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      CommentAuthorelena
    • CommentTime27 May 2008
     

    Buonasera a tutti, finalmente un attimo per scrivere alla fine di questo periodo disastroso. Riassumo un po' e ne approfitto per salutarvi.
    Intanto ho letto alcune delle vostre emozioni riguardo alla prima volta con il bambino/bambina e devo dire che mi ci sono ritrovata ...
    Anche per me le cose erano iniziate molto bene la scorsa estate, quando lui veniva da noi dal venerdi pomeriggio al lunedi mattina
    (lo riportavo prima di andare al lavoro). La famiglia naturale non sapeva di questo avvicinamento e lui gelosamente ci custodiva,
    teneva segreto il nostro affetto e le cose belle che facevamo insieme, insomma con i genitori era una tomba. Poi è venuto ad abitare con noi.
    La scuola era iniziata così come i caprucci per fare i compiti, le scenate, i richiami dalle maestre.
    Noi siamo stati tendenzialmente molto severi lo avevamo detto anche al colloquio che proveniamo da genitori molto seri e responsabili
    che hanno sempre voluto grande rispetto e che a nostra volta lo saremmo stati e ci avevano detto che andava molto bene con questo bambino,
    venuto su senza regole, con un forte bisogno di contenimento fisico e comportamentale. Piano piano dopo i miei grandi discorsi di "passione"
    ogni pomeriggio, i compiti insieme, qualche esercizio in più, perchè il suo livello era decisamente inferiore a quello della nuova classe,
    si sono iniziati ad avere dei buoni risultati. Da varie riunioni le maestre ci hanno sempre confermato che la nostra condotta era quella che
    ci voleva per quel tipo di bambino, di continuare su quella strada perchè i progressi c'erano e si vedevano bene (parliamo di maestre con
    una grande esperienza di bambini alle quali tanto di cappello e che personalmente non finirò mai dì ringraziare per il supporto e l'appoggio .... )
    Del resto la fine quasi immediata della pipì a letto e degli incubi notturni pareva veramente un buon segnale.
    Mentre il tempo passava però, la famiglia naturale, ora al corrente della nuova collocazione del bambino, non si dava pace ... e iniziava,
    da parte dei genitori un lento e logorante lavoro per screditare il suo piacere di stare con noi. Non ci preoccupava più di tanto, del resto
    la telefonata di ogni sera (non citata in alcun modo nella sentenza, ma voluta per espressa volontà dell'assistente sociale, anzi, secondo me del
    suo senso di colpa .... ) la sentivamo con il vivavoce ed eravamo in grado di riprendere le problematiche con il bambino e tranquillizzarlo anche se, i giorni
    dopo una telefonata burrascosa, lui era uno zombie .... E poi c'era l'incontro, ma era protetto, quindi immaginavamo che, se anche fosse scappata
    qualche frase storta, sarebbe stata poi analizzata, almeno per quanto possibile, con gli operatori. Mi risultava infatti che ci fosse un apposito
    quarto d'ora prima per preparare l'incontro e uno dopo per "concluderlo" ma da quanto detto dal bambino, in seguito, tutto ciò non è mai avvenuto ...
    Arriva carnevale e la situazione precipita. Perdiamo la nostra autorevolezza, lui ci prende letteralmente per i fondelli, non esiste che dica una sola
    volta la verità ... solo bugie anche di fronte all'evidenza dei fatti ... a volte sono bugie consapevoli a volte pare che abbia rimosso episodi e
    fatti o che li abbia archiviati nella sua mente in modo differente dalla realtà. Si arriva alla fine di aprile, nel frattempo ci lamentiamo con
    l'assistente sociale sull'elevata frequenza dei contatti con la famiglia ... sull'essere continuamente screditati ... nulla viene fatto "perchè
    questo è un limite dell'affido". Il bambino regredisce bruscamente, nel mangiare, nel vestirsi, addirttura nel muoversi ... a volte addirittura
    sembra un bambino non normale. Più avanti confessa di avere dei segreti con l'educatore scolastico .. tramite un gioco, cerchiamo di carpire
    questi segreti e ci riusciamo ... morale, pare che l'educatore abbia contestato al bambino il nostro modo di educarlo. Erano passati 3 giorni
    dal segreto ed erano 3 giorni che urlavamo di continuo senza avere alcun tipo di presa su di lui. Dal confronto con l'educatore viene fuori che
    non è vero e che è il bambino che manipola la realtà .... L'assistente sociale però, in separata sede ci confessa che teme che l'educatore
    "abbia fatto casino" cito testuali parole ... Si arriva alla quasi fine di aprile quando in una sorta di confessione il bambino dice che gli
    piace stare con noi ma che a carnevale la mamma gli ha chiesto perchè sta con noi e gli dice che dovrebbe stare dove era prima ... cito parole
    sue "questa cosa che mamma vuole mi ha martellato nella testa per tutto questo tempo, io nn voglio offenderla .. io voglio tornare dove ero prima ... "
    gli chiedo cosa abbiamo detto gli operatori alla mamma mentre gli diceva queste cose e lui " non c'erano erano nell'altra stanza a fare le chiacchere
    loro" ... chiedo spiegazioni ... mi dicono che è vero e che però sentono e vedono tutto, peccato che non si siano accorti di nulla ... chiedo
    spiegazione all'assistente sociale .. risposta "questa è la coperativa che ha vinto l'appalto per gli incontri protetti , nemmeno io ne sono contenta
    ma così è ...."
    Recentemente chiedo al bambino come si svolgono gli incontri sperando che ci abbiamo messo mano ma mi dice che gli operatori stanno sempre meno,
    solo un pochino all'inizio e se ne vanno a fare i fatti loro (lui pare essere molto colpito da ciò). Arriviamo alla settimana scorsa durante la
    quale ci confessa, nall'ambito di un altro discorso, ogni sorta di parolaccia, cattiveria, titoli che solo un camionista potrebbe dare .... detti
    dai suoi genitori a noi .... Lungo tutto questo tempo .... remavano contro, indisturbati , logoravano, distruggevano ... e noi al limite delle nostre
    forze e delle nostre energie ...
    Attenzione, teniamo presente che parliamo di un bambino succube e vittima di una madre "molto psichiatrica", bambino
    estremamente influenzabile, al punto di avere smesso di mangiare per giorni perchè una parente (approvata dai genitori) gli ha detto che stava bene e
    che era bello cicciottello (ha 7 anni e mezzo e pesa 29 kili ... di cui 7 presi da quando è con noi), motivazione tiratagli fuori con le pinze dopo
    che non ci spiegavamo il perchè di questa inappetenza per lui alquanto insolita.
    Ma cosa è entrato nella sua povera testa a quei maledetti incontri non protetti? E cosa ancora dentro starà macinando ?
    E' così che i servizi sociali si occupano dei bambini? Non conviene allora lasciarli stare con la famiglia naturale?
    Non ha senso far uscire i loro genitori dalla porta e farli reintrare dalla finestra unitamente a quanto si provoca al bambino allontanandolo ...
    Ci avevano detto alla formazione che quando le figure genitoriali di papà e mamma biologici erano troppo forti e
    radicate era pericoloso affiancarne altre perchè si creava al bambino un conflitto grave. Lo so bene che la famiglia c'è e che bisogna farci i conti,
    ma non è lecito chiedere che venga creato intorno al bambino un minimo di substrato per cui la nuova relazione possa crescere forte e sicura?
    Non c'è stato bisogno di dire al bambino che terminavamo l'affido perchp lui ci ha chiesto di andare via e alla domanda perchè ha risposto:
    - perchè qui ci sono le regole e mi da fastidio rispettarle
    - perchè quando mi comporto male mi strillate
    - perchè sono costretto a comportarmi bene a scuola solo perchè altrimenti mi sgridate
    - perchè quando mi sgridate io vorrei menarvi forte perchè mi viene il nervoso
    Conclusione: lui vuole andarsene e noi non vediamo l'ora che esca dalla porta di casa nostra ... abbiamo deciso di non avere più alcun contatto
    con lui ... vogliamo solo dimenticare ....
    Ciliegina sulla torta l'assitente sociale che ci dice "forse vi ho sopravvalutati" e alla nostra affermazione sul fatto che ci siamo sentiti
    solo a abbandonati "non capisco come non siate riusciti a crearvi una rete automona di aiuto intorno" .. e qui sono esplosa ricordandole che
    alla formazione ci hanno parlato di rete di auito organizzata dai servizi ...del resto lo avevamo detto chiaro ed esplicito che siamo qui per
    lavoro e che le nostre faliglie sono a 600 km e che non avevamo nesuno su cui contare, ma forse avevo capito male io, forse dovevamo fare il
    porta a porta come quelli del folleto e dire "ho un bambino in affido e cerco aiuto" ... di sicuro avrebbe funzionato meglio dei servizi sociali.
    Penso che sia il mio ultimo messaggio .... ne approfitto per ringraziarvi e per augurarvi ogni bene, ma soprattutto una storia diversa dalla mia ....
    Elena

  1.  

