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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime10 May 2008 modificato
     

    Buon giorno Margherita,
    vorrei farti una domanda!
    La psicologa che ci segue ci ha chiesto cosa ci aspettiamo dall'affido .Questa domanda mi frulla in testa da quando me l'ha posta ma non ho risposta, più ci penso e più non mi viene in mente nulla. Nel senso che una nuova persona (se sarà) entrerà a far parte della nostra famiglia- col suo fagotto di esperienze, con il suo passato e la sua vita le sue paure, i suoi legami, i suoi genitori- e noi tutti (figli compresi) dovremo reimpostare i nostri ritmi,abituarci tutti a tutti e ritrovare un equilibrio ( se mai casa mia possa dirsi equilibrata!!:face-smile:), un pò come quando nasce un altro figlio (ok, non è mio figlio però...) . Dalle esigenze pratiche a quelle più profonde...tutto da reimpostare...
    Dalla tua esperienza cosa ti sembra che la gente si aspetti dall'affido? E il centro affidi cosa si aspetta dalle famiglie affidatarie? Grazie!!!

    Ps: mi dispiace tantissimo per il tuo papà...non te lo avevo ancora detto.....

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      CommentAuthormarzia bianca
    • CommentTime10 May 2008 modificato
     

    ma.

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime10 May 2008
     

    Buon giorno!!!
    Grazie!! Ma il "campionato" di Gulli è finito? ehm...sono un pò ignorante in materia!!!

  1.  

    campionato si adesso ci sono i tornei serali, martedi scorso hanno giocato alle 18, e hanno ancora 3 partite, po ci sarà un torneo dei vincitori di questo
    e poi spero basta, Lui è comunque il bomber...sia chiaro!!!! dice lui eh... Stamattina prima di uscire per la scuola si è specchiato e si è detto:
    peccato chiudermi a scuola con una faccia cosi felice!!!!! Che devo dire????

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime10 May 2008 modificato
     

    Ti dico io: siete veramente ingamba!!!

  2.  

    'Perchè?? ma il tuo piccolo..promette di...buttarsi sul calcio??

  3.  

    Emilia ma tu hai già risposto a quello che ti ha chiesto la psicologa!!!
    Un Centro Affidi desidera una famiglia capaqce di essere punto di riferimento relazionale ed educativo per i bambini che vivono un disagio a prescindere dalla problematica.
    Che tipo di famiglia? Una famiglia come si evince dalle tue riflessioni. Provo a sintettizzare quello che hai scritto.
    1) una famiglia capace di farsi modificare dal bisogno (" dovremo reimpostare i nostri ritmi")
    2) una famiglia con una buona dose di ottimismo e un pizzico di sana follia ( "se mai casa mia possa dirsi equilibrata!!)
    Ciò che conta non è una famiglia con un reddito alto o con titoli di studio particolari, ma una famiglia capace di scommettersi, di vincere se stessa, di dialogare, di offrire vita ad una vita.
    Dì alla psicologa le stesse riflessioni che hai scritto a noi.
    Grazie Emilia.....per mio padre

    Marzia...tu tocchi un tasto dolente..non so il tuo caso specifico, però so che accanto a tanti operatori competenti vi sono tanti servizi che creano solo tanti disservizi perchè lo scenario dell'affido richiede umiltà, competenza e amore da tutte i osggetti coinvolti, non è sufficiente avere una laurea in servizio sociale o in psicologia per curare buoni progetti di affido

  4.  

    Ah Emilia scusami...dimenticavo
    Le famiglie si accostano all'affido per tanti motivi. Ti sintetizzo per raggruppamenti le motivazioni più frequenti che ho riscontrato:
    - per allargarsi ad un senso di solidarietà umana ;
    -per un senso di giustizia, di impegno sociale, religioso
    - per dare un senso alla propria vita ( molte persone ad una certa età sentono un senso di inutilità, vogliono sentirsi attivi)
    - per fronteggiare esperienze traumatiche (lutti)
    Altre coppie si dichiarano disponibili all'affido con una disponibilità che si intreccia con una vicenda di adozione, altri ancora perchè si sentono giovani , sentono ancora molte energie e e hanno figli grandi che sono già usciti di casa, altri perchè vogliono educare un bimbo di sesso diverso dal proprio figlio
    Etc etc.etc Voglio dirti adesso cosa penso io della motivazione sperando di non scandalizzarti. io lo ripeto sempre agli operatori in formazione, alle famiglie affidatarie, al mio staff.
    Dalla mia esperienza ho potuto constatare che non vi sono motivazioni giuste o sbagliate, nobili o meno nobili. Ciò che è importante è conoscere e interrogarsi sulla motivazione per incanalarla positivamente a vantaggio del bambino: fare chiarezza sulle attese previene le delusioni e aiuta i servizi nell'abbinamento famiglia-bimbo-ragazzo.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime10 May 2008 modificato
     

    A proposito di motivazioni giuste o sbagliate: più volte in questo forum si è detto che ci si avvicina all'affido per soddisfare un bisogno personale, come il bisogno di avere un figlio oppure aiutare gli altri per sentirci meglio con noi stessi. In altre parole si è arrivati a dire che queste azioni sono, in un certo modo, degli atti di egoismo. In un certo senso hai elencato anche tu cose che riprendono questa possibile definizione.
    Che cosa ne pensi ?

