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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Apr 2008 modificato
     

    Buon giorno!
    vorrei sapere se anche voi quando siete andati a parlare al centro affido nei colloqui preliminari avere parlato per due ore!!! Siamo noi prolissi e raccontiamo della nostra famiglia, chiacchieriamo, chiacchieriamo...noi pensiamo che più sanno di noi, più ci conoscono e meglio è per tutti!!Voi cosa ne pensate?

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      CommentAuthorMemole71
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Anche noi quando siamo andati al primo colloquio siamo stati in ufficio per due ore a chiaccherare :face-devil-grin: credo sia nella norma

  1.  

    Buongiorno
    Primissimo colloquio .ciao

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Idem. Ma io ho parlato tantissimo mente mio marito ha grugnito un pò.:face-monkey:

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      CommentAuthorcricchia
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Però a volte mi chiedo l'utilità di tutte queste parole. Sicuramente servono i colloqui per capire al meglio alcune dinamiche, ma non credete che la cosa più utile sia, per chi li ha, portare da loro i nostri figli, o che andassero a parlare con le maestre dei nostri figli, per capire bene come siamo in grado di crescere un bambino e come si è genitori?

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Noi i colloqui con l'ass. sociale li abbiamo fatti separati, il bello è che l'ho fatto prima io e mi è sembrato di essere stata prolissa! Oggi mio marito dalle 9,30 alle 11,00: gli piace un sacco ascoltarsi!!!:face-devil-grin:
    Non so Cricchia...forse se fossero così invadenti da andare in giro a chiedere di noi mi darebbe un pò fastidio (considera che sia la psicologa che l'ass. sociale a me piaciono !)...
    Ora abbiamo il colloquio con la psicologa, poi la visita a casa e poi l'ultimo incontro... e ho fissato il primo colloquio per percorso d'adozione!piano, piano, stiamo scoprendo le nostre risorse e i nostri limiti e, anche con l'aiuto delle parole di Riccardo, abbiamo capito a chi potremmo essere utili (spero)..

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      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime4 Apr 2008
     

    Il nostro iter è stato questo:
    1° incontro : insieme, l'ass. soc. aveva un questionario da compilare, dopo circa
    un'ora e mezza eravamo a metà e pertanto siamo stati congedati.

    2° incontro: insieme, abbiamo finito di compilare il questionario, un'altra ora
    e mezza.

    3° incontro. mio marito da solo, circa 1 ora.
    4° incontro: io da sola, 1 ora e qualcosa.
    5° incontro: insieme con la psicologa, circa 2 ore.
    6° incontro: l'ass. soc. e la psicologa sono venute a casa nostra per vedere dove
    viviamo e per raccontarci qualcosa della Bimba, circa 2 ore.
    7° incontro: insieme, con ass. soc., psicologa, psicologa della Bimba e resp.
    della comunità, 2 ore e mezza.
    Ci sono voluti circa due mesi per finire il percorso.
    Durante l'ultimo incontro ci è stato detto che avevamo l'idoneità, dopo due mesi abbiamo portato a casa la Bimba.
    Noi non l'abbiamo trovato stressante, anzi, riteniamo che alcuni approfondimenti sulla nostra famiglia e su di noi siano stati opportuni e necessari.
    Siamo stati molto disponibili e sinceri, anche perchè non ci sembrava il caso di comportarci diversamente, anche noi volevamo essere sicuri di poter fare i genitori affidatari. Non avevamo esperienze precedenti e per quanto fossimo determinati a portare avanti la nostra richiesta, eravamo anche consapevoli di dover affrontare un tipo di genitorialità assolutamente nuovo per noi.
    E' andata bene, siamo felici per la scelta fatta anche se, sinceramente, pensavamo che l'affido fosse un cammino un po' meno difficile.
    Cate

  2.  

    Caspita Cate, che meraviglia! 2 mesi il percorso? e poi incontro anche con psicologa della bambina! ma da voi le cose funzionano alla grande!
    Anche noi lo abbiamo trovato giusto il fatto di essere sottoposti a moltissime domande, ci dava la sensazione che stessero lavorando seriamente per non
    sbagliare l"abbinamento,e onestamente mi è piaciuto il loro modo di fare. A distanza di quasi 3 anni qualcosina che non và c"è onestamente!!
    ma il percorso lo ricordo come momenti di incontro stimolanti e sereni.
    Condivido il tuo pensiero,pensavamo che fosse meno complicato,maa....non torneremmo indietro...proprio no.

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Apr 2008
     

    per Marzia e Trefigli:

    quali erano le vostre aspettative prima dell'affidamento e come poi si sono modificate nella realtà ?

  3.  

    Buongiorno Jamin
    ciao

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      CommentAuthoremilia
    • CommentTime5 Apr 2008
     

    Ciao Marzia e ciao Trefigli, posso farvi una domanda? I vostri bimbi ormai vi sentono più famiglia della famiglia d'origine?? Se l'affido dovesse finire?!?...una frase detta mi è rimasta nel cervello: l'affido è come un'isola felice per il bambino, se finisce, comunque vada a finire la sua vita avrà quel ricordo. Non ce la faccio proprio ad accettare questa frase...