    Ciao Elena,
    che disastro! e che dolore provo a leggere...l"incompetenza? il cretinismo? di questi servizi, ma più di tutto il dolore distruttivo che questo povero bambino si porterà dietro.
    Questo ci deve far venire prepotente la voglia di continuare a combattere contro certi ..sistemi...gli incompetenti, i lazzaroni..chi non sa fare un lavoro cosi
    delicato...denunciato e ...A CASA...i bambini vanno salvati!!!!
    Mi dispiace moltissimo per voi, non lasciarci, continua a farti sentire, seguici, non vorrai perderti l"evoluzione dei nostri ragazzi!!
    Un abbraccio ciao.

    •  
      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime28 May 2008
     

    Ciao Elena,
    mi dispiace molto per come sono andate le cose con il tuo affido. Dalle tue parole si capiscono tutte le fatiche e le difficoltà che avete dovuto affrontare. Si capisce sopratutto che vi siete sentiti soli e che nessuno, o quasi, ha saputo darvi una mano, specie nel momento nel quale ne avreste avuto maggior bisogno. E' chiaro anche che vi siete confrontati con servizi non all'altezza del compito. Si capisce sopratutto il dolore vostro e del bambino. Adesso che si è chiuso l'affido (o si sta chiudendo?) credo che di aiuto ne avrete ugualmente un gran bisogno. Nel gruppo di auto-aiuto che frequento c'è una famiglia che ha terminato a dicembre l'affido in maniera simile alla vostra. Nonostante questo, continua a frequentare le riunioni e questo sta permettendo loro di elaborare meglio il loro "lutto". Per questo ti dico di non abbandonarci proprio ora, le esperienze di ciascuno, anche quelle negative, sono delle risorse che possono risultare utili a qualcun' altro. Qui, ne sono certo, troverai sempre qualcuno pronto a condividere con voi le gioie ma anche i dolori, e davvero questo è un bene troppo prezioso per lasciarlo.
    Un abbraccio, Dimitri

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      CommentAuthordebora
    • CommentTime28 May 2008
     

    Grazie Elena per quello che tu e tuo marito avete provato a fare per quel bambino,sicuramente nessuno vi ha ringraziato .anzi...va be' lasciamo stare e commenti cattivi..non ho parole queste storie fanno parte di un affido normale la famiglia di origine ,quella affidataria ,l'incontro insomma tutto quello che ci hai raccontato, ma nel cuor nostro speriamo di incontrare persone professionali e responsabili,non si puo' credere che siano tutti cosi'.Non si resce a dare un a spiegazione a tutto questo....:face-crying:C'e' solo una cosa certa in tutto questo un bambino solo solo davanti al mondo, la mia preghiera va a lui che possa almeno qualche volta pensare a come voi lo avete cresciuto e amato per ristituirlo a chi lo ama veramente..NON HO PAROLE:::::face-crying:SONO AMAREGGIATA;CON LA SPERANZA CHE QUALCOSA POSSA CAMBIARE VERAMENTE NON MI DEMORALIZZO E ASPETTO DI POTER AIUTARE UN BAMBINO IN DIFFICOLTA:CIAO Elena spero che per te e tuo marito ci sara' un po' di serenita' ,infondo ci avete provato.UN ABBRACCIO FORTISSIMO LA VOSTRA AMICA DI FORUM DEBORA::face-smile:

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime28 May 2008
     

    Cara Elena,

    ho fatto fatica a leggere il tuo racconto......
    mi veniva il magone.....
    in tante situazioni che voi avete affrontato mi ci sono ritrovata e ....vedere il vostro l'epilogo...mi fa star male.

    Non so dirti quanto mi dispiace, si sente il tuo dolore e comunque anche la voglia di farcela a tutti i costi anche con tutto contro.....

    ma per favore resta con noi, il vostro vissuto è un'esperienza fortissima di affido che può essere utile a tanti altri.......

    Anche nel nostro gruppo di aiuto, come in quello di Dimitri, ogni tanto partecipa una coppia che purtroppo ha avuto un affido fallito al 90% per colpa dell'assenza del supporto dei s.s., visto che questo bambino aveva grandi problemi psicologici ed è stato lasciato completamente solo da qualsiasi tipo di supporto psicologico, la famiglia ha cercato, urlato, preteso per quasi 1 anno questo aiuto, ma non è arrivato...purtroppo è arrivata invece l'ennesima, più grave crisi del bambino che a quel punto è stato allontanato dalla famiglia d'urgenza per essere messo in una comunità terapeutica, dove tuttora si trova.

    Questa coppia è ancora oggi distrutta dal dolore e dai sensi di colpa, ma malgrado tutto viene a condividerlo con noi quasi tutti i mesi, questo aiuta noi e sta aiutando anche loro.

    Coraggio Elena.....e grazie per la tua testimonianza

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime28 May 2008
     

    Io bimbi in affido non ne ho ancora,abbiamo fatto il percorso ma siamo ancora in attesa, e devo dire che fà male leggere di quanto i s.s. spesso lascino da soli le famiglie affidatarie che invece avrebbero bisogno di un supporto continuo questo mi fà un pò paura perchè nn vorrei mai arrivare a dover concludere il nostro futuro affido per incompetenza dei s.s. io sono una che combatte per quello che desidera e per quello che crede giusto fino alla fine delle mie forze però capisco perfettamente che ci sono dei momenti, delle situazioni che ti spingono a fare delle scelte che non avresti mai voluto fare, come quella che purtroppo hanno fatto Elena e il "suo" bimbo :face-sad:
    Un abbraccio amorevole a tutti e due credo che ne abbiate entrambi davvero bisogno

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime28 May 2008
     

    Veramente una brutta e angosciante situazione.....

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime28 May 2008
     

    Mi dispiace tantissimo, per voi e per il bambino, comunque forza e coraggio Elena...e non abbandonarci.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime28 May 2008
     

    Ciao Elena,
    grazie veramente per esserti sfogata qui con noi, perché come hanno ripetuto in molto un fallimento di un affido può essere meno fallimento se si fa tesoro degli errori, delle difficoltà e si trova la soluzione giusta perché certe cose non avvengano più.
    Leggo nelle tue parole rabbia e delusione. Più volte abbiamo ripetuto che, al di là di ogni problema incontrato, la fine di un affido è sempre un abbandono per un bambino. Ed anche in questo caso, assieme alla vostra rabbia c'è sicuramente la sofferenza e la delusione di un bambino che non si è sentito all'altezza delle vostre aspettative, un bambino che non sa quale sarà il suo futuro. Ma soprattutto un bambino problematico, con ancor più problemi rispetto a quelli che lo affliggevano prima di iniziare il percorso di affidamento. Che ne sarà di lui senza alcun tipo di educazione, senza persone che lo facciano ragionare scuotendolo con le urla ??
    Purtroppo però bisogna inevitabilmente rendersi conto del modo in cui hanno agito i Servizi Sociali. E c'è da esserne molto preoccupati, perché la principale causa di fallimento è venuta fuori proprio da loro. C'è bisogno di accompagnare la coppia DURANTE l'affidamento, non solo prima. C'è bisogno di sostegno, di ascolto. Altrimenti sembra che la loro unica volontà (in questo caso) sia stata contraria agli scopi più nobili dell'affido. Sembra una guida su "cosa non fare per far fallire un affidamento". Come biasimare poi Elena ?

    Continua a scriverci però, dai..

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime28 May 2008
     

    ...una riflessione a margine..giusto perchè mi è venuta in mente leggendo...
    l'ass.sociale e la psico ci hanno sempre parlato di uno "strano" comportamento dei bimbi in affido: all'inizio sono bravissimi, cercano in tutti i modi di soddisfare le esigenze della famiglia affidataria,sembrano tranquilli... poi incominciano le provocazioni, le sfide, viene fuori la rabbia, il dolore...vengono fuori quando incominciano a fidarsi, una specie di: vediamo un pò se loro mi mandano via, se mi vogliono davvero....
    magari non tutti..ma ci hanno raccontato che molti fanno così....

  2.  

