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      CommentAuthordany
    • CommentTime6 Jun 2008
     

    Buon giorno a tutti

    Ora che Flavio (così lo chiameremo) ha terminato la sua esperienza di affidamento, posso dire la mia sulla vicenda. Sono io l'assistente sociale titolare del progetto sul bambino, progetto che certamente non ho elaborato da sola, ma supportata da una equipe che con me ha condiviso ogni passaggio.

    Credo sappiate dai miei precedenti interventi che sono una persona entusiasta dell'istituto dell'affidamento che ritengo da sempre la soluzione più idonea per gestire i problemi di un bambino in difficoltà e della sua famiglia. Non concordo con l'attuale legislazione che ferma a due anni tale istituto (seppure prorogabili) in quanto ritengo che nelle tappe dello sviluppo evolutivo due anni siano davvero pochi per consentire il superamento delle difficoltà del bambino e della sua famiglia, difficoltà dei genitori che peraltro non sono sempre superabili e con le quali talvolta un figlio deve fare i conti poi per tutta la vita. L'obiettivo dell'affidamento familiare è quindi, a mio modesto avviso, quello di consentire a bambini sani di crescere sani, facendo i conti con la loro storia, elaborandola, consentendo loro di ricevere risposte da persone che hanno creato con loro legami affettivi importanti e significativi.
    Questo viene richiesto alla famiglia affidataria: supportare un bambino, talvolta anche per molto tempo, per consentirgli di diventare un adulto sano, ma consapevole dei limiti della propria famiglia di origine. Questo percorso, anche se si avvicina per taluni aspetti alla esperienza adottiva, è estremamente più complesso proprio perchè al suo interno è ricco di emozioni contrastanti, sia per gli operatori che per chi abbia voglia di sperimentarsi nella esperienza di accoglienza. D'altra parte ormai sappiamo che anche l'adozione talvolta non è una soluzione e lo vediamo dalle stime sui numeri delle adozioni fallite.

    La storia di Flavio appartiene proprio a questa categoria: due genitori in grande difficoltà per la loro patologia, che hanno fortemente voluto questo figlio, rinunciando spesso a sé stessi per lui. Due persone che dalla vita hanno avuto veramente poco, ma che a questo figlio hanno sicuramente dato più del doppio di quanto essi stessi abbiano ricevuto. Fin dalla nascita di Flavio il Servizio ha posto in atto una serie di interventi, tesi a consentire a Flavio di godere del mondo affettivo offerto dai genitori, tutelandolo al massimo nelle zone d'ombra che da subito sono apparse problematiche. Eravamo consapevoli tutti noi operatori che avremmo dovuto, ad un certo punto della storia, trovare per Flavio una famiglia alternativa che potesse compensare gli aspetti più problematici e carenti dei suoi genitori, valorizzandone invece l'aspetto affettivo profondo che il bambino aveva assimilato nei primi sei anni di vita. Da qui il progetto di affido. (non “una patata bollente che i servizi non aspettano altro che di scaricare ai primi che chiedono un affidamento”)

    Arriva al Servizio, chiedendo informazioni sull'affidamento, una bella coppia, mi piace subito, è evidente il grande rapporto d'amore che li unisce. Si raccontano... desiderano un figlio loro che purtroppo ancora non è arrivato, ma che non escludono possa arrivare, hanno un rapporto di convivenza che dura da molti anni e sembrano voler fare questa esperienza di dono ad un cucciolo in difficoltà. Non sono del nostro territorio distrettuale, ma vengono accolti dagli operatori con grande entusiasmo, non come risorsa per Flavio, ma come risorsa futura per un possibile futuro affidamento.
    Viene loro subito consigliato di avvicinarsi a questo mondo con gradualità cominciando a frequentare una comunità (all'interno della quale non è inserito Flavio che loro conosceranno successivamente) che accoglie minori in difficoltà del territorio, per guardarli negli occhi, per consentire loro di capire e vivere l'esperienza emotivamente forte di conoscere un mondo che per molti è per soli “addetti ai lavori”, per cominciare a dare dei volti e dei nomi a dei bambini in difficoltà. Gli educatori della struttura osservano, valutano, aiutano a capire e provano a spiegare..... due mesi di frequentazione assidua e di conoscenza “dall'interno” in un percorso formativo pratico in attesa di inserirli nel percorso formativo più teorico che intanto stiamo organizzando. Vengono quindi inseriti nel vero e proprio percorso formativo, una serie di incontri dai contenuti emotivi estremamente forti, ma che mettono in rilievo, a nostro avviso, con grande evidenza le difficoltà dell'affido, il ruolo della famiglia di origine, il perchè dell'affidamento e non della adozione, il vissuto del bambino in affido, le sue messe alla prova.... il tutto attraverso racconti, testimonianze (per talune delle quali abbiamo utilizzato anche le storie raccontate su questo forum) e la coppia è sempre presente, propositiva, attenta, disposta a mettersi in gioco ed in discussione. E' proprio nella osservazione della coppia e della sua capacità di giocarsi l'emotività oltre che nella osservazione delle competenze che vanno acquisendo gradualmente, che lo staff degli operatori (formatori) composto da assistenti sociali, psicologi, educatori professionali, comincia a maturare l'idea di un possibile affiancamento a Flavio. Ad aprile viene proposto ai signori di cominciare a conoscere Flavio, di frequentarlo in attesa di capire se scatta “l'innamoramento” che permette poi di pensare ad un possibile percorso successivo.
    Inizia un lungo periodo di affiancamento al bambino che durerà da aprile fino ad ottobre. Loro saranno presenti nella vita di Flavio tutti i fine settimana (lo prelevano il venerdì per riportarlo talvolta addirittura a scuola direttamente il lunedì), lo chiamano in settimana presso la collocataria che temporaneamente si sta occupando di lui e contestualmente avviamo i primi incontri protetti con i genitori, che fino a quel momento si erano presentati nei momenti più disparati per vedere il figlio senza alcuna regola... il tutto con un Provvedimento della Magistratura che collocava il piccolo presso l'affidataria con divieto di prelievo da parte di chiunque e quindi sotto la responsabilità mia diretta (pur avendo chiesto una modifica del decreto, questa non arrivava) responsabilità che mi sono assunta certa che i tempi del bambino e della giustizia purtroppo non erano coincidenti..... mi condannassero pure per questo. Chiedo con forza al Tribunale ed ottengo che sul Decreto da trasmettere ai genitori naturali del piccolo non ci sia l'indicazione dell'indirizzo degli affidatari, considerando la madre un soggetto invadente e capace di trovare suo figlio ovunque sia. Viene riservato un cellulare a Flavio per una telefonata serale di pochi minuti (acceso solo dalle 20 alle 21) solo ed esclusivamente per meglio gestire le ansie dei genitori che altrimenti avrebbero sicuramente rotto tutte le barriere di protezione presentandosi sicuramente sotto casa degli affidatari. Tutto ciò avviene prima che Flavio venga inserito a tempo pieno nella famiglia affidataria.

    Ai primi di ottobre arriva il Provvedimento di affidamento del Tribunale ed il bambino viene affidato alla coppia. Il Servizio provvede insieme con gli affidatari all'inserimento scolastico di Flavio, a presentare il caso alla scuola, a far affiancare il piccolo da un educatore professionale scolastico per aiutarlo nella prima fase di inserimento. A qualche settimana dal primo Decreto mi viene notificato il ricorso da parte dei genitori allo stesso presso la Corte d'Appello. I genitori ricorrono al Provvedimento di primo grado asserendo di essere adeguati nella crescita del bambino, di essere perseguitati dal Servizio, che in passato aveva già allontanato altri due figli della donna, e chiedono il blocco quindi del Provvedimento di primo grado. L'udienza viene fissata a metà gennaio ed in tutta questa fase (probabilmente su consiglio del loro legale) la coppia genitoriale biologica evita ogni incontro col Servizio, comunicando però attraverso il Servizio adulti che arriveranno anche alla Cassazione se necessario. Ancora una volta relaziono spontaneamente alla Corte d'Appello la situazione, rimarcando la mano sui limiti dei genitori, che non certo per loro colpe, non riescono a dare a Flavio quanto gli occorre per crescere bene. Intanto gli affidatari iniziano a chiedere di ridurre le telefonate e gli incontri (il provvedimento di primo grado li prevedeva a cadenza quindicinale), ma con il ricorso in atto il rischio di sospensione dell'intero Provvedimento era troppo grande, pertanto la cadenza degli incontri protetti è rimasta settimanale proprio per evitare inasprimenti legali che avrebbero danneggiato il bambino. Per lo stesso motivo non si è ritenuto di ridurre le telefonate serali, che spesso erano limitate a poche parole, anche se talvolta erano polemiche ed intrusive nei confronti degli affidatari. Mi sono limitata a cercare di sostenere con ogni mezzo la famiglia affidataria, lasciando anche la disponibilità del mio cellulare privato per consentire loro di rintracciarmi anche quando non ero in ufficio. Da novembre intanto erano partiti i gruppi di auto aiuto che però non seguivo direttamente, ma attraverso una struttura comunale affidata ad una cooperativa di giovani professionisti. Ho partecipato anche ad un paio di incontri in fase di avvio, che si sono poi interrotti per mancanza di aderenti. In ogni caso tutte le volte che la coppia mi ha cercata ci sono sempre stata, ho effettuato numerose riunioni scolastiche a cadenza anche quindicinale ed ho sempre cercato di fornire risposte concrete alla loro richiesta di aiuto. Ad aprile giunge il Provvedimento della corte d'Appello che conferma l'affidamento alla coppia e dispone incontri almeno settimanali fra i genitori e il bambino. Proprio contemporaneamente a ciò appaiono chiari i primi segni di cedimento negli affidatari. Lei sente la fatica di occuparsi di Flavio, e mi chiede se dovesse demordere nonostante l'affido previsto per due anni cosa sarebbe successo. Dicono di non sostenere la fatica di dover gestire il bambino dopo gli incontri con i genitori e la telefonata serale è diventata quasi un incubo. Si sentono messi in discussione dai genitori di Flavio per il loro ruolo e nonostante tentino di far elaborare al bambino i messaggi discreditanti su di loro da parte dei genitori, non riescono più a contenere il senso di frustrazione che ciò comporta. Da metà aprile ad oggi è stato tutto in caduta libera... la revoca della loro disponibilità improrogabilmente alla chiusura della scuola, i messaggi su questo forum, le email e telefonate di sollecito a cercare soluzioni alternative a loro....
    E Flavio.... che comincia a piangere a scuola cercando la mamma, chiedendo aiuto....
    Riposiziono sul bambino l'educatore scolastico che da gennaio avevamo spostato sull'intero gruppo- classe e ripartiamo con un nuovo progetto di reinserimento temporaneo in comunità per aiutare Flavio a decantare questa fase e cercare una nuova famiglia, con i genitori naturali che sostenuti da un nuovo legale, continuano a chiedere di avere sempre più occasioni di incontro con Flavio. Per fortuna questa volta sulla mia strada c'è una brava e capace professionista che si rifiuta di effettuare un nuovo ricorso in Cassazione e con lei avvio un percorso di collaborazione che abbia come primo interesse la tutela di Flavio ed il suo futuro.

    Questa la storia.....