    Grazie per le tue risposte sempre molto approfondite !
    :face-smile:

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      CommentAuthormarzia bianca
    • CommentTime10 May 2008 modificato
     

    ... almeno sembra che abbiano capito, ed io ne sono ben contenta!.

  5.  

    Mia cara Jamin, mi chiedi cosa ne penso della motivazione alla disponibilità all'affido più dettata da scopi personali ( bisogno di sentirsi utili, di dare etc) che filantropici in senso ampio, sociologici e altro.
    Mi sembra già chiaro dal mio commento precedente ma lo rendo più esplicito. Io non credo che ci siano motivazioni più nobili di altre, mi spiego...che importanza ha se decido di accogliere un bambino perchè ho bisogno di dare amore. Di fatto e concretamente dobbiamo guardare all'obiettivo.....cioè aiutare un bambino, amarlo , curarlo, sostenerlo. Che importanza ha se io lo faccio anche per rispondere ad un mio bisogno personale? Una famiglia che per rispondere ad un bisogno di senso accoglie un bimbo da amare e lo ama, è una famiglia comunque oblativa. Se tutto questo ci fa sentire bene, se ci fa sentire vivi, se tutto questo è un moltiplicatore di amore, cosa toglie al bimbo?. Perchè allora focalizzare l'attenzione su un falso problema?
    Nel mio servizio abbiamo istituito l'anagrafe delle famiglie affidatarie. Io non mi sognerei mai di non inserirVi una persona che ha dato la disponibilità all'affido, solo perchè ha espresso un grande bisogno di amore, un vuoto. Spesso si scambia il nostro bisogno di dare per egoismo, ma l'egoismo è un'altra cosa. Quando sei egoista il mondo gira solo attorno a te, al tuo io, non a quello di un bimbo da amare e verso cui devi direzionare tutte le tue attenzioni.
    Ripeto per me è importante conoscere la motivazione che ci spinge a fare qualcosa solo per direzionarla nel migliore dei modi, però non scambiamo l'amore per la vita e per se stessi per egoismo se il risultato di ciò è aprire le porte della propria casa e soprattutto il proprio cuore a qualcuno che soffre.
    Mi piacerebbe sentire in proposito anche la nostra Cristina.

  6.  

    Ciao a tutti!
    Cara Margherita eccomi all'appello!

    In effetti condivido che non ci siano motivazioni giuste o sbagliate, più o meno nobili, ciò che conta è il risultato, l'obiettivo finale ovvero l'accoglienza di un minore in difficoltà, però in effetti anch'io ai corsi per le coppie adottive lavoro sulle loro motivazioni e aspettative rispetto al minore in arrivo...credo in effetti che, in adozione ancor più che nell'affido (anche se spesso le 2 cose si accavallano), ci sia un mutuo scambio e un mutuo aiuto, cioè apparentemente si accoglie un minore per aiutarlo ma poi in fondo quel minore risponde anche ad un bisogno personale, ad un vuoto, ad un senso di colpa, ad un qualsiasi profondo motivo che porti a fare questa scelta...

    Non c'è frase peggiore che detesti più di questa: "dopo tutto quello che ho fatto per lui/lei..." "Mi deve ringraziare che l'ho preso..." mi manda su tutte le furie...gli adulti spesso fanno delle cose che i minori non chiedono e non vogliono...non è detto che un minore debba per forza accettare un famiglia, debba piacergli, debba essere contento di essere sradicato dalle sue radici, dalle sue origini, per stare con un'altra famiglia che magari si pone anche sul piedistallo...Di certo è per il suo bene ma non sempre va come dovrebbe...e non per colpa dei minori...