    Confermo Emilia, il momento della ribellione cattiva...arriva.
    a noi il serv. l"ha spiegata cosi : nel momento in cui il bambino comincia a credere che veramente può avere quella nuova vita, e sente di voler bene ai genitori aff.
    nel momento in cui capisce che gli hanno fatto male, ma che un altra vita è possibile, esiste, si può avere affetto, cibo, rispetto attenzioni, Ecco in quel momento nel bambino scatta la disperazione perchè pensa di tradire i genitori, la rabbia perchè è felice ma si sente in colpa.
    A noi è successo veramente molto presto dopo un mese circa che Gulli stava con noi. vi ho già detto che lui da subito è stato bene con noi, comunque, una sera,è tornato a cASA DOPO ESSERE STATO A GIOCARTE A CASA DELLA MIA AMICA CHE HA UN FIGLIO quasi di uguale età, uno dei suoi primi amichetti, bene, entra in casa, io lo accarezzo e gli dico lavati che si mangia, mio marito gli dice : mettiti addirittura il pigiama se vuoi, poi guardiamo un cartone, e Gulli cosi senza motivo ha urlato..tu stai zitto che non sei mio padre! cosa vuoi!!
    Mio marito era allibito, ha detto lo so bene, ma ti lavi lo stesso, io ho detto, nessuno si spaccia per, chi non è ma tu sei villano e urli troppo lavati e vai in camera tua.
    noi abbiamo mangiato..poi sono salita da lui mi sono stesa vicino e l"ho abbracciato forte, ..si è messo a piangere violentemente e urlava..ho tana rabbia io dentro. mi fa male, voglio
    stare qui.
    abbiamo passato una notte... lui non voleva mio marito aveva paura che fosse arrabiato con lui. allora sono stata nel suo letto tutta notte parlandogli e stringendolo. al mattino dopo ha detto..ciao pà a mio marito e..ti voglio bene a mè..e da allora queste crisi non si sono più ripetute.
    Non è stato facile, abbiamo usato l"istinto, non sapevamo! ho tel subito ai serv. raccontando, mi hanno appunto dato quella spigazione, e la psico
    mi disse che era successo molto molto presto il che significava che Gulli ci accettava.

    Non avendo piu avuto questi problemi non ho mai approfondito, ma ora rivivendolo mi chiedo...è vero cosi? Cristina se leggi.....
    Oggi per mio marito Gulli ha una adorazione,,,se lo dice il mio papi:::!! è legge, e spesso dice a mia figlia..lo dico al papi e poi...

  3.  

    E Emil complimenti ai tuoi servizi...che..caspita vi stanno preparando alla grande!!!!

  4.  

    Il conflitto nasce con qualunque bambino/adolescente in crescita ... è cosa (ahimè) normale.
    Le problematiche sono molte: i miei non mi capiscono, la richiesta di sempre maggiore libertà ecc.
    Nel caso dell'affido questi problemi ci sono e vengono ampliati dal fatto che il ragazzo idealizza la propria famiglia di origine e ritiene (spesso a ragione) che le richieste che fa agli affidatari e che non vengono esaudite possono trovare riscontro positivo preso la sua famiglia biologica (un pò la situazione che si riscontra spesso nel caso di genitori separati)
    Non si deve cadere nel tranello: se un no deve essere, che resti un no. Bisogna poi essere bravi a spiegare le ragioni del no e che siano ragioni di amore ... perchè questa è spesso la differenza con la famiglia di origine: loro dicono tanti si, ma lo fanno per "comprare" la stima del figlio. Noi dobbiamo conquistarla ... e non è facile.
    Manuel se ne è andato un anno fa ... perchè voleva più libertà (non andare a scuola, non andare a lavorare, avere sempre soldi in tasca, non essere brontolato, cellulare ....). Andato prima in una comunità (l'undicesima!!!) e da lì mandato via. E' rientrato in famiglia (anche se non c'erano i presupposti, ma era diventato incontenibile ed ormai alla soglia dei 18 anni) dove adesso ha tutto quello che vuole: cellulare, soldi in tasca, uscite quando vuole, lavora con il padre quando ne ha voglia ...
    Però .... però ogni tanto telefona e chiede "cosa state facendo" ... beati voi
    Cosa gli manca? Io credo l'Amore di una famiglia.

    Altri hanno accettato le regole ed hanno capito che erano regole date per amore ... e sono cresciuti e stanno crescendo.

    La ribellione è spesso dovuta alla provocazione, ma la si deve vedere in un'ottica più ampia.

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime29 May 2008
     

    Io devo dire che dopo l'ultimo incontro, che mi "tribolava" un po', con noi due, lei e la sua psico, le cose sono cambiate.....in meglio.

    Lei è molto più serena e meno provocatoria, anzi ci chiede scusa se per caso ha degli scatti involontari, è molto affettuosa e ieri sera ha fatto finta di fare la cameriera di un ristorante e ha preso le nostre ordinazioni ed ha preparato cena e apparecchiato, chiusa in cucina, tutto da sola.
    E' stato piacevolissimo, lei è più allegra e anche noi di conseguenza, perciò il clima in casa è veramente bello.

    Eppure, come ho già detto, l'incontro non si è girato proprio a suo favore, ma molto probabilmente lei ha avuto modo di verificare che le cose che ci diciano quando lei non c'è, sono le stesse che diciamo a lei quando non ci sono gli altri....insomma...nessuno la sta fregando....

    E come dice Riccardo, abbiamo ribadito i nostri no, quando si dice no, naturalmente motivandoli come abbiamo sempre fatto, rimane no, a meno che non cambi lo scenario, la situazione o lo stato dell'arte, solo a quel punto potremmo rimettere tutto in discussione, il fatto di ribadirlo davanti al suo "guru" e averne l'appoggio, molto probabilmente l'ha fatta riflettere e credo sia arrivata al punto di poter dire: sono a casa mia e questi due sventurati che sono 9 mesi che prendo a pesci in faccia, tutto sommato non sono tanto male e mi vogliono bene sul serio e "forse" mi posso fidare di loro.

    Lei , la prima grande crisi dopo l'affido l'ha avuta dopo 15 giorni che era arrivata a casa nostra, alla nostra ennesima richiesta di rispetto delle regole, è scoppiata....ci ha raccontato tutto quello che le era successo....con rabbia....piangendo...gridando.....e intercalando...voi non potete capire!!!!
    Anch'io come Marzia l'ho calmata per ore in camera sua e il giorno dopo ho subito chiamato la sua psico, la quale mi ha detto che era una reazione normale e tutto quello.... che avete già raccontato voi....

    Quello che mi chiedo, perchè non ci hanno avvertiti prima che poteva succedere una cosa così, come giustamente stanno facendo i s.s. di Emilia?
    Forse avremmo potuto avere una reazione diversa e più appropriata? non so.... la psico, dopo, ci ha detto che abbiamo reagito nel modo corretto ed abbiamo usato le parole giuste....ma poteva anche succedere il contrario.....non so....

    Comunque da quel giorno la luna di miele è finita......
    Ma dalla settimana scorsa, come dicevo prima, qualcosa è cambiato.....

    Riccardo tu che sei più esperto, mi puoi dire per favore in quale fase siamo ora?
    grazie

  5.  

    I servizi sociali non vi hanno detto nulla (sbagliando alla grande) perhè vi hanno trattato da bambini piccoli ai quali si dice vieni con me, andiamo a trovare il dottore e poi ... ti mettono sul lettino e ti fanno il vaccino ... e tu subisci.
    Intelligente è invece chi spiega che si va dal dottore per fare il vaccino ... lo si prepara ad un evento che sarà certo, ma che può prendere diversi risvolti.
    Ho convinto qualche persona a prender il cammino dell'affido ... e ne ho scoraggiate molte di più ... tutto perchè mi piace essere sincero, voglio che le persone sappiano a cosa potrebbero andare incontro ... in modo tale che siano preparate, che se iniziano, lo facciano con cognizione di causa, che si possano fidare di me, che no abbandonino il bambino al primo problema. Meglio che non inizino nemmeno.

    In che fase sei?
    Difficile a dirlo perchè ogni ragazzo ha la sua storia. L'età ed il "contorno" giocano ruoli diversi e diversificano le situazioni. Non ultimo dipende molto da voi e dal vostro comportamento nei suoi confronti.
    Direi, così a occhio e croce, ma è quasi come mettere una fiche su un numero pieno nella roulette, che ancora no siete usciti dalla fase difficile.
    Mi spiego. La prima reazione è impulsiva ... fatta di cuore, non ragionata e viene fuori tutta la rabbia che era repressa ... e questa avviene subito ... entro i primi giorni dell'inizio dell'affido. Poi c'è una fase, come quella da te descritta, dove il bimbo si accorge che c'è nella famiglia affidataria un buon accudimento ... ma ancora non si rende conto che sia amore, spesso perchè non lo ha mai conosciuto e non sa come sia e come si manifesta. Certo è che tutto lo zucchero che gli avete dato (comprese le punizioni che sono viste come il massimo dell'accudimento, il massimo dell'interesse per lui/lei) al bimbo piace e si adegua cercando di prolungare questo sapore, alimentandolo con modi di fare suadenti (della serie se anche io dò loro un pò di zucchero ... loro continueranno a rifornirmi di questa strana droga chiamata amore).
    Ma c'è il rovescio della medaglia ... chiunque gli dirà "ti voglio bene" lo assocerà a qualcuno che può fornirle amore e tenderà ad avere meno difese ... difese che si annullerano quando a parlarle d'amore saranno i suoi genitori (il suo pensiero sarà "sono cambiati ... riproviamo" perchè in fondo questo è il suo desiderio). Il difficile è qui: capire se i genitori sono cambiati ed allora l'affidatario deve aiutarli a cambiare e crescere e maturare nel rapporto con il figlio, oppure, se non sono cambiati, cercare di distogliere lo sguardo del bimbo da loro ... ma non denigrandoli o dando regali o concessioni ... ma con tanta pazienza, con il ragionamento e sopportando le loro intemperenza che saranno messe alla prova.
    Auguri :face-monkey:

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime30 May 2008 modificato
     

    Grazie Riccardo,

    mi hai chiarito e confermato dei dubbi che avevo...