    I NOSTRI ERRORI:
    Sicuramente ce ne sono stati altrimenti l'affido non sarebbe fallito,
    1- Aver sopravvalutato le risorse esterne che il nucleo familiare poteva mettere in atto e probabilmente non aver letto nei tempi giusti i piccoli segnali che, letti col senno di poi, potevano essere indicatori di difficoltà degli affidatari, che conducevano all'espulsione del bambini. Preciso però che, in assoluta buona fede, al momento non avevamo letto come tali.
    2- Alcune sfasature tra i Servizi educativi coinvolti: spazio neutro, educativa scolastica, scuola, struttura di sostegno. Quando si lavora in tanti in una situazione ciò può accadere, la difficoltà di gestione della rete è il primo problema dei servizi, spesso abbiamo difficoltà di comunicazione legata anche ad una situazione di forte precariato dei mezzi che abbiamo a disposizione. Comunque ogni volta che abbiamo rilevato un problema legato ai nostri ruoli, (segnalato dagli affidatari e non) abbiamo speso ore di riunioni di rete per riallinearci, facendo ciascuno dei passi indietro rispetto alle proprie convinzioni nell'interesse di Flavio.

    E ora permettetemi una piccola difesa personale.... in un post si legge...

    ”l"incompetenza? il cretinismo? di questi servizi”
    perdonatemi MA NON MI SENTO né INCOMPETENTE né CRETINA.....

    “E' così che i servizi sociali si occupano dei bambini? “ la risposta è
    SI, CE NE OCCUPIAMO COL CUORE, TRAVALICANDO SPESSO I NOSTRI RUOLI ISTITUZIONALI. IO E COLORO CHE MI HANNO AIUTATA NELLA GESTIONE DI QUESTO DIFFICILISSIMO CASO, SIAMO SICURI DI AVER FATTO DEL NOSTRO MEGLIO

    “ritengo che l'assistente sociale sia troppo coinvolta emotivamente nei confronti di questa famiglia naturale e non ha avuto la lucidità di intervenire tanto tempo fa”
    QUANDO LAVORO SONO SEMPRE COIVOLTA EMOTIVAMENTE... E CI MANCHEREBBE PURE CHE IO NON LO FOSSI, MA COSA E' IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO E COSA E' LA GESTIONE DELLE EMOZIONI CHE, ONESTAMENTE ,CREDO, DOPO TRENT'ANNI DI LAVORO, DI AVER IMPARATO A GESTIRE. QUANDO LAVORANDO NON PROVERO' PIU' EMOZIONI... SARA' PER ME GIUNTO IL MOMENTO DI FARE ALTRO NELLA VITA....

    E ora una parola per Elena e il suo compagno:
    Non mi ero sbagliata sul vostro conto, ho rivisto ieri le stesse persone che conoscevo durante le nostre chiacchierate in formazione!! Vi ringrazio per aver dato l'opportunità a Flavio di aver segnato per lui la linea di confine fra l'essere sano e l'essere ammalato nell'anima. Riflettiamo tutti, riprogrammiamo tutto e cerchiamo per lui delle soluzioni. Flavio ormai è dentro di voi come è dentro di me..... anche se ad un diverso livello, come è giusto che sia. Io e i Servizi che rappresento ci rimettiamo in discussione, ma facciamolo tutti, solo così non vanificheremo tutto il lavoro che in questo tempo è stato fatto e che ha prodotto il risultato del bambino che tutti ieri mattina abbiamo visto. Un abbraccio affettuoso ad entrambi.....

  1.  

    La ammiro molto, per essersi presentata, dopo i duri attacchi che dal forum e da mè in prima persona vi sono arrivati.
    Chiedo scusa, ma per come sono stati esposti i fatti, in un primo momento la situazione sembrava completamente diversa.
    Sono una impulsiva, sopratutto quando si tratta di bambini, ma sò chiedere scusa, il suo scritto mi rivela grande umanità. e serietà nello svolgere il vostro delicato
    lavoro.
    A volte la rabbia per il dolore di un bambino "lasciato" fa perdere il..controllo. Se veramente le cose stanno cosi!!...Auguro a lei e i suoi colleghi un buon lavoro
    e la ringrazio per averci chiarito le cose.

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime6 Jun 2008
     

    Spero con tutto il cuore che qst bimbo trovi una sistemazione il prima possibile e tutto l'amore di cui ha bisogno

  2.  

    Ciao Dany,
    grazie per averci scritto e per averci scritto … ne avevamo proprio bisogno per capire, perché una sola campana non basta mai per farsi un quadro della situazione.
    Due anni di affido per legge … si, ma sono prorogabili e quindi in effetti non ci sono termini precisi, specie per quanto riguarda l’affido giudiziale per il quale i due anni non valgono.
    Concordo pienamente sugli obbiettivi dell’affido finalizzati ad un rientro in famiglia, laddove possibile, o ad un’instradamento verso una vita da adulti … un passaggio d’amore verso la vita, come ha carinamente detto la Palombelli nell’intervista tv a me fatta lo scorso primo giugno 2008.
    Mi piace leggere dei genitori naturali, troppo spesso (mi ci metto anche io nel mezzo) dimenticati da chi opera a favore del bambino. Bellissimo quando dici “Due persone che dalla vita hanno avuto veramente poco, ma che a questo figlio hanno sicuramente dato più del doppio di quanto essi stessi abbiano ricevuto”

    Quindi un percorso da voi seguito nel tempo … anche se mi viene da chiedere, senza polemica, ma solo per capire … per tutelare il bambino, visto che già sapevate, sin dalla sua nascita, che avrebbe avuto problemi … perché non toglierlo subito, magari dandolo in adozione, oppure in affidamento (visto che i genitori son bravi) … ma da subito? Non è troppo tardi farlo dopo? Non si creano troppi disturbi che poi è difficile “aggiustare”? Non è meglio prevenire (specie quando si ha sentore dell’imminente problematica) che curare? Magari se non adozione o affidamento … un affiancamento di una famiglia che potesse un giorno poi accoglierlo in casa. Voglio dire … perché non trovarla subito una famiglia, perché aspettare i sei anni? Da considerare, in questa domanda, che altri due figli erano già stati tolti
    Primo problema che leggo fra le righe … voglia di maternità che non arriva … forse per loro non era più indicato il percorso dell’adozione?

    Percorso della coppia … mi sembra che migliore non avrebbe potuto essere.
    Mi piace il percorso pratico – teorico che avete ideato. Mi piace perché spesso in questi “corsi” non si evidenziano (se non sorvolandole) le vere difficoltà e per molti è tutto rose e fiori. Una domanda … ma non era meglio fare prima un corso teorico e poi, come esperienza, come stage, un percorso pratico sul campo in una comunità?
    Avete utilizzato anche le storie raccontate sul nostro forum? Ne siamo lusingati  E’ bellissimo sapere di poter essere d’aiuto anche in questa forma 

    Affiancamento lento e graduale con il bambino … ottimo.
    Bellissimo che tu abbia preso posizione e ti sia esposta in prima persona assumendo anche il rischio di una denuncia … fossero tutti così gli assistenti sociali!
    Tutela anche della famiglia affidataria non mettendo l’indirizzo di questa sul decreto.
    Telefonata serale … su questo punto ero rimasto perplesso dal racconto di Elena e non capivo perché ogni sera dovesse esserci una telefonata … adesso capisco meglio … era una sorta di calmante per tenere a freno i genitori.
    Ricorso alla Corte d’Appello da parte dei genitori … e questo complica non poco la situazione e di questo Elena non ci aveva detto.
    Incontri protetti settimanali e telefonate… nel ridurli il rischio era troppo grande. Quando ci sono i legali di mezzo … un giorno vi racconterò (ricordatemelo) di una vicenda bruttissima dove tutto si sarebbe risolto se un avvocato non avesse messo il dito … e poi è andata a finire peggio (quindi l’avvocato non aveva ragione!!!).
    Cellulare privato alla famiglia affidataria … non accade mai … anche noi per alcuni casi abbiamo solo il numero dell’ufficio o semmai il cellulare del lavoro (spento in orario fuori ufficio).
    Gruppi di auto aiuto che si interrompono per mancanza di aderenti … cose dell’altro mondo!!! Chi prende un bimbo in affido, che lo riconosca o meno, ha bisogno di aiuto … qui il comune provvede e chi dovrebbe e potrebbe usufruirne non ne approfitta!!!
    Corte d’Appello a favore della coppia affidataria. Grande risultato e non per niente scontato.
    Affidatari che cedono perché messi in discussione dai genitori del bambino, affaticati per il troppo peso … ma cosa pensavano che fosse una passeggiata nel bosco?
    L’educatore sul bambino … altra buona risorsa messa in campo dai servizi.
    Questa famiglia, a mio parere, non può certo dire di essere stata abbandonata.
    Un plauso al nuovo avvocato che è andato al di là del suo mandato contro i propri interessi per tutelare il bene del bambino.
    Errori: I primi cedimenti dei genitori non letti … non lo chiamerei errore, ma piuttosto speranza e se errore c’è stato è stato in buona fede volendo credere che quella famiglia, considerata da tutti a suo tempo una buona risorsa, potesse continuare in questo cammino, visto che comunque gli sono stati dati dei buoni supporti.
    Mancato coordinamento … e questo è il male comune a tutti i servizi.
    Dalla tua storia si comprende meglio l’intera vicenda, grazie di avercela segnalata con così grande dovizia di particolari. Penso abbia fatto bene a tutti.
    A me ha fatto capire che ci possano essere anche errori da parte di tutti … ma che il bimbo deve essere il primo a dover essere tutelato … e non voglio ripetermi sulle idee già esposte i precedenza …
    Bellissimo quello che dici Dany “quando lavorando non provero' piu' emozioni... sara' per me giunto il momento di fare altro nella vita....”: Purtroppo viene insegnato a educatori, psicologi, assistenti sociali a restare distaccati … ma credo che a lavorare bene siano solo le persone che riescono a sentire una carica emotiva per ogni situazione e a trattare i bambini e gli adulti come persone dotate di cuore, anima, sentimento … e non come faldoni o pratiche da sbrigare.
    Bellissimo, non ha bisogno di commenti, l’ultimo messaggio, la mano tesa ad Angela e compagno.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime6 Jun 2008 modificato
     

    Buon giorno,
    è bello leggere anche l'altra metà della verità...è costruttivo e si legge anche tanto amore e partecipazione dalle sue parole...
    posso farle alcune domande? Perchè proprio alcune cose non le capisco..
    - Perchè si aspettano sei anni prima di iniziare un percorso di affido quando i servizi già sanno in partenza che anche se i genitori naturali amano profondanente il bambino non riusciranno sicuramente a prendersi cura di lui?
    - Come mai inizialmente gli incontri con la famiglia affidataria erano di nascosto, perchè la famiglia naturale non ne sapeva nulla?
    - Mia figlia, dai nonni che l'adorano e lei ama profondamente, quando è in vacanza con loro e mi sente al telefono piange. Come mai avete pensato fosse sana una telefonata serale ogni giorno? Una telefonata che sicuramente rattrista il bambino e non lo fa abituare alla nuova situazione.
    - Perchè avete pensato che la famiglia affidataria doveva avere una rete di persone intorno quando loro vi hanno espressamente detto che non avevano nessuno?
    - L'educatore che ha criticato il modo di educare degli affidatari come ha potuto farlo e perchè?
    - ma Flavio quali catastrofici comportamenti aveva?
    Sono veramente confusa..e dispiaciuta.....tutti questi adulti..e un cucciolo sballottato...