    •  
      CommentAuthortrefigli
    • CommentTime5 Apr 2008
     

    Buongiorno Jamin,

    io e Marzia abbiamo tante cose in comune in questo percorso.
    Anche noi avremmo preferito iniziare con un bambino più piccolo, perchè pensavamo che come prima esperienza sarebbe stato tutto più facile e inoltre, anche un po' forse egoisticamente, avremmo veramente avuto piacere di poter coccolare un bambino piccolo visto che i nostri figli sono adulti ormai da tanti anni.
    Ma quando ci è stata proposta la nostra 13 enne, non abbiamo avuto dubbi, anche perchè per lei noi eravamo l'ultima speranza di avere una famiglia, se noi non avessimo accettato o non fossimo stati ritenuti idonei, per lei si sarebbero aperte le porte di un'altra comunità. Ma mentre nella comunità in cui si trovava lei era la più grande e pertanto con qualche privilegio in più, nell'altra comunità lei sarebbe stata tra i più piccoli con inevitabili problemi di inserimento e quant'altro.
    Come Marzia anche a noi ci hanno fatto sentire importanti perchè stavamo svolgendo un ruolo sociale.
    Anche a noi continuavano a dire: siete una risorsa preziosa e.... tutto quello che ha già detto Marzia, ma anche noi ci siamo dovuti scontrare con i loro tempi ...di reazione, ai nostri problemi, specialmente all'inizio dell'affido e specialmente quando ci siamo resi conto che le informazioni che ci avevano dato non erano tutte così corrette e così complete.
    Questo l'abbiamo trovato scorretto, perchè mentre noi abbiamo detto tutto della nostra esistenza e della nostra famiglia con la massima trasparenza, da parte loro non c'è stato lo stesso comportamento.
    All'inizio quando sono iniziate le provocazioni ci siamo sentiti disorientati e cercavamo il loro supporto ma....anche loro 15 gg dopo...hanno sempre cercato di minimizzare tutto: state tranquilli, non siate così apprensivi e via dicendo anche su atteggiamenti molto gravi.
    Un grande aiuto l'abbiamo avuto e continuiamo ad averlo da parte della comunità di provenienza della Bimba. Loro sempre disponibili e pronti a darci dei consigli.
    Abbiamo dovuto pretendere di fissare gli incontri mensili a muso duro.
    Quasi tutti i documenti necessari per la scuola, per il medico e tutto quello che serve di burocratico, l'abbiamo dovuto preparare noi e portare tutto su un piatto d'argento all'ass.soc. affinchè almeno si preoccupassse di inoltrarli. In certi casi non ha fatto neanche questo.
    Come giustamente dice Marzia, è questo tipo di supporto che manca, sia a noi che alla Bimba.
    Loro volevano risolvere un caso, dopodichè siamo diventati una pratica, un numero tra i tanti e questo non lo trovo giusto.
    Sono loro che hanno deciso di allontanare la Bimba dai suoi affetti e dalle sue radici, e decidendo questo si sono fatti carico di preoccuparsi del suo futuro.
    Poi ci siamo noi, "grande risorsa" , che dal momento che vedono che puoi aggiustarti da solo, da solo ti lasciano. Solo quando alzi la voce e minacci allora si muove qualcosa, ma sempre con i loro tempi.
    Ormai ci siamo organizzati e sappiamo come muoverci, io se voglio divento un tritasassi, ma se abbiamo ottenuto qualcosa è perchè ci siamo dovuti battere.
    Comunque a distanza di 9 mesi non sono ancora riuscita ad avere il passaporto, anche se abbiamo consegnato tutti i documenti e tutti i versamenti necessari, al''ass.soc. da tempo, e sappiamo anche che la mamma ha dato parere favorevole, ma poichè l'ultima parte deve essere necessariamente fatta dall'ass.soc....aspettiamo.
    Un po' rassegnati forse.... ma sempre battaglieri.
    Per rispondere ad Emilia: la nostra Bimba diciamo che una famiglia vera e propria non l'ha mai avuta, sempre sbattuta a destra e a sinistra o lasciata a se stessa fino all'età di 10 anni quando è stata messa in comunità. E' ancora molto legata alle persone della comunità e ai bambini, che incontriamo periodicamente in occasione degli incontri e delle feste da loro organizzate.
    Sta iniziando a riconoscerci come sua famiglia, ha paura di essere mandata via ed ha anche paura dello scadere dei due anni fissati dal tribunale, perchè lei più volte dice: ma cosa potrò fare tra due anni se non potrò restare con voi? Dove andrò?
    Ma lo dice solo per la necessità di sentirsi confermare: ma stai tranquilla questa ormai è casa tua, ormai ci sei entrata e ne uscirari solo se lo vorrai tu.
    Queste sue preoccupazioni mi fanno pensare che stia iniziando a riconoscere un legame importante con noi, perchè lei è molto dura ed ermetica, ha dovuto impare a sopravvivere per 10 anni attraverso esperienze anche molto brutte, ma ora si sente protetta e sa che di noi si può fidare.
    Comunque man mano che cresce in lei la consapevolezza della nostra protezione, si sente anche più forte verso la sua famiglia di origine e malgrado la sua forte necessità di mantenere le radici, sta diventando molto critica nei loro confronti, ma questa è una situazione che sta nascendo proprio adesso e sinceramente non so a cosa andremo incontro.
    Fra 15 giorni avremo un incontro con l'ass. e psicologa e faremo un po' il punto della situazione, perchè in questo periodo stanno cambiando molte cose nei suoi comportamenti e non sempre riusciamo ad attribuire questi cambiamenti a normali crisi adolescenziali o a sue crisi personali.
    Scusate, come sempre mi faccio prendere la mano mello scrivere, ma sono pensieri così chiari in me e così continuativi che non ho difficoltà a riportarli nero su bianco.
    Buona giornata a tutti.
    Cate