    Infatti la Bimba ha sempre bisogno di avere un "fidanzato" come lo chiama lei.
    Ha bisogno di sentirsi dire in continuazione "ti amo" (tra l'altro ma questi ragazzini che linguaggio usano? parole d'amore più grandi di loro, dichiarazioni di eterna fedeltà da far rabbrividire i più grandi poeti, mentre già stanno con un'altra....bho) comunque dicevo lei ha bisogno di essere corteggiata e di essere il centro dell'attenzione di qualcuno.

    E' questo aspetto che infatti mi preoccupa molto e mi fa stare "in campana", perchè finora la sua attenzione si rivolge a dei bambini di 1 e 2 media, e per lei la situazione è controllabile, ma a settembre quando andrà alle superiori si troverà una bella scelta di ragazzi più grandi e sicuramente più svegli e non la vedo ancora pronta a capire la sincerità delle persone...
    e come dici tu il primo che le dirà "ti voglio bene" lei cascherà come una pera cotta, inoltre se intorno a lei le sue coetanee cominciano già ad avere esperienze e a raccontarle con dovizia di particolari, per emulazione anche lei sentirà il bisogno di andare oltre...
    La prossima settimana ho comunque programmato un incontro con una ginecologa, che risponderà a tutte le sue domande e senza la mia presenza.
    Le ho proposto questo perchè le ho detto che a 14 anni è giusto avere un incontro con una persona qualificata, perchè si cresce, il nostro corpo cambia e anche i tempi cambiano e io non sono più aggiornata, la Bimba ha accettato molto volentieri questo incontro.
    Naturalmente ho scelto una professionista, su consiglio dei s.s., che si occupa di problemi adolescenziali sotto ogni sua forma, e con la quale io e mio marito abbiamo già avuto un colloquio privato.
    Per quanto riguarda il rapporto con i suoi pezzi di famiglia, in questo momenti sono drammatici, ma lei vive con relativo distacco. Ci sta male, non vuole criticare nessuno, ma ogni tanto le scappa la sua arrabbiatura verso di loro.
    Ogni tanto ci dice: io una famiglia non ce l'ho.
    E' triste sentirglielo dire, ma la realtà è proprio questa.
    Naturalmente le diciamo che la sua famiglia siamo noi e lei sorride e conferma, ma effettivamente ha una realtà davanti , in questo momento, triste e squallida, ed un passato che invece sarebbe meglio dimenticare ma che fa di tutto per ricordare. Ce ne parla sempre, ci racconta episodi di quando era bambina, all'inizio dell'affido quando ce li raccontava, li ricordava con gioia, ora quando li racconta, gli stessi episodi li vede con occhi da adolescente e i suoi ricordi sono meno gioiosi, comincia a capire lo stato d'abbandono nel quale si trovava e i pericoli che correva.
    Capisce che gli adulti intorno a lei, adulti che ama, non l'hanno protetta e non hanno esitato a disfarsi di lei pur di stare tranquilli.
    Alcuni adulti li critica molto aspramente mentre verso altri, anche se hanno fatto gli stessi errori, è più indulgente e tende a giustificarli.

    Noi non ci schieriamo mai, non le diamo torto e non le diamo ragione, le diciamo solo che prima di arrivare a delle conclusioni bisogna sempre conoscere bene e capire tutte le cose, perchè le stesse cose viste con gli occhi di una bambina di 7-8 anni cambiano prospettiva se viste con gli occhi di una ragazzina di 13-14 anni.
    Sta cominciando a capire, ma quello che scopre non la fa stare meglio.

    Grazie per gli auguri....ne abbiamo bisogno

    •  
      CommentAuthorJamin
    • CommentTime30 May 2008
     

    Siete proprio due genitori molto moderni e aperti. L'aver preventivato un incontro con una ginecologa è un segnale di apertura molto forte ed anche di fiducia, a mio avviso. Fiducia nel credere che la bambina (io direi ragazza!) possa ascoltare tutti i consigli di un'esperta e possa far tesoro diei giusti comportamenti da tenere per il rispetto di se stessa, per far crescere la propria autostima.

  6.  

    Complimenti Cate! stai davvero "lavorando" bene con la Bimba.

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime30 May 2008
     

    Sì, cara Jamin,

    il nostro scopo è proprio quello di far crescere la sua autostima e il rispetto per se stessa. Ma ci dicono che sono processi lunghi.......

    Lei si crede così forte.....e invece è così fragile......
    Lei crede di sapere tutto sulla vita .....forse per certi versi, è vero, ne sa più di altri, ma tutto dalla parte sbagliata....

    Ogni giorno che passa io e mio marito ci riteniamo fortunati di avere questa creatura con noi, forse poteva capitarle di meglio, non so, ma noi certamente faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità e capacità per darle un futuro sereno, e cercheremo di farlo anche contro la sua volontà e contro il suo stesso remarci contro per farci arrendere.

    Un giorno la Bimba mi ha detto, dopo l'ennesima discussione sulle solite cose:
    io sono un tipo tosto vero?
    Io: certo, è proprio vero, sei proprio un osso duro... ma tu ancora non hai capito quanto sono tosta io!
    Lei: me ne sto rendendo conto....e sai.... la cosa non mi dispiace ......

    Lei vuole che lottiamo per averla!
    Nessuna scorciatoia o strada in discesa...no...troppo facile....a noi spetta la parte più pericolosa e piena di difficoltà.

  7.  

    Sante parole, Cate!

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime30 May 2008
     

    Sai Cate, secondo me i ragazzi vogliono far vedere di sapere tutto della vita, ma è solo un atteggiamento, per farsi vedere grandi. Tante volte mi è capitato che mi dicessero: io non la penserò mai come te...il tuo discorso è assurdo...non funziona così per noi ragazzi... ecc ecc... e poi nel giro di qualche giorno mi accorgevo che stavano facendo esattamente quello che io gli avevo consigliato.

  8.  

    Ho riletto per bene il post iniziale di Elena e porto il mio contributo.