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      CommentAuthordany
    • CommentTime6 Jun 2008
     

    Ciao Riccardo e grazie per avermi consentito di chiarire.... rispondo:

    per tutelare il bambino, visto che già sapevate, sin dalla sua nascita, che avrebbe avuto problemi … perché non toglierlo subito, magari dandolo in adozione, oppure in affidamento… ma da subito?

    1- Il Tribunale di Roma non avrebbe mai avallato un affidamento familiare alla nascita... piuttosto avrebbe optato per un'adozione. Sono convinta, come poi è successo, che i genitori, sia nel caso di un affido che di una dichiarazione di adottabilità avrebbero fatto ricorso con tutte le loro forze col rischio di lasciare il bambino nel limbo anche oltre un anno (ammesso che fossero riusciti ad emettere un provvedimento di abbandono).

    2- La nascita di Flavio ha rappresentato davvero un momento di grande recupero per i genitori, il maternage è stato davvero molto intenso e partecipato e gli elementi di dubbio che tutti abbiamo avuto alla conoscenza della gravidanza, pur permanendo dopo la nascita del bambino (spingendoci a monitorare da vicino la situazione), ci ha costretti ad attivare intorno a Flavio una gran rete educativa che è stata sufficiente per qualche anno (asilo nido, permanenza prolungata, centro diurno e quant'altro.....). Una prima segnalazione al Tribunale per i Minorenni quando Flavio aveva tre anni si chiuse con l'affidamento al Servizio sociale... e ci siamo dovuti inventare di tutto....

    3- Situazione di supporto affettivo... anche qui avevamo individuato in una persona molto più adulta della madre un sostegno forte al maternage... questa è stata poi la persona con cui Flavio è stato per tutto il periodo di affiancamento all'affido e che ha avuto per lui il ruolo di un zia anziana (riconosciuta come tale anche dalla madre stessa)

    4- Ricordo, ed è la legge, non la mia opinione, il primo articolo della legge che regolamenta l'affido e l'adozione, la carta internazionale dei diritti del fanciullo che sancisce al primo punto: “il minore ha diritto ad essere educato nella sua famiglia di origine... gli stati devono supportare le situazioni di difficolta dei genitori.....ecc ecc”

    5- La famiglia affidataria non risiede nel territorio del nostro distretto, e credo comunque che la rete amicale non potevamo imporla noi dall'esterno, il nostro ruolo è quello di far conoscere le persone, favorire lo scambio di opinioni e di pensieri, ma la rete amicale a cui rivolgersi per chiedere aaiuto è assolutamente personale...

    6- Gli incontri NON erano di nascosto... quando cominciammo l'affiancamento non eravamo sicuri che potesse diventare affido. Flavio iniziò a conoscere delle persone (peraltro aveva già conosciuto un'altra coppia, senza che ciò avesse poi un seguito... non ci erano piaciuti granchè...) La frequentazione iniziò e Flavio decise di non dire ai genitori nulla. Fu il Servizio poi a comunicare formalmente ai genitori quando avemmo qualche certezza in più sul progetto.

    7- già nell'ultimo anno di asilo e all'inizio della prima elementare Flavio era irrascibile, talvolta violento, aveva problemi a confrontarsi con gli altri bambini.. e i ns interventi furono tutti tesi a sostenerlo affettivamente e dal punto di vista educativo... dai risultati di tutti gli interventi messi in atto, (affido compreso che forse è stato l'intervento più incisivo) avendo passato con Flavio l'intera giornata di ieri mi sento di dire che abbiamo fatto bene... che hanno fatto bene Elena e suo marito

    8-Flavio non è sballottato.... trascorrerà le vacanze scolastiche come ha sempre fatto da quando era piccino nel centro diurno a lui familiare, con gli operatori che già conosce e, se vorranno (ma hanno già dato la disponibilità in merito), con la presenza affettiva degli affidatari che hanno chiesto di NON sparire dalla sua vita....

    Un'ultima cosa... niente ansie Flavio non è un povero bambino abbandonato... è un bambino intorno al quale gli adulti si stanno confrontando e lui... per ora si gode le vacanze.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime6 Jun 2008
     

    Grazie per la cortese risposta

  3.  

    Allora..tanto rumore per nulla!! Ilbambino sta benone al centro diurno, dove dormirà di notte?!
    Bene!

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime6 Jun 2008 modificato
     

    Emilia ho letto e devo dire che ancora una volta prima di parlare dovrei sentire da tutte e due le parti.Certo che in questo momento mi sento un po' a disaggio perche' ho giudicato male persone che in fondo provano con tutto le loro forze a fare un lavoro difficile,chiedo scusa per averlo solo pensato.Ci sono anche persone professionali che si mettono in gioco e in discussioni come noi e per questo vanno rispettate.SCUSA DAny

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      CommentAuthorelena
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Cara Dany, consentimi di rispondere e di fare alcune precisazioni molto importanti ... mi scuso con gli altri, ma mi rivolgerò a te direttamente:

    “due mesi di frequentazione assidua e di conoscenza “dall'interno” in un percorso formativo pratico in attesa di inserirli nel percorso formativo più teorico che intanto stiamo organizzando”

    Dopo 2 visite alla casa famiglia ci è stato proibito dagli operatori di avvicinarci ulteriormente perchè la mamma di Flavio aveva comperato l’auto e poteva capitare da un momento all’altro e a detta della collega che ti ha affianacata nel ns incontro di ieri (se è sincera te lo potrà confermare) , tu non avevi ancora trovato il modo di dire ai genitori di Flavio che dovevano attenersi all’incontro (F. Aveva proprio usato l’espressione “troppo coinvolta”), tutti gli operatori non erano contenti perchè le cose non erano state messe in chiaro.
    Morale: non abbiamo avuto praticamente nessuna esperienza pratica perchè 2 visite in casa famiglia sono assolutamente non signifdicative.

    “una serie di incontri dai contenuti emotivi estremamente forti, ma che mettono in rilievo, a nostro avviso, con grande evidenza le difficoltà dell'affido, il ruolo della famiglia di origine, il perchè dell'affidamento e non della adozione, il vissuto del bambino in affido, le sue messe alla prova.... il tutto attraverso racconti, testimonianze “

    E’ mancato uno psicologo e se vai a leggere nella mia scheda di partecipazione l’ho espicitamente indicato ... non sono venuti “gli affidati” a portare la loro esperienza non è venuto l’avvocato .... Abbiamo parlato molto di conflitto ... è vero, ma nessuna ha spiegato come si traduca in pratica un conflitto e con che cosa ci si ritrovi a combattere quotidianamente ... abbiamo parlato di regressione ma io non sapevo cosa potesse essere una regressione ... solo quando le sperimenti le comprendi .... e puoi ritrovarti a non farcela a gestirle ...

    “Viene riservato un cellulare a Flavio per una telefonata serale di pochi minuti (acceso solo dalle 20 alle 21) solo ed esclusivamente per meglio gestire le ansie dei genitori che altrimenti avrebbero sicuramente rotto tutte le barriere di protezione presentandosi sicuramente sotto casa degli affidatari.”

    Lo abbiamo già detto ieri, è un’ipotesi ... abbiamo la fortuna di abitare vicino ad esponenti delle forze dell’ordine, guarda caso amici .... la cosa si sarebbe gestita ...
    Mentre mi sento di dire che la telefonata non è di pochi minuti spesso è di lunghi penosi minuti ... sai bene di cosa parliamo ...
    Proprio poco tempo fa Flavio ci ha detto, dopo avere appeso il telefono, “non ce la faccio più ... sempre le stesse cose .. certe volte non ho proprio voglia” e l’ha anche detto alla mamma.

    “Per lo stesso motivo non si è ritenuto di ridurre le telefonate serali, che spesso erano limitate a poche parole, anche se talvolta erano polemiche ed intrusive nei confronti degli affidatari.”

    Non talvolta, troppo spesso, tu non c’eri e non hai sentito e se cmq pensi a tutti i racconti che ti abbiamo fatto dovresti essertene fatta un’idea!
    L’ultima è stata quella del sequestro di persona. Poverino, gli aveva solo detto che andavamo a mangiare una pizza ed eravamo in macchina ... e lei ha iniziato ad urlare “dillo a quei 2 ... che questo e un sequestro di persona “ e dopo le urla arriva un secco buonanotte e la linea cade ...
    Dopo la telefonata lo fai ragionare, si tranquillizza, ma poi in pizzeria lo vedi, ogni tanto è assente, un po’ spento mentre di solito è vivace ... insomma che cosa penserà????

    “Mi sono limitata a cercare di sostenere con ogni mezzo la famiglia affidataria, lasciando anche la disponibilità del mio cellulare privato per consentire loro di rintracciarmi anche quando non ero in ufficio.”

    Non sentiamoci eroi per questo, non ho mai evidenziato quello che io ho messo a disposizioen, ad esempio di non aver potuto fare visita con la frequenza che desideravo alla mia famiglia per non far perdere a Flavio giorni di scuola, anche se avevo il tuo consenso ... e soprattutto per non dover chiedere di saltare l’incotro con la mamma ... cosa che non ho mai fatto, se non a Natale e Pasqua per andare a trovare i miei e quando ero sotto minaccia di aborto e ti ho solo chiesto di posticiparlo di 2 giorni ...
    Riguardo al “con ogni mezzo” mettiamoci anche la disponibilità che avevi paventato da parte della struttura (intendo quella presso cui ora è Falvio). Anche a beneficio dei lettori ti ricordo che dovevamo addirittura poter portare il bambino ogni tanto, per poter staccare un pochino e in caso di necessità se avessimo dovuto partire.
    Ebbene. Subito dopo i primi incontri, ai quali avevo portato il bambino un qurto d’ora, mezz’ora prima dell’incontro, sono stata chiamata per essere avvertita che dovevo portare Flavio all’orario preciso perchè non c’erano gli operatori (quando c’erano operatori a volontà per il centro diurno .........). Mi dissero che c’era il rischio che incontrassi i genitori senza la presenza di acluno ... ma operatori ce ne erano e tanti. Per le 2 volte in cui ho chiesto di tenere il bambino un po’ di più perchè avevo bisogno effettivo ho dovuto chiedere la carità ... accoradatami con te trovavo immancabilmente una faccia stranita “ non ci ha avvertito nessuno non ne sappiamo nulla” e poi mi domandate perchè non ho chiesto? “di mio tendo a non chiedere aiuto ... ammetto che possa essere un difetto ... ma sono fatta così ...” che cosa potevo chiedere con queste premesse?
    E così ogni settimana, nel giorno dell’incontro ero con lui in un parcheggio, per un tempo variabile fra in quarto d’ora e la mezz’ora ... a giocare “a iniza per ...e finisce per ....” (purtroppo è un percorso con una durata estremamente variabile e ho sempre preferito arrivare per tempo che in ritardo ...) quando c’era un centro diurno, quello in cui Flavio era stato seguito fino ai 6 anni che NON lo poteva ricevere ...

    “Ho partecipato anche ad un paio di incontri in fase di avvio, che si sono poi interrotti per mancanza di aderenti.”

