Buongiorno a tutti, sono nuova di questo forum e sono approdata su questo sito durante il mio girovagare in rete a caccia di informazioni relative all'affido...e finalmente, dopo tanta lettura, un angolo di confronto dove si può interagire con qualcuno che vive o ha vissuto questa meravigliosa (immagino) esperienza.
Dico immagino perchè non ho ancora avuto il piacere di sperimentarla sulla mia pelle, ma il desiderio di farlo si fa, giorno per giorno, più forte e vivo....ma ho un pò paura, paura di non farcela, paura di imbattermi in qualcosa di grande salvo accorgermi dopo di aver voluto fare il passo più lungo della mia gamba. Eppure il mio cuore mi dice ogni giorno di trovare la forza per fare quel passo.
Ma veniamo alla motivazione di questi miei timori. Ho una situazione non del tutto semplice. Separata da un paio di anni, vivo con la mia bimba di 7 anni e mezzo (la quale trascorre anche serenamente del tempo con il mio ex-marito). Ho un buon lavoro che però mi impegna 8 ore al giorno ma ho un altrettanto mutuo sulle spalle e tutto il resto. In poche parole, il mio stipendio basta giusto per coprire le spese e consentirmi di vivere discretamente.
E' chiaro che se mai dovessi optare per prendere un bimbo/a in affido, dovrò ridurre il mio orario lavorativo (almeno a 6 ore) per poter gestire il tutto, con conseguente riduzione retributiva, ma a quel punto con un componente in più nella mia famiglia. So che ci sono sovvenzioni economiche da parte delle istituzioni o dello stato ma, il non farcela economicamente (so che è brutto buttarla in termini di soldi ) è uno dei miei timori sopracitati...
La seconda preoccupazione è la gestione vera e propria. Come già detto, dovrò ridurre l'orario di lavoro, e questo mi consentirebbe di poter gestire il bimbo/a abbastanza tranquillamente durante l'anno scolastico (o di asilo che sia) ma resta il problema estivo. E mi chiedo, quanto è giusto (per il bambino ovviamente) prendermi un impegno nei suoi confronti e doverlo poi piazzare ad una baby-sitter o chi per essa perchè io non posso stare a casa dal lavoro (se non le poche settimane di ferie consentite dal mio contratto lavorativo)?

Non so, potrebbero sembrare timori stupidi o infondati, ma anche se istintivamente correrei oggi stesso in un centro affidi, razionalmente non riesco a non pensare a tutto questo.
Eppure è da quando ero una ragazzina che sognavo di adottare dei bambini, ora che sono separata non posso più farlo, ma il mio desiderio di dare luce agli occhi di un bimbo/a in difficoltà è rimasto in me e l'unica possibilità che ho in questo momento è l'affido....ma vorrei essere sicura di poter dare a quel bambino/a la serenità che si merita, altrimenti non avrebbe senso...

ciao soleluna (che bel nick, pensa che il mio era stato pensato come insieme delle parole perla e anima, poi mi sono accorta che ne uscita una specie di...imprecazione! ). E se tu optassi intanto per un affido part time? fra l'altro è abbastanza difficile che i servizi prevedano un affido a tempo pieno per le persone singole, perchè il progetto è, il più delle volte, quello di far sperimentare al bambino la vita in una famiglia con figure genitoriali materna e paterna. Questo almeno per quella che è la mia esperienza e conoscenza.

Grazie ragazze per le risposte...

Memole: è quello che vorrei anch'io, vederli sorridere. Sono stata a contatto con i bambini in istituto. Ho fatto una settimana di volontariato insieme a loro, notte e giorno e, nonostante li ho visti tuttosommato sereni, mi piangeva il cuore pensare alle loro situazioni....ad ogni modo aspettiamo Riccardo

Perlanima: sono una che quando si mette in testa una cosa la deve fare. Ma all'affido part-time può darsi che ci penserò se le cose dovessero risultare troppo complicate. Immagino che nei casi di affido venga preferita una famiglia completa ma non essendo legalmente esclusi i single, a differenza delle adozioni, spero davvero che questo mio status non costituisca un grosso problema.

ma dai soleluna allora siamo vicine di casa

Ciao Soleluna, anch'io volevo darti il mio benvenuto nel forum !
Ti hanno già risposto molto bene, quindi posso solo aggiungere di seguire il tuo istinto e cerca di intraprendere la strada che più si adatti ai tuoi ritmi di vita, altrimenti potresti trovarti realmente in difficoltà non riuscendo a gestire il tuo lavoro, la tua bambina e l'eventuale "nuovo arrivato". Ogni bambino affidato richiede molta attenzione, forse più di quanta ne richieda un figlio proprio, proprio in conseguenza degli abbandoni che ha vissuto in passato.
Un saluto !

Ciao soleluna!

Benvenuta!

In effetti le tue sono preoccupazioni lecite saebbene accompagnate da una amorevole voglia di dare amore a uno di questi bimbi in difficoltà...

E' vero che gli affidi ai single sono minori ma in effetti la legge lo prevede e, in molti casi, una mamma e una sorella possono dare tanto amore e essere molto più di aiuto in termini di amore, accudimento e educazione, rispetto ad educatori e comunità!
Poi dipende dai casi, ci sono casi in cui è strettamente necessario una coppia genitoriale, casi in cui (sebbene sia sempre importante) l'amore di una madre può essere funzionale rispetto al progetto educativo, evolutivo del minore in difficoltà...Saranno i Servizi a valutare per l'abbinamento più idoneo al tuo caso....(E che DIO ce la mandi buona!!!!)

Io sono a disposizione, puoi scrivermi anche privatamente qualora occorresse.

A presto,
Cristina, Psicologa del Forum.

"Se tu non avessi paura come faresti a sapere che esiste anche il coraggio?"
eheheheehh questa mi sembra di averla già sperimentata...e quanto è vera!
Non sono una che si arrende, non più. Ho un grosso desiderio e farò il possibile per realizzarlo, anche se questo avrà bisogno del suo tempo.

Ciao e benvenuta anche da me,certo che troveranno una situazione adatta alla tua famiglia,vedrai!Non mollare se sara' destino arrivera' In bocca al lupo Debora

Jamin: non ancora, ma lo farò...mi rendo conto che quello è sicuramente il primo passo se voglio dare concretamente risposta ai miei dubbi.