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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime19 Jun 2008
     

    Ciao a tutte/i,
    lavoro nel sociale da più di 20 anni e ho avuto diverse occasioni nelle quali ho avuto a che fare con i rom e i sinti presenti nel nostro paese. Pur ritenendomi una persona aperta verso l’altro non nego di aver scoperto di essere portatore di parecchi pregiudizi verso questi popoli. Ho avuto la fortuna di lavorare per loro e con loro e devo dire che ho trovato un popolo affascinante, con mille contraddizioni, composto da persone meravigliose e da altre assolutamente riprovevoli, insomma, un po’ come noi…..

    Per chi fosse interessata/o ad approfondire la conoscenza di questo popolo, c'è un bel libro di Lorenzo Monasta “I pregiudizi contro gli zingari spiegati al mio cane” uscito recentemente che cerca di aiutarci a non cadere nei luoghi comuni da cui traggo questi 2 piccoli frammenti:

    “I rom e i sinti sono belli e brutti, intelligenti e stupidi, modesti e arrivisti, sinceri e falsi, aperti e chiusi come tutti noi, come i nostri parenti e i nostri vicini di casa. E si trasformano e si adattano al mondo.”

    “I rom e i sinti amano i propri figli come ogni genitore. Con chiare eccezioni, come ovunque nel mondo. Che vi siano rom e sinti che rubano è innegabile. Il furto è sempre esistito (da sempre sanzionato) in tutte le società e tanto più in quelle in cui è accentuato il divario tra benessere e miseria. Poi ci sono anche gli insospettabili che rubano ben protetti in alto, delle istituzioni (pubbliche o private) e che a molti possono persino fare invidia per la facilità con cui accumulano successo e denaro.
    La questione non è negare che vi siano rom e sinti che delinquono. Il problema è quello di parlare di rom e sinti come dei delinquenti. Questo equivale a stravolgere la realtà, a raccontare menzogne. I rom e sinti che vivono nei campi sono le prime vittime di questo pensiero.”
    Un abbraccio

  1.  

    Ciao Dimitri!
    Sono d'accordo con te, anch'io ho lavorato spesso con i bimbi rom e sono spesso vittime di forti pregiudizi e isolamenti...
    In primis dagli adulti che "elegantemente" li trasmettono ai propri figli...
    In effetti ci sono tanti italiani che rubano, con o senza giacca e cravatta, tanti che amano i propri figli e altrettanto che non sono in grado di prendersi cura di loro...proprio come noi e come tutti gli esseri umani...
    Il detto "ogni mondo è paese" credo sia proprio azzeccato...non si può generalizzare e non si deve cadere in questa trappola...
    A presto,
    Cristina

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime19 Jun 2008
     

    Che dire capisco perfettamente che Voi abbiate ragione però insomma è normale che facciano un pò "paura" l'anno scorso in un centro commerciale qui nei dintorni hanno dovuto bloccare le porte di tutte le uscite perchè una zingara aveva portato via un bimbo piccolo infilandolo sottola gonna voi capite che ora quando vado in giro con Tommaso (2anni) e vedo una zingara se è a terra me lo prendo in braccio :face-sad: sarà brutto sarà un gesto "razzista" ma credo che sia anche normale
    Per quanto riguarda i bimbi rom è vero che loro, come qls bambino, si abitua alla "normalità" che vive e allora bisognerebbe forse fare un pò di più per dargli una normalità più normale per la società in cui vivono perchè alla fine saranno pure stati rom in passato ma oramai la maggior parte di loro se può si stabilisce nelle baraccopoli delle città e li ci rimangono per anni quindi non sono più rom ma diventano stabili e allora perchè non cercare di integrarsi??? insomma non sò se mi sono spiegata :face-devil-grin: però ci ho provato :face-monkey:

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime19 Jun 2008
     

    Ciao Memole,
    ho da farti due semplici domande: ma se avessero bloccato le porte del centro commerciale perchè una tedesca cercava di portare via un bambino sotto la gonna, nasconderesti ugualmente tuo figlio ogni volta che ne dovessi incontrare una (di tedesca)? E poi, hai visto tu la rom o hai soltanto sentito dire da altri? Te lo chiedo perchè la storia della "zingara" che ruba i bambini sotto la gonna, è una vecchia storia che si ripropono spesso, a tal proposito ti invito a leggere un articolo che riguarda un episodio avvenuto un anno fa', che ebbe un gran risalto mediatico a parte quando poi si scoprì che si trattava dell'ennesima bufala.
    Eccoti l'articolo: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/31/rom_palermo.shtml
    Un abbraccio, Dimitri

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime19 Jun 2008
     

    eppure a me sembra che la cultura zingara sia molto più improntata a comportamenti omogenei e di comunità
    Voglio dire i tedeschi (come gli italiani, i francesi ecc.) hanno comportamenti più legati alla cultura, mentalità, vissuto "individuale", mentre gli zingari sono più simili fra loro perchè molto più legati ad un modulo comportamentale di comunità.
    Però potrebbe essere solo una mia impressione...

  2.  

    Ciao Dimitri, ti racconto questo capitato ieri a mè fuori dalla Clinica dove andavo per analisi mie. All"arrivo trovo all"entrata una Rom con un passeggino dentro al quale stava una bimba di..circa 2 anni, la bambina piangeva disperata, mentre la..mamma?? chideva l"elemosina ai passanti, sono uscita dalla Clinica circa 1ora e mezzo dopo, e la rom era ancora li e la bambina urlava e singhiozzava tutta rossa in viso, da fare pietà, mi sono avvicinata per darle un succo che avevo in borsa ma la ..mamma mi ha spinto via, ero tentata di chiamare il 113, ma ..non so, che si fà in queste situazioni?
    Allora io ti dico, se fosse stata una NON rom avrei chiamato certamente qualcuno, perchè io in quella situazione ci ho visto..MALTRATTAMENTI..!!
    Ma essendo Rom..sarebbero arrivate le forze dell"ordine! avrei avuto ascolto? Comunque la prossima volta, se mai ci sarà io qualcosa faccio.
    E devo dirti in verità, che un po di paura queste persone, me la fanno, chi maltratta i bambini può fare molto di più, e il fatto che lo facciano in mezzo a una strada incuranti di tutti, mi fa veramente impressione. Guarda caso, di 6 furti qui in zona..6 compiuti da..zingarelle!! non intendo discriminare ne puntare il dito,
    ma non posso dirti per ora di trovarli...piacevoli come vicini.poi ci starà dietro tutto un discorso..sociale e di recupero e tutto, ma per ora in questo particolare momento..io mi sento cosi.