    Primo errore è stato quello di tenere nascosto il fine settimana con voi, obbligando il bambino a nascondere una verità bella.
    Chi senza regole non può trovarsi dall’oggi al domani con estrema severità, quindi le regole troppo rigide della vostra famiglia andavano forse indorate meglio e magari concordate con il bimbo stesso ... una mediazione, con un nuovo arrivato, è sempre necessaria ... se non si è disposti a mediare, forse sarebbe stato bene per tutti non iniziare nemmeno.
    Telefonata quotidiana: forse la cosa è esagerata perchè il bimbo deve imparare a relazionarsi con la nuova famiglia senza dover dipendere ogni giorno dal rapporto con la famiglia di origine … una sorta di percorso verso una certa autonomia.
    Incontro protetto … ogni quanto?
    Verità e bugie da parte del bimbo … è una messa alla prova, ma è anche un qualcosa che gli è stato insegnato: non dire ai tuoi che vai a casa di … nei fine settimana. Quindi lui sa che le bugie a volte è giusto dirle.
    Difficile capire quale siano i limiti agli incontri l’affido è comunque una sperimentazione continua e laddove ci sono dei risultati si va avanti, se invece ci sono dei passi indietro si valuta se cambiare rotta o se insistere nella speranza che i risultati poi arrivino.
    Educatore che mette in discussione i metodi educativi degli affidatari (di nuovo in segreto, di nuovo con bugie e con richiesta di silenzi). Se ci sono dei dubbi o delle critiche, queste devono essere fatte all’adulto, non al bambino.
    Genitori naturali che influenzano il bambino … è cosa normale nell’affido. E’ ciò che avviene quasi sempre nei casi di separazione, dove un genitore parla male dell’altro e cerca di influenzare il figlio. Ma nessun genitore si arrende … perché deve farlo l’affidatario? Perchè non è figlio vostro? Ma un figlio di pancia ve lo ha affidato la vita tramite un atto fisico d'amore, il figlio in affido ve lo ha affidato sempre la stessa vita, ma con un atto d'amore scritto. Ma sempre atto d'amore è ... oppure c'è qualcuno che ha un tornaconto personale nel prendere un bimbo in affido? E' certo che questo è un limite dell’affido e che deve essere fatto conoscere prima che l’affido abbia inizio.
    Ma davanti alla teoria ognuno dice “io sono più bravo e con me certe cose non accadono”, oppure “so io come fare … che arrivino i problemi, so come affrontarli”.
    Incontro protetto non significa stare a sentire cosa si dice, ma ci sono vari livelli, in cui si deve dare sempre maggior fiducia alla famiglia naturale.
    Problema delle cooperative che vincono gli appalti e gestiscono i bimbi … per loro è un LAVORO … LA – VO – RO e se non lo fanno con passione, se gli educatori che sono scelti sono persone che vogliono solo arrivare in fondo al mese lavorando il meno possibile … ecco che arrivano i danni. Conosco educatori scelti al telefono, senza nemmeno un colloquio. Si vince l'appalto, la convenzione chiede dieci educatori, prendo i primi dieci che mi capitano.
    Ieri sgomento ho ascoltato la disperazione di una coordinatrice di questi educatori ... in un anno e mezzo ne sono cambiati 22, VENTIDUE!!! E perché ... perché ci sono dei bimbi difficili ed anziché amarli, proteggerli, aiutarli ... si scappa (o si manda via il bambino, qualcun'altro ci penserà)
    Occorrono le denunce scritte … non basta brontolare.
    Parolacce contro affidatari … anche questo è normale, se addirittura non si passa alle minacce verbali e fisiche. Ma anche questo accade nell’affido. Bisogna reistere e far capire al bambino che nonostante questo comportamento che il bimbo stesso percepisce come scorretto, noi siamo corretti con loro, noi teniamo il bimbo per dargli amore e insegnargli quei principi che i genitori, evidentemente, non hanno imparato molto bene e con il nostro aiuto (affidatari e bambino uniti per aiutare i genitori naturali) cercheremo di insegnar loro le buone maniere.
    Ho avuto più di un bambino che davanti alle parolacce dei genitori contro di noi, senza liti, diceva che non erano vere le cose brutte che dicevano verso le nostre persone … allora anche il più stupido dei genitori capisce che attaccare la famiglia affidataria non suscita sentimenti positivi del bambino, bensì stati d’animo negativi verso gli stessi genitori naturali … ed allora, per amore o per forza, prima o poi smette … ed il bimbo ha imparato sani principi. Facile? Tutt’altro. Ma nell’affido bisogna imparare a sopportare … più si sopporta, più possibilità si hanno perché l’affido vada a buon fine e si faccia di quel bimbo un uomo, una donna che possa camminare a testa alta nella vita
    A domanda “non conviene lasciarli con la famiglia naturale?” la risposta è NO! Sempre NO! e Ancora NO!!!
    L’affido non è una passeggiata. E’ un incontro di persone, di professionalità, di ideologie, di principi, di modi di vedere e affrontare la vita … non è facile quando si è in due, figuriamoci in 10 o 12 … e dove tutti pensano che il figlio non sia tuo e possano metterci bocca come e quando gli pare.
    Ma questo è l’affido!!! E’ questo, non altro!!!
    I servizi sociali hanno sbagliato? Vero
    L’educatore scolastico ha sbagliato? Vero
    Gli educatori della cooperativa hanno sbagliato? Vero
    Ma chi ci rimette? Il bimbo.

    In una situazione come questa bisognava prendere foglio e penna e scrivere al giudice per far cambiare le cose.
    Avevamo un bimbo in affido (il primo, quindi zero esperienza). Stessa situazione, solo che ogni sabato e domenica andava a casa, niente incontri protetti e la madre contro di noi diceva di tutto … lavaggio del cervello a pieno ritmo.
    Servizi sociali schierati con la madre. Liti con assistente sociale.
    Alla fine abbiamo segnalato la situazione al giudice … ci ha chiamato … ha valutato, interrogato, indagato … poi dopo qualche mese ha emesso un provvedimento: il bimbo non va più a casa, se la mamma lo vuole vedere viene a vederlo dove Roberta dice, quando Roberta dice e per il tempo che Roberta dice …
    Questa mamma ha abbassato la cresta, il bimbo è stato aiutato e per un periodo c’è stato anche ottimo rapporto con la madre.
    Se così non fosse … sarebbe adozione, non affidamento familiare.
    Non sono d’accordo con la frase <<Non ha senso far uscire i loro genitori dalla porta e farli rientrare dalla finestra>> … invece è proprio questo il senso dell’affido: si toglie alla famiglia un figlio per ridarglielo. Certo che gli strumenti ed i tempi vanno valutati, ma è anche certo che il figlio esce dalla porta e in qualche modo rientra dalla finestra.
    Nuova relazione forte e sicura … dipende dal progetto.
    Non sempre è così. Dove si ritiene, a torto o a ragione, che la famiglia ci sia ed il bambino possa farvi rientro, non si devono creare relazioni troppo forti … o almeno … non possono essere i servizi a crearne i presupposti … dovrebbero restare neutrali.
    Un bambino che chiede di andare via … quante cose chiedono i bambini … e non credo che tutto ciò che chiedano debba essere loro concesso.
    A volte ci mettono alla prova per vedere fino a che punto abbiamo la voglia, l’amore per lottare per lui.
    E poi … un bambino chiede di andare via anche per autotutelarsi quando capisce che non è più voluto … ma il bambino non ha colpe.
    Quale genitore non saprebbe rispondere ad un bambino quando dice “me ne voglio andare”
    - perchè qui ci sono le regole e mi da fastidio rispettarle
    - perchè quando mi comporto male mi strillate
    - perchè sono costretto a comportarmi bene a scuola solo perchè altrimenti mi sgridate
    - perchè quando mi sgridate io vorrei menarvi forte perchè mi viene il nervoso

    Che vergogna sentire queste parole … non so a voi, ma a me è ribollito il sangue leggendo <<lui vuole andarsene e noi non vediamo l'ora che esca dalla porta di casa nostra ... abbiamo deciso di non avere più alcun contatto con lui ... vogliamo solo dimenticare>>
    Certo degli errori sono stati fatti da tutti gli operatori, ma il più grande è stato valutare questa famiglia come idonea all’affido.
    Il fatto di essere soli nell’affido è cosa comune … ma non si è mai soli quando ci sono delle persone disponibili … e noi chi siamo? Se c’era bisogno di scrivere al giudice, avremmo aiutato a redigere una lettera; se c’era da parlare con i servizi e capire e fare da mediatore, lo avremmo fatto; se c’era da prendere il bimbo per un periodo per liberare gli affidatari da un peso per capire meglio, lo avremmo fatto.
    Mai potrò accettare da un adulto, qualunque cosa sia successa, una frase di quel tipo … non sanno che danno hanno provocato.
    Gruppi di auto aiuto inesistenti? Ci sono mezzi per richiederli, opinione pubblica, media, pressioni politiche … ma è troppo facile dire “io mollo perché voi mi avevate promesso e non mi avete dato
    Domanda: quando vi sposate è tutto rose e fiori, mille promesse, mille presupposti … di questi quanti si avverano?
    Siamo abituati male … siamo abituati ad avere tutto e quando c’è da lottare … si getta la spugna, si gettano le colpe sugli altri, si MANDA VIA UN BAMBINO!!!
    Porta a porta per cercare aiuto … perché no? Io lo sto facendo da 21 anni e qualcuno l’ho trovato. Le parrocchie sono solitamente pronte a questo tipo di aiuto, ma anche gli scout (cattolici e non cattolici), gli amici della Zizzi che hanno tanti volontari sparsi in tutta Italia.
    Anche io auguro a tutti una storia diversa da quella di Elena, ma soprattutto auguro a tutti di non arrivare MAI a dire <<lui vuole andarsene e noi non vediamo l'ora che esca dalla porta di casa nostra ... abbiamo deciso di non avere più alcun contatto con lui ... vogliamo solo dimenticare>>. Mi vergogno per te Elena.
    Hai detto che non vuoi sapere che fine faccia ... è facile così ... si fa il danno e poi non ci si preoccupa di quali conseguenze queste nostre azioni possano portare in un bambino che nella vita ha già tanto sofferto.

  9.  

    CONDIVIDO

    •  
      CommentAuthorelena
    • CommentTime3 Jun 2008
     

    Riccardo,
    non tutti hanno il tuo carisma e sono dotati della tua stessa vocazione, non tutti hanno le energie e le disponibilità che puoi avere tu che hai fatto dell’affido un missione per la tua vita ... non per tutti è così e questo non vuole dire che l’affido debba necessariamente fallire.
    E non è bello leggere che ci sono solo parole di accusa per chi non ce l’ha fatta ... non ho nessun problema ad ammettere che, a queste condizioni, io non ce l’ho fatta ... (ci sono molti assunti che hai fatto che sono inesatti, ma poco importa ....)
    Vergognati pure per me ... io non mi vergogno ... e non mi importa se tu continuerai ad essere il buono, dipensatore di saggi consigli a tutti e io la cattiva ... perchè non ce l’ho fatta a stare dietro a tutto quello che non ha funzionato ...
    Avrei dovuto continuare a combattere contro i mulini a vento o iniziare a battagliare .. ma non ero pronta ne all’una ne all’altra cosa. Non ne possiedo nella maniera più assoluta le energie necessarie. Avrei dovuto fare una rinuncia completa alla mia vita e dedicarmi anima e corpo alla causa di questo bambino, avrei dovuto farmi carico di tutto quello che non è venuto dai servizi sociali e di tutto quello che i servizi sociali hanno sbagliato ... ma qui ho mollato ..., ho scelto diversamente e ho il coraggio di ammetterlo ... a queste condizioni non ho votuo proseguire.
    So benissimo che c’è un bambino di mezzo e so cosa provo e ancora di più, so cosa proverò quando lo accompagnerò via dalla mia vita anche se scrivo che non vedo l’ora che esca dalla porta ... ma forse, dall'alto di tutta la tua esperienza e del tuo dispensare consigli e giudizi non riesci a leggere dietro a ciò .....
    Non importa, in cuore mio, so che in questo anno ho fatto davvero tanto per lui e gli ho dato moltissimo, nessun danno, mi dispiace, pensa pure come credi, ma il danno non l’ho fatto io!
    Grazie a chi, invece, ha avuto comprensione e condivisione per la rabbia e il dolore ....