    Ti ricordo che a parte problemi seri siamo sempre stati presenti ai pochi incontri fatti, tenedo conto dei salti mortali fatti perchè il giorno coincideva con l’incontro del bambino con i genitori e allora quel giorno andavo al lavoro, non pranzavo, uscivo e lo andavo a prendere, lo portavo all’incontro, tornavo al lavoro, prendevo mio marito, ritiravamo il bambino e andavamo al gruppo di mutuo aiuto ... (totale circa 100 KM ..., 80 solo con l’incontro protetto ) e comunque, a noi nessuno ha mai detto che non vi erano partecipanti, ma che semplicemente gli incontri erano sospesi perchè si stava studianodo una nuova forma (era chiaro che non funzionavano) e che ci avrebbero fatto sapere una nuova data per riunirci.
    Non nego che, in tempi relativamente recenti, mi hai fatto la proposta di fermarmi e parlare con F. La psicologa, ma hai sempre conlcuso con “ti farò sapere” così come per l’ipotesi di tenere il bambino presso la struttura per tutto il pomeriggio quando c’era l’incontro, cosa che mi avrebbe agevolata .. è sempre stato un gran vedremo e un gran faremo ... con veramente pochi fatti .... del resto se la disponibilità delle struttura era quella che ho visto io c’era da aspettare e sperare ......

    “ho effettuato numerose riunioni scolastiche a cadenza anche quindicinale ed ho sempre cercato di fornire risposte concrete alla loro richiesta di aiuto.”

    Te l’ho già detto, non ho trovato le maestre concordi su quanto affermi. Credo che aspettassero di parlare con te ... e credo che tu glielo debba ....

    “Ad aprile giunge il Provvedimento della corte d'Appello ...........................
    Lei sente la fatica di occuparsi di Flavio, e mi chiede se dovesse demordere nonostante l'affido previsto per due anni cosa sarebbe successo.”

    Ripeto. Non era aprile quando ho mostrato i miei primi segni di cedimento .... e dopo l’accesa discussione di ieri ho controllato la data esatta in cui è morto il nostro amico cosa successa mentre eravamo insieme ( 8 Febbraio !! se vuoi ti mostro il telegramma). Eravamo a casa nostra a raccontare di Flavio, un bambino che aveva 3 anni, che la mamma andava a prendere all’asilo ... lui scappava, lei lo acciuffava per i capelli e lo riempiva di calci davanti all’indignazione delle altre mamme a poi andava ad autodenunciarsi .... parole lette da te dai verbali ... questo per parlare di un allontanamento che doveva essere fatto molto tempo prima che il bambino avesse 6 anni ... credo che anche agli occhi di un profano, una donna che prende a calci un bimbo di 3 anni tenendolo per i capelli non stia così bene !!!!
    Spendo ancora una parola per ribadire che la mia gravidanza, purtroppo interrottasi, non ha nessuna relazione con la fine dell’affido che ha iniziato a profilarsi dentro di me quell’8 febbraio anche se ti dissi che avevo solo bisogno di una via di fuga, di sapere che c’era .....

    “E Flavio.... che comincia a piangere a scuola cercando la mamma, chiedendo aiuto....”

    Suppongo provenga dall’educatore sul quale c’è molto da dire ....
    Ho parlato ogni 15 giorni con le maestre, da aprile ad oggi, non mi hanno detto nulla del genere ...
    Flavio NON INCOMINCIA .... Flavio ha sempre chiamato “mamma” quando piange ... e ha sempre pianto nella fase di capriccio quando non vuole lavorare sia a casa che a scuola ....

    Questa mattina alla recita, in cui Flavio è stato un magnifico principe, sono stata contattata da alcune mamme che non conoscevo che mi hanno chiesto se c’è modo di poter rivedere Flavio ma hanno espressmente chiesto: senza l’educatore perchè i bambini hanno riportato di interventi molto discutibili fatti sia nei loro confronti che di quelli di Flavio ... e ricordo che anche una delle maestre, tempo fa, mi ha detto di non essere stata daccordo con quento operato dall’educatore in più di una occasione ... per non parlare della critica fatta a Carnevale, al bambino, nei confronti del nostro operato, critica che doveva essere eventualmente fatta alzando il telefono e chiamando me o mio marito ....ma di questo ho già diffusamente parlato ... Avevi comunque riconosciuto che l’educatore “aveva fatto casino” parole tue .... ma ti rendi conto di cosa ha casuato questo casino nella gestione già non facile di Flavio?

    “1- Aver sopravvalutato le risorse esterne che il nucleo familiare poteva mettere in atto”

    Due persone con un lavoro molto impegnativo, con grandi responsabilità, senza ombra di parente, con tanti amici ma purtroppo non in zona, con una situazione di salute (mia personale) particolare, il tutto MAI nascosto fin dall’inizio, anzi tirato fuori come possibile futura difficoltà ... ma a questa domanda avevi risposto dicendo che “attorno alla famiglia affidataria doveva esserci una rete di aituo e che non doveva essere lasciata sola “... non ho ancora capito oggi che cosa sia questa rete ... l’educatore che ha fatto un sacco di danni? Le operatrici che non hano protetto l’incontro quando il bambino ha espressamente chiesto che stessero con lui mentre vedeva la mamma? Richiesta che gli è stata negata? Un bambino che il giorno prima di andarsene di qui ci ha detto che lui ha tantissima paura della mamma? Quale rete ha supportato questo bambino?L’educatore che gli ha detto che la mamma non è malata ma solo stanca? Quale rete ha supportati noi ?

    Il dato di fatto è che da quando ha saputo di andarsene è tornato il bambino dell’estate, ha fatto pace con il desiderio e il volere della mamma per lui ... che se ne vada via da quei 2 bastar .....
    E ha incominciato ad aprirsi a tirare fuori tutto, quasi a dirci .. mi sono comportato male con voi ma ho dovuto subire questo quello e quell’altro ... “ma lo sapete che ...” “Elenì ti devo dire una cosa .... “ ed è uscito tutto ... la cosa che più mi ha sconvolta è stata “mamma ha detto che da grande dovrò sposare una donna che vuole lei, malata e faremo un piccolino così, malato” e io “ma figurati, sei così bello, troverai una ragazza bellissima avrete dei bimbi bellissimi e tu sarai un bravo papà’ e Flavio “ no perchè la mamma ha detto che mi farà divorziare e se non divorzierò mi manderà in galera e io ho tanta paura della galera, mamma ha detto anche che deciderà sempre lei per me anche quando sarò grande e non potrò fare quello che voglio” sembrava rassegnato, oppresso ... come ogni volta, gli ho detto che deve imparare a decidere secondo quello che lui, il bambino Flavio vuole nel suo cuore, per quelli che sono i suoi sogni e i suoi desideri... e non badare troppo a cosa gli altri vogliono per lui , tutti inclusi anche io e mio marito .... Flavio si è innamorato di un cantante che in casa nostra regna sovrano, Renato Zero, gli abbiamo raccontato che anche il padre di Renato non era daccordo che lui cantasse, ma lui ha inseguito il suo sogno, quello che c’era ne suo cuore e ce l’ha fatta ...

    Da qui poi a dire che molte cose non sono vere e che la mamma non può averle dette e che il bambino “manipola la realtà” (frase che non mi è mai andata giù perchè quando viene fuori qualcosa scomodo è il bambino che manipola ...) è facile, fate pure, io in parte ho cercato di tirarle fuori ieri anche se con rabbia ... il consiglio è di analizzarle attentamente e farne qualcosa di buono ... Io conosco bene Flavio, ho vissuto vicino a lui questo ultimo anno, e so che se dice che mamma ha detto che lui è brutto e meno intelligente degli altri è vero ! e se anche lo avesse avvertito interpretando male qualcosa perchè non parlargli dopo l’incontro e spiegargli che invece è intelligente sveglio e vivace?

    “Non mi ero sbagliata sul vostro conto, ho rivisto ieri le stesse persone che conoscevo durante le nostre chiacchierate in formazione!! Vi ringrazio per aver dato l'opportunità a Flavio di aver segnato per lui la linea di confine fra l'essere sano e l'essere ammalato nell'anima. Riflettiamo tutti, riprogrammiamo tutto e cerchiamo per lui delle soluzioni. Flavio ormai è dentro di voi come è dentro di me..... anche se ad un diverso livello, come è giusto che sia. Io e i Servizi che rappresento ci rimettiamo in discussione, ma facciamolo tutti, solo così non vanificheremo tutto il lavoro che in questo tempo è stato fatto e che ha prodotto il risultato del bambino che tutti ieri mattina abbiamo visto. Un abbraccio affettuoso ad entrambi.....”

    Grazie per queste parole, le ho sperimentate molto bene quando lo stavo lasciando e piangevo e lui mi ha preso la faccia fra le mani e mi ha detto “Elenì pensa alle cose belle ... come mi dicevi tu quando ero triste” Forse gli avremo dato solo un anno della nostra vita, ma sono sicura che per lui abbia fatto la differenza ... oggi siamo un po’ tristi quando pensiamo a qualche sculacciata che gli ha arrossato il sedere, ma anche in quella c’è stato un grande amore come quello di un abbraccio e lui lo sa !

  4.  

    I qualità di cittadina, di utente che paga le tasse, di mamma , di donna, oggi dico che, sono stufa di leggere accuse e controaccuse, pentimenti e tentativi di salvarsi in corner!! Voi adulti, voi pagate perchè svlgiate un lavoro che dovrebbe avere qualcosa di umanamente pietoso, voi signori signore che sembra abbiate come unico scopo quello di sciacquarvi la coscienza davanti a chi vi legge, voi provate a sognare stanotte gli ochhi di questo bambino, provate a pensare a quale futuro lo aspetta, e abbiate almeno un attimo di pietà per lui, che per voi stessi ne avetre avuta abbastanza!!!!

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    ...Elena...ma quanto lo ami questo bambino?!?
    Se doveste cambiare idea e se fosse ancora possibile riaverlo con voi, io ci son anche solo per fare una chiacchierata tra mamme...e conosco almeno altre tre persone che, come me, ti darebbero anche loro un aiuto...anche solo per ironizzare e tirarci su il morale....