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime19 Jun 2008
     

    forse ci saranno zone e zone, non so .... certo che dove vivo io a milano ( io il campo più vicino ce l'ho ad 1 km scarso, CAMPO FISSISSIMO) i bambini frequentano molto poco la scuola, gli assistenti soc( a detta dei rom) sono al campo max 2 volte al mese per tagliare i capelli ai bimbi. i maltrattamenti ai bambini sonoplateali a meno che il menare , lo spingere e pizzicottare, il non lavare, il farmangiare "se ne ho voglia" il non portarli a scuola o il caricare la ragazzette su un minivan per portarle ad elemosinare davanti al cimitero non sono chiari segni di NON maltrattamenti. e non li ho contati i macchinoni che sono parcheggiati fuori degni di commercialisti (daccordo ruberanno anche loro ). e sono pure miei clienti, i migliori , compreno un sacco di cavolate, di dolci dolcette pagano e non toccano uno spillo senza pagare...tutto con monetine...0.20/0.50 cent. meno no, se sono 0.01/0.05 li gettano nella fontana di fronte al negozio dove lavoro e io ci vedo bene. che hanno una loro cultura è vero, che bisogna pazientare, condividere, aiutare a far integrare è vero. tanto è vero che con alcuni "clienti" ci siscambia anche dei dialoghi tipo sul calcio ( abbiamo pareggiato e loro ci prendevano un po in giro) oppure del tempo o del carovita...poi caricano le due ragazzine ( credo 12/14 anni) , in mano un pezzo di pizza e una bibita e dinuovo a fare elemosina davanti al cimitero.
    io posso dire che va bene accettare le diversità .. ma non prendiamociin giro...le diversità sono evidenti!
    la storia della zingara e del rapimento è una bufala che circola da un pò...non è vera. ma io "zingari" metalmeccanici sinceramente non ne ho mai visti, neppuure parrucchiere e neppure commesse. eppure mangiare mangiano...con i soldi di chi? qualche sussidio ( lo dicono loro) ma ormai è poca roba, non "conviene" neppure far più tanti figli tanto non passano più "niente" (inteso come latte e beni diprima necessità-sempre loro racconto-). io non sono per nulla razzista, ne posso imputare a loro nessuno dei furti che abbiamo subito ma non facciamo i buonisti...

  3.  

    Concordo con tè, la vedo esattamente cosi.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime20 Jun 2008
     

    in qst caso non era una bufala ma la zingara c'era e il bimbo di appena due anni pure purtroppo e per fortuna che hanno bloccato le porte!!! Se fosse nell'abitudine dei tedeschi portarsi via i figli degli altri si farei lo stesso me lo terrei ben ben stretto :face-devil-grin: il mio piccoletto

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Riprendo questa discussione e vi sottopongo questo articolo pubblicato su Politicamente Corretto. Che cosa ne pensate ???


    Persecuzione dei Rom. Da che parte stai

    di Roberto Malini
    Tutti noi siamo chiamati a schierarci dalla parte dei carnefici o da quella di un popolo innocente