  10.  

    Sapevo che scrivendo avrei suscitato la tua reazione. Poco importa ... ho subito attacchi ben più duri e ancora resto in piedi con le mie convinzioni.
    Così anche tu scrivendo certe cose non potevi pensare di non suscitare reazioni contrastanti.
    Credo che sarebbe cosa buona se qualcuno dei servizi di riferimento potesse dire la sua.

    Resto comunque sconvolto dalle tue parole ... dietro le righe, dove sono abituato a leggere, avverto un grande egoismo quando dici "so cosa provo e ancora di più, so cosa proverò quando lo accompagnerò via dalla mia vita " e ancora "Avrei dovuto fare una rinuncia completa alla mia vita e dedicarmi anima e corpo alla causa di questo bambino"

    E cosa pensare quando dici "gli ho dato moltissimo, nessun danno" ... ma hai una vaga idea delle bestialità che sti dicendo????!!! NESSUN DANNO!!??? CAVOLO ... MA TI RENDI CONTO MINIMAMENTE DELLE TUE PAROLE??? Noi abbiamo ed abbiamo avuto quasi solo bambini che son stati mollati da famiglie affidatarie o adottive e i danni che loro hanno fatto (parole di psicologi che se vuoi possono anche sottoscrivertelo in modo giurato) ai bambini son ben più gravi di quelli fatti dalla famiglia naturale!!!!

    Una cosa mi sconvolge, quando dici "So benissimo che c’è un bambino di mezzo" e, mi ripeto "Avrei dovuto fare una rinuncia completa alla mia vita" ... mi viene da domandarmi, leggendo dietro le righe, ma quando sei andata a dare la tua disponibilità all'affido cosa avevi nella testa? Forse l'idea di voglio un bambolo per giocarci? Si parla di BAMBINI ... BAMBINI, CAPITO!!!! Quando si prende un bimbo in casa la nostra vita si sconvolge, cambia, ci sono sacrifici da fare ... e quanti lo si può dire solo dopo averli fatti ... ma si devono fare TUTTI i sacrifici possibili.
    Sarebbe come se a una coppia nascesse un figlio e dopo pochi mesi si accorgesse che non può andare a ballare tutte le sere, deve svegliarsi ogni notte più volte, deve risparmiare per comprare questo e quello ... senza contare che magari potrebbe accadere, chiedere a Marzia, che ci possano essere delele malattie ... allora si che la cosa stravolgerebbe la vita. Prendere un bimbo in affido o in adozione è come mettere al mondo un figlio. Nel caso dell'affido si sa che ha una malattia che dobbiamo essere pronti a curare ... una famiglia malata e che può dar fastidio.

    Il fatto che i servizi sociali non ti abbiano aiutato ... anche se a questo punto vorrei proprio sentire la loro campana ... è una bella scusa per non accettare di dire "ho fallito" ... "ho sbagliato" ed essere in pace con sè stessi.
    Gettare le colpe sugli altri è facile e immaturo.
    La maggior parte dei bambini che abbiamo avuto ... ci ha costretti a lottare con i servizi .... arrivando fino alla denuncia, fino a far cambiare decreto al tribunale ... se prendi un bambino, così come se ti nasce, devi essere pronta a lottare ...altrimenti che mamma (naturale, adottiva o affidataria) sei????
    La natura insegna ... le mamme sono pronte a lottare per i propri cuccioli fino al sacrificio estremo di sè stesse, comprese le leonesse che prendono nella loro cucciolata i piccoli leoni di un'altra leonessa che sia morta.

    Ti auguro una bella vita ... visto che il tuo bene personale è l'unica cosa che ti preme.

  11.  

    Aggiungo ... l'attacco personale a me non ti serve a molto e lo trovo poco intelligente.
    Io sono la persona peggiore di questa terra, quella con maggiori difetti ... e tu sei la migliore, la più brava e la più buona ... MA io posso dire che su 500 bimbi non ne ho mandato via nemmeno uno ... tu uno su uno

  12.  

    Ciao a tutti...
    Leggo con dispiacere che i toni si sono scaldati molto...
    Non credo sia molto costruttivo arrivare ad offendersi e attaccarsi sul personale....

    Purtroppo è vero che un affido fallito è sempre una responsabilità degli adulti, servizi o genitori naturali o affidatari che siano, è vero che chi ne fa le spese e ne paga le conseguenze e ne assapora dolore e abbandono è il bimbo, che chi dà la propria disponibilità all'affido dovrebbe sapere che non è proprio una passeggiata, che non ci si dovrebbe mai stancare e arrendere...ma è pur vero che non siamo tutti uguali, che non abbiamo tutti la stessa vocazione, lo stesso coraggio, lo stesso progetto di vita, la stessa voglia o capacità di amare...

    Conosco Riccardo e so che quando si tratta di bambini non ammette "se, ma, però" e non concepisce la possibilità di rifiutare un bambino o abbandonarlo, e questo gli fa onore ma è pur vero che in alcuni casi in cui si siano innescate dinamiche conflittuali, rifiuti silenti, se la coppia non intende farsi aiutare (anche attraverso una terapia familiare e relazionale che aiuti a guardare le cose con gli occhi dell'altro, compresi quelli del bimbo), forse è meglio che il bambino vada via...
    Sarebbe più traumatico respirare l'abbandono e il rifiuto quotidiano attraverso parole o atteggiamenti offensivi, rifiutanti, squalificanti....

    Per Elena:
    Credi davvero che ormai non ci sia più nulla da fare?
    Credi davvero che lui non veda l'ora di andarsene e idem per te?

    A volte l'adulto fa fatica a mettersi nei panni di un bimbo, a guardare le cose con i suoi occhi, piccoli, inesperti eppure già così tristi, abbandonati, sofferenti...a sentire le cose con le orecchie del bimbo, che magari ha già sentito tante brutture....

    Ma inevitabilmente è un compito dell'adulto e se riuscisse a vedere le cose con gli occhi del bimbo e a mettersi nei suoi panni, nel suo dolore, nella sua paura di essere tradito e abbandonato ancora, nei suoi sensi di colpa (perchè se mi affeziono agili affidatari tradisco i naturali...), nella sua rabbia per non avere ciò che vorrebbe o non riuscire ad essere come gli altri vorrebbero, il suo non sentirsi accettato (perchè se mi accade tutto questo è perchè io non vado bene così come sono, io non sono accettato per ciò che sono, mi vorrebbero diverso e io non merito di essere amato come gli altri bimbi, io sono brutto e cattivo...), insomma se l'adulto riuscisse a leggere (se non ce la fa da solo si potrebbe far aiutare da esperti del settore) cosa accade nel mondo interiuore del bimbo, che senso hanno quei comportamenti dal punto di vista emotivo e cognitivo per lui...forse tanti affidi non fallirebbero e forse tanti genitori affidatari si sentirebbero meno in colpa e falliti e tanti bimbi ùsarebbero più FELICI ed avrebbero quella familgia di cui hanno DIRITTO E BISOGNO...

    Non sto dicendo che sia semplice, ma quante soddisfazioni e quanto bene fa a tutti.....adulti e piccini....

    Spero di essere stata chiara perchè ho scritto molto di getto...

    Un abbraccio a tutti...piccoli e grandi, con l'augurio che gli errori servano a fare cose migliori poi...magri chissà a ripensarci...

  13.  

    Cristina ... anche se il bambino ha sette anni??!!!

  14.  

    Riccardo se una coppia non accetta più un bimbo di sette anni e lo rifiuta, lo maltratta, gli invia continui messaggi di svalutazione, nnon accettazione e non amore, sarebbe meno traumatico e sarebbe meglio per il benessere del bambino, la sua autostima che il bimbo vada via...
    Sono con te che la responsabilità sia sempre degli adulti perchè sono in posizione up da tutti i punti di vista ma se non riescono o non vogliono mettersi in discussione, andare oltre, sopportare, capire, lottare...piuttosto che peggioare la situazione, fare altri danni e traumatizzare ulteriormente il bimbo è meglio che vada...

