Ciao Marzia,
come prima cosa voglio chiedere scusa a tutti perchè, anche se leggo spesso, scrivo veramente poco.
Quello che sto' vivendo è un momento o meglio sarà un periodo di attesa, attesa che chi mi è accanto abbia voglia di buttarsi in quella che credo possa essere una meravigliosa avventura di vita, cioè l'affido.
Non ho fretta ma a volte provo una sensazione amara di poter fare di più e di non farlo.
Comunque continuo a leggervi e mi arricchisco attraverso le vostre esperienze.
Inoltre continuo con il volontariato nella comunità di bimbe un pomeriggio la settimana e un paio di volte al mese, a turno, una di loro passa con noi la domenica.
Personalmente sto' vivendo un momento molto intenso di crescita, di cambiamento: è come un'onda che mi spinge senza che io possa opporre resistenza, mi alza e mi sposta su un cammino che non si vede ma che sento come se fosse sempre stato il mio sentiero. Come qualcosa di già scritto, come un destino già conosciuto. Sono sensazioni forti e a volte molto in contrapposizione quelle che sento nei momenti di apparente calma: da una parte c'è quella che sono, che mi sento e in cui mi riconosco: leggera, serena, allegra, spensierata, aperta alla vita e pronta ad accogliere tutte le sfumature, quella che accetta, soffrendo, anche il buio cercando di illuminarlo a volte in modo infantile con un semplice gesto, quella che piange spesso, troppo, perchè non riesce a contenere le proprie emozioni come se fossero un turbine che trova la fine solo attraverso le lacrime, lacrime che mi fanno diventare brutta, come dice sempre mio marito, ma che sono parte di me e non so nemmeno perchè! Quella che si sente infantile e responsabile insieme, spavalda e prudente, forte e fragile.
Sento la forza nell'amore che ricevo dalla mia famiglia, una forza che mi consente di poter essere il meglio di quello che sono. Mi sento egoista nel non condividerlo con che non ce l'ha. Mi sento egoista per voler seguire questa strada che, per ora, attira me ma che se seguita costringerà che mi segue a lunghe e faticose salite. Mi sento saggia nel pensare che è giusto vivere la vita in modo responsabile verso tutti, soprattutto per chi ha di meno, nel rispetto di tutti, nel rispetto delle differenze che la vita ci ha offerto, nel rispetto dell'ambiente, anche se tutto questo costa fatica, fatica dell'anima e fatica del fisico. Mi senti un'aliena egoista e controcorrente che sceglie per se e per i propri figli le scale quando potremmo prendere l'ascensore perchè credo profondamente che sia meglio per me ma soprattutto per loro. Spesso credo che il mondo che vedo non mi piace e so' che quello che è il mondo dipende da noi e che non vale nascondersi sul fatto che però noi il mondo non possiamo cambiarlo. Credo che non è vero, possiamo cambiarlo iniziando ad esporci, a cambiare la nostra vita dalle piccole cose, perchè se tutti iniziassimo da quelle, anche i piccoli gesti assumerebbero il peso che in fondo hanno: perchè la vita, quella di tutti i giorni è un puzzle di piccoli gesti e noi siamo responsabili di tutto quello che facciamo. Con questo non voglio fare la martire ma vivere una vita più semplice ma più ricca di "cose" vere. Avere una famiglia normale ma accogliente ed aperta ma non solo ad amici per lo star bene insieme ma aperta anche a chi può averne bisogno.
Adesso devo scappare, ma ritorno e scusate lo sfogo.
Ancora grazie, ciao Ale

Beh...allora la mia notizia la scrivo qui...oggi abbiamo avuto l'ultimo incontro con la psico e l'ass.sociale e ..siamo sati inseriti nel database delle famiglie affidatarie di Firenze!!!!
Sapete cosa ho chiesto a mio marito appena usciti? Ma...noi ci staremo sopravvalutando come famiglia? Ci sentiamo così forti del nostro amore, nel nostro amore che pensiamo di poter dare una mano...se qualcuno avrà bisogno di noi!!!

BRAVI!!!!! L"amore è forza, se avete dei..dubbi...siete ..sani, ma come quando prendi in braqccio tuo figlio appena nato e..ti senti spaventata e invincibile,
cosi, quando una creatura senza colpe eppure già ferita arriverà da voi, te lo assicuro Emilia, nessun dubbio potrà impedirvi di amare quel bambino, lotterete per lui, per il suo diritto ad avere una vita..giusta. Ei Emil...voi ce la fate!!!!!

Evviva, sono davvero contento per voi, e per quel bambino (o bambini?) che da oggi possono contare su una importante risorsa in più. Se poi avete dubbi, questo rafforza ancor più la mia convinzione sulle vostre capacità!