    Da alcuni anni il mio gruppo e io ci impegniamo "sul campo" per tentare di tutelare i diritti dei Rom, il popolo che ha raccolto l’eredità di dolore e persecuzione che appartennero - settant’anni fa - alle genti perseguitate dalla follia nazifascista, quando un’umanità malata di razzismo e violenza produsse l’Olocausto. Oggi abbiamo imboccato la stessa strada di allora e i testimoni della Shoah e del Samudaripen non sono più ascoltati quando ci avvertono: "Mai più". Piero Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz, aveva le lacrime agli occhi, quando l’8 giugno scorso sfilava accanto a noi, a Roma, alla testa del Corteo dei Rom e sussurrava: "Ancora... tutto si ripete ancora..."
    Qualche anno fa Tamara Deuel, Halina Birenbaum, Hanneli Pick-Goslar, Mirjam Pinkhof, Ruth Bondi, Oni e Manzi Ohnhaus, testimoni dell’Olocausto che vivono in Israele, affiancarono il Gruppo EveryOne nell’opera di prevenzione affinché non si riproducesse in Italia, contro il popolo Rom, quella discriminazione diffusa spietata che fu alla base della persecuzione. "Davanti alla legge, noi bambini Rom valevamo meno dei topi," mi disse qualche tempo fa Goffredo Bezzecchi, testimone del Samudaripen. "Non eravamo bambini, nelle mani della Gestapo," gli faceva eco Manzi Onhaus, "ma insetti, piccole pulci da sterminare con l’insetticida".
    Tutto si ripete. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a ogni genere di umiliazione, ingiustizia, violenza e abuso perpetrati da parte di cittadini e agenti della forza pubblica nei confronti dei Rom. "Questi non sono bambini, ma zingari," mi ha risposto, l’anno scorso, durante uno sgombero-pogrom a Milano, un giovane poliziotto, di fronte alle mie rimostranze per il trattamento inumano cui sottoponeva i piccoli Rom romeni cacciati dalle baracche e messi in mezzo alla strada. "Questi diventeranno tutti delinquenti". Quando affermo che le autorità hanno smesso di proteggere tutti i cittadini, di attenersi al sacro principio - alla base della democrazia e della civiltà - secondo il quale sono tutti uguali davanti alla legge, a volte mi sento rispondere che gli agenti violenti e razzisti sarebbero una minoranza, mentre la maggior parte delle forze dell’ordine si attengono alla Costituzione e al codice etico. Se è vero, che si schierino dalla parte della giustizia sociale e della Legge con la elle maiuscola. La smettano di coprire i colleghi che si comportano come squadristi o membri del Ku Klux Klan. E le questure, le prefetture non coprano più gli abusi, non neghino l’evidenza delle violenze istituzionali, non cerchino di intimidire gli attivisti, che sono l’ultimo baluardo a difesa della libertà, dell’uguaglianza fra esseri umani, dei diritti civili. Ho visto troppo orrore, insieme agli eroi che fanno parte del Gruppo EveryOne, fratelli di tutte le età che mi onorano con la loro amicizia e il loro affetto. Ho visto troppo orrore, troppa disumanità, troppo odio. Ho ascoltato e letto troppe bugie, le stesse bugie con cui la propaganda nazista disumanizzava gli "zingari", attribuendo loro ogni sortea di nefandezza. Le nefandezze, in realtà, le commetevano loro, gli aguzzini di Hitler e oggi le commettono ancora loro, i nuovi gerarchi che ci sorridono - rassicuranti e impeccabili - dagli schermi televisivi, dalle pagine dei giornali, dai siti internet. Sorridono e si propongono quali paladini della legalità, della sicurezza, del benessere italiano. Sono mostri.
    Mostri coloro che detengono il potere e persone malvagie coloro che lo proteggono. Tre anni fa ho visto uomini in divisa trattare in modo inumano un ragazzino Rom, vicino alla "solita" Stazione Centrale di Milano, dove il teatro della persecuzione mette in scena periodicamente i propri odiosi spettacoli, le proprie odiose falsificazioni. L’avrebbero obbligato a leccare la pipì che aveva appena fatto contro un muro, quel ragazzino, se non fossi intervenuto, fermando le torture a cui gli agenti lo stavano sottoponendo. Ho visto poliziotti picchiare bambini e donne incinte al Triboniano, davanti ad autorità, medici, infermieri, assistenti sociali, sacerdoti, mediatori culturali. Ho ascoltato decine di testimonianze riguardanti abusi spaventosi da parte delle forze dell’ordine contro i Rom, a Milano e in Lombardia, fra cui il caso di un agente di polizia di Monza - che i Rom chiamano con terrore "Barboso" - il quale ama sguinzagliare un cane feroce dietro ragazzini "zingari" costretti a fuggire senza scarpe. Lo stesso agente colpisce i giovani Rom con calci nei testicoli e sottrae loro l’elemosina raccolta. Le autorità denunciano spesso - utilizzando la grancassa mediatica - casi di bambini ridotti in schiavitù e costretti a rubare o a mendicare da genitori-orchi. Sottratti alle famiglie "degeneri", i piccoli vengono affidati a comunità protette, dove sono "curati amorevolmente" da educatori o suore. Sembrano fiabe a lieto fine... se non fosse che quei bambini colgono sempre la prima occasione propizia per fuggire dalle comunità e tornare dai loro cari. Quando si leggono le dichiarazioni dei bambini - ricordo perfettamente un articolo di propaganda razzista apparso il 10 giugno scorso su Panorama - si deve considerare che, sottoposti alle "cure" degli agenti che li arrestano, confesserebbero qualsiasi cosa. Nel caso presentato da Panorama, un fotografo era pronto a immortalare l’azione dell’agente (un finanziere), che a un certo punto attuava una presa di strangolamento sul collo del piccolo e posava davanti all’obiettivo. Il caso di Rebecca Covaciu e della sua famiglia dimostra come gli agenti trattino i Rom a Milano, dove non esiste alcuna tutela dei loro diritti. I casi milanesi - quelli che appaiono sui giornali e in tv - non sono che montature create ad arte per aizzare la gente contro i Rom e giustificare schedature e sottrazioni di minori ai genitori, violenze e prevaricazioni ignobili. Il fenomeno della sottrazione di minori Rom ai genitori, senza giustificazione e in modo inumano, è diffusissimo e riguarda centinaia di casi, come rivelato dall’europarlamentare Victoria Mohacsi e dal Gruppo EveryOne, che ha trasmesso alle Istituzioni europee documentazione e testimonianze di casi simili. E necessario iniziare una campagna per i diritti dei genitori Rom, affinché i loro bambini, che di fatto sono stati rapiti, anche se "istituzionalmente", tornino in famiglia. Numerose madri Romnì hanno tentato il suicidio, dopo aver perso i loro piccoli senza alcuna spiegazione da parte dei servizi sociali. Di alcune decine di bambini si sono addirittura perse le tracce e il sospetto di ciò che potrebbe essere accaduto loro fa rabbrividire. Non bisogna ignorare che intorno alle case-famiglia e ai centri di educazione si muovono cifre molto consistenti (fino a 150 euro al giorno), che di certo non vengono utilizzate per il bene dei minori.
    E’ inutile attuare azioni dimostrative contro i carnefici, perché dopo aver perso l’umanità, hanno perso anche ogni pudore. Bisogna fermarli, con coraggio, perché quello che fanno è orribile. E’ orribile che i Rom siano schedati, con o senza impronte digitali. E’ orribile che famiglie che si trovano in condizioni di estrema povertà, falcidiate da malattie cardiovascolari e respiratorie, infezioni, parassiti, fame, sete, carenze di ogni genere vengano incalzate, maltrattate, sottoposte ad abusi polizieschi e giudiziari, sgomberate dai ripari di fortuna in cui tentano disperatamente di sopravvivere e messe sulla strada. E’ orribile che milioni di italiani assistano a questo spettacolo di distruzione, cattiveria e morte gongolando e applaudendo un gigantesco, orrendo crimine razziale. E’ orribile che l’elemosina di adulti e minori, unica fonte di sostentamento di un popolo trattato come si tratterebbe un’infestazione di topi, sia criminalizzata, senza che alcuna forma di assistenza sia attuata nei confronti dei piccoli e dei loro genitori. E’ orribile il Paese in cui viviamo e gli artefici di questa discesa agli inferi vanno fermati. Poniamoci fra loro, in atteggiamento nonviolento, ma deciso, e le loro vittime. Non permettiamogli di schedare gli uomini, le donne e i bambini Rom. Non permettiamogli di insozzare le loro dita, di afferrare con i loro artigli fragili polsi infantili e femminili. Diciamo loro, con voce ferma, che no, che non gli permetteremo di violare ancora una volta l’innocenza, la dignitosa povertà, l’eredità di memoria di un popolo cui l’Europa ha già tolto molte vite, molte speranze, molti diritti, molta Storia. Non arrendiamoci all’orrore. Resistiamo, accanto ai nostri fratelli Rom. Non è solo politica. Non è solo civiltà. E’ qualcosa di più grande, che riguarda la speranza e l’umanità delle future generazioni. Non è solo giustizia. E’ qualcosa di più sacro, che riguarda la nostra stessa anima.(ildialogo.org)

    Contatto
    Gruppo EveryOne
    Tel: (+ 39) 334-8429527 - (+ 39) 331-3585406
    www.everyonegroup.com info@everyonegroup.com

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Grazie Jamin,
    quello che penso al riguardo credo di averlo già espresso precedentemente. Voglio solo aggiungere che sono pienamente convinto del fatto che l'unico modo per evitare che gli abusi, gli atti persecutori, e ogni altra forma più o meno velata di razzismo nei confronti di questi popoli continui, sia proprio quella di non tacere, di non fingere di non vedere. Insomma di schierarsi. Un mio illustre conterraneo ai primi del '900 ha saputo esprimere meglio di chiunque altro questo concetto in un famoso scritto (purtroppo ancora di grande attualità)di cui vi estraggo poche righe:
    "....Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto ad ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime...."
    . (A. Gramsci - 11 Febbraio 1917)