  15.  

    Certo ... è meglio che vada ... ma hai descritto una situazione limite ... dove forse era meglio se queste persone avessero sognato ghiande piuttosto che mettersi a prendere un bambino ...
    E dove andrà il bimbo? Comunità?

  16.  

    Certo è vero, forse non erano pronte ad aver un bambino...ma andiamo a monte...chi le ha valutate idonee????
    Le coppie spesso egoisticamente si rivolgono all'affido per avere figli che colmino i loro bisogni, per riempire una culla rimasta vuota, per sentirsi utili...poi arrivano al limite, cozzano con le loro motivazioni e aspettative e succede il patatrack...fallimento....sono d'accordo che sia egoistico ma non mi sento di giudicare troppo negativamente una situazione che non conosco e poi mi chiedo (perchè le ho viste): perchè alcune situazioni di coppie adottive o affidatarie che si vede lontano un miglio che non vogliono prendersi cura del bimbo e dei suoi bisogni ma appagano i loro, che si vede che non siano pronti ad avere in casa un bimbo di qualsiasi tipologia, che preferirebbero prendere una bambola della Mattel piuttosto che un bimbo con tutte le sue problematiche e tutto ciò che comporta, perchè sono ritenute idonee?????????????????????????????????????????????????????E ancora, perchè non sono adeguatamente INFORMATE su ciò che potrebbero incontrare???????????????????????????????????????? (Spesso avrebbero lasciato perdere!)
    Non sempre le coppie hanno gli strumenti giusti per andare avanti da soli...
    Sai quante coppie vedo in terapia che, dopo essersi sposati con gioia, con amore, per varie e tante motivazioni, arrivano ai ferri corti e pensano di separarsi perchè si sono innescate tante dinamiche conflittuali e non riescono a uscirne? Credo che accada lo stesso con i bimbi, non tutti hanno gli stessi strumenti e consapevolezza e non credo sia utile giudicarli a spada tratta, credo si sentano male già di loro....Forse sarebbe stato utile e necessario chiedere aiuto ma non sempre si sa a chi rivolgersi...nella mia esperienza mi rendo conto di quanto, a volte, cose che per me sono scontate e alla luce del sole, per altri siano pianeti inesplorati...non abbiamo tutti lo stesso bagaglio di esperienze, formazione, cultura, emozioni....

  17.  

    vi sto leggendo con molta attenzione, io esprimo il mio pensiero, non da esperta, ma da mamma e mamma affidataria, io lascio parlare la mente e il cuore.
    Quando decidi di accogliere un bambino in affido, pur nella tua ignoranza, devi sapere che prendi un bambino con un passato.. diciamo brutto!!
    già questo dovrebbe far capire che non avrò in casa un ..cicciobello..
    Si va bene le strutture sono carenti, i serv. hanno le loro pecche, tutto giusto, ma permettetemi di portare un esempio personale, quando si è ammalata mia figli
    il primo ospedale non ci capiva niente, nessuno mi portava avanti e indietro dai centri spwcializzati dove la curavano, nessuna rete mi si è stretta intorno per supportarmi!!! nessuno mi ha ..allungato una busta con dei soldi per le ingenti spese... eppure..era di MIA figlia che si tattava, al diavolo tutti mi sarei battuta per lei con ogni forza.
    Io dico io ribadisco io grido che..se vuoi prenderti un bambino in affido, il tuo cuore la tua testa tutto di te deve dire sono pronta ad amarlo come fosse mio come fosse uscito da me. sono pronta a battermi, a lavorare duro per lui. non posso MAI pensare tanto non è mio al limite ci penserà qualcuno!!!
    Non posso sedermi a aspettare che qualcuno mi soccorra ogni momento!! Si èconosco le lungaggini delle risposte dei servizi, conosco le loro vuote risposte,
    ma so che lavorandoci su qualcosa si ottiene! e comunque io ho voluto questo bambino io lo curo e lo aiuto,non mi impota per quanto, finchè serve, finchè
    mi sorride comeun bambino deve sorridere, non importa se dopo un incontro è agitato, triste, è l mio bambino per ora e io ci sono.
    Scusate tutti io ho vermente parlato con l"istinto e la rabbia, pensare che un altro bambino oggi è disperato mi fa male.
    Ascoltate il cuore e la testa, se non si è disposti a metersi in gioco sul serio, se non si ha voglia di...rogne....laswciate stare questi bambini!!!
    Sono pronta a ascoltare tutto quel che voete dire, ma una cosa è certa, qundo Gulliè arrivato da noi era allo strem, oggi è un ragazzino sereno, e non è
    opera dello Spirito Santo, ma di giorni ifficili, di lotte, di pianti, ma anche di tanta tanta gioia.

  18.  

    Cristina ... è certo che il primo errore è stato nella valutazione fatta dagli operatori ... e qui si entrerebbe nel giudizio che non spetta a noi.
    Considera che Elena stessa ha detto che i servizi hanno detto di aver sbagliato valutazione.
    Così come non giudico la famiglia ... ma mi permetto di giudicare le frasi dette.

    Ma ... al di la' di possibili giudizi o difese ... io guardo alla situazione adesso: un bambino che viene mandato via.
    Ho denunciato diversi assistenti sociali ... ma mai perchè volevano lasciarci il bimbo, ma sempre perchè ritenevano giusto farlo andare in altra situazione.
    Qui il caso è al rovescio ... i servizi vorrebbero il bimbo in quella famiglia (ora non so), ma la famiglia non lo vuole più.
    E' aberrante pensaer che una mamma non voglia lottare per il figlio.
    Doveva pensarci prima!!!

    Marzia ... mi sarei battuta per lei con ogni forza ... chi non ha provato ad avere figli ... non puo' capire.
    Il brutto è ... chi invece ha figli (seppur in affido) che non capisca questa cosa.
    Sono contento di non essere l'unico "terrorista". Brava Marzia.

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      CommentAuthorDimitri
    • CommentTime3 Jun 2008
     

    Cari Riccardo e Marzia,
    pur condividendo la più parte delle cose che avete detto, non credo che giudicare il comportamento di Elena in maniera così severa possa essere d’aiuto a qualcuno. So che le vostre parole sono dettate dalla vostra capacità di com-passione, di sentire come vostro il dolore e la rabbia provocati ad altri. Eppure non credo che queste possano in qualche modo lenire quella rabbia e quel dolore. Come ho già avuto modo di dire, rimango dell’idea che Elena e il suo compagno in questo momento abbiano un gran bisogno di aiuto. Quell’aiuto che non gli è stato dato né al momento di iniziare questa esperienza né durante i momenti di crisi. Il bambino che avevano in affido ha sicuramente un bisogno ancor più urgente, ma questo non cancella il loro. Credo che come gruppo dovremmo cercare di supportare anche, anzi soprattutto, chi vive momenti di sconfitta e di dolore, cercando di giudicarci il meno possibile.
    Per quanto mi riguarda, e per quello che potrà servire, ribadisco tutta la mia disponibilità al dialogo e all’ascolto di Elena, anche in forma privata.

  19.  

    .... l'aiuto che non è stato dato loro ... secondo le loro parole, ma bisognerebbe sentire anche la testimonianza di chi sta dall'altra parte, ovvero i servizi.
    Il nostro aiuto non lo vogliono ... hanno già deciso in maniera categorica ... Elena è stata molto chiara in proposito.

  20.  

    Buongiorno Dimitri, che piacere risentirti,
    Ho soltanto espresso il mio pensiero, il mio vissuto, non ho giudicato, assolutamente, la penso cosi, ma non giudico col metro in mano!
    Elena ha scritto sul forum i suoi pensieri,io personalmente ho espresso i miei, nessun giudizio, ma leggere che un bambino "viene mandato via" e non ..
    sentire...provare,,,dire nulla....non rientra nel mio modo di vivere, io sono una che interviene...ho misurato le parole per non ferire nessuno, ho letto, ho risposto.
    Dimitri, sono dalla parte del bambino, mi dispiace, ho provato dolori terribili, ma da persona adulta e matura ho potuto gestirli, un bambino abbandonato nella sua rabbia nel suo dolore....dimmi...quamte probabilità ha di gestirsi gli abbandoni...

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime3 Jun 2008
     

    Buon giorno,
    leggo ora l'acceso scambio di opinioni..
    inutile dire che anche per noi abbandonare un bambino risulta impensabile (spero, mi auguro, prego che non mi capiti mai) e quando succede mi arrovello per cercare di capire,cosa mai potrà aver fatto un bambino di 7 anni di così mostruoso, di così tanto terribile da mandarlo via, perchè prima ci sono infiniti scalini: parole, discussioni, punizioni, sculaccioni e di nuovo parole, pianti,minacce, abbracci, scuse e riurla.....
    Sicuramente le parole di Elena sono state dure ...E A ME MI HANNO LASCIATO SENZA FIATO (ATTENZIONE NON TI STO GIUDICANDO ELENA, LUNGI DA ME!)

