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      CommentAuthorjappale
    • CommentTime27 May 2008
     

    Non so' quanti di voi abbiano a che fare con l'ambiente delle comunità ?
    Cosa ne pensate? come le vedete?

    Ritorno dopo per raccontarvi le mie impressioni.
    Ciao e buona giornata, Ale

  1.  

    Non conosco l"ambiente ma, cosi a naso e sensazioni, direi che ..una mamma e un papà solo "tuoi" per un bambino che ha un vissuto già..pesante alle spalle,
    sono assolutamente meglio. Certo in casi estremi forse per salvaguardare il bambino nell"immediato, la comunità può essere meglio della famiglia di origine,
    ma per poco tempo.

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime27 May 2008
     

    Ciao. Ti chiami Ale? Io non ho esperienze ma sono molto curiosa.

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime27 May 2008
     

    Bella domanda Ale!
    una cosuccia da niente....

    Io ho solo l'esperienza della piccola comunità della mia Bimba.
    E' una bella realtà, perchè i bambini sono relativamente piccoli l'età va dai 5-6 anni ai 12-13 anni e non più di 9 presenze.
    Gli educatori sono tutti giovani e, per poter dare continuità ai bambini, fanno turni di 24 ore dormendo con loro, insomma c'è affetto ed attenzione.....
    I bambini sembrano molto affezionati ai loro educatori, e la conferma è che la mia Bimba è sempre molto felice di andarli a trovare e di stare con loro e qualche volta si fa anche invitare a pranzo o a cena, e allora le compriamo i pasticcini da portare ai suoi amichetti e agli educatori.

    E' sempre invitata alle feste di compleanno, perchè in questa comunità permettono di festeggiare i compleanni invitando i compagni di scuola, e le feste sono sempre piene di ragazzini contenti e con tanta roba da mangiare e d a bere.

    Hanno un grande spazio sia dentro che fuori, hanno tanti giochi all'aperto, altalene, scivoli, casette, biciclette e via dicendo...

    Stanno bene insomma, ma sono tutti in attesa di una famiglia che li "scelga" e questo mi spezza il cuore.

    Quando senti bambini che ti chiedono: portami via con te, posso venire a vivere con voi? ....non è facile.....andarsene....
    Loro lì stanno bene, sono amati, curati, rispettati, istruiti, nutriti, ben vestiti, coccolati, festeggiati e il ritmo è scandito quasi come fosse una famiglia normale, ma non è una famiglia e, specialmente per quelli che si avvicinano ai 13 anni c'è più insicurezza, perchè se non si trova una famiglia, loro non sanno dove andranno.

    Cosa penso delle comunità? ne penso bene, perchè comunque è un luogo sicuro dove vengono portati bambini che al sicuro non sono stati fino a quel momento, ma la loro permanenza dovrebbe essere solo per brevi periodi, specialmente per i bambini più piccoli, l'ideale sarebbero le case famiglia, ma credo ce ne siano poche.

    Non ho esperienze e conoscenze di altre realtà di comunità, mi piacerebbe saperne di più sulle comunità dai 14 ai 18 anni e infatti sto cercando di documentarmi.

    Cate

  2.  

    Come in tutte le cose non si può e non si deve generalizzare.
    Vi sono comunità che funzionano meglio di altre.
    In linea di massima le due figure genitoriali sono da considerarsi la strada migliore per educare un bambino, ma sopratutto per riempirlo di coccole e dargli quell'amore che la famniglia non ha potuto o saputo dargli.
    Nella maggior parte delle comunità ci sono solo educatori professionisti che sono vincolati da regolamenti severi.
    Vi do alcuni spunti di riflessione:
    - Il nostro Samuel (ora maggiorenne), prima di arrivare da noi, è stato, in soli 5 anni, in ben nove comunità e ogni comunità lo ha mandato via (ma non dovrebbero aiutare e se c'è un problema e non mandare via?).
    - Sia Samuel che altri ragazzi provenienti da comunità ci hanno parlato dell'avvicendamento degli educatori ... in sei mesi ne sono cambiati ben nove (ma i ragazzi non hanno bisogno di punti di riferimento per crescere?)
    - Regole per comunità: il lunedì si mangia il gelato alle 17.00 e deve essere pistacchio e fragola. Il martedi alle ore 15.00 si va al cinema. Il mercoledi' si esce a far compere in quel determintao negozio. I bimbi in cucina nemmeno a pensarci. Ecc. Ecc. Ecc.!!!
    - Simone in comunità rubò un motorino. Punizione: anzichè uscire dalle 15.00 alle 19.00 esci dalle 15.00 alle 17.00 ... sai che punizione ... senza considerare che poi rientrava alle 20.00 ... senza alcun controllo, andando anche in posti dove il tribunale aveva proibito)

    Potrei continuare, ma forse è meglio se mi fermo.