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Anch'io la penso come Para.
    Io sono per la tolleranza e non mi ritengo razzista ma alcune cose, se permettete, mi danno fastidio perchè non rientrano nei miei schemi mentali.
    Per me rispettosa delle regole e del vivere civile, regole ed educazione che mi sono state trasmesse dai miei genitori e che a mia volta ho trasmesso ai miei figli, subire minacce o furti in casa ad opera di chiunque, non parlo di rom, sinti, extracomunitari, italiani o svizzeri, parlo di chiunque....scusatemi ma non mi induce al perdono e alla tolleranza.
    Mia madre e mia zia quando erano già anziane, e mia sorella hanno subito diversi furti ad opera di zingarelle piccole e minute che, adulti senza scrupoli che le accompagnavano e rimanevano fuori dal portone a fare da pali e con il motore acceso per poter fuggire subito, siamo a Torino, adulti che hanno fatto arrampicare le bambine pericolosamente: una volta sul cornicione gelato di un 5° piano per passare da un balcone all'altro, un'altra volta da una finestrella, senza appigli ad un'altezza di almeno 6 metri e altre volte scassinando semplicemente le porte, anche se blindate.
    Hanno devastato le loro cose, rubato gli oggetti anche preziosi è vero ma sicuramente senza prezzo per il valore affettivano che avevano, sporcato per sfregio le loro case con escrementi e rompendo sui mobili e sulle pareti le uove che erano nel frigo....bhè....è difficile essere tolleranti davanti a certi scempi e davanti alla disperazione e alla paura delle mie anziane parenti.
    Nel mio comune e in quelli limitrofi ci sono diversi accampamenti, anche se non è giusto chiamarli così perchè abusivamente, in alcuni, hanno costruito case e ville pur mantenendo le roulotte, dove vivono rom e sinti insieme e pertanto sembrano dei piccoli villaggi. Il comune ha cercato di farli integrare anche spendendo dei soldi della comunità con dei progetti, principalmente per fargli mandare i figli a scuola.
    Il risultano è stato deludente, dopo quasi due anni il progetto è naufragato perchè i bambini non venivano mandati a scuola, se venivano costretti, anche quelli più piccoli alle elementari passavano il tempo a taglieggiare ed impaurire gli altri bambini e a rompere le loro cose.
    Le maestre inizialmente sono intervenute, ma poichè a loro volta venivano minacciate dagli adulti, dopo un po' hanno lasciato perdere: mutismo e rassegnazione.
    Benchè per loro la mensa fosse quasi gratuita i bambini non avevano mai il buono e alla richiesta ai genitori di provvedere, la risposta era sempre la stessa: non dategli da mangiare! Bambini di 6 anni che naturalmente si sedevano in mensa insieme agli altri.
    In paese quelli più grandicelli, non perdono occasione per infastidire le ragazze, parlo dei maschi che sono sempre in giro con le tasche piene di soldi e gli ultimi modelli di cellulari, mentre per quanto riguarda le ragazze non vengono più mandate a scuole quando iniziano ad avere il primo ciclo mestruale "la signorina" la chiamano loro, ma a 13 anni sono già incinte, fumano e si comportano come adulte.
    Una volta erano considerati nomadi, ora per quello che posso vedere i loro spostamenti sono solo tra il campo e la galera e viceversa.
    Da parte loro non c'è nessuna voglia di "integrarsi" ma sanno perfettamente a cosa possono avere accesso "per diritto".
    E' frustrante.....se qualcuno cerca di ribellarsi facendo presente i regolamenti, loro minacciano: la persone, le cose gli affetti....tanto cos'hanno da perdere? mentre tu hai tanto da perdere....
    Io in questo momento sono disorientata nche se quello che vedo non mi piace, se le regole ci devono essere per me non vedo per quale motivo non ci devono essere anche per gli altri...chiunque siano.....

  4.  

    Una "lettera" di grande effetto, questa, ma si scontra decisamente con quello che ogni giorno ho sotto gli occhi, un ora fà torno dall"spedale e in uno spiazzo
    a poche centinaia di metri da casa vedo insediato un..accampamento??? do Rom, 3 mercedes, mastodontiche, camper stupendi, ragazzini che girano su motirini
    impennendo e facendo un fracasso infernale e 2 bimbe sui 5..6 anni sedute sul mariapiede seminude.
    Ora, mi spiegate che pietà dovrei avere di questa gente?, io sono rimasta a piedi con la macchina e mi è venuto un colpo pensano...santo cielo quanto mi costerà
    stavolta ripararla?? Io e mio marito abbiamo sempre lavorato, ma tanto!! ma un mercedes cosi........e chi se lo può permettere, certo i nostri figli li abbiamo mandati a scuola non a rubare! detesto la violenza e la soprafazione, in ogni modo e luogo, ma che mi dite della ragazzina rom, che l"estate scorsa tentava di
    scassare la porta finestra della mia vicina in vacanza e quando io sono uscita a gridare mi si è avvicinata con un cacciavite??? se non avesse abbaiato forte il mio cane!!!....avrei dovute dirle..cara non sta bene fare cosi??! l"avrei presa a calci volentieri...sarei stata violenta???
    E le tenere mamme sedute sui marciapiedi con creature di pochi mesi in braccio al caldo al freddo, affamate, assetate, fà parte della loro cultura??? le lasciamo stare cosi???
    Si concordo la violenza nelle forze dell"ordine può esserci in alcuni casi, e la condanno senza alcun dubbio, ma creare dei martiri quando sotto gli occhi di tutti è lampante quel che molti di questi rom combinano...direi di andarci piano.

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    La mia speranza, specie quando discuto di questi temi con persone che per altri versi stimo profondamente, è che la vita possa regalare loro anche qualche esperienza “positiva” al riguardo, in modo da poter scalfire, almeno in parte, convinzioni tanto radicate da farmi persino paura.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    però Dimitri non ti viene il dubbio che se forse forse nessuno di noi ha avuto esperienze positive sia per il fatto che forse forse i personaggi sono più negativi che positivi??? Non dicono che siano tutti negativi ma purtroppo io credo che una buona percentuale di loro lo sia io non sono assolutamente razzista ho amici di tutti i colori di tutte le religioni e di varie tendenze sessuali :face-devil-grin: non tendo a discriminare nessuno di mia volontà ma qui credo siano loro a voler essere discriminati coi loro comportamenti (vedi non ultimo quella della rom con in braccio una bimba di pochi mesi che chiedeva l'elemonsina ed è stata fermata, tra le altre cose per l'ennesima volta, dalla "Ministra detective")

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    l'articolo mi lascia assolutamente allibita per faziosità e malafede. Come NON risolvere MAI i problemi (sia dei cittadini che dei rom)

