Ciao Para, sono Marzia, la mami affidataria di Gulli....visto che sei confusa ..ti aiuto....(scherzo)
Non sono una addetta ai lavori, ma intanto ti dico che:
é stato il Giudice a stabilire che la famiglia di origine NON poteva avvicinarsi a casa nostra. nè al bambino per strada.
motivo dell"allontanamento di un bambino è scritto nel decreto, e non penso possa essere reso pubblico!! per intenderci, noi a tuttoggi non abbiamo ancora in
mano il decreto!
Quando Gulli ha avuto prblemi negli incontri con la famiglia, ho martellato i serv. soc. che hanno parlato con lui, e hanno modificato gli incontri.
Mi è capitato di essere presa a ..parolacce dalla madre che pur essendole proibito sostava fuori dalla sede degli incontri , niente giri la schiena e te ne vai.
Di più non so esserti utile. ciao

Ciao Para, sono di corsa e abbozzo qualche risposta ripromettendo di essere più precisa prossimamente.
le domande che poni sono molto specifiche la caso di Flavio e non mi è chiaro se ti riferisci al caso parrticolare o all'affido in genere.

flavio tornerà nella sua famiglia?

La famiglia di origine dovrebbe essere seguita dai servizi territoriali per migliorare la propria capacità genitoriale e il proprio modo di prendersi cura del minore, per cui dovrebbe essere aiutata sia (se necessario) economicamente, psicologicamente e socialmente.
Se al termine del percorso e quando la famiglia sarà ritenuta migliorata e in grado di prendersi cura del minore ilò bambino dovrebbe tornare nella sua famiglia di origine.
Potrebbe accadere che questo non vi sia e il bambino resti con la famiglia affidataria, potrebbe accadere che torni con la fam. d'origine (spesso non molto migliorata nelle proprie condizioni problematiche...)

flavio non ha titolo per denunciare all'autorità la paura che ha nei confronti dlla mamma? e quindi di dare maggiore peso alle richiste dell'assis soc verso il tribunale?

Il problema è che Flavio non ha paura della madre, Flavio all'età di 7 anni è ancora nella totale fase di idealizzazione del genitore, per cui ciò che dice la madre è giusto, non fa paura....O almeno il bambino fa fatica a pensare che l'oggetto d'amore (la madre appunto) possa fargli del male...
Eventualmente comunque i genitori affidastari insieme all'ass. sociale o da soli potrebbero scrivere al Giudice del Tribunale dei Minori di competenza per far presente come si sente il bambino, cosa avviene e cosa non funziona del provvedimento preso o cosa non viene rispettato del provvedimento.
Es. in un caso di affodo giudiziale in cui il minore non potrebbe vedere i genitori se non in incontri protetti e i genitori si presentassero sotto casa o minacce o altre cose vanno informati i Servizi e il Giudice di questo.

Ora devo scappare al lavoro, se hai pazienza alle altre ti risponderò o stasera o domani oppure lo farà qualcun'altro!

a presto,
Cristina

Ho seguito tutta la discussione con molta attenzione... critiche, commenti, emozioni e accolgo tutto, senza commenti.

Mi sembra doveroso però rispondere alle domande poste da Para:

-Giuridicamente la famiglia affidataria NON può chiedere l'omissione dei suoi dati sul Provvedimento che va notificato anche ai genitori. In questo caso, nell'esclusivo interesse del bambino è stato il Servizio sociale a richiederlo con molta forza (avrebbe potuto NON essere accolta tale richiesta).

-In questo caso alla famiglia affidataria non è stato richiesto di partecipare ad alcun colloquio con la famiglia biologica, ma solo di accompagnare il bambino ad incontrare i genitori in presenza di educatori

-Flavio NON ha paura dei genitori, ai quali vuole bene, i suoi comportamenti hanno indotto i servizi (dopo attenta valutazione neuropsichiatrica) a pensare che la situazione familiare fosse non sana per lui e fosse necessario un allontanamento dalla famiglia di origine

-Se ci fosse stata una aggressione fisica da parte dei genitori biologici, questa avrebbe potuto seguire il corso penale ed il Tribunale per i Minorenni avrebbe preso atto di un ulteriore disturbo della famiglia biologica emettendo eventuali provvedimenti anche di sospensione della potestà e possibile percorso adottivo. In ogni caso, un comportamento del genere in presenza del bambino avrebbe prodotto in lui dei danni che è difficile quantificare, strappato fra due realtà affettive per lui importanti che agivano il conflitto in sua presenza....

-Non credo esista alcun presupposto per il rientro in famiglia, ma il radicamento affettivo nella vita di Flavio dei suoi genitori è l'elemento che fa dell'affidamento il percorso più idoneo. Credete, tutto ciò è stato frutto di lunghe riflessioni dei servizi ( e parlo di tanti professionisti che hanno cercato la soluzione meno dannosa per il bambino) e non della scrivente che è solo quella che si espone (per professionalità) e si fa garante della corretta esecuzione del progetto.

Un saluto a tutti voi

Grazie mille Dany. Non sai quanto mi faccia piacere rivederti qui !

Hai fatto benissimo dany, parlando ci si capisce.

SChusa ma che domanda ai fatto?

Visto come ...Siamo bravi?"... scherzi a parte....qui veramente..chiedi e ..ti sarà risposto!!! Ciao Para.

chiedo scusa ma ancora qualcosina da chiedere.....se si decide di rivolgersi anche ad altri centri affido, diversi da quello che ciha valutati, si deve rifare di nuovo la trafila e i colloqui come se fosse la prima volta? e aspetta comunque alla asl del nostro paese dare un parere e/o il benestare x un eventuale affido che parte da un'altre provincia?