    La mia idea di comunità (che in certi casi è necessaria perchè alcuni ragazzi sono troppo difficili da gestire da una famiglia) è quella che abbiamo cercato di realizzare in tutti questi anni e credo (viste anche le testimonianze di molti, non ultima quella di Jamin che riporta le impressioni degli intervenuti alla festa ad Orentano) con buoni risultati (Samuel ha trovato qui la sua dimensione dopo 9 comunità e due adozioni fallite): una casa gestita da un papà ed una mamma (io e Roberta) con l'organizzazione di una famiglia allargata che si avvale dell'aiuto di volontari (considerati come degli zii), psicologa ed educatrice (scelte in un certo modo e più amiche che "stipendiate") che da anni sono entrate nel cuore dei bimbi (il figlio appena nato dell'educatrice, Silvia, è sempre inn casa con i nostri ragazzi ed è il figlioccio di Roberta; Barbara, la psicologa, è spesso con noi anche al di là del suo lavoro e sono i bimbi a chiedere di parlare con lei, come si fa con una zia per sfogarsi e per chiedere intermediazione, quando necessita, con noi).

    Se rileggete il post "due cuori ed una capanna" ... è quello che vorremmo realizzare ad Orentano con la casa appena comprata.

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      CommentAuthorjappale
    • CommentTime30 May 2008
     

    Eccomi finalmente.
    Anche la mia esperienza di comunità è molto positiva.
    Nell’istituto dove faccio volontariato sono presenti tre, anzi quattro comunità. Piccoli, elementari e medie, adolescenti e mamme con bimbi.
    Sono completamente separate e , a parte qualche festa, svolgono le loro attività in modo completamente indipendente.
    Quella che frequento io dovrebbe accogliere bimbe delle elementari e medie, ma ad oggi ci sono 9 bimbe dai 7 anni ai 17. La permanenza delle ragazze più grandi è giustificata dal fatto che una non era ancora pronte per una comunità di adolescenti, mentre per l’altra si cercava una famiglia disponibile per l’affido (Che da un mese è stata trovata e non vi dico la felicità di questa ragazza di 16 anni).
    Le più piccole sono state accolte un po’ per emergenza, un po’ per separarle dai fratelli, messi nell’altra comunità per i più piccoli, un po’ perché ormai cerano più bimbe delle elementari di qui che nella comunità dei più piccoli, per lo più maschi.
    Gli educatori sono 6 tutti giovani e una coppia (marito e moglie) abitano al piano di sotto e penso rappresentino un po’ la figura maschile e femminile.
    Durante il pomeriggio spesso sono presenti 4 educatori perché ci sono gli incontri protetti, le attività extrascolastiche, il dentista, ecc…
    Le bimbe sono molto affezionate agli educatori e gli educatori sono anche molto affettuosi nei confronti delle bimbe, a seconda del carattere.
    Certo che è difficile per gli educatori stare vicini ad una bimba perché ce ne sono sempre altre che richiedono attenzioni.
    Tutti i giorni ci sono volontari e tirocinanti che danno una mano e in certi momenti c’è l’atmosfera di una bella famiglia allargata, dove comunque c’è sempre qualcuno che può darti una mano con i compiti, o può accompagnarti a pallavolo o dal dentista.
    Però per le bimbe, alle quali non manca niente (vengono infatti curate, lavate, seguite, e anche coccolate), è dura: il solo competere con le altre per ottenere l’attenzione dell’educatore o del volontario. La sottile lotta tra di loro raramente assomiglia alla lotta tra fratelli perché quasi ognuna di loro ha veri fratelli e perché hanno tutte un tale bisogno di attenzioni che fanno di tutto per ottenerlo.
    Poi la presenza di tanta gente, che da una parte aiuta, dall’altra crea anche confusione e a volte rende più difficile gestire dei normali episodi.
    Dopotutto in certi momenti servirebbero 9 persone per gestire 9 bimbe.
    Alcune volte, quando vengo via, mi sembra che siano anche sistemate bene perché l’affetto degli educatori è autentico e poi riescono a fargli fare proprio di tutto.
    Altre volte esco amareggiata perché era evidente che una delle bimbe avrebbe avuto bisogno di una coccola, di un po’ di tranquillità, di un momento tutto suo.
    Certo che dal bisogno di affetto che tutte dimostrano, anche in modi molto diversi, qualcosa che manca c’è e forse in una famiglia, anche se non nella loro, potrebbero ritrovarlo.

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      CommentAuthorpollon84
    • CommentTime1 Jun 2008
     

    ciao... ogni tanto torno. nella mia piccola esperienza ho trovato comunità valide, dove gli educatori sono seriamente impegnati con i ragazzi. nella comunità dove ho fatto tirocinio, per esempio, cerca di creare un ambiente più possibile vicino ad una casa, pensate che gli educatori fanno i mestrieri.
    purtroppo dove ho trovato lavoro è un po uno schifo da questo punto di vista, ma la tipologia è diversa... sono mamme con bimbi... ed è organizzata male soprattutto per i bimbi... che sono sballottati senza sosta...
    baci