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    No, questo non posso pensarlo, anche perchè equivarrebbe a dire che esistono popoli più buoni e popoli meno buoni e questo, oltre ad essere una pericolosa generalizzazione, è anche una sciocchezza scientifica.
    Io credo che noi tutti dovremmo fare uno sforzo in più per cercare di convivere con la complessità anziché farci trascinare dalle facili semplificazioni. Mi spiego meglio: il solo fatto di avere avuto alcune esperienze negative con l’appartenente ad un gruppo sociale, etnico o di altro tipo, non deve per questo portarci a trarre delle convinzioni negative riguardo quel gruppo. E questo anche perché credo che le generalizzazioni o le aspettative di ciascuno, filtrino o deformino l'esperienza per renderla conforme alle aspettative stesse. Operano come vere e proprie profezie che si autoavverano. E a proposito di generalizzazioni ecco come venivano dipinti dal New York Times alla fine dell’ ‘800 gli immigrati italiani negli stati Uniti (ovvero i nostri bis e tris nonni!):
    "Non c'è mai stata da quando New York è stata fondata, una classe così bassa e ignorante tra gli immigrati che si sono riversati qui come gli italiani" e ancora "Rovistano tra i rifiuti nelle nostre strade, i loro bambini crescono in luridi scantinati, pieni di stracci e ossa, o in soffitte affollate, dove molte famiglie vivono insieme, e poi vengono spediti nelle strade a fare soldi nel commercio di strada".

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Caro Dimitri,

    io personalmente non penso che esistano popoli buoni e popoli cattivi, in tutti c'è il buono e c'è il cattivo, ma dico che esistono culture diverse e che ogni cultura vuole salvaguardare, giustamente, la sua religione, storia, usi e costumi.
    E' vero quello che dici circa i nostri tris nonni emigrati in America, ma è innegabile che l'etichettatura che veniva data agli italiani alla fine dell'800,oggi per fortuna non esiste più ed io, scusa ma sinceramente non vedo l'accostamento adeguato.
    Non dimentichiamo che la maggior parte dei nostri emigrati erano senza istruzione e spinti a partire solo dalla disperazione e dalla fame.
    Perchè non esiste più quell'etichetta? perchè grazie alla loro volontà, lavoro, voglia di integrarsi e di rispettare le regole del paese che li accoglieva, sono riusciti a costruire qualcosa e a trasmetterlo anche ai loro discendenti.
    Abbiamo esportato anche cose brutte, è vero, ma torniamo al discorso che non esistono popoli buoni e popoli cattivi.
    Quelli che una volta si chiamavano "zingari" ci sono da sempre, non sono apparsi ora all'improvviso, e da sempre continuano a comportarsi secondo la loro cultura ignorando però da sempre la cultura del paese che li accoglie.
    Vogliono rimanere nomadi, anche se poi si fermano per generazioni nello stesso posto, non hanno un lavoro, se lavoro si può chiamare sfruttare donne e bambini.
    Si accampano in zone di periferia dove vive la classe operaia o vivono famiglie di stranieri che cercano di integrarsi, famiglie che hanno paura a lasciare i loro figli giocare nei prati vicino, o dove vivono persone anziane che sono l'anello debole e perciò oggetto di soprusi e borseggi.
    Inoltre, benchè i comuni cerchino di attrezzare i loro campi, la maggior parte sembrano delle discariche a cielo aperto.
    Allora, se loro decidono di restare va benissimo, ma restare vuol dire: mandare i figli a scuola, rispettare le semplici regole del vivere civile, lavorare per mantenersi.
    Se tu non accetti tutto questo e trasgredisci, puoi farlo, ma non sentirti discriminato se gli altri con culture diverse fanno fatica a tollerarti e se la legge dello stato ti chiederà il conto.

    Dimitri, spero tu non consideri il mio un discorso razzista , perchè non è il mio sentimento, ma purtroppo finora non ho avuto modo di vivere o vedere nessuna esperienza "positiva" pur avendo avuto occasione, qualche anno fa, di essere coinvolta, marginalmente, in un progetto molto interessante.....
    sono partita con entusiasmo ma... mi sono spenta sempre più, dolorosamente, strada facendo.....mi dispiace...

    •  
      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Ciao.

    Devo dirvi la verità: questa discussione mi fa male.
    Ho letto l'inizio prima di andare al lavoro e ci ho pensato tutta la mattina.
    Prima una considerazione sul fatto delle impronte, cosa che mi fa inorridire. Mi immagino le scene per prenderle, 'ste impronte e mi immagino ancora di più poi, i controlli successivi: il poliziotto vede un rom per la strada con un figlio (o da solo, o in gruppo, pensatelo come volete), lo ferma, lo porta in questura, riprendono le impronte, ecc... fantastico.
    Non mi dite infine che serve per tutelare i bambini, perchè le leggi per quello ci sarebbero già e francamente trovo difficile pensare che le impronte digitali possano servire per ovviare all'assenteismo scolastico o all'accattonaggio. Servono per vedere se il figlio "corrisponde" a quello dichiarato? Insomma per definire se è proprio figlio loro? Facciamo il dna direttamente allora... Comunque io i primi documenti per i miei figli li ho fatti a 8-9 anni, tranne per il piccolo, che essendo assai più scuretto di noi, magari faceva nascere domande. E voi? e quando avevo il bimbo in affido, portavo pure dietro il decreto di affidamento. Pensa il caos che sarebbe successo Marzia (mi pare sia tu ad avere Gulli in affido) se per un puro caso avessero fatto un controllo e visto che Gulli non ha il vostro cognome... certo lui è grande, ed è stato lui a dirlo, ma sai, le cose possono essere rovesciate in pochissimo tempo...
    In ogni caso le impronte non servono sicuramente a tutelare i bambini... servono invece a rassicurare la popolazione italiana.

    Ma veniamo alla discussione.
    Anch'io ho avuto qualche brutta esperienza con i nomadi (di che etnia? boh?); anch'io ho delle reazioni di difesa quando li vedo. Ma qui mi fermo: anzi no, me ne vergogno. Mi vergogno di me che ho fatto dell'accoglienza un fondamento della mia vita, che la vivo e cerco di viverla in ogni momento e poi la tradisco così facilmente. Ci dichiariamo non razzisti, ma facciamo di tutti i nomadi un bel mucchietto, possibilmente da tenere lontano: peccato che un imbecille del secolo scorso non ci abbia levato di torno questo problema, potendo per altro addossare a lui la (orrenda) responsabilità.
    E lo credo che ci diano fastidio perchè "non rientrano nei nostri schemi mentali": ma c'è un abisso tra il darmi fastidio e attuare una serie di azioni profondamente umilianti nei confronti di persone, tra il resto azioni talmente vicine a quello che è successo nella Germania nazista che dovrebbero farci tremare, e invece ci rassicurano... incredibile...