Grazie!!!
Noi qualche limite abbiamo dovuto metterlo, a causa dei bimbi piccoli...

Mi sembra abbiate intuito che non esito a chiedere!!!

Emilia lo sai che noi siamo sempre qui......

Complimenti ad Emilia e famiglia!

E grazie a tutte.
Quello che sto' vivendo non è un momento buio ma un momento di riflessione e di comprensione di quello che mi sta' succedendo e di quello che sto' provando.
Per fortuna sono una persona che la mattina si sveglia sempre allegra e carica di nuove energie, quindi resto qui accanto a voi!

Ho un paio di domande da farvi, però pensavo di aprire una discussione dedicata.
Ciao Ale

Ben Emilia!
Sono contenta!

Per Ale: bentornata! In effetti non è bello sentire delle spinte e no riuscire a condividerle con chi ti sta accanto ma...le vie del Signore sono infinite!

Jappale non volevi aprire una discussione?

Sono curiosa......

ciao

Credo che la migliore cosa da fare in questi casi sia aspettare con pazienza. Entrambi i genitori devono esser convinti prima di decidere di passare all'affido, altrimenti c'è il rischio che la coppia scoppi e metta in crisi anche il bambino che è stato accolto. Capisco che possa esser doloroso ascoltare un rifiuto da parte della persona che si ama, ma lo stare vicini vi aiuterà a fare il passo con più consapevolezza se mai sarà fatto. Per il momento state già dando a questa bambina dei momenti di serenità e non è cosa da poco.

Devo precisare alcune cose:
Io e mio marito abbiamo fatto e facciamo sempre tutto insieme, nel senso che siamo molto legati e ci piace tantissimo condividere le esperienze.
Abbiamo cercato i bimbi dopo 8 anni di matrimonio durante i quali abbiamo avuto la possibilità di conoscerci bene, di crescere insieme ed anche di spassarcela!
La nostra idea iniziale era quella di 2 figli vicini e abbiamo avuto la fortuna di poter realizzare questo nostro sogno.
Entrambi amiamo i bambini e ci piace tantissimo passare il nostro tempo con loro.
Mio marito soffre il fatto di avere poco tempo a disposizione per starsene a godersi i piccoli, anche se i suoi orari di lavoro fanno invidia a tutti i papa' ma a lui piacerebbe starci ancora di più.
Ci gioca tantissimo, li lava ed è bravissimo a raccontare la favola dei tre porcellini.
Secondo me è un buonissimo papa', certo che può ancora migliorare, ma disponibile e presente.
Aggiungo col dire che i nostri cuccioli sono proprio piccoli (3 anni e mezzo e quasi 5) e quindi richiedono ancora molto di essere seguiti ed accompagnati anche nel mangiare, nel lavarsi, nel vestirsi, ecc.
Premesso questo forse il suo rispondere no è la cosa più sensata che si possa rispondere in questo momento.
Forse sono io che non mi rendo conto, anche dal punto di vista pratico, di cosa vorrebbe dire avere un altro bimbo, magari di un'età diversa rispetto ai nostri, da gestire, accompagnare a scuola, lavare, coccolare, giocarci, ascoltare.
Forse il suo non è solo egoismo ma anche piedi ben fissi a terra e prudenza.. Anzi di sicuro è così. E per certi versi mi rendo conto che le cose cambierebbero e non di poco. Ma io mettendo sulla bilancia la nostra fatica da una parte e la serenità che il nuovo bimbo potrebbe trovare non ho dubbi su cosa valga di più.
Detto questo, a volte il non poter fare di più mi pesa, ma di solito cerco di concentrarmi e impegnarmi là dove, per il momento, riesce, anzi, riusciamo ad arrivare.
Poi la vita è lunga e noi siamo giovani, quindi non è che qualcosa scappa, è solo che quando stai un po' con le bimbe e poi devi riportarle in comunità mi si spezza il cuore e la domanda <ma veramente non possiamo fare di più?> nasce proprio spontanea.

Grazie della vostra partecipazione, mi aiuta a riflettere e anche lo scrivere mi da la possibilità di riordinare le idee e capire meglio me stessa e la situazione che sto' vivendo.
Ciao e buona giornata, Ale

Scusa Marzia... l ho fatto di nuovo...

Mi viene in mente una canzone di Ligabue: "chi si accontenta godeee...così cosi'....." SCHERZO!!!
Anche io ho due bimbi piccoli, non ho mai fatto volontariato, non ho mai passato tempo all'oratorio...abbiamo una vita impegnativa, ma da quando siamo in quattro stiamo molto, molto meglio di quando eravamo in tre...

Jappale, tu si che ..te ne intendi!!!!! ciao