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Io, sinceramente, in questo momento non ho parole......:face-crying:

    •  
      CommentAuthordany
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Ciao Elena… Non è mia intenzione qui fare polemiche su cose che abbiamo già detto e su cui ci siamo confrontate personalmente e sai che non mi sono mai tirata indietro davanti al confronto. Ho abbondantemente ammesso le sfasature, senza ovviamente entrare nei dettagli dei quali abbiamo parlato al lungo in privato con maggiore possibilità di fare nomi e affrontare circostanze avvenute.
    Sono e resto convinta, come quando pensai a voi come possibili affidatari, che siate le persone adatte ad aiutare Flavio proprio per il rapporto di grande amore che vi lega fra voi e che vi ha legati entrambi a lui. Credo la vostra grande risorsa sia la capacità dimostrata di saper affrontare le difficoltà cercando delle possibili soluzioni. Rinnovo la mia disponibilità a riformulare l’intero progetto con voi, fermi restando i vincoli giuridici e legali che mi verranno posti, travalicandoli ove necessario nell’interesse di Flavio, ma sempre con giustificazioni tali che mi consentano di difendermi qualora mi trovassi a rispondere del mio operato davanti ad un Magistrato…. E non solo nel mio interesse, ma soprattutto nell’interesse di Flavio che davanti ad un nostro errore potrebbe essere restituito al suo dolore senza possibilità di aiutarlo.
    Se proprio davanti alle difficoltà che dobbiamo superare saremo disposti a sederci ad un tavolo e riprogrammare lasciandoci alle spalle gli errori (con la consapevolezza di non ripeterne), e di prendere da questa esperienza quanto di positivo è emerso, forse avremo dimostrato a Flavio, e non solo a lui, che il mondo degli adulti è ancora capace di difendere i suoi cuccioli e di occuparsene in modo maturo.
    Io sono qui, a casa mia, di sabato mattina, a rispondere e a rilanciare un messaggio che mi viene da dentro…. Riproviamoci, ma con la testa e il cuore sgombro da rabbie e polemiche guardando avanti e affrontando la realtà. Se volete io ci sto…

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Qusta grabde persona disposta a perdonare e prendere atto dei propi errori e' da AMMIRARE comunque andra' il mondo fortunatamente e pieno anche di persone pronte al confronto e al dialogo per il BENE DI FLAVIO:DATEGLI UN'ALTRA POSSIBILITA' ,MA SE SIETE CONSAPEVOLI DI NON RIUSCIRE IN ALCUN MODO A METTERE DA PARTE TUTTO QUELLO CHE VI SIETE DETTI E CHE AVETE SCRITTO NON PROVATECI NEMMENO.RINIZIARE METTENDO DA PARTE RANCORI E NEL PIENO RISPETTO RECIPROCO POTETE RICOMINCIARE.UN BOCCA AL LUPO!

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Elena, ti mando un saluto affettuoso. Ora devo elaborare per un pò dentro di me questo topic sconvolgente, molto più schoccante della tua frase "spero che esca da quella porta per non rivederlo mai più". Frase che aveva fatto volare paroloni e frasi fatte. Sono profondamente colpita, segnata, svilita, umiliata da questo topic e come me, so, altre persone.

    Un bacio anche a Flavio, soprattutto a lui, che non è un povero bambino abbandonato... è un bambino intorno al quale gli adulti si stanno confrontando e lui... per ora si gode le vacanze.

  5.  

    Una domanda mi martella in testa....Elena, Dany...ma ce l"avete un telefono per comunicarvi cose cosi?? aVETE BISOGNO DI UN PALCO CON IL PUBBLICO CHE APPLAUDE, O SI COMMUOVE??...state facendo di una tragedia uno spettacolo per vedere chi raccoglie più punti!!!!
    Chi è più brava con le parole??? chi commuove di più??????
    E Flavio.....che sarà sicuramente Felice a giocare...... VERGOGNA:
    Se questo è il forum in cui inizialmente ho creduto, se è questo per voi la serietà dell"affido!!!!!! Ma siate Donne e parlatevi in privato e con rispetto e dignità
    Perdio si tratta di un BAMBINO, non della vostra visibilità.
    Non scriverò più niente, ma per l"amor di Dio Piantatela:

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    MARZIA SCUSA ,MA QUESTO FA PARTE ANCHE DELL'AFFIDO,CONOSCERE SERVE PER NON FARE GLI STESSI SBAGLI,NON SEMPRE VA TUTTO BENE E QUESTO CI AIUTA A CAPIRE CHE PARLARE FA BENE A TUTTI .PRIMA DI CONCLUDERE UN AFFIDO.MAGARI PESANDO LE PAROLE SOPRATUTTO NEI CONFRONTI DEL BAMBINO.

    •  
      CommentAuthorpara
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    ciao a tutti
    come sapete sono nuova del portale, e non ho seguito la vicenda passo passo. e proprio per la mia voglia di "affido" vorrei provare a capire meglio partendo proprio da questo caso diciamo così "plateale" visto che ne avete discusso in pubblico.
    PREMESSA ho voglia di CAPIRE e non di polemizzare.

    - la famiglia affidataria può decidere di non rivelare il suo indirizzo? e di non partecipare ai colloqui con i genitore dei bambini in affido?
    - con quali motivazioni l'assistente sociale ha richiesto l'allontanamento di flavio dalla famiglia di origine?
    - flavio non ha titolo per denunciare all'autorità la paura che ha nei confronti dlla mamma? e quindi di dare maggiore peso alle richiste dell'assis soc verso il tribunale?
    - se la madre di flavio avsse aggredito la signora cosa sarebbe successo a flavio? e cosa avrebbe reagito il tribunale?
    - flavio tornerà nella sua famiglia?

    credo che in questa vicenda ci siano state incomprensioni create da una mancanza di dialogo.

    un bocca al lupo a tutti
    :face-sad:

    -

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    a me pare che se oggi Flavio, rassegnato e oppresso, accetta le folli parole della mamma "tu sposerai una ragazza malata..." significa che tutte le parole dette, gli incontri , le persone, i professionisti e no che hanno lavorato su questa storia sono stati inutili.Come non aver fatto nulla. La psiche di un bambino si forma con quello che gli si dà, indipendentemente dagli alibi, dalle scuse, dalle giustificazioni, anche se validissime.

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Io non sono d'accordo e non ritengo giusto dire inutile ad una persona.Ognuno di noi serve a qualcosa,a mio parere le cose non sono andate come dovevano a causa di disguidi o di incomprensioni ma si parla di persone e di bambini .Ognuno di noi a dei pensieri e assimila il tutto in maniera diversa ed elabora quello che riceve o ale o bene.Noi non possiamo dire che c'e' qualcuno che a sbagliato o ha fatto la cosa giusta ,pensiamo magari di fare la cosa giusta ma viene interpretata male.Specialmente quando si parla di bambini che incamerani tutto a modo loro.Imiei alcune volte riaggiscono o rispondono in un modo che non hanno mai visto e sentito ma le influenze negative sono quelle che si ricordano piu' facilmente.Non sono in grado e non voglio difendere nessuno ma almeno non puntiamo il dito su nessuno.Non posssiamo pensare che e' stato tutto negativo.

    •  
      CommentAuthorAlbe
    • CommentTime7 Jun 2008 modificato
     

    Tutta questa vicenda mi ha trasmesso una tristezza e un peso che metà è già troppo…

    Non ho commentato fino ad adesso, ma ora le parole si stanno praticamente digitando da sole sulla tastiera….

    Non volevo giudicare, tanto più che io sono uno spettatore “esterno” al mondo dell’affido: sono “solo” il papà di tre figli “di pancia”.

    Ma le parole di Elena mi hanno fatto veramente male.

    E alloro scrivo solo questo: consiglio ad Elena di leggere quella mail che ha postato Riccardo due giorni fa nel thread “Ho bisogno di un consiglio”.

    Di leggere di quella mamma anziana e vedova che da 12 anni (DODICI ANNI !!!!!!!!) ha preso con sé un figlio con un grave handicap MENTALE E MOTORIO e ogni santo giorno deve lavarlo, sollevarlo, cambiargli il pannolino….bambino che ha sicuramente mille altre necessità che io nemmeno riesco a immaginare. Il tutto in una città come Napoli con tutti i problemi che sappiamo….

    E ora questa mamma chiede aiuto, ma non aiuto per sé ma per suo figlio: è preoccupata PER LUI non PER SE’ è preoccupata che invecchiando non potrà più accudirlo con l’amore e le mille attenzioni di cui ha bisogno.
    IL FIGLIO è la sua preoccupazione NON la sua vecchiaia o la sua salute (di lei).

    E dopo aver letto questa storia rileggo nelle parole di Elena i suoi “insormontabili” problemi: avere tempo per andare a trovare i genitori , dovere aspettare in macchina per un quarto d’ora o mezz’ora prima degli incontri perché è in anticipo, ed altre amenità simili.

    La mamma di Napoli chiede discretamente aiuto a Riccardo privatamente via mail attraverso la cognata dopo DODICI ANNI di AMORE TOTALE verso suo figlio.

    Elena viene su questo forum dopo POCHI MESI dall’inizio dell’affido di un bambino di 7 anni ( non un tossicodipendente di 18 come giustamente sottolineava Perlanima) a sbandierare le sue “ragioni” ai 4 venti mettendo in piedi un pubblico battibecco che a me sembra quantomeno patetico e deprimente.

    Penso alla madre di Napoli e alla sua DEDIZIONE TOTALE verso il figlio handicappato che la vita ha messo sulla sua strada.
    E poi rileggo le parole di Elena:

    “Avrei dovuto fare una rinuncia completa alla mia vita e dedicarmi anima e corpo alla causa di questo bambino”

    La MIA vita?
    La vita di un padre o di una madre per me COINCIDE CON QUELLA DEI FIGLI :
    con l’arrivo dei figli non esiste più la "MIA VITA" esiste la "NOSTRA VITA", da quando loro sono arrivati “SIAMO NOI”

    "SIAMO NOI",
    “SONO IO”, non esiste più.

    "SIAMO NOI", nel berne e nel male, in ogni cosa, ogni giorno, ogni minuto, questo è FAMIGLIA PER ME

    ….E mi cadono le braccia quando leggo che lei e il marito sono:

    “Due persone con un lavoro molto impegnativo, con grandi responsabilità”

    …..Ah già le grandi responsabilità….evidentemente la responsabilità di UN FIGLIO è secondaria rispetto a quelle del lavoro, quindi è ovvio che lei dica:

    “non vediamo l'ora che esca dalla porta di casa nostra ... abbiamo deciso di non avere più alcun contatto
    con lui ... vogliamo solo dimenticare ....”

    Penso alla madre di Napoli è alla grandezza del suo amore (vorrei riuscire ad essere per i miei figli un decimo di quello che è stata lei per il suo….) e la tengo gelosamente nel mio pensiero come esempio.

    Penso ad Elena e sono sempre più convinto che qualcuno (da una parte, dall’altra o da entrambe) ha commesso degli errori madornali e imperdonabili che si sono abbattuti come una mannaia su un bambino già profondamente ferito.

    .....Ecco, non ce l’ho fatta mi sono messo a giudicare ma non ce la facevo più a leggere queste cose.

    Concludo con le parole di Riccardo che ha infinitamente più titolo di me per giudicare:

    “ … ma cosa pensavano che fosse una passeggiata nel bosco?”

    E penso al suo monito che giustamente spesso sottolinea nei suoi interventi nel forum quando dice: voi un figlio vostro “di pancia” lo mandereste via?Ovvero: Un figlio è un figlio, sia che arrivi per la via della pancia che per la via del cuore…

    Che tristezza.

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Ho riflettuto e ne sono uscita ulteriormente sconsolata.
    A prescindere dai torti e dalle ragioni dei due contendenti, mi associo a Marzia e trovo veramente di cattivo gusto questo contedere pubblico su un bambino.
    Le vostre ragioni spiegatevele privatamente, pibblicamente tutto diventa estremamente irritante e sgradevole.
    Mi chiedo, e credo sia lecito, quali siano i legami tra Riccardo e l'ass soc di Elena, visto che è entrata in questo forum per la prima volta per iniziare questo dibattito. Chi le ha segnalato che si parlava di lei? Se la si è invitata a rispondere alle frasi di Elena, bisognava anche pregarla di essere professionale. Ed, Elena, lo so che avere problemi a diventare madre biologicamente è un'esperienza tremenda, ma non è l'affido la strada per essere madre se non lo si può essere naturalmente (e spero con tutto il cuore che il tuo desiderio di maternità si avveri al più presto).
    Mi chiedo anche dove sia il moderatore di questo forum che permette tale vergogna.
    Veramente, ha fatto tanti danni questa esposizione un pò infantile delle rispettive ragioni.
    Baci sempre a Flavio, che in questo momento se la sta scialando in vacanza!!!!!