    Questo non significa che non ci siano problemi, ovviamente... ma direi che si devono cercare di risolvere in modo diverso e sopratutto la politica non dovrebbe fomentare i cittadini verso un capro espiatorio, tanto comodo perchè così facilmente visibile, tanto individuabile...

    scusate, forse ho studiato troppo l'ideologia nazista, forse ho letto troppi libri di scrittori ebrei, e di non ebrei non allineati, che hanno pagato con la loro pelle il non assoggettarsi a leggi profondamente inique, ma ripeto mi fa male una discussione così.

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    concordo con trefigli e aggiungo che i nostri trisavoli andati in america erano ignoranti e sporchi, con i figli che crescevano nelle immondizie che raccattavano cibo in giro, che vivevano stipati come topi nelle soffitte, ma non avevano certo ass soc e Stato disposti a cercare il modo per migliorare come invece accade con i rom in italia. i cittadini di qualsiasi paese devono essere uguali davanti alla legge e la giustizia, rom ,italiani, russi, cinesi....ma uguali significa avere stessi DIRITTI e STESSI DOVERI.

    perchè se io non mando i miei figli a scuola o peggio li mando a chiedere l'elemosina accade il putiferio e se lo fa una "zingara" no???

    non vorrei che si intendesse male, i poliziotti che sono invischiati in quegli atti sono da GALERA e peggio , chi li perseguita, gli umilia, li tortura deve pagare sicuramente per le azioni compiute contro di loro o contro qualunque persona.

    non demonizziamoli ma non facciamone dei martiri.

    il nazzismo non perseguitava solo gli "zingari", perseguitava handicappati, omosessiali, ebrei,e chiunque decidevano non fosse di loro gradimento.
    in questi anni che sono passati tutte queste "categorie di persone" si sono (o si stanno) integrando nel proprio spazio su tutta la terra...i rom no. continuano imperversi a vivere la loro vita come venti , quarantaanni fa, in italia, in libano o altrove.

    come si fa ad integrare qualcuno che a poca voglia di farlo.

    -non facciamo di ogni erba un fascio- mi dico sempre, bene, allora iniziamo con integrare chi lo deisdere....e poi contiamo quanti sono.

  5.  

    Mi dispiace molto il modo in cui hai recepito la discussione, Piripilla, almeno da parte mia, e si ho Gulli in affido, e anche io tengo nel portafiglio il decreto di affido, perchè giustamente se c"è qualche problema devo dover dimostrare perchè questo bambino è con mè. ma non ci vedo nessun dramma onestamente.
    Non ho letto nessun inno al Nazismo, e ho il tuo stesso orrore di quel che è stato, e credo di aver letto tutto quanto è stato scrittp sull"Olocausto o almeno moltissimo, e ovviamente ne ho parlato a lungo ai miei figli, e tutti siamo assolutamente convinti dell"orrore folle che è stato. Ma scusa che c"entra co fatto

    che non mi piace che delle persone, nella fattispece, rom, e ripeto non mi piace che scassinino la mia porta, non mi piace che facciano scendere bambine da macchinoni costosissimi per laswciarle sul marciapiede a elemosinare, e questo lo vedo spsesso, e non capisco dove trovino tutti quei soldi, e non mi piace che quando devo per forza passare da dove spesso si ..accampano mi deve venire la pelle d"oca per gli sguardi e gli sghignazzi che fanno.
    Ma scusa è razzismo??? ma scusa perchè ti viene di paragonarmi a una aguzzina nazista??
    Io sul fatto delle impronte non mi sono espressa, e se ho avuto un paio di brutte esperienze, fino ad oggi le ho avute con persone rom, perciò ne parlo, fossero stati francesi o italiani o lituani...stessa cosa, l"arroganza prepotente mi infastidisce sempre e io ho avuto questo da queste persone, poco tempo fà credo di averlo già scritto fuori dalla Clinica volevo solo dare una bottiglia di acqua a una bimba rom che piangeva da ore in un passeggino sgangherato mentre la madre chiedeva l"elemosina, sono stata spinta via ma veramente in malo modo,la signora mi ha detto: dai soldi o va via...poteva anche essere una tedesca..ma era rom.e racconto di questo!!
    Comunque ribadisco e senza vergognarmene, che preferisco non avere un accampamento loro fuori casa mia, se vuoi dirmi razzista,nessun problema, ovviamente
    non mi sognerei mai di andarli a picchiare, o incendiare i loro camper, ma magari mi piacerebbe togliwere dalle braccia di queste "madri" quei poveri bambini
    che stanno giorni interi sui marciapiedi, ecco quello lo farei volentieri. Sarà una cultura diversa la loro, non sò, ma sai una cosa? una cultura che manda i bambini per strada a elemosinare non mi piace.
    Dici che voglio vivere nel mio piccolo mondo sicuro?? forse, ma se anche fosse me lo sono guadagnato, io e mio marito abbiamo lavorato duro, ma sul serio, per avere il poco che abbiamo, e se vogliamo tenercelo che c"è di sbagliato? Non mi sento meschina, non mi sento cattiva, ma di troppo buonismo sono stanca,
    che siano tutti buoni e bravi e poverini ho smesso di crederlo da un pò. Non ho smesso di battermi per quello che ritengo sbagliato,non mi chiudo in un guscio per paure
    ,ma avendo il dono del pensiero e del giudizio, lo uso, e vedo quel che succede qui intorno, ripeto violenza mai, accettazione di tutto e di tutti fino a un certo punto.
    Ciao Piripilla e..veramente con rispetto.

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    piripilla, ho riletto di nuovo i vari interventi e non ho trovato nessuno concorde al prendere le impronte ai piccoli o grandi rom, schedarli o quant'altro. il problema cè ed esiste, non mettiamoci le mani sugli occhi. hitler non deve mai più esistere. nè le sue idee malsane nè il partito nè qualsiasi altra cosa che ricordi anche da lontano lui e la sua "pazzia".
    l'accoglienza è per chi si vuole fare accogliere. non puoi ospitare una persona tirandola per i capelli per entrare in casa, mica puoi menare uno perchè non vuole che ti prendi cura di lui.
    un modo bisogna trovarlo, perchè non chiederlo a qualche loro rappresentante o portavoce. possibile che nessun loro "capo" abbia una idea di come si possa integrare il loro popolo senza spezzare le loro radici???

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    oramai è una sorta di cane che si morde la coda...

    arriva prima la loro fama di loro, e dunque nessuno si fida più, se non qualcuno che ha modo di interagire con loro in qualche contesto e scoprire che anche loro sono "normali"...

    liberarsi dai pregiudizzi è compito assai improbo...