    Aiuto le coppie a riflettere sul fatto che ci dovrà essere una reciproca accettazione, perchè se io apro le porte di casa ad un minore in difficoltà, quel minore in difficoltà, allo stesso modo e tempo, viene a riempire un letto che è rimasto vuoto o che non si è mai riempito, o un vuoto che ha altre radici ma c'è...e allora è giusto esserne consapevoli, tanto per evitare quelle spiacevoli situzioni in cui la coppia, delusa dalle proprie aspettative di bimbo modello (biondo, occhi chiari, intelligente e vivace quando bisogna far bella figura e silenzioso quando occorre!!!) si mette in posizione up di risentimento perchè il bimbo non è "abbastanza grato per la fortuna ricevuta di aver avuto beneficienza dalla coppia...""e non fa ciò che la coppia desidera..."

    Scusate la durezza delle mie parole ma purtroppo di situazioni fallite se ne vedono tante, vi dirò di più: lavorando all'Ente dove la coppia ha avuto già il decreto di idoneità, si hanno le mani legate in questo senso, ma ci sono state situazioni in cui le coppie erano palesemente esposte a fallimenti adottivi ma i colleghi dei Servizi avevano fatto relazioni positive...forse se avessero lavorato di più sulle motivazioni e sulle aspettative....
    Credo sia importante...

    Non so se ho risposto o sono andata per altre vie, se è così perdonate, è l'orario!

    Baci e buona notte!

    P.S. Margherita mi piacerebbe un giorno confrontarmi con te su queste cose...un confronto tra...pubblico e privato, diciamo così!
    A proposito come vanno i preparativi per il master? E tuo padre?
    Un abbraccio,

    Cristina

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime12 May 2008
     

    Il mio polppettone mi ha già comunicato che il suo sport sarà:" palla"!! Gli ho chiesto: amore vuoi vare danza come Chicca? "noooooo", nuoto? "noooo...mammma voglio palla"!!!!

    Vi ringrazio tantissimo per le risposte schiette e sincere!! Devo scavate bene dentro di me..per capire "il perchè", so solo che ieri mi hanno raccontato che è morto un babbo di 38 anni : bimbi di 7 anni e 4 mesi...famiglia decisamente distrutta... credo che l'arrivo di un altro bimbo, per quanto faticoso, stressante, problematico, ecc...ecc...è comunque vita e alla vita ho deciso di sorridere sempre.

  7.  

    Si Emilia, è comunque vita, e il voler sorridere alla vita è una buona motivazione, Io non ho scavato molto dentro di mè. Ho riflettuto sul fatto che ci sarebbe
    senza dubbio cambiato il quotidiano vivere, non avevamo più bimbi piccoli da molto! Ragionato, e deciso che ci stava bene rivoluzionare le nostre giornate, vacanze, quantaltro...basta si fà. L2inizio dell"affido un attimo di...confusione, stress, pensieri,..lo porta eh! ho letto un articolo tempo fà che avvicinava
    la depressione post partum, leggera, all"arrivo di un bimbo in affido, onestamente il primo mese un pò di crisi di adattamento c"è stata, per mè. Ma
    superat beissimo, penso sia fisiologico.

  8.  

    Per il futuro...calciatore...se passi da queste parti...Gulli può insegnargli a tirare i rigori!!

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime12 May 2008
     

    anche il mio piccoletto è un calciatore nato dovresti vedere che razza di calci tira al parco giochi i papà rimangono tutti di stucco quando giocano con lui :face-devil-grin:
    e quando gli chiedo che gioco vuole da portare al parco lui risponde sempre palla a casa gioca con la palla coi miei nipoti a palla col maschiettoa cxalcio con le femminucce a pallavolo ma sempre a palla è un palla dipendenete eh eh eh
    cara Marzia Gulli ha già due alievi diglielo :face-smile:

  9.  

    Ragazze...vi aspetto.....prezzi...modici...ovviamente ah..ah..

  10.  

    Ne sarei contenta Cristina, quando vuoi...ti dò anche la mia e-mail: margherita.camarda@alice.it
    E poi faremo in modo anche di incontrarci. Purtroppo non potrò andare alla mega festa che Riccardo e company stanno organizzando, ma sono certa che le occasioni e le idee non ci mancheranno.

    Condivido tutto ciò che hai scritto, essere consapevoli delle proprie scelte o per lo meno provarci, è fondamentale sempre, a maggior ragione nell'affido, perchè in ballo c'è la vita di un bimbo o di un ragazzo. I professionsiit in questo hanno molte responsabilità nel fare emergere la motivazione delle coppie e nel fare un lavoro adeguato.
    Sì, anche a me è successo di sentire quello che tu scrivi. Inoltre avendo lavorato sempre nei Comuni, e avendo camminato un bel po', ( pe rmia scelta mi sono sperimentata in diverse realtà comunali) ho anche sperimentato con mio grande dolore, la lacerazione che provano i ragazzi quando vengono abbandonati nuovamente anche dalla famiglia che li accoglie, sia che si tratta di affido che di adozione. Ho ancora stampigliato nel cervello lo sguardo di una ragazzina che la famglia adottiva dopo anni di adozione ha restituito alla comunità, depositandola presso una stazione dei carabinieri. sono stata chiamata alle due di notte.
    Quella ragazzina non è più rientrata in quella famiglia che non l'ha più voluta....diceva che era troppo aggressiva Oggi quella ragazzina è una donna che io sento ogni tanto perchè insieme ad un'altra collega siamo rimaste il suo punto di riferimento....ma quanta sofferenza e quante volte mi sono chiesta: se i servizi che hanno fatto la valutazione ci avessero lavorato meglio! sei servizi che dovevano seguire il pre e il post lo avessero fatto meglio...Forse...Non lo saprò mai