    Però, sinceramente, quando noi abbiamo fatto il corso, ad ogni nostra perplessità o paura ci hanno sempre risposto...NON VI PREOCCUPATE, CI SIAMO NOI, è UN LAVORO DI SQUADRA, NON SARETE MAI SOLI, NON DOVRETE FARVI CARICO DEI PROBLEMI DELLA FAMIGLIA D'ORIGINE, CHIAMATE AD OGNI PROBLEMA....ad un certo punto mi sono quasi stupita, durante il corso, di quanta gente avremmo avuto a disposizione, noi che siamo soliti far da soli...ho anche detto scusate: ma se la bimba o bimbo ha bisogno dell'otorino o ha voglia di fare danza...d'istinto ci penseremmo noi...o dobbiamo chiedere a voi?!?
    E' falsante, una famiglia parte con dei presupposti di aiuto, di supporti...parti "tranquillo" che se dovesse esserci una crisi qualcuno ti da una mano..
    E' che io sono curiosa e un pò rompiscatole e quindi ho incominciato a cercare...ho incominciato a chiedere da altre parti, quindi ho visto il risvolto della medaglia.... tramite soprattutto le vostre parole...ho i piedi ben puntati per terra altrimenti credo sarei stata molto più serena e "facilona" e meno preparata..davvero...

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      CommentAuthorperlanima
    • CommentTime3 Jun 2008
     

    Elena già a fine marzo, dopo tre mesi di affido diceva di non farcela. In quella occasione non parlò dei servizi ma del fatto che non sentiva in sè la pazienza necessaria per stare con il bimbo, che sentiva la sua vita sconvolta (cosa che non si sarebbe mai aspettata). Ora, quella frase agghiacciante "non vediamo l'ora che esca da casa nostra e di non rivederlo mai più", frase detta non di un diciottenne tossicodipendente che ti può davvero "tirare fuori dagli stracci" ma di uno scricciolo di 7 anni! Non mi sembra naturale e forse in una situazione così è urgente che il bambino venga allontanato da questa famiglia. No?

  21.  

    A questo punto sono d'accordo con te. Purtroppo.
    Ricordo anche io i post di Elena e già allora ognuno di noi le propose aiuto e dialogo ... ma aveva già chiuso le porte.
    Eppure mi voglio immaginare l'ingresso di un passerotto di 7 anni in casa ... deve essere stata una gioia immensa ... sono certo che all'inizio ci sarà stato tanto amore ... ma poi cosa è successo?
    Troppo infantile e troppo riduttivo prendersela con altri ... con i servizi, specie se non sono stati loro a dire basta all'affido.
    Questa cosa mi ha tolto il sonno.

  22.  

    non riesco veramente a smettere di pensare a quel cucciolotto, non son una abituale frequentatrice di Chiesa, ma oggi prego la Madonna di avere un occhio
    pietoso verso questo bimbo. di chiunque siano le colpe, se colpe ci sono, c"è un bambino che soffrirà, un bambino con che futuro davanti??
    Riccardo non puoi fare qualcosa? proporti di prenderlo con voi?
    Sarà coincidenza ma oggi Gulli per ben due volte mi si è avvicinato e abbracciandomi ha detto: Mami cosa farei senza te e questa casa? ti ricordi come ero??
    A chi potrà dire cosi quel bambino rifiutato??? Non mi do pace!

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime3 Jun 2008
     

    Ho letto i vostri commmenti e sinceramente non me la sento di giudicare..non ho le competenze e non ho l'esperienza.
    Se penso che un giorno una cosa del genere potrebbe succedere anche a noi...chissà se io avrei la forza ed il coraggio
    di portare avanti una situazione così difficile.
    Certo è che le parole di Elena sono molto forti :non vediamo l'ora che esca, vogliamo solo dimenticare.
    Come si fa a dimenticare?
    Povero bimbo. Si riuscirà a trovare un'altra famiglia per lui?

  23.  

    Una situazione così difficile?
    Dove è la situazione difficile con un bimbo di 7 anni?
    Cosa posso fare io?
    Niente ... sono i servizi che cercheranno la situazione migliore per lui. Fosse per me lo prenderei in casa e non lo lascerei mai più andare via ... ma forse è giusto che si cerchi per lui una famiglia che finalmente lo ami per quello che è e non per quello che vorrebbero che fosse.

    Speriamo che presto i servizi sociali scrivano qualcosa relativamente a questo piccolo ... pe farci capire ... perchè al di là dell'idea di ciascuno ... le parole di Elena sono forti e resteranno fortemente impresse nei nostri cuori

  24.  

    Cari tutti,
    questa situazione rattrista molto anche me e chissà quante altre ce ne sono e nessuno di noi ne è a conoscenza ma continuo a credere che in una situazione ormai rotta, ricca di insofferenza e non accettazione come questa, di poco amore (parlo di quell'amore incondizionato tipicamente materno....)proprio perchè si tratta di un bimbo di 7 anni è meglio per la sua salute e il suo benessere psico-fisico che il bimbo vada via (come ho già scritto nel posto sopra...)...credo che non ci resti altro che augurargli con tutto il cuore di incontrare una FAMIGLIA dove regni l'AMORE CON LA A MAIUSCOLA, dove possa avere accudimento, serenità, gioco, accettazione, tenerezza e tanto tanto tanto AMORE........................
    E che la coppia possa crescere dopo questa esperienza di fallimento..........

    Un abbraccio a tutti....

  25.  

    Voglio lasciare un ultimo..pensiero, commento su questa storia,
    Leggo che si dice..non voglio giudicare...nom giudico.....
    Allora io direi di capirci..nel senso che: se scriviamo sul forum pensieri, situazioni, emozioni, sappiamo che ci dobbiamo aspetare delle risposte,
    si scrive pibblicamente, si chiede..aiuto..amicizia..sostegno...ovvio che arrivino delle..risposte. e è altrettanto ovvio che ognuno esprime il suo pensiero,
    Ora leggere..non giudico...non voglio giudicare..non giudicatemi....maa il Giudizio è di Dio, ma un pensiero un opinione io onestamente mi sento di lasciarla in risposta! e ovviamente scrivo quel che sento e penso, disposta ovviamente a ascltare altri pensieri e opinioni!!
    perciò non è che si scriva per GIUDICARE, ma nemmeno mi sembra giusto non scrivere quel che si pensa per paura di dare .."giudizi"
    Se scrivo accetto risposte!! Trovo costruttivo essere onesti e sapersi esporre, ovviamente sempre nei limiri del rispetto reciproco,

    Felice giornata piovosa a tutti.

  26.  

    Faccio eco a Marzia ... io giudico un atto, non giudico la persona che lo ha commesso.
    Mi è stato insegnato a giudicare il peccato, ma non il peccatore.
    Posso dire che mi vergogno per chi compie un atto che ritengo sbagliato, così come dico che son fiero di chi compie un atto che ritengo giusto ... ma non giudico la persona nel suo insieme. Non dico sei buono o sei cattivo. Questo giudizio spetta a Dio, non a noi.
    Elena può essere la persona più brava di questa terra, anche una santa ... ma anche si chiamasse Madre Teresa 2 resto fermo nella mia convinzione che abbia pronunicato delle parole che fanno male e che abbia fatto un atto (quello di mandare via un bambino di 7 anni che aveva bisogno di amore e di accudimento) che ritengo riprovevole e veramente lesivo per il bene del bambino.
    Alissa è nella stessa situazione di Elena, ma la mia amicizia per lei resta, anche se le ho più volte espresso il mio pensiero sulla vicenda che l'ha vista protagonista.
    E ad Elena dico che se vuole parlare con me e mettere su un piatto, con onoestà, i suoi sentimenti, io ci sono, così come ha detto Dimitri ... ma non me la sento di avvallare il suo atto ...

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime4 Jun 2008
     

    Marzia e Riccardo scusate ma non siamo tutti uguali...Volevo solo dire che non conoscendo la storia di Elena se non da quello che ho letto in questa discussione e non avendo esperienze di affido (anche se ho esperienza di mamma) non me la sono sentita di giudicare la situazione, anche se rimango d accordo con te Riccardo su tanti aspetti che hai toccato nei
    tuoi interventi.
    Probabilmmente se avessi seguito la vicenda dall'inizio mi sarei fatta un idea più precisa..

    •  
      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Jun 2008
     

    In qst momento mi viene da pensare solo al bambino e non ha chi ha sbagliato e perchè spero con tutto il cuore che trovi presto una famiglia che lo ami immensamente come dovrebbe essere per ogni bimbo della terra ....
    Qualcuno sà di dov'è Elena e dove andrà ora qst cucciolo?

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime6 Jun 2008
     

    Elena daiiiii...che il pidocchietto ha bisogno di voi!!!!!
    Rientrate....dalla finestra...daiiiiiii