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      CommentAuthorprincy76
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    E' vero non esistono popoli buoni o popoli cattivi, esiste il buono e il cattivo in ogni popolo, esistono culture e tradizioni diverse... anch'io sono non sono per niente razzista, come nessuno di voi lo è qua in questo forum (dalle vostre parole mi pare proprio che nessuno abbia fatto un discorso discriminatorio nei loro confronti).... il fatto è che basandoci sui fatti reali e su ciò che vediamo ecco purtroppo gli "zingari" non si fanno ben volere dalla gente, dovrebbero cercare di integrarsi maggiormente nella società in cui vivono, ma per la loro mentalità questo è impensabile!

    Ciò non toglie il fatto che noi dobbiamo aspettare benevolmente la loro buona azione, insomma essere disponibili verso di loro, pretendendo però il rispetto reciproco e il cercare di stabilire regole tra noi e loro... il che non è facile.

    Per le impronte, se le devono prendere... allora TUTTI dico tutti dovrebbero venire schedati e non solo loro, qui un po' di discriminazione si avverte.
    In fondo se le persone sono oneste non dovrebbero avere nulla da temere, io non avrei problemi a farmele prendere! Però o tutti o nessuno!

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Io non so dove abiti Para, comunque a Cagliari i bambini dei campi nomadi vanno regolarmente a scuola e vi assicuro che le assenze vengono segnalate ai servizi con molta più zelanteria che non con i nostri bambini. Conosco molto bene i dati della dispersione scolastica della mia regione e fanno paura, il numero di bambini e di ragazzi (italiani) che non vanno a scuola è davvero impressionante.
    Riguardo al buonismo nei confronti dei rom e dei sinti, francamente non mi pare sia così diffuso come si vuol far credere in alcuni commenti che ho letto.
    Una delle due bimbe che ho in affidamento ha 2 compagnette rom e ritengo che questa sia una vera fortuna, la conoscenza infatti credo sia il miglior antidoto al pregiudizio.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Cara Marzia, che tu sia una donna in gamba non c'è dubbio e non credo proprio che tu sia una aguzzina nazista. Lo si vede da quello che scrivi, dalle domande che ti poni.
    Quello di cui ho paura è l'idea che si vuol far passare. Anzi LE idee, perchè ce ne sono diverse.
    Una è per esempio che il reato non è personale: voglio dire: X è un artigiano ed evade le tasse; tutti gli artigiani sono evasori; oppure la mafia in Sicilia è diffusa, quindi tutti i siciliani sono mafiosi. Insomma: bisogna guardarsi BENE da alcune etnie... questo secondo me non va bene. Insomma se c'è un reato va perseguito quel reato e la persona che l'ha commesso. Ci sono i bambini usati per l'accattonaggio? Benissimo (no, anzi malissimo), ma allora ogni due secondi due la polizia deve essere lì a rompere le scatole, chiedere, verificare, denunciare. E nei due secondi che la polizia non c'è, la gente -noi- dobbiamo chiamarla e pretendere un intervento.
    Un'altra ideuzza è che per la sicurezza dei cittadini, si giustifichino cose che limitano la libertà dei cittadini stessi. Avete mai visto (o letto) Io, Robot? Il computer centrale aveva ragione: per evitare problemi e per la sicurezza delle persone, le persone non dovevano più uscire di casa...
    Io so già ad esempio, che il mio terzogenito, di colore, avrà in vita sua più controlli del secondogenito, biondo occhi azzurri; e li avrà unicamente perchè di colore. Guardate, forse non riesco a spiegarmi, ma non va bene identificare un problema con un'etnia e neppure un'etnia con un problema.
    Hai ragione a difendere ciò che hai faticosamente costruito. Ma io temo che non saranno i rom a distruggerlo. Certo, loro danno fastidio, molto fastidio. E' per così dire l'ultimo anello della catena, quella più vicino a te e a me, al popolo.

    Para: bellissima l'idea di un "capo": non ho idea se i vari clan abbiano un portavoce... anche se a occhio sarà difficile avere un portavoce in una realtà così frammentata...

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    Sì Dimitri: credo anche io che il modo migliore per risolvere i problema sia... conoscersi...

  6.  

    Adesso ci siamo capiti meglio! si certo che non tutti sono delinquenti, ma concedimi che per le strade, qui almeno è un orrore tutti questi bambini,
    ma adesso che so che si può fare, io sono di sicuro quella che chiamerà la polizia, ogni volta che vedrò un bambino ridotto in quello stato, e mo offrirò di accompagnarlo in caserma, e ci offriremo come famiglia di averlo in affido. Questo è quel che ho intenzione di fare, pproprio perchè i bambini non c"entrano.
    In quanto ai rom grandi, per ora continuano a non piacermi proprio Piripilla che ti devo dire!!! Ciao e spero a presto.

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      CommentAuthorpiripilla
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    :face-devil-grin:

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      CommentAuthorpara
    • CommentTime14 Jul 2008
     

    so per certo che ogni "casta"o gruppo (non so come si chiamano in realtà, ma tra di loro ci sono provenienze diverse) cè un rappresentante. lo so per certo perchè qualche anno fa si è sposata la figlia di questo "capo "con il figlio del "capo" di un gruppo di torino e cè stata una festa immensa per diversi giorni, caratteristica. musiche e balli e personaggi mai visti...bello,davvero.

    io penso che un compromesso si possa fare e chi meglio di loro può discutere delle problematiche e delle risoluzioni.
    vogliono una scuola "diversa"? che lo propongano. ci sono quelle cattoliche, ci si sta pensando x quelle islamiche, alla fine lo stato è laico e quindi la scuola pure.
    professori delle loro etnie? quindi lavoro x loro? benissimo. ma iniziamo a far qualcosa...tutti però.

    dimitri, io sono della provincia di milano mentre mio marito è di milano centro e ti posso assicurare che le cose qui sono messe molto male, e non solo per quanto riguarda gli "zingari".

    i campi sono discariche a cielo aperto, igiene zero, ogni semaforo una mano tesa, alla stazione nord non ti puoi distrarre un secondo, quella centrale non ne parliamo....in galleria ce ne sono così tanti che potresti farci un nido, una materna e una sezione elementare....se poi vai in duomo apriresti un liceo.

    il cimitero maggiore zingarelle ad elemosinare, la zona di viale tunisia (pieno centro)è quasi a coprifuoco dopo le 21.

    non pagano un biglietto metropolitana, autobus, treno ...nulla. se in metropolitana non fai elemosina ti mandanopure a quel paese....

    qualcosa si deve muovere...
    marzia è di milano anche lei....potrà confermare.

  7.  