    Grazie...per papà..

    Pe ril master ci sto ancora lavorando...partirà a settembre...ti terrò informata
    Un abbraccio a tutte

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime13 May 2008
     

    Grazie per le vostre risposte. Naturalmente la mia domanda era un po' a trabocchetto ! Cristina si ricorderà che abbiamo già affrontato il problema dell'egoismo nel forum, per questo motivo, cogliendo il senso delle affermazioni di Margherita ho voluto riproporre l'argomento. Perché avevo la sensazione che in passato passasse il brutto discorso che, far del bene, era comunque considerato un atto egoistico. E questo lo trovo paradossale, oltre che personalmente inaccettabile. E continuo ad affermare con forza che è un grande atto di amore mettersi a disposizione di chi è in difficoltà, affiancandolo nel corso della vita. E' atto egoistico la PRETESA di volere un bambino biondo, con gli occhi azzurri, e pretendere che sia continuamente grato per quel che la famiglia fa per lui. Questo è atto di egoismo. E dice bene Cristina, che questi casi dovrebbero essere segnalati e dopo di ché dovrebbero essere fatte delle considerazione per valutare se realmente una coppia sia idonea o meno...altrimenti a che cosa serve avere l'idoneità ?? Risulterebbe essere solo una farsa.

  11.  

    Jamin ma mica siamo americane noi! avevamo capito che era una domanda tendenziosa e pretestuosa.......!!!!!!!
    e abbiamo deciso di abboccare...

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime15 May 2008
     

    :face-devil-grin:
    ho strizzato l'occhio e avete risposto ! spesso si fa così fra complici !
    :face-smile:

  12.  

    Brava Jamin!!!!!:face-smile:

  13.  

    Aspettative e speranze ... credo che quando ci si butta in questioni dove i sentimenti fanno da padroni ... non dobbiamo aspttarci nulla ... ma solo avere l'idea di dare amore.
    Ciò che è speranza è altra cosa ... ma se una speranza viene delusa, non dobbiamo rattristarci. E' solo una speranza, un sogno ad occhi aperti.
    L'importante è non aspettarsi nulla, contare sulle proprie forze.

    Egoismo nelle motivazioni ... va benissimo se è la spinta iniziale ... per me è stato così ... purchè la ricerca di un prprio star bene non diventi il motivo principale dell'affido (o dell'adozione), altrimenti quando il bimbo ci farà star male, pur di perseguire il nostro stare bene, lo liquidiamo ... ed allora si che siamo profondamente egoisti.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime31 May 2008
     

    Ciao Ric !
    Hai pienamente ragione quando dici che l'egoismo è il voler il figlio perfetto che non ti faccia mai fare brutte figure, che non sporchi e non "rompa" troppo. Queste persone dovrebbero decidere se comprare una statuina piuttosto che pensare a un figlio.
    Però non ti nascondo che tutti siamo alla ricerca di un figlio per "stare meglio". Per sentirsi completi come famiglia e per dare al bambino tutto ciò di cui ha bisogno. Poi ci saranno degli alti e bassi, dei momenti in cui si è con il morale a terra. Cose comunque lontane dall'essere egoisti. Credo che Margherita abbia descritto bene la situazione dicendo che "non ci sono motivazioni più nobili di altre" poiché niente viene tolto al bambino. Naturalmente poi ogni caso è da valutare singolarmente in modo particolare. Purtroppo ci sono molti casi di fallimenti che spingono a dire che i genitori non erano pronti a dare amore incondizionato.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime12 Aug 2008
     

    Vorrei segnalarvi questa vecchia discussione, con l'obiettivo di chiarire meglio quale sia uno dei modi in cui le famiglie vengono valutate e quindi indirizzate verso abbinamenti con bambini.
    Ricordo che Margherita Camarda è attualmente responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Albano. Riporto questa discussione perché lei meglio di qualunque altro conosce questo mondo.
    Cercate comunque di leggere fra le righe e di riadattare queste idee al nostro soggetto.