    •  
      CommentAuthorpara
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    non credo che sia giusto condannare nessuno delle due parti. elena probabilmente non era pronta a sostenere "il tutto" nel momento in cui è arrivato.
    quando un bambino "naturale" arriva abbiamo 9 mesi per abituarci all'idea che la nostra vita verrà sconvolta, e qualche volta non è sufficiente.
    poi il bambino nasce e tutt'attorno abbiamo un sacco di parenti e di amici che ci stanno vicini, che comprndono le notti insonni, i rigurgiti, i pannolini e ecc.
    poi passano i giorni e crescendo i nostri figli iniziano ad avere delle esigenze e poi il loro carattere viene fuori, cresce con noi e lo educhiamo secondo i nostri canoni.

    diverso invece quando ti "piomba" in casa un bambino con un carattere a te sconosciuto ,con delle abitudini diverse dalle tue, che non conosci. e molto spesso i parenti e gli amici non ti sostengono ma ti chiedono chi diavolo te lo ha fatto fare! poi l'arrivo di una gravidanza che non va in porto, il lavoro, le responsabilità e il resto non conciliano più con la tua vita.

    anche un bambino cercato e voluto profondamente può creare ansia e depressione perchè magari non ti senti all'altezza ...può capitare, succede a molte mamme.
    è vero che quando si da la disponibilità ad accogliere un bambino non ci si dovrebbe tirare indietro perchè per il bambino è un altro trauma, un'altra sconfitta...ma se tutto fosse così semplice.....
    non giustifico ma cerco di capire. e per me se flavio fosse entrato nella vita di una famiglia già con dei figli sarebbe stato meglio...almeno si ha un minimo di rodaggio, si sa quanto ci cambia la vita, come non è tutto rose e fiori.

    poi sono convinta che lo sfogo sul forum possa servire a noi per capire quanto è difficile avere a che fare con l'universo dell'affido, perchè non ci sono solo i bambini ma anche le loro famiglie e spesso non lo valutiamo a sufficienza.

    e se è vero che non sono passeggiate nel bosco è anche vero che non sempre ci si aspetta ciò che ci accade.
    buona notte a tutti voi!

    •  
      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime7 Jun 2008
     

    Scusate ma proprio non sono d'accordo con chi dice che questo non è il luogo per parlare di "Flavio". Ho sempre pensato che questo spazio fosse aperto a tutti coloro che avevano qualcosa da dire riguardo i temi dell'affido, dell'adozione e della genitorialità. Elena e Dany ci hanno fatti partecipi delle vicende che le coinvolgono direttamente in una complessa storia di affido. Si sono aperte, hanno esposto i loro punti di vista e i loro sentimenti. Personalmente mi sento di ringraziarle per averlo fatto. Tutte le volte che qualcuno parla di qualcosa, dimostra interesse verso quella cosa e per questo meriterebbe di essere ascoltata. Ascoltare però è una delle cose più difficili.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime8 Jun 2008
     

    sono d'accordo. E' stato comunque una delle discussioni più del forum. La situazione vista dai due punti di vista, quella dell'affidatario e quella del rappresentante dei servizi.

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime8 Jun 2008
     

    Scusate ma non credo s'intendesse "non raccontate" ma piuttosto non scambiatevi reciproche accuse tramite il forum pubblico.

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime8 Jun 2008
     

    Ragazze domani andro' a Roma per fare i soliti controlli.Quindi non preoccupatevi se non scrivo ma appena torno vi faccio sapere come e' andata:face-smile:La mia frustrazione sara' vedere tutti quei bambini malati:face-crying:E' un'altro mondo.Non si potranno mai ringraziare abbastanza tutti quelli che si occupano di questi bambini.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime8 Jun 2008 modificato
     

    Credo che sia arrivato il momento di dover fare delle precisazioni e ricordare quale sia lo scopo di questo forum.

    Dialogare quindi comunicare
    Questi due termini potrebbero sembrare dei sinomini, ma si sa, la lingua non ammette doppioni, e ogni termine mostra delle sfumature che non appartengono all'altro. Ma non solo. Spesso una sola parola ha in sé due significati non perfettamente sovrapponibili.
    Entrambi i termini presuppongono la presenza di almeno due interlocutori che abbiamo un'intesa comunicativa, che abbiamo un interesse a confrontarsi. Ed è a questo punto che il confronto può avere dei presupposti diversi: si può dialogare perché si condividono idee e progetti oppure perché si hanno idee diverse. Due definizioni di una stessa parola - dialogare - che sono in opposizione. Ma qual è il loro comun denominatore allora? E' la comunicazione.
    Comunicare significa condividere, significa rendere costruttivo un dialogo, significa trasformare un confronto in una visione. Significa divulgare quel punto di vista comune scaturito dalla diversità di opinioni, che risulterà essere molto di più dei due singoli punti di vista.

    Che cos'è allora questo forum? E' certamente uno spazio pubblico dove tutti i suoi utenti condividono lo stesso progetto: l'affidamento come mezzo per restituire ad un bambino il diritto ad una infanzia felice. E siamo tutti qui a batterci per questo obiettivo. Siamo tutti qui a divulgare noi stessi per aiutare gli altri a non compiere certi errori, a intraprendere strade ritenute più efficaci di altre.
    Ma siamo tutti ben consapevoli quanto questo percorso sia difficile. Quante difficoltà si incontrano, dovute anche alle molteplici figure che intervengono nel meccanismo burocratico dell'affidamento. Se tutto fosse così semplice non sarebbe necessario essere qua a promuovere l'affido.

    Cerchiamo di fare un passo indietro e di osservare quanto accade. Cerchiamo di capire le posizioni delle due parti e la complessità della situazione. Abbiamo la fortuna di vedere, di leggere tutti i meccanismi di questo affidamento e non in modo parziale. Abbiamo l'opportunità di vedere come hanno agito i servizi, abbiamo l'opportunità di entrare nel vivo dei meccanismi. Quante volte ci siamo fatti certe domande relative al modo di agire dei servizi? Ecco, abbiamo avuto una testimonianza importante, seppur accesa, seppur dolorosa, dovuta alla circostanza di una fine di un affido. E dobbiamo esser consapevoli che non è nostro compito capire chi abbia ragione, chi stia dicendo la verità. Non ce lo possiamo permettere. Ciò che possiamo fare - che dobbiamo fare! - è partecipare, confrontarsi e assumere comunque tutti i punti di vista, non interrompere il dialogo, non non-voler sentire. Spero anzi che Dany continui ad intervenire, che Elena continui a raccontarsi. Questo spazio è pubblico e come tale deve rimanere e deve dare spazio a tutti quelli che hanno qualcosa da dire e da dirsi. Non ho dubbi sul fatto che poi certi argomenti siano ripresi dalle parti interessati. Ma sarei veramente contenta se un ripensamento ci potesse essere proprio grazie a questo sito.

    Detto questo ribadisco l'obiettivo di questo portale: pensare ai bambini. E non posso nascondere che siamo contrari ad ogni forma di abbandono di minori, soprattutto di quei bambini che si ritrovano abbandonati proprio dalla famiglia affidataria. Se fosse realmente nostro figlio, rinunceremmo alla nostra genitorialità di fronte alle più brutte difficoltà oppure rimarremmo comunque al suo fianco, senza abbandonarlo?
    Non me ne voglia nessuno, ma noi siamo per la seconda opzione. E adesso non credo assolutamente che Flavio stia iniziando le sue vacanze felice e contento.

    Non ci chiameremmo Sos Affido se non ci schierassimo dalla parte dei bambini, in ogni caso, qualunque situazione venga a crearsi.

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Rispondo a Cricchia poiché mi era sfuggita una parte del suo intervento:

    Non esiste nessuno strano accordo fra Riccardo e l'assistente sociale di Elena, ci mancherebbe altro. E sinceramente non capisco come si possa pensare una cosa del genere. Come ha affermato in un suo intervento, l'assistente sociale in questione conosceva già questo sito. Ha addirittura affermato di averlo utilizzato professionalmente per i corsi organizzati dalla stessa istituzione.

    E' lecito indignarsi di fronte alle cose che riteniamo ingiuste. Ma che lo si faccia sempre basandosi su un principio di rispetto. Qual è il risultato di tanta indignazione se si chiudono le porte della comunicazione, se non si va oltre la semplice accusa?
    Interroghiamoci piuttosto sui meccanismi di valutazione delle coppie, interroghiamoci sulle motivazioni che inducono una coppia a proporsi, interroghiamoci sul tipo di rapporto che si deve instaurare fra tutti i soggetti coinvolti. Qualcuno di voi si è posto queste domande?

    Cerchiamo di esser abbastanza maturi per prendere il meglio anche dalle situazioni più critiche. Cerchiamo, se non altro, di porgere un orecchio a chi si sta esponendo in prima persona. Sarebbe molto più facile salutare dicendo che il progetto di affido si è concluso piuttosto che esporsi e prendersi le critiche di tutti, assistente sociale compresa. Tutto questo al di là della ragione e del torto.

    •  
      CommentAuthorjappale
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Anch'io posso per il momento solo ringraziare sia Elena che Dany che ci hanno resi partecipi di cosa può succere nell'affido.
    Per il resto non riesco a pronunciarmi anche se ma mamma lotterei fino alla morte per il mio bambino.

  6.  

    Ciao a tutti!

    Sono rimasta spettatrice silente di questa vicenda...ora ho riletto tutto d'un fiato...le emozioni sono tante...
    In effetti certe cose sarebbe più utile e costruttivo dirsele personalmente e privatamente ma magari questo può essere un luogo neutro e facilitare la comunicazione...

    Sono rimasta sbigottita del fatto che Elena non abbia avuto dei colloqui con una psicologa, Dani dice "abbiamo fatto tante chiacchierate, una coppia che mi è piaciuta subito..."
    Non me ne voglia Dani ma Psicologa e Assistente Sociale sono due ruoli diversi e due competenze diverse, per la valutazione della coppia è necessario lo psicologo e una valutazione sociale si affianca ma non sostituisce quella psicologica .

    Mi viene in mente che una coppia di coniugi, non so se giovani o meno, che vorrebbero un figlio loro che non arriva, che stanno costruendo il loro nucleo, che hanno voglia di maternità e paternità, forse sarebbe stato più costruttivo spostarli sulla strada dell'adozione, dove il bambino diventa figlio tuo a tutti gli effetti (non mi soffermo su tutte le altre difficoltà emotivo-psicologiche che possono esserci anche lì...) e non c'è alcune ingerenza con la famiglia di origine che, se non è scomparsa, ha comunque perso le tracce e la patria potestà.

    Da ciò che avete scritto potrebbe non essere troppo tardi per una revisione del progetto di affido (anche se Elena sembra più rivolta alla conclusione del percorso...) ma sarebbe necessario rivedersi, rimettersi in discussione, fornire alla coppia un Psicoterapeuta Familiare e Relazionale che li aiuti nella relazione tra loro, con il bambino, con la famiglia di origine, rivedere il decreto del Tribunale perchè per il benessere psico-fisico del bambino queste telefonate quotidiane non credo siano salutari, poi a quel livello...

