Però è davvero molto bello soprattutto quando diventa passione :face-devil-grin:
    Un abbraccio e un in bocca al lupo a te e alla bimba

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Cris, mi unisco all'idea di Memole, perchè io pensavo che la sua crisi con gli amici fosse una cosa recente e momentanea, ma se è già passato tanto tempo forse bisogna un po' incoraggiarla, visto che è anche di carattere timido e da come la descrivi, anche più matura dei suoi coetanei.
    Pensare magari di iscriverla ad un corso di arti marziali, conosco ragazzini che sono cambiati dal giorno alla notte da quando hanno iniziato judo o karate, molto più sicuri e meno timidi.
    Un gruppo scout non c'è dalle tue parti? sono divertenti, fanno sport e si costruiscono amicizie, oltre ad avere l'opportunità di iniziare a stare fuori casa da sola quando fanno i campi. Deve piacere però....
    Alla sua età può anche fare dei corsi per animatori negli oratori, dalle mie parti ne organizzano uno ad agosto e un altro a dicembre. La mia fanciulla ha chiesto di poter fare quello di dicembre e, se andrà bene a scuola le abbiamo promesso di mandarla, anche perchè abbiamo visto che sono molto ben organizzati e i ragazzi sono molto seguiti perciò possiamo stare tranquilli.

    Che età difficile comunque......

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime18 Jul 2008
     

    Cara Cris,
    concordo con gli altri, l'età è di quelle difficili, pesanti e la più problematica per le amicizie, quelle vere. Posso solo dirti che non sono riuscita a conservarmi alcuna amica che frequentavo in quel periodo. E' molto facile cadere in errore da adolescenti, è molto facile litigare soprattutto se si creano alleanze, poco importa che siano compatte. Ho avuto l'esperienza di stare in una classe veramente poco unita durante le superiori. Ma quel che mi faceva più rabbia era vedere come le alleanze cambiassero di giorno in giorno solo per aver qualche vantaggio dall'essere amica di una piuttosto che di un'altra. Poco importa se fino al giorno prima le due nuove amiche se ne erano dette mille. Ed io a questi giochi non ci sono mai voluta stare. Meglio stare soli mi sono sempre detta.
    Alle volte capita di soffrire la maturità, in adolescenza, proprio mentre gli altri sono superficiali. Credo che questo stia scontando tua figlia, vero Cris? Se hai capito il momento, credo che la cosa importante sia dirle che quel micro-cosmo dal quale si sente allontanata non è il mondo intero e che ci saranno altre 1000 persone pronte ad accoglierla per quello che è.
    Per curare la solitudine bisogna solo fare una cosa: uscir di casa e impegnarsi in qualche attività. Come ti hanno detto gli altri, perché non iniziare qualche attività sportiva, piscina, tennis, atletica e altri mille altri sport ?? Sarebbe un ottimo inizio per coltivare amicizie che poi potrà mantenere nel corso dell'anno. E poi come hanno già detto, perché non invitare qualcuno da voi ??