    Para sono bergamasca, ma quasi stessa situazione. ciao

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime15 Jul 2008
     

    Ciò che più mi ha colpito dell'articolo non è tanto la denuncia degli abusi fatti da parte della polizia nei confronti dei nomadi, quanto il modo in cui viene portata avanti la difesa di questo sfortunato popolo, negando sostanzialmente alcune delle loro responsabilità.
    Purtroppo il divario culturale è così forte da rendere l'integrazione un cammino lungo e tortuoso. E lo si capisce proprio dalle parole espresse nella lettera. Cito:

    E’ orribile che famiglie che si trovano in condizioni di estrema povertà, falcidate da malattie cardiovascolari e respiratorie, infezioni, parassiti, fame, sete, carenze di ogni genere vengano incalzate, maltrattate, sottoposte ad abusi polizieschi e giudiziari, sgomberate dai ripari di fortuna in cui tentano disperatamente di sopravvivere e messe sulla strada.

    Che cosa significa questo, che gli zingari debbano almeno continuare a vivere nelle loro baracche? E' questa la risoluzione all'estrema povertà, alle carenze sanitarie, alla malattie? Qualunque normale famiglia che si costruisse una capanna in un campo e vivesse in condizioni sanitarie precarie, verrebbe fatta sgomberare e se avesse figli questi sarebbero tolti alla famiglia.
    Quale tipo di integrazione si attuerebbe se venisse consentito loro di vivere nelle capanne? Sarebbero forse più umani, rispetterebbero meglio le nostre regole? E se succedesse loro qualcosa di brutto, come ad esempio accadde a Livorno un anno fa, un incendio che fece morire 4 bambini rom, a quel punto di chi sarebbe la colpa? Delle istituzioni che dovevano far si che quelle capanne fossero demolite ??

    Con tutta sincerità penso che l'eliminazione dei soli abusi subiti non sia la via per regolare il problema dell'integrazione. Con questo non vorrei essere fraintesa, è ben chiaro che ogni forma di abuso sia intollerabile in una democrazia. E' giusto quindi denunciare i soprusi, ma è sufficiente questo per un percorso di integrazione?
    Il primo passo per l'integrazione è far rispettare loro le leggi, così come tutti i cittadini italiani e stranieri che vivono nel nostro paese devono rispettare. Ed in Italia non è consentito rubare negli appartamenti, non è consentito attrezzare una capanna dove si vuole e viverci in 15.
    Se gli italiani in America venivano così descritti dal New York Time era perché tenevano questi comportamenti incivili. Purtroppo ritengo che nella maggioranza dei casi gli stereotipi nascano da fatti veri. Se qui non riusciamo a trovare esperienze positive intorno al tema "zingari" è perché effettivamente ognuno di noi ha esperienze negative con loro. E' naturale che è impossibile generalizzare, ma allo stesso tempo è veramente difficile riuscire a scrollar via tutta la diffidenza in un colpo solo.

    Altra cosa mi ha colpito è questa:

    Le autorità denunciano spesso - utilizzando la grancassa mediatica - casi di bambini ridotti in schiavitù e costretti a rubare o a mendicare da genitori-orchi. Sottratti alle famiglie "degeneri", i piccoli vengono affidati a comunità protette, dove sono "curati amorevolmente" da educatori o suore. Sembrano fiabe a lieto fine... se non fosse che quei bambini colgono sempre la prima occasione propizia per fuggire dalle comunità e tornare dai loro cari.

    Purtroppo mi viene da dire che ci siano delle piccole forzature. La prima: siamo proprio sicuri che non ci siano bambini ridotti in schiavitù obbligati a rubare??
    La seconda. Sappiamo tutti molto bene quanto un bambino in affido sia legato ai propri genitori anche se ha subito le peggiori violenze. E' un meccanismo automatico di difesa. Solo con il tempo e solo conquistata la fiducia delle nuove figure il bambino arriva a metabolizzare il distacco. Trovo quindi molto forzato il "fuggire dalla comunità e tornare dai loro cari" facendo intendere che tutto il marcio sta nelle comunità di recupero, invece che a casa.

    Insomma ciò che non mi piace è che chi dovrebbe sostenere gli zingari fa lo stesso drammatico errore di chi dimostra non tolleranza: generalizzare invece di distinguere. Il rispetto delle regole è l'unica via per dimostrare di condividere gli stessi valori e agire verso un obiettivo comune. Perché non affermare con fermezza la volontà di rispettare la legge italiana e la volontà di mettere i bambini avanti tutto ? Noi, da parte nostra, dovremmo ritirare qualsiasi proposta umiliante e poco democratica, come la raccolta delle impronte.

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime15 Jul 2008
     

    Mi dispiace Jamin ma sulla genesi dei pregiudizi non posso essere d'accordo con te. Il pregiudizio nasce dall'ignoranza (non conoscenza) e dalla superficialità. E poi da un fenomeno che aveva ben espresso Lao Tzu alcuni secoli prima della nascita di Cristo con questo aforisma : "Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce". E questo vale per tante cose, anche per i giudizi affrettati e generici sulle comunità di recupero.
    con affetto, Dimitri

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime15 Jul 2008
     

    Dimitri sono pienamente d'accordo con te, ma non vorrei che chi chieda di andare oltre alla superficie delle cose cada nello stesso errore di non ammettere i dati di fatto. I pregiudizi nascono dall'ignoranza, ma lo stereotipo spesso si fonda su fatti veri. E' certamente vero che è molto più facile vendere vicende cattive piuttosto che fatti buoni. Ma per trovare un punto di incontro bisogna che da entrambe le parti si arrivi a condividere un terreno comune. E non si condividerà mai niente a mio avviso, se da una parte si è completamente chiusi ad un'apertura, ad un'accettazione del diverso, e dall'altra se si vuole far passare l'idea che non si commettano reati nella comunità zingara. Perché la gente non ci crede.
    Stiamo parlando di Zingari, ma i cittadini stranieri che vivono in Italia hanno passato e stanno passando lo stesso problema. Ma spesso capita che siano proprio gli stranieri buoni a denunciare gli stranieri cattivi per evitare che si faccia di tutta l'erba un fascio. Detto questo, aggiungo anche che i primi a rispettare le leggi dovrebbero essere gli italiani. Troppo spesso si addita il diverso come responsabile di tutti i problemi di sicurezza interna, che invece sono causati spesso da italiani. Ma purtroppo queste ammissioni di colpa non bastano per risolvere i problemi tutti in un colpo solo. Bisogna prendere un problema per volta, e parlando di zingari non possiamo fare a meno di vedere i problemi che riguardano loro ed il loro modo di vivere. Altrimenti come troviamo una soluzione ??