    Insomma per mestiere sono abituata a non giudicare, a vedere le cose a 360°, sebbene non sia sempre facile...

    Purtroppo queste cose accadono troppo spesso e io continuo a pensare che a monte ci siano errori di valutazione e di abbinamento...
    Dani non vuole essere un'accusa a te, assolutamente, ma c'è molta amarezza a pensare che gli errori degli adulti li paghino i bambini, perchè quando scrivi che Flavio se la sta scialando in vacanza mi viene da dire :"Un cavolo!!!!", non credo proprio che sia così...di certo sarà un bimbo che avrà già imparato a gestirte emozioni forti come il dolore....alcune volte inevitabile altre si....

    In bocca al lupo e spero che la situazione si risolva per il meglio!

    Cristina

  7.  

    Cara Jamin,
    ho letto con moltissima attenzione i tuoi interventi, come quelli di tutti gli altri, ma mi rivolgo inizialmente a te, per primo voglio capire il senso della bellisima
    lezione di analisi delle parole ..comunicare ..ecc. molto accademica, ma scusa..mi aspettavo ben altro!!!!
    tutte le domande che ti e ci poni nel tuo secondo intervento..si io personalmente me le sono poste, io ho un bambino in affido da tempo, sò di che si parla!!
    Su questo forum abbiamo dibattuto civilmente e con serenità di tutte le questioni che ti poni..rileggi indietro magari!
    Io sono indignata io sono profondamente delusa per il mdo in cui si cerca di ..non capire il senso delle proteste espresse qui a seguito del..duello...pubblico
    intercorso tra Dani e Elena...
    Nessuno nega la possibilità di libero scambio, nessuno non ha voglia di aswcoltare, perchè ...si sà ascoltare è difficile ....nessuno si permette di dire che
    non si debba comunicare le prprie esperienze..
    Ma qui, cari i miei signori si è messo in scena una pietosa scieneggiata dove i due contendenti facevano a gara a chi è stato più bravo a fare le cose bene!!
    Ditemi..in quale riga dei discorsi sta scritto..povero bambino senza colpe ti voglio aiutare, Flavio conta su di mè, Flavio io ci sono ti abbraccio, Flavio senza colpe
    abbracciami sono qui!!!
    Scusate chi ha sprecato una rigA A DIRE..fLAVIO PERDONACI!!!
    O NOOO..troppo impegnate a salvare le apparenze,,a dirci che..persino di sabato sto chiusa in casa a scrivere....scrivere che signora???? la sua difesa???

    E ancora non capite che avete sbandierato solo esclusivamente una tiritera di piagnistei atti a voler pietosamente indurci a considerarvi....con pietismo???
    è questa la mia rabbia, non certo il fatto di voler far partecipe il forum diuna vostra esperienza!!! E su questo sono ferma!! non voglio non ascoltare.
    Voglio la vera verità, vestita di dignità Voglio che si senta pietà per Flavio non per chi lo ha affondato e voglio che se si deve parlarne lo si faccia con
    parole di amore verso quel bambino, non di scusa verso di voi,
    e Jamin a questo punto la filippica dell"anlisi delle parole a mè personalmente..avanza tutta..non mi sento nè villana ne arrogante, so chi è un bambino che arriva in affido, e so che alle ciancie preferisce fatti amorevoli,
    Questa situazione mi ha ferito nel profondo il motto " al servizio dei bambini" a questo punto......mi sfugge...comunque...cari saluti a tutti
    questo dovevo a chi in questi mesi è stato ad acoltarmi, a chi ha..battagliato con mè con rispetto e simpatia.. per le risate che ci siamo fatte!!!

    La mia email è li . un pensiero affettuoso a tutti.Marzia

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Mi unisco a Marzia. Il senso è questo.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Jamin, scusa, ma quello che c'è stato qui nel forum ti è sembrato un dialogo? Ti sembra ci sia stata comunicazione?
    Va bene raccontare..ma mi sebra che sia sia perso il nocciolo...il bambino.
    Mi sembra che TUTTI e dico TUTTI in questa storia abbiamo preso posizione, compreso Riccardo....beh...la persona più lucida è rimasta Cristina.
    Anche io appena ho letto lo sfogo di Elena ho pensato malissimo di lei. Ma a mente fredda penso che la famiglia affidataria è appunto UNA FAMIGLIA. Non siamo psicologi, non siamo assistenti sociali, non abbiamo competenze di malattie mentali, , non è una comunità, o un'istituto. E' una Famiglia, con tutte le forze e i limiti. Non è un lavoro, non è una missione. Ci possono essere difficoltà.
    Se fosse realmente nostro figlio, rinunceremmo alla nostra genitorialità di fronte alle più brutte difficoltà oppure rimarremmo comunque al suo fianco, senza abbandonarlo?
    JJ, ma hai una vaga idea di cosa significa essere genitori?
    Ti sei mai alzata 18 volte la notte per il cucciolo che ha non si sa cosa? Hai mai toccato con mano le crisi isteriche capricciose dei bambini? Hai mai lavorato, fatto da magiare, il bagnetto, pulito,gestito il primo dentino tutto insieme? E questa è la normale GENITORIALITA'....immaginiamo una mamma che di punto in bianco ha un bimbo di sette anni.Hai mai sentito parlare di mamme di pancia che uccidono, dico uccidono, i loro figli perchè non ce la fanno più?
    Mi è sembrato che qui si predica compassione e umanità finanche per dei GENITORI che hanno fatto molto male ai propri bambini.
    Poi tutto è scaduto. Reciproche accuse e..per finire: il bambino si gode le vacanze.....
    STIAMO SCHERZANDO? Qui si offende l'intelligenza di tutti.
    E' lecito indignarsi di fronte alle cose che riteniamo ingiuste. Ma che lo si faccia sempre basandosi su un principio di rispetto. Qual è il risultato di tanta indignazione se si chiudono le porte della comunicazione, se non si va oltre la semplice accusa?. Scusa ma io non capisco cosa intendi con questa frase. Chi ha mancato di rispetto? parli di Riccardo nei confronti di Elena?... Qui di accuse ce ne sono state parecchie...
    Cerchiamo di esser abbastanza maturi per prendere il meglio anche dalle situazioni più critiche
    Scusa JJ ma non siamo mica degli scolaretti di prima elementare....

    •  
      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Care amiche di forum, sono sinceramente dispiaciuto per come abbiamo gestito questa ultima discussione. Il mezzo che abbiamo a disposizione è validissimo ma per sua natura ha anche dei grossi limiti. Sono certo che se avessimo avuto la possibilità di confrontarci guardandoci negli occhi, di cogliere le sfumature date dalle espressioni dei nostri visi, dai toni utilizzati, ci saremmo fatti molto meno male. A me questa discussione ha provocato un certo senso di malessere. Perciò, se con le mie parole dovessi aver ferito a mia volta qualcuno, vorrei chiedere scusa perchè davvero non era questa la mia intenzione.
    Marzia, Emilia, Cricchia, Jamin, insieme ad altre intervenute anche in questa ultima discussione, siete il vero motore di questo forum, vi devo molto e voglio che sappiate che vi stimo e vi ammiro molto.

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      CommentAuthorSara B.
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Occorre mettere un po' d'ordine, prima che la filosofia del "tutti contro tutti" vada a compromettere la natura ed i sentimenti di questo forum.
    Ognuno ha il diritto di indignarsi, arrabbiarsi, infervorarsi, ma credo che ad ogni comportamento di debba essere un limite.
    Il punto da cui si parte è uno, sfido chiunque a metterlo in discussione. Questo forum E' E SARA' SEMPRE dalla parte dei minori in difficoltà. Tanti sono gli appelli lanciati a favore di bimbi in difficoltà (qualcuno per esempio si ricorda l'appello in favore di A., il ragazzino che era stato con Riccardo & co. durante le vacanze di Pasqua? Io sì... molto bene. Come mi ricordo i suoi occhi grandi. E soffro tanto nel sapere che purtroppo è andato a vuoto).
    Non credo sia giusto mettere in discussione questo principio...
    Non ha senso buttare lì insinuazioni strane (vedi ipotetici rapporti/accordi tra riccardo e l'assistente sociale di elena... proprio non l'ho capita, cricchia), e mettere in discussioni le opinioni dei partecipanti perchè non rientrano in una certa categoria (vedi le affermazioni di emilia a jamin).
    Come si può dire "JJ, ma hai una vaga idea di cosa significa essere genitori?". Ma come ci si può permettere di fare queste affermazioni? Mi sembrano un po' superbe... jamin non si è mai permessa di mettere in discussione la genitorialità di nessuno, ha sempre dato il suo giudizio, da ragazza intelligente, colta, sensibile... ora perché dà una sua spiegazione alla discussione intercorsa, andando forse contro le idee dei più... allora no, non può parlare perché non è mamma? Non ho parole!
    Marzia, io ti ammiro, ti ho sempre ammirata, e seguo in silenzio la tua storia. Capisco la tua rabbia, il tuo dolore per la vittima di questa situazione, cioè Flavio. Parli di gara di pietismo da parte di dany e elena. Io sono sempre stata contraria al pietismo...anche in un recente passato qualcuno ha utilizzato questo forum per questi scopi, scialando in abbondanza aggettivi con "disperata...cattiva...sola..etc etc", senza degnare di attenzione una bambina che aveva appena fatto uscire dalla sua vita. Anche tu marzia convenivi con me che questi termini fossero fuori luogo, visto che anche in quella situazione c'era una vittima, una ragazzina abbandonata.
    Però non mi ricordo tutta questa indignazione da parte dei partecipanti al forum... nessuno ha minacciato di andar via, anzi erano molto di più quelli che gli dedicavano post dal titolo "poverina...siamo con te".
    Spiegatemi voi la differenza, a parte la bilateralità della discussione...
    Jamin ha solo cercato di ricordare che questo forum è luogo aperto di discussione. Oltre a trattare argomenti leggeri, ci si deve scontrare per forza con situazioni più toste. Che possono piacere o non piacere.
    sarebbe stato meglio ricevere una sola testimonianza? ascoltare una sola campana? io credo di no...
    Fuggire dalle discussioni... non serve. esprimere il proprio dissenso sì.

    •  
      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    E' lecito indignarsi di fronte alle cose che riteniamo ingiuste. Ma che lo si faccia sempre basandosi su un principio di rispetto. Qual è il risultato di tanta indignazione se si chiudono le porte della comunicazione, se non si va oltre la semplice accusa?. Scusa ma io non capisco cosa intendi con questa frase. Chi ha mancato di rispetto? parli di Riccardo nei confronti di Elena?... Qui di accuse ce ne sono state parecchie...

    Emilia, jamin sim riferiva a questa frase scritta da me: Mi chiedo, e credo sia lecito, quali siano i legami tra Riccardo e l'ass soc di Elena, visto che è entrata in questo forum per la prima volta per iniziare questo dibattito. Chi le ha segnalato che si parlava di lei? Se la si è invitata a rispondere alle frasi di Elena, bisognava anche pregarla di essere professionale.