  4.  

    .
    ciao

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      CommentAuthorJamin
    • CommentTime5 Apr 2008
     

    Grazie Marzia e grazie Cate,
    siete state veramente chiare nel descrivere la vostra situazione. Si vede proprio che quello che avete e che state provando lo vivete in maniera diretta senza avere alcuna esitazione nel spiegare che cosa vi ha, possiamo dire, ferito dei vostri affidamenti. E in un certo senso sono contenta che le cause delle vostre delusioni siano provate dagli adulti e non dai bambini.
    Dico in un certo senso poiché sono gli adulti e quindi gli operatori comunali a dover garantire un servizio ad una famiglia che si mette in gioco in prima persona, sostituendosi allo stato nel rendere un servizio. Per questo nella fase iniziale si è considerati importanti, si è considerati una grande risorsa.
    Mi dispiace confermare in base ai vostri racconti che non siete dei casi isolati. Purtroppo, troppo spesso gli assistenti sociali non forniscono il loro supporto alle famiglie una volta iniziato l'affido, quando il buon senso invece farebbe pensare proprio l'opposto. E' proprio nel momento dell'ingresso che si ha bisogno di supporti psicologici per aiutare la famiglia a seguire il ragazzo. Ma anche per seguire l'evoluzione del ragazzo stesso, quali siano i suoi desideri, i suoi pensieri nei confronti della famiglia di origine. Ma come dite spesso le famiglie vengono trasformate in un numero, in una pratica. E come le molte pratiche comunali, vengono messe da una parte senza essere più prese in considerazione. E questo fa molto male.
    Fortunatamente, nei vostri due casi non esistono problemi particolari con i bambini. Ma immaginate se invece qualcosa andasse storto e gli assistenti sociali continuassero ad avere questo atteggiamento di indifferenza...beh molto probabilmente ci sarebbe la fine anticipata di qualche affidamento e questo non è proprio l'obiettivo che s'intende raggiungere.
    Grazie ancora per le vostre testimonianze,
    :face-smile:

    •  
      CommentAuthoremilia
    • CommentTime8 Apr 2008
     

    Vi ringrazio per averci raccontato.
    Io sto a casa con l'influenza, stanotte pure mal d' orecchie!! Ho iniziato l'antibiotico!!Più ci penso e più credo che l'affido familiare sia veramente complicato. Sembra che la famiglia affidataria debba fare tutto da sola. Gestire tutti i rapporti (bambino, famiglia d'origine ecc) e cercare di mediare con tutti.

  5.  

    Effettivamente nella maggior parte dei casi così accade ... ma non è così che dovrebbe funzionare.
    L'unico modo è farsi valere e quando le cose non vanno informare il tribunale ... non abbiamo altre armi.
    Noi siamo nati proprio per rispondere a queste esigenze, ma siamo piccoli e avremmo bisogno di aiuti, ma gli aiuti costano e non ci è facile reperire aziende disposte a investire in questo progetto. Ma non disperiamo.
    Certo che avere una o due persone competenti da mandare a dialogare con le famiglie, su loro richiesta, per verificare le situazioni, consigliare, seguire non sarebbe una cosa malvagia ... specie se riuscissimo a fornire gratuitamente questo servizio.
    La festa che stiamo organizzando per maggio deve servire anche a questo: farci conoscere e apprezzare ... sarà così più facile trovare qualche azienda che, in cambio di visibilità, voglia darci una mano economica.

    Non sarebbe giusto, dovrebbe essere il pubblico a fare questo, ma i problemi delle famiglie affidatarie e sopratutto dei bambini sono contingenti e non possiamo aspettare che le cose cambino senza fare nulla.

    Quindi è opportuno muoversi su due fronti: agire subito laddove sia necessario e possibile, e combattere un sistema che fa acqua in tante sue parti denunciando e proponendo.

  6.  

    Emilia, mi dispiace...mal d"orecchi terribile!!!!
    auguri, rimettiti presto eh. ciao