    Jamin, non era, come l'hai voluta vedere tu, una accusa nei confronti di R. ma se R. scrive ad Elena "dovremmo sentire cosa dice la tua ass soc" e, il giorno dopo, si presenta per la prima volta proprio l'ass soc di Elena, mi pare lecito supporre che tra R e quell'ass soc vi sia un legame e quindi chiederne la natura.

  8.  

    Scusate, scrivo 2 righe al volo perchè tra qc minuto ho una seduta...
    Non credevo di trovarvi così arrabbiati e Marzia addirittura minacciosa di andar via...
    Ragazzi ma che succede????
    Siamo tutti a favore e a servizio dei più deboli, dei minori o comunque dei più deboli (non è detto che i minori siano sempre più deboli in assoluto), allora ok ci sono cose che ci fanno arrabbiare, affermazioni, eventi, sceneggiate, giudizi...ma va bene, respiriamo con la pancia lentamente e sbolliamo la nostra rabbia...cerchiamo anche di essere lucidi e un pò razionali, possono accadere tante cose ma il forum ha bisogno di ognuno di noi e anche per chi ci legge non stiamo dando un bello spettacolo...dai non facciamo così...superiamo i nostri dissapori...facciamolo per tutti i bimbni che usufruiscono dei nostri servizi...

    Che facciamo da un evento doloroso ne facciamo una causa di dissapori personali?????
    Nooooooooooooooooooooooooooooo!!!!

    Un abbraccio a tutti!

  9.  

    Rieccomi, riflettevo attentamente su questa discussione...credo che la difficoltà più grande, nonchè la causa del conflitto-acceso confronto sia l'accettare che ognuno di noi è diverso dall'altro e che la nostra visione delle cose è la NOSTRA VISIONE DELLE COSE NON LA REALTA' OGGETTIVA.
    Siamo abituati a ragionare nell'ottica del giusto o sbagliato, ma ciò che è giusto per me non necessariamnete lo è per l'altro, ciò che è vero per me non necessariamente lo è per l'altro, ciò che è brutto per me non necessariamente lo è per l'altro...ognuno di noi ha una prorpia visione che proviene dal proprio bagaglio fatto di esperienze, vissuti, relazioni, educazione, formazione eccc.... inevitabilmente diverso dal bagaglio e dalla visione dell'altro....
    Diversità come arricchimento e non come limite...

    Un abbraccio a tutti e scappo al lavoro!:face-smile:

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime9 Jun 2008 modificato
     

    Beh...Sara mi sembra che Jamin abbia parlato di genitorialità e "se è un figlio tuo lo abbandoneresti" e di mancanza di maturità. se permetti Sara mi secca un attimo. E quando dico "hai una vaga idea" non mi sento superba e non voglio offendere nessuno. Meno che mai Jamin.Magari è solo che ho un pochino di pratica in più, rispetto alla teoria.
    Mi sembra che le offese siano ben altre.

    •  
      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    no marzia, non scherzare non vorrai davvero abbandonare il forum?! dài tira un bel sospiro e torna qua

    •  
      CommentAuthordebora
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Scusate ma non vi segue: cosa e' successo?Vi seguo fino alla dichiarazione di Elena che ci ha sconvolte poi la contro parte chiamata a rispondere e a dire la sua Riccardo che risponde per difendere il bambino e poi....PERCHE MARZIA vorrebbe lasciare il forum?

    •  
      CommentAuthorSara B.
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Ciao Emilia,
    non ho assolutamente parlato di offese... lungi da me.
    Il discorso di jamin era generico, non faceva riferimento a nessuno in particolare.
    Rispetto e ammiro l'esperienza di tutte le mamme, e posso solo immaginare quanto sia complesso crescere ed educare un figlio.
    Non credo però che il fatto di non essere mamma non consenta di esprimere un'opinione su questi temi.
    Dopotutto siamo in tanti in questo forum a parlare di affido, ma pochi ad averne un'esperienza diretta, no?

    Spero che il fraintendimento possa essere superato!
    Ciao

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime9 Jun 2008
     

    Eccomi qua pronta a rispondere ai vostri messaggi cercando di mantenere il più possibile la calma.

    La prima cosa che tengo a precisare è che con le mie parole non ho mai inteso offendere nessuno. Se ho usato un tono troppo da maestrina, così come mi si rimprovera, l'ho fatto solo perché è con le parole che si può dare la percezione di quello che una persona intende dire. E io non intendo urlare, non rientra nei miei modi, non rientra nella mia educazione. Ho cercato inoltre di essere equilibrata perché non ce l'ho con nessuno, perché non voglio avercela con nessuno.
    Ho cercato di essere moderata perché, benché non sia un moderatore ufficiale, il mio ruolo non è quello di alzare la voce contro la gente, di alimentare una discussione che già aveva preso dei caratteri estremi. E credetemi, l'ho fatto con voi, lo farei anche nei confronti di Riccardo.
    Non ritengo che l'andarsi contro possa essere qualcosa di costruttivo. Si può esprimere il proprio parere in tanti modi. E quello che so con certezza è che io non mi esprimerò mai urlando. Ma questo è il mio modo, lascio agli altri la possibilità di farlo se lo ritengono opportuno.

    No, non sono madre. Ma sono figlia, sorella, nipote, cugina, compagna. E purtroppo ho visto da vicino, prima con gli occhi di bimba e poi di adulta, la sofferenza di un genitore, che dico, di una famiglia intera con un figlio tossicodipendente. E l'abbandono non c'è mai stato, neanche nei momenti più stremanti. Il legame che unisce un padre, una madre al proprio figlio è pressoché indissolubile. Non ci sono scuse per me che reggano ad un abbandono. Se qualcuno si avvicina all'affido non sentendo quel bambino come figlio proprio, beh, è bene che nessun bambino corra il rischio di essere abbandonato proprio da chi avrebbe dovuto alleviare le sue sofferenze.

    Ciò che è paradossale Marzia è che la pensiamo nello stesso modo ma usiamo toni diversi. Sono davvero le nostre posizioni inconciliabili ? Mi cito, per non ripetermi:

    Detto questo ribadisco l'obiettivo di questo portale: pensare ai bambini. E non posso nascondere che siamo contrari ad ogni forma di abbandono di minori, soprattutto di quei bambini che si ritrovano abbandonati proprio dalla famiglia affidataria. Se fosse realmente nostro figlio, rinunceremmo alla nostra genitorialità di fronte alle più brutte difficoltà oppure rimarremmo comunque al suo fianco, senza abbandonarlo?
    Non me ne voglia nessuno, ma noi siamo per la seconda opzione. E adesso non credo assolutamente che Flavio stia iniziando le sue vacanze felice e contento.

    Continuo comunque a credere profondamente che questo sia il luogo del dialogo e che questo scambio fra Assistente Sociale e Famiglia Affidataria sia stato comunque uno scambio prezioso. E con prezioso non intendo dire, positivo. Ognuno ne tragga le conclusioni che si sente di trarre.
    Io mi domando ad esempio se sia realmente necessario dare un bambino ad una coppia che sta tentando di avere un figlio naturale, ad esempio. Mi domando allora con che criteri vengano fatti gli abbinamenti..
    Emilia, dici che possono esserci delle difficoltà, cerchiamo di capirle, senza giudicare, sono sempre stata io la prima a dirlo ! Ma non posso fare a meno di avere io una mia visione.
    Tu Marzia, ad esempio, rimproveri il fatto che dalle discussioni sia sparito Flavio...non è allora che troppo spesso i bambini non siano il reale obiettivo, il reale interesse per gli assistenti sociali ? Perché nessuno chiede scusa per Flavio invece di dire che è felicemente in vacanza ? Sono domande più che lecite. Ma A MIO AVVISO ritengo che oltre ad urlare allo scandalo bisognerebbe andare oltre. Queste sono le vere problematiche dell'affido, di questo si dovrebbe parlare ogni giorno.

  10.  

    Sono contento di sapere, che al di là delle parole, la famiglia affidataria abbia chiesto di non sparire dalla sua vita e che gli saranno vicini durante il periodo estivo.

    Sono contento anche che si sia creato un contraddittorio … non può che far bene perché, spero, possa servire a chiarirsi.
    Ringrazio Elena che nonostante le parole “la conclusione e i miei saluti a voi tutti” non è sparita, ma ha continuato a rispondere, anche quando si è sentita attaccata.

    Non mi rimangio le parole forti che ho riservato nei posti precedenti, parole legate alla difesa dei bambini (che spero Marzia non metta in discussione, credo di non meritarmelo)

    Per Cricchia … basterebbe che tu cliccassi sul nome Dany per accorgerti che si è accreditata sul forum il 24 maggio 2007, che ha iniziato due discussioni, che ha risposto per 11 volte. Dove sia il moderatore? Vorrei risponderti che ho il dono dell’ubiquità, ma così non è. Inoltre non ritengo che sia giusto chiudere la bocca a nessuno … ognuno ha diritto a dire la sua e se qualcuno non è d’accordo, è libero di esprimersi, anche perché mi sembra che altri, al di fuori dei diretti interessati, stiano ancora esprimendo i propri pareri. Il ruolo di un moderatore è quello di fermare chi offende, non chi si esprime o chi si sfoga ...
    I miei rapporti con Dany ... mi verrebbe da risponderti ... "ma che te frega!", ma non lo farò. Ho saputo che Dany, utente del forum dal 24/05/07, da lei pochi giorni prima che decidesse di prendere una posizione ... e l'ho ringraziata per questo perchè troppe volte abbiamo assistito a discussioni fatte davanti allo specchio e mai c'è stato un contradditorio così forte che ha permesso a tutti di farsi un'idea (anche negativa se vogliamo) oggettiva. Magari sapessimo le vere ragioni della fine dell'affido della bimba di Alissa ... nè lei, nè i servizi ce lo hanno mai raccontato ... e a me rimangono aperti molti dubbi.

    Credo di aver capito tante cose e mi sono fatto una mia idea (non bellissima) sulla vicenda ... ma questo è l'affido e se a qualcuno no piace ... ci aiuti a cambiare le cose, no sbattendo la porta e andandosene.
    Con i servizi sociali non sono mai stato tenero, ma in questo caso ringrazio Dany di essersi messa in discussione.

    Marzia ... il bene del bimbo è al primo posto per me ... non dubitarlo mai ... almeno prima di essere venuta a conoscerci.

    Marzia ... te lo chiedo per favore. Ma lo chiedo a tutti. Restate. Andare via dal forum che avete preso in "affidamento" sarebbe come privare non uno, ma tanti bambini del vostro Amore, Appoggio, Abbraccio, Consiglio perchè se qualcuno di voi rinuncia a esprimersi ... qualcun'altro dovrà rinunciare a capire come sia veramente difficile l'affido. Forse da queste discussioni qualcuno farà un passo indietro ... ma anche questo è un successo ... perchè magari non è ancora pronto. Ma ... sta a noi, continuando a parlare e dialogare, fargli capire bene come sia l'affido e trasformare quel passo indietro ... in un passo avanti più maturo e più consapevole verso un affidamento che non fallirà.

  11.  

    Facciamo così, mettiamo la parola Fine a questa discussione che tanti contrasti ha sollevato.
    Ognuno ne faccia tesoro.
    Ma se qualcuno volesse esprimersi in merito, non me la sento di dirgli di no ... solo che apra un altro post, dedicato al pensiero che vuole portare avanti.